lunedì 10 novembre 2014

Comunque la manovra è espansiva



State sereni, la manovra di Renzi-Padoan è un toccasana per la ripresa economica. E' molto espansiva. C'è un taglio di tasse di 18 fanta miliardi che farà decollare l'economia come un razzo. Perlomeno nel mondo fantastico di Alice di Rignano sull'Arno. Perché a quanto pare i miliardi di maggior espansione e di sbraco sono molti meno.

"Dunque, vediamo. Nella manovra ci sono 18 miliardi di “benefici”, tra maggiore spesa pubblica (il bonus da 80 euro), la minore Irap da eliminazione dalla base imponibile del costo del lavoro a tempo indeterminato, la decontribuzione triennale per i giovani assunti nel 2015 a tempo indeterminato, ed anche (seguendo la chiave di lettura di qualcuno), il mancato taglio delle tax expenditures per 3 miliardi, deciso dal governo Letta lo scorso anno. Ora, a parte che considerare “taglio di imposte” un mancato aumento di pressione fiscale non è propriamente il top dell’onestà intellettuale, l’importo di 18 miliardi è un dato lordo
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Per venire a capo di questa bufala, osservate un documento già divenuto obsoleto ma che resta fondamentale per capire: gli effetti del ddl Stabilità 2015, pubblicato dal MEF giorni addietro. Osservate il saldo: 10,4 miliardi di nuovo deficit. Questo è l’importo dello stimolo potenziale. Questi sono 18 miliardi di minori tasse nette? No. Perché questo documento è obsoleto? Perché nel frattempo il governo ha negoziato con Bruxelles una correzione aggiuntiva al deficit-Pil strutturale, che sarà dello 0,3% anziché dello 0,1%. Per effetto di questo addendum, il deficit-Pil assoluto per il 2015 passa da 2,9 a 2,6%, e di conseguenza il saldo netto di maggiore deficit scende a poco meno di 6 miliardi di euro. Questi sono 18 miliardi di minori tasse nette? No.

In caso vi venisse l’idea di dire che la manovra è fatta soprattutto di tagli di tasse, non siate precipitosi: ci sono 4 miliardi di tagli alle Regioni che sono ad alto rischio di diventare aumenti di entrate
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E poi ci sono gli aspetti qualitativi e temporali dei tagli di tasse/maggiore spesa. Voi pensate che la maggiore Irap da pagare per il 2014, in attesa di poter beneficiare tangibilmente nel 2016 del taglio, avrà un impatto favorevole sul sentiment degli imprenditori?"

(phastidio.net)

Taglia e ritaglia, togli 4 da 10 e sono 6, togli  4 da 6 e sono 2, togli... vabbè fidatevi. Sono 18 miliardi di tasse tagliate. E non se ne parli più.


Ed infatti puntuale arriva la ratifica di Moody's che conferma: la manovra è molto espansiva.

" L'Italia rischia una crescita zero nel 2015: è quanto emerge dal rapporto «Global Macro Outlook» di Moody's, che prevede per il prossimo anno un'espansione del Pil fra -0,5% e +0,5% nel suo “scenario centrale”.
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L'economia faticherà a riprendere quota anche nel 2016, anno per il quale la forbice previsionale è compresa tra lo zero e il +1%. Per quanto riguarda la disoccupazione, l'agenzia di rating americana vede un tasso compreso fra il 12,5% e il 13,5% per il 2014, tra il 12% e il 13% per il 2015 e ancora fra il 12 e il 13 per cento per il 2016. "
(www.ilsole24ore.com)

Con un avvenire così radioso la fiducia del consumatore e dell'imprenditore italiano trascina alle stelle la produzione industriale:

"Pessimo dato quello uscito poco fa sulla produzione industriale, crollata, nel mese di settembre, del 2.9% rispetto allo stesso mese dell’anno precedente.

Con la variazione negativa acquisita a settembre siamo arrivati allo stesso livello del 2009, quando la produzione industriale collassò con il crollo del commercio internazionale a seguito del fallimento della Lehman Brothers. Dai massimi del 2008 la produzione industriale è collassata di quasi il 30%."

(www.rischiocalcolato.it)
E' tutto così fantastico che non sembra nemmeno vero di vivere in un'epoca così felice...

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