mercoledì 5 novembre 2014

Stormi di gufi



In questi giorni abbiamo capito che il gufo è un animale assai prolifico. Purtroppo per Renzi che non li sopporta, i simpatici animaletti si moltiplicano attorno a lui. E sono gufoni pesantissimi.

"L’Istat taglia le stime di crescita dell’economia italiana e mette in guardia il governo dopo il varo della manovra che dovrebbe stimolare la crescita del Paese. I tecnici dell’Istat stimano, infatti, un “effetto nullo della manovra nel biennio 2015-2016″ per effetto combinato “dell’impatto positivo del bonus degli 80 euro sulla crescita dei consumi” e dell’”effetto negativo dovuto alla clausola di salvaguardia sull’aumento automatico dell’iva nel 2016″, nel caso in cui scattasse. (Repubblica)

Per un gufo che se ne va ne arriva subito un’altro…Taglio risorse, la Corte dei Conti mette in guardia dall’aumento delle tasse di Regioni e Comuni giusto per coprire qualche buco Corte dei Conti: le Regioni truccano i bilanci …

… e poi un’altro ultimo gufo ancora…
L’allarme di Bankitalia: «Pensioni a rischio se il Tfr resta in busta paga."

(icebergfinanza.finanza.com)

"Il nodo delle pensioni è cruciale. Signorini ha sottolineato che «lo smobilizzo del Tfr maturando inciderebbe negativamente sulla capacità della previdenza complementare, o del Tfr se percepito alla fine della carriera, di integrare il sistema pensionistico pubblico, che in prospettiva presenta bassi tassi di sostituzione, soprattutto per i giovani, mediamente più soggetti a vincoli di liquidità». E l’adesione all’iniziativa dei lavoratori a basso reddito «aggrava il rischio che questi abbiano in futuro pensioni non adeguate»."
(www.corriere.it )

Ma la stirpe gufica nostrana sta ormai figliando anche verso il nord Europa:

"“Devo dire al mio caro amico Matteo Renzi che io non sono il capo di una banda di burocrati, forse lui lo è. Io sono il presidente della Commissione Ue, istituzione che merita rispetto, non meno legittimata dei governi”. Così Jean Claude Juncker, appena insediato alla presidenza del nuovo esecutivo europeo, ha risposto a una domanda del capogruppo del Ppe al Parlamento europeo
...
“Se la Commissione avesse dato ascolto ai burocrati il giudizio sul bilancio italiano sarebbe stato molto diverso“, è stata la velenosa replica di Juncker. Chiaro riferimento al via libera preventivo incassato il 29 ottobre dalla legge di Stabilità"
(www.ilfattoquotidiano.it)

""E' cambiato il clima per l'Italia, in Europa non vado a dire 'per favore ascoltateci', non vado con il cappello in mano. Non vado a Bruxelles a farmi spiegare cosa fare e l'ho spiegato anche a Barroso e Juncker". Così il premier Matteo Renzi nel corso dell'intervista esclusiva rilasciata a Massimo Giannini"
(www.ansa.it)

E con tutti questi gufi che svolazzano attorno alla testa del premier, questi diventa sempre più nervoso ed aggressivo. Se la prende con i sindacati, con chiunque gli sbarri la strada e con fantomatici cospiratori che spaccano il paese:

"È stato «calcolato, studiato, progettato in queste settimane un disegno per dividere il mondo del lavoro» andando «allo scontro verbale e non solo». Si sfrutta il dolore di disoccupati e cassaintegrati per attaccare il governo. Matteo Renzi lancia l’allarme.
...
Il governo non permetterà, assicura, di dividere in due l’Italia, da un lato i «padroni», dall’altro i «lavoratori». Il sindacato, afferma il premier, è libero di fare il suo lavoro («In bocca al lupo», replica a Maurizio Landini), «ma noi andiamo avanti per far ripartire l’Italia e su questo non molliamo di un millimetro»."
(www.lastampa.it)

 Il carrarmato Renzi comincia ad avere qualche problema di avanzata. Ci sono sempre più ostacoli lanciati sotto i suoi cingoli. Il premier sta accumulando troppi nemici nel suo percorso politico. Probabilmente segue il motteggio del ventennio, "molti nemici, molto onore", ma dovrebbe ricordare che questi motteggi non hanno portato fortuna al primo ministro dell'epoca.

Ciò che dovebbe preoccupare Renzi, è anche la qualità dei gufi. Finché si trattava di gufetti politici, movimentisti, minoritari... poteva ancora gestirli bene.

Ma ora si posano sui rami anche gufi più consistenti, come quelli sindacali e quelli istituzionali, molto più difficili da scacciare e tacitare con qualche slogan. Un conto se è Grillo o Salvini a dire che la manovra è una schifezza. Lo direbbero comunque. Un altro discorso se a gufare sono istituzioni come l'Istat o la Banca d'Italia, gufi meno sanguigni ma più dotti. E forse più convincenti.

E gli italiani, quando cominceranno a gufare anche loro?

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