giovedì 30 gennaio 2014

Il "renzusconellum" come da previsioni



Alla fine Berlusconi e Renzi hanno archiviato il porcellum e il proporzionale della Consulta, con un nuovo e più distorsivo porcellum. Eppure il nuovo accordo in qualche modo rispetta le prescrizioni della Consulta, pur dribblando i suoi paletti meglio di Alberto Tomba ai tempi d'oro.

La Consulta aveva chiesto un premio di maggioranza non distorsivo e una soglia minima di applicazione. Ecco accontentata: premio del "solo" 15% e soglia minima del 37%. Con queste richieste la Consulta aveva probabilmente immaginato di introdurre nuovamente una legge elettorale proporzionale in stile prima repubblica. Ma il duo Renzi/Berlusconi ha pensato bene di mettere nel sacco la Consulta. Ad ogni modo non ci sarà un sistema proporzionale, ma maggioritario. Se nessuno raggiunge la soglia minima ci sarà un bello spareggio con il secondo turno di ballottaggio e quindi un vincente certo. Il governo non potrà più essere concordato in Parlamento come è avvenuto con Monti e Letta: come farà l'Europa la prossima volta ad eteroguidarci?

"la Consulta ha trasformato l'attuale Porcellum in un proporzionale con indicazione delle preferenze. Quindi in realtà già oggi esiste una legge elettorale utilizzabile. Non ha posto un veto assoluto per l'adozione in futuro di un nuovo premio di maggioranza. Ma ha richiesto che questo diventi ragionevole con una soglia minima prima di essere applicato.
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Oggi il sogno di Renzi è una legge elettorale qualsiasi con premio di maggioranza uniforme fra Camera e Senato che gli consenta di vincere con maggioranza relativa. Anche con circa il 30% dei voti della coalizione di centro sinistra.

La Consulta in pratica gli ha detto di no, che il premio di maggioranza deve essere ragionevole, non distorsivo del voto. Quindi se lo scordi di vincere le elezioni con il 30%.

Se fossero state già applicate le soglie minime studiate nella scorsa legislatura, che fosse il 40 o il 43% già questo Parlamento sarebbe stato eletto in pratica con il proporzionale. Già oggi il centro sinistra non avrebbe una vasta maggioranza nemmeno alla Camera."

(Consulta proporzionale - 15 gennaio 2014)

Avevo già previsto come sarebbe andata a finire. Cioè i due riformatori (il pregiudicato e lo spregiudicato) si sarebbero accordati sulle parti in cui la Consulta non si era espressa:

"La Consulta non ha dato comunque indicazioni sulla soglia di sbarramento. Ora credo che l'unico modo che ha Renzi (e Berlusconi o erede) per incrementare i propri parlamentari è inserire una soglia di sbarramento molto alta per coalizioni e singoli partiti. In modo per esempio di sbranare e spartirsi le spoglie dei centristi, da Casini a Monti.

A quel punto con una soglia minima di applicazione del premio fra 35 e 40%, (centro destra permettendo) combinato con uno sbarramento d'ingresso alto, Renzi può pensare di governate con una maggioranza coesa ed autosufficiente, non dipendente da qualche responsabile/ribaltonista."

(Consulta proporzionale - 15 gennaio 2014)

La Consulta aveva forse in mente un tipo di legge elettorale proporzionale alla tedesca. Ma non ha considerato che aveva a che fare con i politici italiani, pronti a sgusciare come anguille dalle situazione più complesse. Sono gli stessi politici che se ne sono fregati del referendum che aboliva i finanziamenti ai partiti e con la faccia come il lato B, gli hanno semplicemente cambiato nome grottescamente in "rimborsi".

Ed infatti ecco che i riformatori renzusconiani hanno fissato una soglia minima di applicazione del premio (37%), proprio bassa come avevo previsto. Esattamente a metà della mia previsione. E hanno anche fissato delle soglie di sbarramento molto alte per spartirsi i voti delle piccole formazioni: 4,5% per i partiti in coalizione, 8% per i partiti non coalizzati, 12% per le coalizioni.

Si avverte in queste percentuali la mano vendicativa di Berlusconi e la volontà prevaricatrice di Renzi. Basta osservare gli ultimi sondaggi per osservare l'ecatombe di partitini a destra come a sinistra, che si avrà con il "renzusconellum".

Berlusconi con la soglia al 4,5% per i partiti in coalizione si vendica dello sgarbo di Alfano&C., ma si tiene la fedele Lega Nord. Ma verranno travolti anche i poco inquadrabili Fratelli d'Italia e altri micro partiti come La Destra ecc.

Ma anche Renzi non scherza, è pronto ad asfaltare il partito di Vendola senza remore. 
Il centro neodemocristiano/popolare poi verrebbe annientato completamente: addio Montiani, Casini, Mauro ed altri velleitari partitini di centro. Spianati!

Il M5s ha definito questo accordo un accordo criminale. Ma sotto sotto ne è soddisfatto. Perché oltre Forza Italia e Pd è l'unico altro partito sicuro di passare le forche caudine degli sbarramenti. E magari potrebbe anche ambire ad un ballottaggio. Forse addirittura contro Berlusconi. Infatti oggi il centro sinistra sembra stare in testa, anche se di pochissimo, ma attenzione sempre ai trend ed alle sopravvalutazioni storiche nei sondaggi del centro sinistra. Ma nello stesso tempo questa volta contro un Berlusconi virtuale (forse Toti?) ci sarà... un Berlusconi 2, tutto può succedere. In ogni caso il berlusconismo non tramonta mai. 

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