venerdì 18 ottobre 2013

Gli Usa arrancano fra una crisi e l'altra


Quando le cose comincino ad andare male, prima o poi peggiorano. Un guaio tira l'altro. E' quello che sta accadendo agli Stati Uniti che hanno cominciato ad attraversare crisi e scandali pesanti dalla fine degli anni '90. Il mondo finanziario Usa ha iniziato ad andare in corto circuito da quando la finanza si è liberata dai controlli statali. Da quando è diventata più libera, e come un bolide senza più limiti di velocità, molto spesso in questi anni si è schiantata contro ostacoli prevedibili.

E' cominciato tutto con la corsa al rialzo dei titoli tecnologici a fine anni '90, che acquisirono valori stratosferici molto spesso senza nessuna giustificazione economica reale. Titoli legati a portali internet salivano a stecca tenendo in considerazione più il numero di utenti collegati che i reali guadagni delle compagnie. Tanto che alcuni di essi raggiunsero capitalizzazioni superiore alle storiche industrie chimiche, alimentari, energetiche e meccaniche. Pareva bastasse acquistare un dominio internet accattivante per creare dal nulla enormi ricchezze.
Nel 2000 il gioco venne allo scoperto e la galassia dei titoli tecnologici crollo bruciando nella caduta milioni di dollari. Molte di quelle compagnie che erano state create solo per specularvi, scomparvero per sempre. Resistettero alcuni titoli legati a portali e motori di ricerca internazionali, ma con valutazioni più realistiche, legate alle effettive redditività delle società quotate.

Subito dopo, nel 2002, venne alla luce lo scandalo Enron, un altra enorme truffa finanziaria:

"Ci sono storie talmente assurde che uno si sente in imbarazzo a raccontarle.
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La Enron, colosso dell'energia, settima industria Usa per fatturato, un giro d'affari superiore a quello di molti stati africani messi assieme, e' fallita licenziando migliaia di dipendenti. Ma questo fallimento e' stato particolarmente disastroso perche' i dirigenti della Enron avevano avuto un'idea geniale: vendere azioni dell'azienda ai dipendenti costringendoli pero' a un accordo che li vincolava a non rivendere le azioni. Cosi' quando il valore della Enron e' crollato in borsa da 86 dollari a 26 centesimi, bruciando quasi 60 miliardi di dollari nel giro tre mesi, i dipendenti che avevano investito tutti i loro risparmi in quei titoli hanno guardato crollare le quotazioni in borsa, senza poter fare nulla.
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Le azioni Enron erano considerate solidissime e negli anni '90 il loro valore era cresciuto di 10 volte. La stampa Usa magnificava la Enron: nel 1996 la rivista Fortune la indicava come l'azienda piu' innovativa del pianeta
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si e' scoperto che quelli della Enron avevano trovato un metodo efficacissimo per essere simpatici: pagavano l'amicizia a peso d'oro ... Ma nessuno e' in grado di dire quanti politici e funzionari pubblici la Enron abbia foraggiato in tutto il mondo, si parla di decine e decine di milioni di dollari e di opere faraoniche realizzate per compiacere i politici.
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si scopre che i dirigenti della Enron avevano costituito una rete di societa' che prendevano commesse di lavoro dalla Enron fatturando cifre vertiginose che finivano in compiacenti paradisi fiscali. E non si tratta delle misere 64 societa' fantasma del povero Berlusconi. Le societa' sussidiarie della Enron sono 881, domiciliate in alcuni tra i piu' affidabili paradisi fiscali del pianeta: 692 alle Cayman, 119 alle Turks e Caicos, 43 alle Mauritius, 8 alle Bermuda. Questo meccanismo raffinatissimo e' servito per stornare guadagni prima e per nascondere le perdite. La Enron nella sua fase discendente e' riuscita a contabilizzare 600 milioni di profitti inesistenti. Tra l'altro, grazie a questo sistema la Enron e' riuscita a non pagare una lira di tasse in 4 degli ultimi 5 anni. Anzi, nel 2000 un'imposta di 112 milioni di dollari si era trasformata alla fine in un credito di 278 milioni di dollari. Sostanzialmente si svuotavano le casse dell'azienda e si faceva a meta' con i politici e con le istituzioni addette al controllo della regolarita' dei bilanci."

(www.fisicamente.net)

Ed era il 2002 quando la Enron crollava nei suoi errori, nei suoi crimini finanziari, nelle sue truffe coinvolgendo finanza e politica statunitense. E purtroppo anche molti lavoratori ed utenti ignari.

Il 2006-2007 non era distante. E nel 2007 era la volta di una crisi finanziaria ancora peggiore, che coinvolse una grande banca americana portandola al fallimento: la Lehman Brothers.

"Il 15 settembre 2008 la società ha annunciato l'intenzione di avvalersi del Chapter 11 del Bankruptcy Code statunitense[1] (una procedura che si attua in caso di bancarotta) annunciando debiti bancari per US$ 613 miliardi, debiti obbligazionari per US$ 155 miliardi e attività per un valore di US$ 639 miliardi.[2] Quella annunciata è la più grande bancarotta nella storia degli Stati Uniti.[3]La società è ancora esistente, fino al completamento della procedura di bancarotta
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Nell'agosto 2007 la società ha chiuso la sua banca dedicata ai prestiti subprime, BNC Mortgage, eliminando 1.200 posti di lavoro in 23 sedi e registrando una perdita dopo le imposte di US$ 25 milioni e una riduzione di US$ 27 milioni del goodwill. Lehman ha dichiarato che le scadenti condizioni del mercato nel settore di mutui "hanno reso necessaria una sostanziale riduzione delle risorse e dell'impegno nell'area dei prestiti subprime".[33]

Nel 2008 Lehman ha affrontato una perdita senza precedenti per la persistente crisi dei mutui subprime. Tale perdita era apparentemente la conseguenza del mantenimento di ampie posizioni nel settore dei mutui subprime e di altri titoli a basso rating relativi alla cartolarizzazione di tali mutui;"

(it.wikipedia.org)

Mutui subprime che solo un'economia senza regole avrebbe potuto consentire:

"... quei prestiti che, nel contesto finanziario statunitense, vengono concessi ad un soggetto che non può accedere ai tassi di interesse di mercato, in quanto ha avuto problemi pregressi nella sua storia di debitore.

I prestiti subprime sono dunque prestiti rischiosi sia per i creditori sia per i debitori, vista la pericolosa combinazione di alti tassi di interesse..."

(it.wikipedia.org)

Ma la matematica finanziaria creativa aveva trovato il modo di diluire il rischio impacchettando le quote di questi mutui (che andrebbero definiti come inesigibili), in altri strumenti finanziari piuttosto oscuri e venduti a soggetti terzi. Malgrado questi trucchetti finanziari la Lehman Brothers non riuscì a sopravvivere. La finanza con le mani libere, il bolide senza limiti di velocità, si era schiantato nuovamente.

La nuova grande crisi trascinatasi fino al 2008 è stata devastante e la sta pagando tutto il mondo ancora oggi. La crisi europea, in fondo è anche figlia di quella americana. Anche se in Europa la crisi importata dall'America ha fatto da detonatore alla crisi latente dell'euro. Nella zona euro la crescita era latente da tempo a causa delle contraddizioni della moneta unica. 
Lo Stato Usa successivamente al 2008, per rimediare alla crisi si è impegnato al salvataggio dell'economia, delle banche soprattutto, gonfiando pericolosamente il debito pubblico.

"Nell'aprile 2009, il Fondo Monetario Internazionale ha stimato in 4.100 miliardi di dollari Usa il totale delle perdite delle banche ed altre istituzioni finanziarie a livello mondiale[3]. La cifra colossale, delle svalutazioni delle attività delle banche a causa della crisi, per rendere l'idea, corrisponde ad un reddito annuo di 20.500 dollari per 200.000.000 di lavoratori, oppure ad 1/3 dello stesso stipendio annuo per 600.000.000 di lavoratori o alla riduzione di 1/5 dello stesso stipendio per cinque anni."
(it.wikipedia.org)

Il bello è che malgrado tutti i danni provocati dal liberismo sfrenato, i suoi sostenitori e gli attori del capitalismo senza regole, oggi hanno trovato la causa della crisi negli eccessivi debiti pubblici, nei bilanci statali troppo gonfiati e nella mancanza di produttività dello Stato (che vuol dire che diritti e welfare sono un costo insostenibile).

Passando dal 2008 ad oggi, non poteva mancare anche una mega truffa in perfetto "schema Ponzi": raccolgo denaro allettando gli investitori con interessi molto alti, che ripago con la raccolta del denaro del cliente/truffato successivo, fino all'inevitabile tracollo...

"Bernard Madoff (New York, 29 aprile 1938) è un criminale statunitense, accusato di una delle più grandi frodi finanziarie di tutti i tempi.
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Era consigliere della Sy Syms School of Business della Yeshiva University, del New York City Center e membro del Cultural Institutions Group. È stato anche presidente del NASDAQ, il listino dei titoli tecnologici statunitensi.[3]
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L'11 dicembre 2008 Madoff è stato arrestato dagli agenti federali che lo hanno accusato di aver truffato i suoi clienti causando un ammanco pari a circa 50 miliardi di dollari.[4] La sua società si è infatti rivelata come un gigantesco schema di Ponzi."

(it.wikipedia.org)

E così arriviamo all'oggi, ai problemi politici ed economici dell'amministrazione americana, che grazie alla finanza senza regole degli ultimi 20 anni, si trova in gravi difficoltà.
Certo lo Stato ha le sue colpe, ma la principale è stata quella di essersi sobbarcato errori e colpe provenienti dall'economia privata. I bilanci e i debiti sono diventati insostenibili, ma non a causa della cattiva gestione pubblica. Almeno non del tutto.

E così gli Usa passano da Quantitative easing (stampa di dollari), a minacce di tapering (rallentamento della stampa di dollari) che mandano in estasi o fibrillazione le borse, a lotte politiche sui costi pubblici: cioè il recente "fiscal clift" che ha provocato un aumento dell'imposizione fiscale per la fine di certe agevolazioni, lo "Shutdown" degli scorsi giorni, e il "debt celling" che è stato rimandato a gennaio 2014.

"Lo shutdown avviene quando il congresso USA non riesce a trovare un'accordo sul budget per l'anno fiscale successivo, che inizia il 1 ottobre. E come se tu e tua moglie o tuo marito non foste d'accordo sui soldi che dovete spendere nell'anno successivo. Questo vi porta a dover discutere per trovare un accordo e non spendere perché non conoscete ancora il budget futuro
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Il Debt Ceiling (DB) non è una conseguenza dello Shutdown, anche se ovviamente è ad esso correlato per il fatto che se il budget di spesa comporta un aumento del debito è chiaro che non accordo sul budget potrebbe essere dovuto alla non volontà di aumentare il debito. Quindi il DB non è niente altro che un limite al credito che si vuole chiedere agli investitori per poter far fronte alle spese degli USA. La sua data di nascita è il 1917, e da allora è cresciuto molto. Il congresso l'ha alzato per ben 78 volte, di cui 49 sotto un presidente repubblicano e 29 volte sotto un presidente democratico. Per semplificare è come se tu e tua moglie o marito voleste fare un mutuo aggiuntivo ma non andate in accordo sul farlo, perchè uno dei due ritiene che sia meglio ridurre le spese e l'altro che sia meglio accendere il mutuo e spendere di più."

(borsadocchiaperti.blogspot.it)

La situazione è risolta solo temporaneamente. Gli Usa stanno ancora pagando i disastri dei mutui subprime, che nel frattempo sono transitati dai consigli d'amministrazione delle banche, al Congresso e Senato di Washington. La sensazione è che la strada sia ancora lunga e che gli Usa andranno incontro a nuovi problemi economici se non verranno prese misure per regolamentare il mondo finanziario e se non verranno fatte fallire, e perciò azzerati i debiti inesigibili, tutte quelle società che hanno fatto investimenti impossibili o degni di Las Vegas.

"Il Senato e la Camera americani hanno votato sì all'accordo sull'aumento del tetto del debito del Paese. "Abbiamo raggiunto il compromesso per alzare il tetto del debito e riaprire il governo", aveva detto in precedenza il senatore democratico, Harry Reid
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Il default spostato di quattro mesi - La riapertura dello Stato Federale sino al 15 gennaio e l'innalzamento del debito sino al 7 febbraio. Oltre a modifiche fiscali marginali alla riforma sanitaria, la Obamacare. E' quanto prevede, in sintesi, l'accordo bipartisan raggiunto al Senato."

(www.tgcom24.mediaset.it)

Quindi avremo altri mesi di fibrillazione e sfiducia che investirà gli Usa. La più grande potenza economica mondiale sta perdendo smalto, e i nuovi emergenti non esitano a bacchettare i vecchi maestri:

"Nuovo Pardigma Mondiale: Dagong Global (CINA!!!!!!) Declassa gli USA e il Dollaro si Sfracella

L’agenzia cinese di rating Dagong, considerata più indipendente rispetto alle tre sorelle Fitch, Standard&Poor’s eMoody’s ha tagliato il rating sul debito degli Stati Uniti da “A” ad “A-”.

Signore e signori stiamo assistendo alla morte del soft power americano, le tre sorelle (puttane) del rating non contano più un cazzo, la Cina detta legge sui mercati finanziari e si fotta la FED. Gli Usa hanno fatto i furbetti scherzando con il loro megadebito galattico?

E Dagong Global li ha messi sotto il Botswana come merito di credito."

Gli Usa riusciranno ad invertire la strada del declino che hanno intrapreso in questi anni? Possono ancora riuscirci, ma per farlo devono prendere coscienza delle vere cause della loro crisi. Devono ritornare a mettere sotto controllo i bolidi finanziari, ritornando a imporre divieti e limiti come si fa comunemente con il codice stradale. Non si può più permettere che la finanza si trasformi in un casinò senza regole. 

Questa è una componente essenziale dell'economia, ma deve tornare ad essere complementare alla produzione di beni e servizi e non protagonista e produttrice di redditi che poi in realtà si dimostrano pura finzione. Il problema è che, come avviene in ogni parte del mondo, la politica è eccessivamente intrecciata con gli interessi economici, quindi difficilmente i "rappresentanti del popolo" prenderanno provvedimenti per limitare i loro finanziatori. Perché ciò accada, è necessario che avvenga una crisi molto grave che coinvolga anche i nuovi potenti della finanza. Purtroppo per ora quest'ultimi non hanno motivo di cambiare atteggiamento e limitare i rischi: stanno guadagnando moltissimo da questo sistema casinò, e se ciò avviene a discapito del 99% della popolazione... peggio per noi!

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