venerdì 11 ottobre 2013

Marine d'Europa


Qui non si parla di navi da guerra e ammiragli, ma di un altro tipo di guerra. La guerra fra europeisti e antieuropeisti.

Forse ha ragione l'on. Santanchè, perché la direzione in cui incamminare il centro destra è quella che indica la pitonessa, mentre quella scelta dei centristi alla Alfano o alla Quagliarello non porterà da nessuna parte. Non è un'opinione personale, ma se osserviamo ciò che avviene in Francia, è un dato di fatto. L'elettorato si sta muovendo e non di certo verso il centro o la sinistra. L'avevo pronosticato ed è possibile che accada presto anche in Italia dopo Grecia e Francia:

"Alcuni che non votavano più, tornerebbero a votare il centro destra in solidarietà del suo leader "perseguitato dalla giustizia". Difficile dire quanti sarebbero, ma sicuramente potrebbero essere una quota importante. A questi elettori andrebbero a contrapporsi quelli che invece fuggirebbero dal Pdl per vergogna, andando a cercarsi una nuova casa moderata. Questi elettori potrebbero essere attratti dai partiti centristi tipo Udc, montiani, alfiani ecc. Dall'esperienza recente, però appare chiaro che si tratta di una minoranza irrilevante quella attratta dai partiti centristi. Se Letta ed Alfano hanno intenzione di ricostruire la Dc, dovrebbero tenerne conto visti gli insuccessi di Casini e di Monti.

Poi dall'uscita di scena di Berlusconi, si libererebbe una quota di elettori arrabbiati e delusi, che io ritengo una quota notevole. Già una bella parte di essi ha contribuito al successo di Grillo. Se il centro destra dovesse sfasciarsi ulteriormente, però credo che ne beneficeranno anche partiti di estrema destra e nuovi movimenti di rottura alla Grillo. Senza dati, istintivamente penso che di questi tempi, avrebbero più successo partiti tipo Forza Nuova, che partiti centristi del tipo Scelta Civica."

(Siamo vecchi...)

In Francia a quanto pare l'elettorato si sta muovendo ad una notevole velocità verso destra. Non appena i falchi del centro destra italiano se ne renderanno conto, ci sarà la slavina anche da noi.

"Europa Vaffanculò: Marin Le Pen in Testa ai Sondaggi (Ci Voleva anche il Politico più Idiota della Storia per Riuscirci)
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... se si votasse domani a vincere sarebbe il Front National,guidato da Marin Le Pen…. uhmmmm Marina, cosa ricorda questo nome.
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dalla Stampa:

L’ondata blu Marine è sempre più alta. E ormai rischia di travolgere il sistema politico francese. Ieri, per la prima volta, un sondaggio ha attribuito al Front National di madame Le Pen il primo posto nelle intenzioni di voto dei francesi per le Europee dell’anno prossimo. Il Fn sarebbe al 24%, l’Ump postsarkozysta al 22 e il Ps di François Hollande a un misero 19.

È il secondo campanello d’allarme in tre giorni. Domenica, al primo turno delle cantonali a Brignoles, dalle parti di Nizza, il candidato del Front ha stracciato tutti arrivando a un impressionante 40,4%, il doppio dell’Ump e il triplo di quello della gauche.
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Ovvio che madame Le Pen esulti. «Sì, mi sento pronta per l’Eliseo – proclama -. Non sopporto chi dice che non abbiamo le competenze adeguate. Oggi siamo il primo partito perché i francesi sono lucidi».
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I socialisti sono al potere, ma anche nell’imbarazzo. Hollande, che sta battendo tutti i record di impopolarità per un Presidente della Quinta Repubblica, continua a ripetere che la crisi è finita, ma per ora i francesi non se ne sono accorti. Ieri ha invitato tutti «a rialzare la testa contro gli estremismi», ha difeso l’Europa e l’euro e attribuito l’ondata di ultradestra «all’assenza di prospettiva e di dinamica collettiva», cui si aggiunge «la paura del declino».

Fin qui la diagnosi. Sulla prognosi, però, i socialisti sono divisi. Il criticatissimo segretario del partito, Harlem Désir, continua a diabolizzare il Fn dediabolizzato, confidando che in caso di ballottaggio fra un candidato del Fn e uno dell’arco costituzionale scatti il riflesso del «fronte repubblicano» che così bene funzionò per far rieleggere Chirac contro Le Pen senior nel 2002. "

(www.rischiocalcolato.it)

Per ora in Italia i due poli sembrano essere stati riportati sotto tutela di Napolitano e sotto l'ala protettrice della chioccia Merkel. Grazie anche ai ricatti, alle persuasioni ed alle promesse giudiziarie (indulto?). Ma come spiega l'ex Pdl Crosetto sul suo blog, il centro destra di Alfano e Quagliarello è un'altra cosa rispetto al movimento berlusconiano. Come ho più volte scritto, Berlusconi non appartiene alla destra tradizionale europea, è un parvenu che è riuscito ad unire i suoi interessi con quelli della borghesia più minuta e dei ceti popolari. Non sempre questa unione di interessi ha avuto successo, ma una cosa è certa: il Cavaliere è stato sempre un problema per i poteri forti, anche quelli più reazionari e moderati. Anche se per quanto mi riguarda, i "poteri forti progressisti" sono anch'essi reazionari.

"Il PDL berlusconiano era fuori da questo sistema. Lo era forse proprio in virtù del grandissimo conflitto di interesse del suo leader, perché la sua forza finanziaria e mediatica, privata, personale lo rendeva insensibile ed indifferente alle lusinghe ed offerte di quel sistema. E quel sistema lo ha sempre guardato con sospetto e diffidenza perché non era “comprabile” con sistemi tradizionali, non per superiorità morale, per ricchezza. L’unica sua necessità era garantire il suo “particolare” ma questo lo rendeva più libero su tutti gli altri fronti, più libero di ogni suo altro concorrente politico che doveva aggiustarsi difendendo una pluralità di interessi di altri poteri. Questa libertà, pur nascendo da una contraddizione democratica, lo rendeva capace di interpretare meglio di altri, con totale libertà e con scientifico cinismo, il sentimento popolare di una parte del paese.
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Allo stesso modo gli concedeva una disinvoltura realistica e pragmatica nei rapporti internazionali, dalla Libia alla Russia, che non poteva essere concessa all’Italia. Proprio per questo motivo, la riconduzione del Pdl nell’alveo della “linea giusta”, il passaggio politico dell’altro giorno, questo governo Alfetta o Lettano, è stato benedetto in modo bipartisan, da Schulz in nome dei socialdemocratici e dalla Merkel in nome dei popolari".

(www.iostoconguido.it)

I quali vogliono la "normalizzazione dell'Italia", e per il momento stanno avendo successo, essendo il Silvio nazionale chiuso nell'angolo ed in parte irretito da promesse che questa volta dovranno essere accontentate (vedi: "Berlusconi salvato dall'Europa").

"Nella totale inconsapevolezza dei più, in ballo c’è il lucido e legittimo tentativo da parte di Alfano, Lupi, Quagliariello e altri, di portare il maggior partito del centro destra italiano all’interno del club di élite ed establishment di cui già fanno parte Monti, Letta, Prodi, Casini, D’Alema ed i soggetti politici loro collegati.

Il loro obiettivo è quello di legittimarsi all’interno di quei salotti e di quei contesti nazionali ed internazionali dove c’è il vero potere e nei quali nessun partito del Cdx italiano é mai entrato."

(www.iostoconguido.it)

Ma temo, come sta fiutando Crosetto, che gli esponenti governisti del Pdl/Fi si stiano sbagliando. Il vento sta girando da un'altra parte. I partiti di centro da quando è saltata la Dc non hanno mai avuto successo, ed ora che gli italiani si stanno incattivendo per la crisi, ne avranno ancora meno.

"Quello di Alfano non può e non potrà essere il centro destra che Berlusconi aveva detto di volere e che non é mai riuscito a costruire perché in realtà non gli interessava. E’ un’altra cosa. Con una sua legittimità, una sua logica, una sua ratio, una sua nobiltà politica. Ma la parte di società che sempre si è riconosciuta nel centro destra sarà da domani orfana. Si apre quindi la sfida a rappresentare questo popolo. Una sfida che ha bisogno di parole d’ordine forti e di proposte concrete che rompano lo steccato nel quale é stato compresso il paese. parole come sovranità nazionale, interesse nazionale, identità nazionale, libertà.
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Sfida che vorrebbe cogliere l’officina che abbiamo lanciato: sfidando il falso popolarismo europeo, svenduto alla finanza, in favore del popolo, la svenduta socialdemocrazia europea in favore della parte più debole del paese, l’inutile demagogia grillina per costruire istituzioni credibili che difendano chi non ha voce."

(www.iostoconguido.it)

Le parole d'ordine di Crosetto sembrano ricalcare quelle di Marin Le Pen. Ma non è detto che un'altra Marina italiana decida alla fine di raccogliere l'eredità del centro destra italiano che taluni esponenti stanno cercando di normalizzare nel nome dell'attuale dittatura europea commissariale.

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