giovedì 31 ottobre 2013

L'epoca di Edoardo


Questa è l'epoca di Edoardo, non il grande attore napoletano, ma Edoardo Agnelli, figlio dell'avvocato Gianni, scomparso anni fa in circostanze misteriose. C'è chi sostiene sia stato "suicidato"(*) poiché lo stato del cadavere ritrovato alla base di un viadotto dell'autostrada Torino-Savona pare non fosse compatibile con la caduta da una tale altezza.

Ma cosa pensava Edoardo della Fiat negli anni 80? Avrebbe voluto trasformare le catene di montaggio di Mirafiori in una distesa di serre per la coltivazione di fiori e ortaggi. Effettivamente Edoardo era un intenditore di "erbe" anche senza fiori: aveva dato scandalo in tv per una sua presunta gita oppiacea africana.

Ma quanto è stato profetico ed elegante nelle sue affermazioni. E' arrivato prima di tutti a capire quale sarebbe stato il destino industriale di questo paese, e sopratutto ha saputo dirci con stile (la genetica non è acqua... o era il sangue) che sarebbe stato meglio tornare a zappare piuttosto che insistere con la meccanica.

Infatti oggi l'industria automobilistica è tornata ai volumi del '58, Prima del boom degli anni '60 quando era iniziata la produzione di 500 e 600 color azzurro acqua marina. Edoardo lo sapeva che sarebbe finita così. Ed infatti oggi è arrivato il tempo di dedicarsi alla decrescita felice, dibattendo di filosofia e spiritualità, snobbando i beni materiali (tanto non potremmo più permetterceli) e fumando rilassanti kalumet della pace (eterna). Con erbe coltivate a chilometri zero.

 

"La produzione di automobili e’ crollata dell’80% in 2 decenni, e si posiziona al livello del 1958 (anche la produzione di veicoli commerciali pesanti ha fatto -62% dal picco)

- Le vendite di automobili nel 2013 e’ crollata del 50% dai picchi degli anni 90 e 2000, e si posizioni a livello degli anni 60.
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Le Vendite sono sempre cresciute, ma dal 2008 sono letteralmente crollate dimezzandosi in 6 anni, segno di una crisi epocale dell’Italia
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Certamente la perdita di competitivita’ e’ legata sia alla mancanza di investimenti ed innovazione del gruppo FIAT, sia ad un sistema paese “rigido” e “costoso”, sia all’introduzione dell’Euro che ha reso meno competitivi i prodotti italiani (il tracollo e’ simultaneo all’introduzione dell’euro).

E’ comunque impressionante notare che, nonostante lo stato italiano abbia finanziato la FIAT nella costruzione di stabilimenti nel mezzogiorno (specie negli anni 60, 70 ed 80), nonche’ finanzi la Cassa Integrazione (nei momenti di crisi), la FIAT abbia scelto di fare investimenti (costosi) in altri paesi (esempio la Serbia, che ha un solo vantaggio: un costo del lavoro bassissimo), per fuggire dal sistema Italia."

Altro che utilitarie, altro che berline. E' ora di produrre vomeri e carri senza motore. Si torna ai buoi. Già da un anno il numero di biciclette venduto ha superato quello delle auto: e questo era un segno premonitore. Dobbiamo metterci il cuore in pace. Si torna rapidamente agli anni '50, alla zappa e all'orto, ma non è detto ci si fermi qui. Non vorrei si tornasse agli anni '30 con tanto di partito unico e Duce a piazza Venezia... L'austerità alla fine ha vinto: Bruxelles e Berlino hanno raso al suolo l'Italia. Questa è una guerra, anzi è ormai finita: tabula rasa come nell'ultima guerra punica...

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(*) "Nel 2009 esce il libro Ottanta metri di mistero - La tragica morte di Edoardo Agnelli di Giuseppe Puppo nel quale viene rilanciata l'idea dell'omicidio di Edoardo Agnelli: nessuno lo ha visto buttarsi da quel viadotto in un tratto di autostrada dove transitavano otto vetture al minuto. Inoltre Edoardo in quel periodo zoppicava e utilizzava il bastone, quindi è probabile che abbia impiegato almeno due minuti per arrampicarsi sul parapetto dell'autostrada per gettarsi di sotto, aumentando quindi le probabilità di essere visto. Altre perplessità vengono sollevate dalle condizioni del corpo, ritrovato con bretelle allacciate e mocassini ai piedi, nonostante il volo di ottanta metri e la mancanza di indicazioni dei suoi ultimi spostamenti da parte della sua scorta. Seguono poi la rapida rimozione e sepoltura del cadavere, senza effettuarne l'autopsia. Puppo afferma infine che da ben tre fonti diverse ha raccolto l'informazione che, poche settimane prima della morte di Edoardo, qualcuno cercò di fargli firmare un documento, in cui gli si chiedeva di rinunciare a tutti i suoi diritti di gestione in Fiat in cambio di un'ingente somma di denaro e immobili. Edoardo, dopo essersi consigliato con alcuni amici, si rifiutò di sottoscrivere.[3] Secondo alcune teorie, Edoardo Agnelli, che si era convertito all'Islam con il nome di Mahdi, sarebbe stato ucciso su commissione da ignoti per paura che l'eredità della famiglia Agnelli potesse passare in mano a un fervente musulmano.[4]"
(it.wikipedia.org)

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