domenica 27 ottobre 2013

M. vs M.


Cambio generazionale all'insegna della tv privata. Ormai si vanno delineando gli schieramenti: Marina contro Matteo. Due figli della tv commerciale. Una figlia a tutti gli effetti, l'altro figlio adottivo passante per la "Ruota della fortuna" e supportato dall'ex manager televisivo Gori.

Renzi sta diventando una forza difficilmente contenibile. Cuperlo malgrado sia ottimamente supportato dagli intellettuali di sinistra e dalla tv, insegue con molta difficoltà. Come ha giustamente ironizzato Crozza, forse non vuole far sapere che è candidato alla segreteria Pd. I notabili del partito rimangono in disparte, non si capisce se perché non hanno più nulla da dire o se perché non vogliono fare un cattivo servizio sia a Renzi che a Cuperlo. Probabilmente stanno trattando sulle briciole che gli lasceranno i due antagonisti. Il simpatico Civati farà ovviamente da comparsa alle primarie, anche perché ha poca visibilità televisiva.

Il fatto che Renzi parli del suo partito senza che questi sia invitato alla discussione (nessun simbolo Pd alla Leopolda) la dice lunga sulle sue intenzioni. Se dovesse diventare segretario del Pd farebbe di tutto per archiviare la vecchia sigla, le vecchie insegne che portano con se brutti ricordi di leader perdenti. Via vecchi cartelli di latta con falci e martelli, querce e anche i più recenti tabelloni al neon, tristi e lampeggianti come in certi film neorealisti. Il vecchio partito con le sedi piene di poster di Che e Stalin verrà annientato e modificato in una Leopolda perpetua.

Non sarà una nuova Dc, ma un accattivante partito neotecnologico, neotecnocratico, ripieno di personalità emergenti della finanza, del mondo intellettuale, delle amministrazione pubblica e privata, che poco alla volta soppianterà il partito nazional popolare portatore di valori di sinistra, di lotta e che sosteneva i bisogni della borgata, o della periferia, o delle campagne. Diventerà un altro partito plasticoso emulo di Forza Italia.

Dall'altra parte si contrapporrà il precursore: qualcosa di simile, ma meno fighetto. Una nuova Forza Italia, partito di plastica per eccellezza, ma più formato Hard Discaut che Apple Store. In un certo senso Forza Italia rimane l'unico partito nazional popolare, non tanto per la sua partecipazione di popolo, ma per i suoi contenuti adatti ad una "clientela" di pensionati e proletari. Sembra assurdo, ma ormai è acquisito che gli operai votano per il centro destra, mentre i lavoratori intellettuali votano preferibilmente per il centro sinistra.

In Forza Italia si aprirà la successione interna in stile real casa, che tanto piace alle nonnine e alle massaie lacrimose di fronte allo spettacolo tv dei matrimoni dei reali, quelli veri. Quindi una successione che piacerà a questo tipo di pubblico che ama carrozze e strascichi.

"una novità, già annunciata altre volte e poi smentita dall’interessata: la discesa in campo di Marina. Perché il Cavaliere apre alla leadership della figlia: ”Possiamo candidarla”, ha detto ai suoi fedelissimi venerdì sera al termine dell’ufficio di presidenza che ha deciso la cancellazione del Pdl e il passaggio a Forza Italia. “Se glielo chiedessimo tutti, nonostante le sue riserve, forse a questo punto accetterebbe”
...
Questa potrebbe quindi essere la mossa del Cavaliere una volta che il Senato avrà votato la sua decadenza. Lanciare nella corsa alla premiership l’attuale presidente Fininvest e Mondadori. Una soluzione, quella di legare il futuro del centrodestra alla dinastia Berlusconi, che piace a molti falchi"

(www.ilfattoquotidiano.it)

I giochi sono fatti. E si giocherà al ribasso. Soprattutto sull'Europa, che non avrà più nessun difensore pronto a morie per Maastricht. Basterà che Grillo rilanci sul referendum sull'euro, che Marina sull'esempio dell'altra Marin francese dirà che l'euro non un è dogma, e Renzi risponderà che la Germania dovrà cambiare politica se non vuol veder saltare per aria il giocattolo. 
Questi sono tutti personaggi che vanno avanti a sondaggi, e se i sondaggi indicano (come indicano) che gli italiani non ne possono più di Europa e della Merkel, allora che l'Europa si fotta... 

Un bel problema l'Italia (ma ormai è in buona compagnia) per i tecnocrati di Bruxelles, per le troike e le cancellerie nordiche.Questa volta Grillo avrà un bel da fare contro questi populisti dell'alta società. Ma sicuramente non perderà facilmente il suo pubblico, anche perché nel M5s si candideranno presumibilmente di nuovo personaggi "puliti", ben diversi da quelli negli altri schieramenti. Dietro Renzi ci saranno ancora le Bindi e i D'Alema, che lotteranno affannosamente per non essere rottamati e dimenticati. Dietro Marina ci saranno ancora i Verdini e le Satanché che invece non dovranno lottare per apparire, perché avranno scena libera.

Quindi la partita è a tre: Renzi, Berlusconi (M.) e Grillo. Tutti gli altri ci provino pure, ma dovranno spartirsi le briciole con Monti e Casini. Tanti auguri per i nuovi partiti neodemocristiani e neoliberisti che tanto piacciono ai parlamentari di entrambi gli schieramenti che tentano di scappare da Pd e Pdl. E questa volta non basteranno cagnolini battuffolosi o birre fuori contesto per aumentare la visibilità...

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