mercoledì 23 ottobre 2013

Non è ancora stato sepolto


L'hanno dato di nuovo per morto troppo presto. Eppure, benché non sia granché in forma, continua ad essere un astro attorno a cui orbitano volenti o nolenti piccoli satelliti che rifulgono di luce riflessa.
Berlusconi è sempre al centro del mondo politico, anche in queste giornate in cui tace nascondendosi ai media.

Ci sono falchi e colombe nel centrodestra, ma entrambe le parti hanno paura di di essere scomunicate dal gran capo, memori della fine ingloriosa di Fini. Le colombe governative hanno rinunciato a creare gruppi politici autonomi. Alfano&C. sanno che con Berlusconi ancora in sella il loro partito neodemocristiano farebbe a mala pena concorrenza a Casini. E così i falchi tacciono e le colombe non agiscono per paura di perdere entrambi forza elettorale. La guerriglia si fa sotterranea, mentre entrambe le parti difendono a spada tratta il capo. Fino ad arrivare alle affermazioni assurde di Giovanardi secondo cui ci saranno due partiti nel centro destra, entrambi con a capo... Berlusconi!

La paura di perdere un grande portatore di voti è altissima. C'è chi questa paura non solo l'ha avuta, ma ha anche sperimentato il costo dell'abbandono del Cavaliere. Si tratta di chi si è imbarcato nell'avventura centrista di Monti, il quale non solo ha sonoramente perso contro Berlusconi, ma vede i suoi consensi calare ancora di mese in mese. Casini da animale politico di primo piano l'ha capito subito e sta già trattando la resa badogliesca almeno con i centristi governativi del Pdl/FI.

Persino Fini, ieri ha rilasciato un'intervista al corriere, in cui non dimostra alcuna ostilità verso Berlusconi. Anzi, direi che lo descrive in modo quasi "affettuoso", prima di informarci della creazione dell'ennesima fondazione politica anticipatrice di qualche nuovo partito.

Del resto Casini, Monti e Fini hanno dovuto prendere atto che un centro politico in Italia non esiste più. Ma quelli che si sono maggiormente pentiti, sono i transfughi dal Pdl, come M. Mauro che pensavano di aver fatto l'affare della loro vita. E invece siamo in Italia. Berlusconi ha perso sei milioni di voti, ma la controparte ne ha persi quattro. Il centro destra berlusconiano quindi ha retto, ed osservando i sondaggi recenti non è stato scalfito dalla condanna di Berlusconi.


Osservando il grafico riassuntivo di tutti i sondaggi, appare chiaro che centro-destra e centro-sinistra si equivalgono. I micro sorpassi sono dovuti alle mini vittorie governative: l'Imu per il Pdl o la fiducia incassata per Letta. Difficile poter dire in caso di elezioni chi vincerebbe il premio di maggioranza.

Si possono solo fare delle osservazioni a grandi linee. Innanzi tutto non è detto che le coalizioni si ripresentino uguali a quelle delle elezioni di febbraio. Se per esempio parte dei voti di Scelta Civica (grigio) finissero nel centro destra, questo aumenterebbe il suo vantaggio sul centro sinistra di qualche punto percentuale.

Secondo osservazione, ma non meno importate, prima delle elezioni di febbraio il centro sinistra era sopravvalutato di quasi 5 punti! Invece i sondaggi del centro destra si sono rilevati praticamente esatti. E' un errore di valutazione enorme, che se si ripetesse alle prossime elezioni significherebbe un clamoroso cappotto per il centro sinistra.

Invece il M5s venne sottovalutato addirittura di 7-8 punti percentuali. E' probabile che molti delusi di Bersani siano passati a Grillo. La cosa potrebbe facilmente ripetersi, del resto Letta non sta lavorando per un'affermazione elettorale del Pd, malgrado il suo gradimento nei sondaggi sia buono. Il governo Letta è di nuovo troppo appiattito sulle posizioni europee e sull'austerità. Inoltre troppo spesso è parso piegarsi ai dictat del Cavaliere, e questo all'elettorato di sinistra non è di certo piaciuto.

Ritengo che chi provenga da sinistra e oggi critica la politica economica del centro sinistra sia già transitato verso Grillo o altri movimenti di sinistra critici con l'Europa. Il centro sinistra difficilmente riuscirà a recuperare questi elettori, anche schierando Renzi, il quale invece sembra più adatto a trovarne nel campo del centro destra. In effetti Renzi potrebbe essere l'unico a riequilibrare la sfida tra centro destra e centro sinistra, poiché sarebbe in grado di rubare elettori direttamente al Cavaliere, isolando quelli alla sua sinistra nelle relative "riserve indiane".

Che le cose vadano a vantaggio di Berlusconi o dei suoi avversari, una cosa è certa. Questi è riuscito di nuovo a polarizzare sulla sua persona la politica nazionale. E tutto questo avviene che lo abbia deciso e voluto oppure no. Perché sia chi milita nel centro destra che gli avversari, faticano a fare a meno della sua ingombrante figura. Non c'è Talk Show e dibattito televisivo in cui qualcuno non rinvanghi episodi politici o giudiziari con al centro il Ticoon di Arcore.

Credo che il Cavaliere sia ormai politicamente "spompo" ma non mi stupirei se in questi giorni stesse trescando nell'ombra per recuperare gran parte delle colombe e riportare a casa casiniani e montiani. Sarebbe una vendetta tremenda verso Letta, responsabile dell'ultima figuraccia di Berlusconi che tentava di disarcionarlo ed andare alle elezioni. Vedremo se è così, o se invece ciò che avviene attorno al Cavaliere non è opera sua, ma solo un riposizionarsi dei suoi scherani che cercano di sopravvivergli.

La quiete di questi giorni, dopo le baruffe delle settimane scorse, mi pare innaturale. Probabilmente qualcosa accadrà.

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