sabato 6 luglio 2013

Centocinquant'anni di inettitudine



A Macondo, nell'immaginaria località inventata da G. Marquez, furono cent'anni di solitudine. Nell'Italia reale sono ormai centocinquanta di una noiosa ripetitività nel perseguire negli stessi inconcludenti vizi politici.
Già a inizio '900 il carattere amorale del politico italiano era perfettamente formato: dalle mazzette alle donnine, all'assenza di vere idee. Ecco cosa scriveva L. Bertelli già autore del "Giornalino di Gianburrasca":

"L’Onorevole Qualunqui è rimasto nei cassetti per i decenni, e oggi torna in libreria...
...
Appena arrivato a Roma e preso possesso di scranno e abitazione, l’onorevole ha spesso l’urgenza di svagarsi come si svagano gli uomini di mondo. Questo succede senz’altro se l’onorevole in questione (reduce da noiosa grana: in treno un passeggero voleva sedersi con lui nel piccolo scompartimento, scocciandolo. «Io sono deputato!», gli è toccato di sottolineare, intanto che l’altro ironizzava sul politico che viaggia gratis) si chiama onorevole Qualunquo Qualunqui, eletto in Parlamento nel collegio di Dovunque, nelle liste dei Purchessisti sostenitori del programma Qualsivoglia che prevede l’appoggio del governo Qualsisia. Uomo di mondo, appunto. Da Roma (prima di cercare sollievo fra braccia mercenarie) scrive alla moglie: «Io che tengo molto alla mia coerenza politica, sono ancora ministeriale col Crispi come ero col Giolitti, come ero col Rudinì, come ero col Depretis...». Roba di oltre cent’anni fa: l’on. Qualunqui è a Montectorio nel 1898, il medesimo anno in cui esce il libro che ne racconta la parabola
...
Qualunquo Qualunqui è il ritratto impeccabile di ieri, di domani, di sempre: a lui si ispirerà Guglielmo Giannino per l’Uomo qualunque e chissà se ci si è imbattuto Antonio Albanese, il cui Cetto Laqualunque è la versione cafona del gran borghese immaginato da Vamba.
...
E la società civile? Certo che c’è. La società civile naturalmente rimpiange i bei tempi che furono. Il veterano di varie guerre Pompeo Galeazzo ... scrive al candidato in nome di «questa Italia che ci costò tanti sacrifizi» a tendere «questa mano che un giorno stendeva a terra tanti nemici della patria» e «oggi si stende purtroppo implorante un adeguato soccorso». Gli servono duecento lire per gli arretrati dell’affitto.
...
Se non parliamo di brogli, sappiate che ci sono anche i brogli; se non parliamo di scandali finanziari, sappiate che ci sono anche gli scandali finanziari; se non parliamo di corruzione, sappiate che c’è anche la corruzione. E le scappatelle, una dietro l’altra..."

(www.lastampa.it)

Che cos'è l'Italia se non una ultra secolare Macondo dove cambia tutto per non cambiare nulla?

"Pensavamo di aver voltato pagina, e invece ricomincia da capo la storia del taglio delle Province, del riordino dei tribunali, e pure degli F35 perché a quanto pare il Parlamento non aveva il potere di votare quel che ha votato. Credevamo di stare in un libro nuovo, e riecco Gianni De Gennaro, che a pagina 100 era capo della Polizia , a pagina 105 indagato per i fatti della Diaz, a pagina 130 commissario per i rifiuti in Campania, a pagina 150 delegato ai Servizi Segreti e ora rispunta a pagina 200 come presidente di Finmeccanica.

Nel suo piccolo, Fiorito annuncia che torna in politica. B. che rifà Forza Italia. La destra che rifà An. Il Pd che fa un congresso per liquidare gli zdanovisti, o forse viceversa.

L’Italia è caduta in un romanzo di Garcia Marquez
...
Nulla di nuovo sotto il sole, a Macondo, e il romanzo non appassiona più nessuno salvo il ristretto circolo di settantenni che lavora alla formula filosofale della stabilità adoperandosi perché nulla cambi, nessun potere sia messo a rischio, i Letta succedano ai Letta, i De Gennaro ai De Gennaro, gli amici di D’Alema a D’Alema, i famigli di Silvio a Silvio"


La democrazia italiana è sempre stata una finzione. In questi ultimi due anni il sipario è caduto definitivamente. Il Parlamento decide di rinviare almeno l'acquisto del bidone F35, Napolitano allora si affaccia dal Quirinale  e annuncia che il Parlamento non può farlo. Scopre così il trucco: la democrazia in Italia è solo di facciata. Le decisioni importanti vengono prese a livello elitario.

Per questo il Parlamento non è altro che un centro di intrattenimento per onorevoli cialtroni, che cercano di arraffare il più possibile e di goderne ancora di più. Del resto non hanno nulla di importante da fare.

Nessun commento:

Posta un commento