venerdì 12 luglio 2013

Situazione di fatto del fenomeno grillino


Il fenomeno grillino è già al tramonto? E' una domanda che da elettore quasi pentito mi pongo spesso. Ma credo che malgrado tanti errori fatti dai cinquestelle per inesperienza, difficilmente mi farò ammaliare da altri partiti. Tanto meno da un Pd in stato di disfacimento continuo, o dal Pdl che tornerà a vent'anni fa con Forza Italia. E di sicuro non voterò mai gli scherani italiani di Bruxelles, delle Troike e di Berlino, cioè quella cosa informe che è il centro di Scelta Civica.

I sondaggi sembrano confermare il ridimensionamento continuo del M5s e una certa stabilità del duo Pd-Pdl (Tecnè, Piepoli, Demopolis, Emg, Swg) . Ma i sondaggi fatti lontano dalla campagna elettorale non sono sufficientemente precisi. Gli stessi sondaggi nelle elezioni di febbraio avevano sottostimato il movimento di Grillo. E' anche vero che nelle elezioni amministrative recenti, i risultati del M5s hanno confermato i sondaggi. Ma si deve fare attenzione nel paragonare elezioni nazionali e amministrative. Qui c'è da considerare una certa contraddizione nell'elettorato grillino: il movimento dovrebbe essere più forte a livello locale e più debole a livello nazionale visto che i suoi attivisti lavorano molto sul territorio a livello comunale. Ma a livello nazionale funziona meglio il megafono Beppe Grillo.

Inoltre la campagna elettorale migliore per il M5s la fanno il centro destra e il centro sinistra, con un governo che sostengono entrambi e che non riesce ad ottenere grandi risultati. Si tratta in effetti di nient'altro che un governo Monti 2.0 retto da politici misti a tecnici. Visto che i soli tecnici si sono dimostrati molto impopolari e soprattutto insensibili ai bisogni dei concittadini. Ma malgrado il miglior effetto simpatia generato dai politici al governo, i risultati non arrivano, perché i desiderata dei partiti sono impossibili da esaudire. Quindi si rinvia di mese in mese sperando che succeda un miracolo.

Oltretutto ora che i due ex avversari sono di fatto alleati, hanno lasciato al M5s le praterie dell'opposizione. Pd e Pdl si stanno facendo male a vicenda, ma anche da soli con le proprie decisioni opache, e con l'assenza di idee e decisioni. Credo che quando si scoprirà che il gioco del rinvio è una penosa commedia per nascondere una grande bugia, cioè che l'Iva aumenterà e l'Imu non verrà tolta, semplicemente perché i conti pubblici peggioreranno e anzi probabilmente ci vorrà anche una ulteriore manovra, la credibilità dei partiti di governo ne avrà gravi conseguenze.

Ci sarà un unico movimento che potrà raccogliere la disillusione popolare, la rabbia e la disperazione degli italiani: il Movimento 5 stelle.

Mi pare condivisibile al riguardo la diagnosi di Scanzi, opinionista "esperto" dei cinquestelle:

"Ho ascoltato con attenzione la conferenza stampa di Beppe Grillo dopo l’incontro con Napolitano. Qualche considerazione.

1) L’ho trovato incazzato, ma lucido. Efficace.

2) Mi fa sorridere chi lo trova troppo rabbioso. Io, in tutta onestà, ho paura di chi in questa situazione riesce a essere – o si vanta di essere – troppo calmo. La gente (politici e no) che non sa indignarsi è pericolosissima. Nonché maggioritaria in Italia.

3) Quando Grillo attacca (facendo distinguo) Pd, berlusconiani che lo votano ancora perché “vogliono galleggiare” e il sistema di informazione italiano, è a sua volta inattaccabile.

4) Se il centrosinistra italiano avesse combattuto Berlusconi come ha fatto e fa il M5S, ilcentrodestra sarebbe stato definitivamente sconfitto da almeno quindici anni. Altro che Boccia, Fioroni e Gentiloni.

5) Il giochino del “Non avete fatto il governo col Pd” fa acqua da tutte le parti. Non siate ulteriormente ridicoli cari piddini oltranzisti, su. Chi voleva, sapeva già com’è andata. Bastava sentire la Sereni da Vespa o Bersani a Cremona. E basta vedere oggi cosa ha fatto in Parlamento il Pd (uno dei punti più bassi della sua storia bassissima). Fa poi sorridere come i video in cui Grillo diceva “Bersani, restituisci i rimborsi e vota l’ineleggibilità di Berlusconi e Rodotà al Quirinale: faremo un percorso insieme”, siano stati rimossi dal passato. Sembra che nei primi tre mesi di legislatura l’unica cosa fatta dal M5S sia stato lo streaming in cui la Lombardi ha fatto la splendida (vabbè) con Bersani. Quel governo del cambiamento non c’è stato perché i primi a non volerlo erano proprio dentro il Pd. Su cosa avrebbero convenuto i parlamentari 5 Stelle M5S e quei gerarchi(ni) piddini che oggi hanno interrotto i lavori in solidarietà a Berlusconi per gli “attacchi” della Costituzione? Su nulla.

6) Grillo, quando parla di Italia, può farlo perché la visita in lungo e in largo. Tocca con mano i territori. E’ sin troppo concreto (e magmatico nella narrazione: dice 34 concetti e 78 cifre in una frase). Gli altri, del paese, troppo spesso non sanno nulla. Non vivendolo.

7) Oggi, con una sola conferenza stampa, Grillo ha riconquistato la scena, guadagnato credibilità e fugato alcune perplessità. Non frequentare la tivù (italiana) è comprensibile e per lui coerente, ma politicamente masochistico. Un italiano su tre, o quasi, non naviga. A Grillo non basta la politica sul territorio: se facesse tivù, anche solo ogni tanto, sbancherebbe. E toglierebbe molte armi agli avversari, che anche oggi manipoleranno le sue dichiarazioni con titoli furbini e che in sua assenza hanno buon gioco a tratteggiarlo come uno Stalin pingue, che fa il bagno in Costa Smeralda e uccide i dissidenti usandoli poi come balsamo concentrato per i riccioli di Casaleggio.

8 ) Nell’ultimo mese il M5S ha fatto opposizione costruttiva efficace, dando la sensazione di un movimento che dopo due mesi di assestamento (pieni di errori) sta trovando la sua strada. Se fosse un calciatore, sarebbe un atleta che dopo mesi di panchina e sostituzioni ha trovato lo stato di forma a dicembre, prima del girone di ritorno. Il Pd è infortunato (dalla nascita), il Pdl era e resta l’arbitro (Gasparri il pallone. Bucato).

9) Se Pd e Pdl continuano a fare obbrobri e schifezze immorali come oggi, il M5S non torna al 25% abbondante ma ci va vicino. Già oggi, con questa buffonata cafona ed eversiva, Pd & Pdl gli hanno regalato centinaia di migliaia di voti. Sono proprio (arrogantemente) grulli: fanno sempre, sempre, sempre gli stessi errori.

10) Conosco non pochi pentiti di aver votato M5S. Ma non ne conosco mezzo, di quei pentiti, che oggi sceglierebbe Pd. E dubito che, così facendo, il Pd interromperà un’erosione che sembra quasi renderli felici. E probabilmente è così, perché il patto è chiaro: Berlusconi comanda, loro sopravvivono (fingendo di indignarsi due o tre volte l’anno).

Buona catastrofe."

(www.ilfattoquotidiano.it)

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