giovedì 11 luglio 2013

Frana tutto


L'Italia economica è già quasi scesa a valle, quella politica sembrava essersi stabilizzata, invece inizia a franare piano piano anche lei. Del resto con la guerra tra Pdl e magistratura, e con i continui rinvii di decisioni del governo che non sa che pesci pigliare è difficile che Letta posa portare a termine l'impresa.
Berlusconi pensava che sostenendo il governo di larghe intese avrebbe ottenuto un tregua giudiziaria. Ma la magistratura a quanto pare non ha sottoscritto questo patto, ed il Pd dopo aver caricato, protetto ed agevolato per anni una certa parte di magistratura non è in grado di fermarla.
Letta poi è preso fra due fuochi poiché l'Europa non desidera certe decisioni sull'Imu che sono fondamentali invece per tenere in piedi la maggioranza. Cosa farà il premier?

Sono aperte le scommesse, ma dubito che questo governo possa continuare a barcamenasi in politiche contraddittorie a lungo.

"Il castello di sabbia messo in piedi da Napolitano negli ultimi tre anni è ormai aggredito dalla marea: la ridicola terza repubblica di Palazzo è sgretolata dalle onde dell’aventino Pdl e asciugata dal sole di S&P , rendendo evidente la futilità di una presunta pacificazione che garantisce solo le caste italiane ed europee, ma non mette in gioco la politica e la necessità evidente di un nuovo patto sociale dopo venticinque anni di errori e di declino. La Cassazione, cercando di evitare prescrizioni, ha combinato un bel guaio al Pd che tra qualche mese dovrà presumibilmente scegliere se votare a favore della decadenza di Berlusconi da parlamentare o salvarlo: nel primo caso salterebbero le larghe intese, nell’altro imploderebbe il Pd. Ma anche il nuovo declassamento dell’Italia da parte di Standard & Poor, nei limiti di ciò che vale, è una mazzata formidabile che arriva dopo le ciance da bottega del caffè sulle improbabili ripresine e sulle inesistenti vittorie europee
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se un significato va attribuito al declassamento, esso non sta tanto in conti che seppure nascosti a fatica proprio non tornano, quanto in quel ribadire la logica infernale dell’austerity, nel seguire passo passo la via crucis riservata ad Atene, ma questa volta in forma grottesca, dopo anni nei quali i presupposti dei diktat imposti alla Grecia sono stati spazzati via e in qualche caso ridicolizzati.
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Il disegno oligarchico di Re Giorgio, giorno dopo giorno, si sfascia : invece di salvare il Paese salva tutti i presupposti della sua disgregazione morale ed economica. Tenta di dare a Berlusconi un salvacondotto, tenta di sottrarre il Pd dalle sue contraddizioni, tenta di escludere chiunque non sia gradito a Bruxelles (nome in codice per Berlino), largheggia nei confronti di tutti i potentati, i clan, gli apparati il cui destino si è sempre intrecciato alla cosa pubblica. Ma soprattutto ha mandato al confino il dibattito politico, sostituendolo con le parole d’ordine contenute nello stupidario del terzo millennio: prima fra tutte la necessità.
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adesso è solo un museo delle cere ... Ma gli avvenimenti incalzano, la temperatura sale, e ormai si vedono le gocce di cera che cadono a terra. Che aspettano?"

(ilsimplicissimus2.wordpress.com)

Ma la frana si allarga e potrebbe lambire l'intera Europa. Del resto la politica suicida dell'austerità è per la Germania la classica situazione in cui si sega il ramo su cui si è seduti. Le banche europee sono in sofferenza, perché l'acqua in cui nuotano si abbassa sempre più. L'economia reale si sta incartando, le banche si arenano: in alcuni paesi come il nostro sono ricattate dalla politica e costrette a comprare titoli di Stato, in altri (tipo Germania) sono stracolme di sofferenze nascoste causate da vecchie scommesse sui derivati.

"Martin Armstrong ha un commento sull'europa in cui dice che il momento della verità arriverà quando le grandi banche tedesche (e suppongo anche olandesi e francesi) dovranno essere nazionalizzate in qualche modo e L'Euro di riflesso fa un crash. Per Armstrong una volta che rompa 1.28$ l'Euro poi franerà parecchio

Se ci fai caso in mezzo a dati inglesi, americani e persino alcuni dati di produzione italiana migliori la Germania sta uscendo ogni giorno con dei -2% quando ci si aspetta dei +1% e il DAX sta sottoperformando

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Il governo federale europeo (in base alle sue azioni reali) molto probabilmente sarà costretto alla nazionalizzazione delle banche, quando si cominceranno a vedere le banche tedesche fallire. La nazionalizzazione avviene ogni volta che i governi agiscano nel cosiddetto "interesse pubblico" per espropriare la proprietà privata. Nazionalizzare le banche europee sarà un piccolo passo per la Commissione europea perché cominci a vedere essa stessa come il problema e non sempre come i salvatori. L'UE sarà costretto a nazionalizzare, piuttosto che riformare e poi un giorno il nuovo governo federale dell'Europa salverà il continente fornendo credito e bloccando il libero mercato avvicinandosi all'economia di Stato del comunismo. Il Tesoro europeo diventerà la fonte di nuova moneta, in sostituzione delle banche di credito commerciale, ma verrà fornito credito solo per ciò che non ha un valore economico, ma invece un valore sociale produttivo. Normalmente, ci si aspetterebbe un assetto inflazionistico, molti ancora una volta suggeriranno l'iperinflazione. Tuttavia, questa tenderà ad essere più draconiana, rigida, e si tradurrà in accumulo a causa di una mancanza di libertà e di fiducia. Quando tali tendenze emergono, le valute di altre nazioni diventano molto richieste.
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Questo è il motivo per cui l'aumento dell'offerta di moneta da parte degli Stati Uniti di 3.000 miliardi di dollari non ha causato nulla. Il dollaro è la SOLA valuta attendibile in tutto il mondo. Chi che ha il maggior numero di armi nucleari fa i soldi e le regole.

La BCE sarà probabilmente costretta ad assorbire le perdite e la scrittura di queste fuori bilancio, piuttosto che imporre perdite su entrambi i contribuenti e i correntisti. Il malcontento sociale potrebbe costringere la Commissione europea ad allontanarsi dalla sua strategia politica bail-in. La BCE si trasformerà adottando il potere di creare una offerta di moneta elastica, assorbendo i debiti, come ne gode la Federal Reserve.

La Germania cambierà parere e andrà avanti con queste concessioni di poteri monetrai solo quando si colpiranno a casa sua le banche tedesche. Questa è molto probabilmente la tendenza per cui vedremo l'Euro avviato in un crash-&-Burn e il dollaro in ripresa, con la Fed che alzerà i tassi fino a cercare di fermare ciò che vogliono fraintendere e vedere solo come una bolla speculativa domestica."

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