domenica 1 luglio 2012

Nuovi italiani



L'Italia non riconosce la cittadinanza italiana ai figli degli immigrati nati nel proprio territorio. Ho sempre considerato stupida questa disposizione di legge. Infatti, questi "stranieri" frequentano fin da bambini scuole, attività sportive, divertimenti assieme ai bambini italiani (di sangue). L'Italia investe su queste persone istruendole per anni e poi si rifiuta di considerarle parte della sua comunità. E' qualcosa non solo di indegno per un paese civile (per es. negli Usa si acquisisce la cittadinanza anche nascendovi), ma anche un modo idiota per gettare via risorse importanti. Una faccenda tipicamente italiana.

" "Mi auguro che in Parlamento si possa affrontare anche la questione della cittadinanza ai bambini nati in Italia da immigrati stranieri. Negarla è un'autentica follia, una assurdità". Era mercoledì 26 novembre 1 e il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, pronunciava queste parole in una sala del Quirinale
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I minori residenti in Italia, nati da genitori stranieri, sono circa un milione. Di questi, circa 650 mila hanno visto la luce nelle strutture del servizio sanitario nazionale. Il 1° gennaio del 2011 ne risultavano registrati ufficialmente 77.104 e tutto lascia prevedere che i dati, alla fine dell'anno appena concluso, risulteranno aumentati con un incremento che, ormai da diverso tempo, si attesta attorno all'1,5 - 2%.
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La legge sulla cittadinanza - l'ultima in ordine di tempo - compirà vent'anni il prossimo 5 febbraio. E' la numero 91 ed è basata sullo "ius sanguinis", il diritto di sangue. Non prevede, infatti, lo "ius soli", cioè il diritto che si acquisisce .... per il fatto stesso di fare il primo vagito sul suolo italiano"
(www.repubblica.it)

Anche l'osannato eroe degli europei è stato vittima della legge 91/1992:

"I genitori si trasferiscono nel comune bresciano di Bagnolo Mella abbandonando il figlio in ospedale; sarà il personale medico a dover accudire Mario fino all'età di circa 2 anni. Nel 1993 è affidato dal tribunale per i minorenni alla famiglia Balotelli di Concesio (in provincia di Brescia), dove cresce insieme ai tre figli della coppia (due maschi e una femmina). I due fratelli maggiori, Giovanni e Corrado, aiutano i genitori a prendersi cura di lui, e lo seguono nella sua attività di calciatore diventando i suoi procuratori.
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In base alla legge n. 91 del 5 febbraio 1992, Balotelli ha dovuto attendere il compimento del 18º anno di età per poter ottenere la cittadinanza italiana, in quanto il suo affido non era stato convertito in adozione. Il 13 agosto 2008, in una cerimonia ufficiale, il sindaco di Concesio gli ha consegnato la carta d'identità italiana."

Quanti Balotelli ci stiamo perdendo con questa stupida legge 91?

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