lunedì 23 luglio 2012
Europa, Italia: dove siamo?
A che punto è la notte? Sfoglio i siti dei media più noti per avere un conforto, un'idea di quello che ci sta capitando, ma nulla di che. Non c'è un'analisi seria, un punto sulla situazione, nulla. I partiti non hanno una strategia, Monti si limita a dire che il fondo salva stati non funziona bene. Che poi è come un'ammissione di colpa, in quanto ha contribuito lui più di tutti a progettarlo. Era evidente che con quei quattro spicci in cassa non facesse paura a nessuno, ci voleva la licenza bancaria dalla Bce, con possibilità d'intervento illimitato.
Bisogna cercare fra i blogger e siti non convenzionali per trovare un'analisi pacata, senza tifoserie, ed equilibrata. Eccola qui:
Verso la Bancarotta – Europa: il piu’ costoso funerale della Storia
"La Crisi Europea: rammentiamo gli sbocchi possibili
Da circa 1 anno abbondante ripeto che questa crisi ha solo 2 sbocchi possibili (ed antitetici):
a) Si crea l’Unione Europea seriamente, con una Banca Centrale coi poteri della FED, con un potere centrale eletto (ed al di sopra degli Stati), con un sentire comune, con destini (e debiti) messi in comune, e quindi con Eurobond, QE e con tutti gli strumenti del caso. Ovviamente per arrivare a tale assetto (che in sintesi equivale a fare della UE una Stato) servono un’infinita’ di passaggi. Ovviamente cio’ regge a lungo termine unicamente se tutti i cittadini europei hanno pari dignita’, se si crea una base comune culturale e se le politiche complessive vengono armonizzate e concepite con una visione d’insieme
b) Ogni nazione va per la sua strada, l’Euro si disgrega e si torna a valute nazionali, a politiche nazionali, a banche centrali e tassi e QE nazionali, etc. Cio’ implica una forte instabilita’ iniziale (con forti svalutazioni e default parziali o totali di alcune nazioni), ma ben presto si torna ad un nuovo equilibrio.
Ogni soluzione intermedia, e’ una medicina passeggera che spesso non ha effetti oltre a qualche giorno. La classe politica Europea e’ avvitata de 3 anni, in beghe nazionali e sta facendo marcire la crisi, sostanzialmente sbagliando tutto."
Continua qui www.rischiocalcolato.it
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