martedì 10 luglio 2012

L'Italia è una democrazia?


E da una frase che si può capire quanto valga la democrazia italiana.

"Il presidente del Consiglio ... rivela qualcosa che può cambiare il corso della politica italiana come della sua vita: sta pensando di restare oltre il 2013, o almeno di proporsi, ma non ha ancora deciso il momento giusto per comunicarlo."

Come se fare il Presidente del Consiglio fosse un incarico come quello ottenuto in una delle tante banche presso cui ha prestato servizio. Basterà andare da Re Giorgio, e comunicargli che il lavoro è stato proficuo, e pertanto si richiede di poter rinnovare il contratto (a tempo determinato).
L'unico problema, non è capire se gli italiani sono disponibili a confermarlo, ma:

"fa una domanda ai suoi interlocutori: «Mi chiedo quale sia il momento giusto per dare una disponibilità»."

Ve l'immaginate Hollande, che a fine mandato dicesse una frase del genere, e soprattutto il maggiore quotidiano francese la pubblicasse senza generare scandalo? In Italia, non essendoci una vera democrazia, ma una specie di monarchia elettiva, si può. E il Corriere non trova neppure scandalosa un'affermazione del genere. Se l'avesse detta B., apriti cielo...

Monti vuole rimanere. Ma perchè no... Si accomodi pure, in fondo cosa volete che sia l'opinione degli italiani. E poi visti i lusinghieri risultati, l'economia che accelera come una Ferrari... Lo spread che è sceso a meno mille... 
Basterà fare una bella coalizione con tutti dentro, che dia un sostegno "convinto" al super tecnico, ed il gioco è fatto. Anche se l'astensionismo fosse del 90%, non c'è nessun problema, anzi meglio così...

Ma è bene che le forze montiane facciano bene i loro conti, perchè se si ripropone alle elezioni 2013 una mega coalizione Pd, Pdl, Terzo Polo, non è detto che sia maggioritaria. Potrebbe avvenire una rinsaldatura delle opposizioni Sel, Idv e magari grillini che messe assieme potrebbero anche attirare buona parte di quel 40% di elettori che per il momento vorrebbe rimanere a casa. E allora non so se quella poltrona con il cartellino "riservata" tornerebbe sotto i glutei della tecnocrazia.

Magari è la volta buona che l'Italia viene risanata sul serio, perchè se si prende ad esempio il risanamento del Protogallo stiamo freschi:

"C’è una logica, una logica politica e reazionaria, tra la commediola italiana del professor Monti che ormai considera se stesso come un bene rifugio e il compiacimento che circola tra i protagonisti della crisi di fronte agli ultimi dati trimestrali del Portogallo.
...
si registra il compiacimento un po’ in sordina di Bruxelles e della Bce, un po’ esplicito di Schäuble, il ministro dele finanze tedesco, per gli ultimi dati di aprile maggio che vengono dal Portogallo.

Dovrebbero far piangere e invece rincuorano i macellai e sono fonte di complimenti:
- Inflazione +2,7%
- Pil - 2,3%
- Debito pubblico + 5,8 miliardi (salito al 113% del pil)
- Disoccupazione al 14,9% dall8% di due anni fa
- Entrate fiscali -300 milioni nonostante il taglio del 30% di stipendi e salari
- Produzione industriale – 6,5%

Il premier portoghese, altro economista noto per la fedeltà più che per l’intelligenza, non trova di meglio che invitare i suoi concittadini più scolarizzati ad emigrare. Forse si fa i complimenti da solo per questa trovata del resto non inedita nemmeno da noi. Ma comunque le cifre che vengono da Lisbona e che segnalano un rapido avvitamento della crisi, un’accelerazione del peggio in scala logaritimica, invece di spaventare, vengono invece accolte con compiacimento. Non è un controsenso perché a fronte di questo disastro economico si registra un successo politico: non c’è stata alcuna sollevazione popolare e i portoghesi hanno abboccato all’esca dei sacrifici per la salvezza, sperando che si tratti di misure temporanee, mentre si tratta di sacrifici per il regresso sociale.

Si finalmente il Portogallo è salvo dall’odiosa prospettiva di avere diritti e dignità sul lavoro, cure sanitarie decenti, di avere un welfare anche minimo e di conservare quel po’ di benessere arrivato dopo la lunga notte di Salazar. Le cure dopotutto hanno avuto successo: la malattia fa progressi."

( ilsimplicissimus2.wordpress.com )

Quello che vuole Bruxelles, e tutti gli attori austerici in campo, non sono gli Stati Uniti d'Europa, una nazione federale sostenuta da un insieme di popoli, ma una oligarchia finanziaria, con una grande concentrazione di potere, su popoli assoggettati e accomunati da povertà e disperazione.
Ce la faranno ad imporla? Ci stanno riuscendo...

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