lunedì 23 luglio 2012

Brunetta sul Sole



Non è l'inizio di una barzelletta, ma l'indicatore che il tabù dell'euro "irrevocabile" si sta rompendo. Se le tesi di Brunetta "così non si può andare avanti, sì ad un'uscita temporanea dall'euro" vengono ospitate sul Sole24ore, significa che i così detti "poteri forti" italiani ne stanno avendo abbastanza e sono alla ricerca di qualcosa di diverso dell'austerità montiana. Che non funziona, ovviamente.

Ecco cosa dice l'ex ministro:

"«Grecia di fatto fallita. Spagna prossima al default. E, con spread oltre quota 500, domani, siamone certi, toccherà all'Italia. Così non si può più andare avanti. Rischiamo, a breve, il punto di non ritorno, il collasso. Per questo servirebbe, nel più breve tempo possibile, un vertice verità in Europa, senza aspettare i folli 50 giorni di passione che ci separano dalla sentenza della Corte Costituzionale tedesca. Vertice straordinario in cui mettere al centro il futuro, le risposte da dare alla crisi politica e finanziaria dell'Unione, i percorsi, i tempi, le responsabilità. Non si può più aspettare».

L'economista infine suggerisce una nuova, interessante via d'uscita: «La risposta immediata dovrebbe essere la scelta dell'optingout. Per i paesi sotto pressione potrebbe esserci a possibilità di uscire temporaneamente dall'euro, mantenendo nella sostanza tutti gli impegni presi in tema di disciplina e di bilancio, ma potendo usufruire di un tasso di cambio flessibile (entro una banda di oscillazione predefinita in base ai fondamentali economici) per diventare virtuosi attraverso la crescita, la riduzione del debito pubblico, l'aumento della produttività del lavoro e della competitività dell'intero sistema paese e partecipare, nelle condizioni e con le risorse opportune, a realizzare in maniera forte, lungimirante e duratura il grande progetto europeo», conclude Brunetta."

Quindi secondo Brunetta dovremmo entrare e uscire dall'euro continuamente per svalutare, con tutti i costi che comporta un cambio di valuta. Credo che una volta usciti, difficilmente gli italiani sarebbero interessati a tornare nell'euro.

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