lunedì 23 luglio 2012

La vera storia della III Repubblica



La scrive un francese, ma si tratta della Repubblica Italiana. E' interessante, perchè è un punto di vista dall'estero, seppure proveniente da una posizione politica precisa.
L'autore è François Asselineau, Presidente della UPR (Unione Popolare Repubblicana). Una formazione politica che non si colloca in modo preciso, e riprende molti temi grillini, che si possono riassumere in "no euro", "uscita dall'Unione Europea" e "uscita dalla Nato".

COSA SI NASCONDE DIETRO LA NOMINA DI VITTORIO GRILLI ?
(www.agoravox.fr - traduzione: www.comedonchisciotte.org)

"Il presidente del Consiglio italiano, che nessuno ha mai eletto, ha appena ceduto a Vittorio Grilli, neppure lui mai eletto, la carica di ministro dell' economia.
E' un ulteriore passo in avanti della piovra europeista? oppure l'inizio del disimpegno di mario monti di fronte al disastro che incombe?"


Novembre 2011.

"Nello scorso novembre l'oligarchia euro-atlantica, e più esattamente la Commissione europea e Goldman Sachs, avevano deciso di cacciare Silvio Berlusconi congedandolo dal suo incarico di capo del governo italiano.
...
Questa decisione era stata presa non a causa degli innumerevoli scandali finanziari e di costume che circondavano quello che la stampa italiana definiva "Il Cavaliere". No, la decisione di allontanarlo era stata presa perché Berlusconi tardava a mettere in atto il programma di "riforme indispensabili" che i Signori Trichet (presidente della BCE in quel momento) e Draghi (suo successore designato) avevano cucinato nel segreto dei loro uffici, e che gli avevano reso noto senz 'altra formalità di una lettera datata 5 agosto 2011.

Questa lettera stabiliva in modo molto preciso quale dovesse essere l'azione del governo italiano, in materia di smantellamento del patto sociale e di vendita del patrimonio pubblico italiano alle banche ed altri fondi d'investimento.

Il tono e il contenuto di questa lettera avevano dell'incredibile se si pensa che era stata firmata da due tecnocrati senza alcuna legittimità democratica, non essendosi mai sottoposti a suffragio universale e per di più totalmente sconosciuti agli elettori italiani. Lo scandalo fu tale che il contenuto della lettera trapelo' sui giornali a fine settembre, sicuramente in conseguenza delle pressioni esercitate dallo stesso Silvio Berlusconi, furioso di essere trattato come un domestico.

Questo appello implicito di Berlusconi a sostegno dell'opinione pubblica testimoniava una tale mancanza di volontà di piegarsi al racket della mafia euro-atantica che quest'ultima decise immediatamente la sua caduta.

Nelle settimane che seguirono, un'autentica cospirazione fu così ordita per cacciare il controverso e spumeggiante capo del governo/uomo d'affari, e per sostituirlo con uno dei principali membri dell'oligarchia euro-atlantica, M Mario Monti. Ex Commissario europeo ed ex responsabile di Goldman Sachs, questi era sconosciuto al grande pubblico e, come M Trichet e M Draghi, non era mai stato eletto.
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In pochi giorni, e quando identiche manovre si tramavano contemporaneamente in Grecia per cacciare il Primo ministro Papandreou, Mario Monti fu "nominato senatore a vita" dal presidente della Repubblica italiana Giorgio Napolitano.

(Questo tipo di nomina "diretta", senza elezione e a vita, è una delle norme quanto meno strane previste dalla Costituzione della Repubblica italiana).

Sulla scia di questa nomina, Mario Monti fu "chiamato" (gentile eufemismo per dire "imposto") a succedere a Silvio Berlusconi come Presidente del Consiglio dei ministri e a formare un "governo di tecnici".

In un attimo, tutti i media al soldo degli europeisti, liberandosi dell'influenza di Silvio Berlusconi, trovarono l'idolo del momento in quest'uomo provvidenziale, che il 99,9999% degli italiani non conosceva minimamente.

Il colpo di stato sotto un'apparenza di legalità fu portato a termine senza intralci.

il 12 novembre 2011, Berlusconi cedette al cancan mediatico e alle "trame" politiche tessute dal parlamento italiano: rassegno' le dimissioni. Il giorno dopo, il capo di Stato incarico' Mario Monti di formare un governo. Costui ebbe l'incredibile ipocrisia di accettare "con riserva", assumendo atteggiamenti da vera prima donna."
(www.comedonchisciotte.org

Il modo in cui Monti ha raggiunto il potere, assomiglia a quel tipo di istituzione che avevano i Romani antichi, chiamato "dittatura". La quale era una sospensione della democrazia repubblicana attuata in periodi particolari di crisi. Gli antichi Romani erano gente pragmatica ed avevano capito, che in certe situazioni erano necessarie decisioni rapide: questa invenzione istituzionale funziono in molte occasioni, per molti anni, ma a lungo andare li portò prima verso le guerre civili, e poi alla perdita della democrazia. L'ultimo dittatore fu Giulio Cesare. Non vorrei che una tale deriva accadesse anche alla Repubblica Italiana.
Fra l'altro su wikipedia si legge che fra le funzioni dei dittatori romani, vi era anche la convocazione dei comizi elettorali: un'altra similitudine con la vicenda di Monti, chiamato anche a portare la legislatura verso le elezioni del 2013. 
L'unico problema, è che nessun politico italiano e/o istituzione ha avuto il coraggio di affermare che la funzione di Monti era proprio quella di sospendere la democrazia. E un altro grande problema è che una democrazia moderna, non dispone e non può disporre, di una istituzione come la dittatura romana. Quindi il nostro Presidente è stato costretto, per forza di cose, a forzare un po' la mano.

Luglio 2012.

"La situazione di sfiducia dei mercati nei confronti dell'Italia era tale che, quando s'insediò a Palazzo Chigi a metà novembre scorso, Mario Monti decise di assumere insieme alla carica di capo del governo ("Presidente del Consiglio") anche l'incarico di ministro dell'economia.

Ed è quest'ultimo incarico che a sorpresa ha appena deciso di rimettere, l'11 luglio 2012 dopo 8 mesi di mandato, nominando il vice-ministro dell'economia Vittorio Grilli come suo sostituto.

L'ascesa di quest'ultimo non si spiega per qualche exploit elettorale, poiché non si é mai presentato, neppure lui, di fronte agli elettori.

Non si spiega neanche per un particolare carisma da lasciare abbagliati...
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Vittorio Grilli è stato successivamente:

- professore d'economia all'Università di Yale (Stati Uniti) per 4 anni Universitari (dal1986 al 1990),
- professore d'economia al Birkbeck College dell'Università di Londra (Regno Unito) per 4 anni universitari (dal 1990 al 1994),
- capo del dipartimento delle Privatizzazioni e dell'analisi economica al ministero italiano dell'economia, dal 1994 al 2000,
- direttore generale della banca d'investimento elvetico-americana "Crédit Suisse First Boston" dal 2001 al 2002,
- ragioniere generale dello Stato italiano dal 2002 al 2005,
- direttore del Tesoro dal 2005 al 2011,
- prima di essere nominato vice-ministro dell'economia nel novembre scorso da Mario Monti
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Vittorio Grilli è stato il più stretto collaboratore del "compianto" Tomaso Padoa-Schioppa, ministro dell'economia italiana (2006 -2008)
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I partecipanti più attenti delle mie conferenze si ricorderanno sicuramente che io cito a più riprese Padoa-Schioppa, perché autore di un articolo-shock intitolato "Gli insegnamenti dell'avventura europea"
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il defunto capo del nuovo ministro dell'economia italiano aveva in effetti spiegato senza giri di parole quella che è la presunta costruzione europea: " La costruzione europea é una rivoluzione, anche se i rivoluzionari non sono dei cospiratori pallidi e magri, ma degli impiegati, dei funzionari, dei banchieri e dei professori. L'Europa non nasce da un movimento democratico. Essa si crea seguendo un metodo che potremmo definire con il termine di dispotismo illuminato."
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mi sembra interessante notare che Vittorio Grilli è:

1°)- membro del consiglio d'amministrazione del FESF
...
2°) - ex presidente del Comitato economico e finanziario dell'UE (CEF)
...
[il CEF] ha il compito di seguire la situazione economica e finanziaria dell'Unione europea, i movimenti di capitali e i pagamenti, dare pareri alle istituzioni europee, e agevolare la coordinazione tra gli Stati membri e le istituzioni europee.
...
3°)- membro del consiglio d'amministrazione del "think tank" Bruegel

M Grilli appartiene al "think tank" ultra-europeista Bruegel, creato nel 2004, e il cui presidente, dal 2005 al 2008, non fu altro che...Mario Monti. Che resta d'altra parte presidente onorario.
...
Tra i generosi donatori di questa onorabile istituzione che ha a cuore il buon funzionamento dell'Europa figurano:

- la società americana di "consulenza" Emst & Young,
- la società americana General Electric,
- la società americana Goldman Sachs, ...
- la società americana Google, i cui possibili legami con la CIA sono oggetto di più di un'indiscrezione ...
- la società americana Microsoft, i cui legami con la CIA e la NSA sono un segreto di pulcinella ...
- la società americana NYSE Euronext, gruppo mondiale d'imprese del mercato della finanza (cioè di società commerciali che hanno per attività quella di garantire la gestione di uno o più mercati finanziari). Il gruppo è nato nel 2007 dalla fusione tra il gruppo New York Stock Exchange e il gruppo Euronext. NYSE Euronext è oggi il primo gruppo mondiale sulle piazze borsistiche e la sua sede si trova a New York,
- la società americana Qualcomm, specializzata in telecomunicazioni, in programmazione e produzione di processori per telefoni mobili e conosciuta per aver messo a punto la tecnica CDMA. ( I legami di questa società con la CIA sono stati per breve tempo al centro della cronaca negli Stati Uniti nel 1998, quando uno dei suoi responsabili fu arrestato per spionaggio a Roston-sur-de-Don, in Russia, cosa che all'epoca fece parlare molto ...
...
...Vittorio Grilli, membro anche del think tank euroatlantico " Istituto Aspen", incarna l'archetipo dell' apparatchik europeista. Ne ha tutte le caratteristiche:

- un burocrate di formazione e di stile,
- un carisma da pesce lesso,
- una carriera negli Stati uniti e nel mondo bancario e finanziario,
- una conoscenza perfetta della lingua di John Wayne,
- una totale ignoranza di cosa sia un elettore,
- una preferenza impressionante per i think tanks profumatamente finanziati da gruppi americani vicini alla CIA,
- e una vita sotto una campana di vetro insieme agli altri apparatchiks europeisti della sua specie." 

Oggi:

"CONCLUSIONE : PERCHE' ADESSO?

La domanda che è legittimo porsi è perché Mario Monti ha deciso di rimettere, l'11 luglio 2012, l'incarico di ministro dell'economia che aveva mantenuto fino ad oggi insieme a quello di Presidente del Consiglio?
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Ebbene, la spiegazione deve forse essere cercata altrove. Perché l'11 luglio, Mario Monti non ha solo nominato Vittorio Grilli come ministro dell'economia. Di fronte alla stampa ha anche annunciato che "escludeva di ambire" ad un nuovo mandato alla conclusione di quello in corso.

Esprimendosi a margine del summit dei ministri dell'economia a Bruxelles, ha ricordato di aver sempre escluso di rimanere capo del governo dopo le elezioni della prossima primavera.
...
... questa dichiarazione di rinuncia, concomitante alla nomina di M Grilli, arriva proprio nel momento in cui la situazione finanziaria e politica dell'Italia continua a degradarsi.
Come ho ricordato qualche giorno fa, i tassi d'interesse delle obbligazioni italiane a 10 anni hanno raggiunto livelli esorbitanti, riprova della rinnovata sfiducia dei mercati.

Oltre tutto, e nonostante avesse sempre dichiarato il contrario, Mario Monti ieri ha finito per entrare in contraddizione con se stesso, ammettendo di fronte alla stampa che l'Italia potrebbe, alla fine, fare ricorso al fondo di stabilità della zona euro.

Ora, Mario Monti è il primo a sapere che questi fondi di stabilità sono ancora inesistenti. Il MES ha subito un ritardo, la Finlandia e i Paesi-Bassi frenano, e il Tribunale di Karlsruhe si pronuncerà tra non prima di tre mesi per stabilire se il MES dovrà essere abbandonato, perché in contraddizione con la Costituzione tedesca e la democrazia.

In breve, l'altra ipotesi da prendere in considerazione è quella per cui Mario Monti cominci ad ammettere che il colpo di mano che ha condotto alla sua nomina nel novembre scorso si stia concludendo con un terribile fallimento.

Avrà solo ritardato, ma non potrà fermare la catastrofe che sta sopraggiungendo.

Allora tutto si spiegherebbe a meraviglia:

- M. Monti annuncia che lascerà le sue funzioni governative in primavera, sperando che l'euro non esploda prima di allora

- e si libera dell'imbarazzo del ministero dell'economia per rifilare la responsabilità del disastro che incombe a Vittorio Grilli, che si lascerà "arrostire" (scusate il brutto gioco di parole ["grigliato" in francese]) al suo posto."
(www.comedonchisciotte.org)

Il fallimento della politica economica di Monti, l'unica su cui si sarebbe dovuto concentrare e ottenere risultati è sotto gli occhi di tutti. In questa tabella si può vedere la recente progressione negativa dall'ultimo vertice europeo, che invece avrebbe dovuto essere una importante vittoria di Monti:

Data/EventoSpread-Btp/BundIndice Ftse-MibNote
Prima del Vertice – 28/06/201247013411
Aleggia il pessimismo, ma
l’Italia Vince 2-1 con la Germania
Dopo il Vertice – 29/06/2012
410
(-60)
13800
(+389)
Grande Successone:
Mario Monti, acclamato dai media
Chiusura – 29/06/2012
421
 (-49)
14274 
(+863)
Chiusura della Borsa come non si vedeva
da 18 mesi. +6.59
Chiusura – 05/07/2012
459
 (-11)
 14088 
(+677)
Taglio BCE dello 0.25%.  ma delusione per il  
NON annuncio di misure non-standard (LTRO-QE) 
Ore 16.40 – 09/07/2012
480
 (+10)
 13850
(+439)
Nel Giorno dell’ennesimo summit, Il mercato ci
riporta alla realtà (tabella qui sotto) 
Chiusura – 16/07/2012
485
 (+15)
13665
(+255)
Puntata a 490 per lo spread con la Germania, e
50mld da piazzare nei prossimi 2 mesi 
Chiusura – 20/07/2012
500
 (+30)
13067
(-344) 
Ok anche la borsa si allinea, ovviamente è colpa
del contagio spagnolo…noi siamo Virtuosi.. 


e in questa tabella sono evidenziati i risultati dell'economia reale dei primi due trimestri di quest'anno:

slide Copy 121 Copy Rubrica: Osserviamo Il Grande Successo di Super Mario Monti (Spread 500 Again)

Non c'è di che stare allegri. Soprattutto per Mago Monti, che così ho definito fin dall'inizio, intuendo la vaghezza delle sua guida di governo, basata più su un'ostentata "credibilità" che su fatti reali.

"Non invidio il nuovo premier, perché non riesco a comprendere che tipo di magia possa utilizzare per tagliare in parte un debito di 1900 miliardi di euro."
(Mago Monti)

Così scrivevo a novembre 2011. Ed infatti di magie non ne ha fatte molte. Il debito poi, non lo ha nemmeno intaccato, anzi ha continuato ad aumentare grazie proprio ai suoi interventi recessivi.

La storia continua.

Ora la III Repubblica ha due strade: continuare nella sospensione della democrazia, o addirittura tornare indietro alla II o anche alla I Repubblica:

"Questa nuova ridistribuzione di figurine è ovviamente seguita da vicino dal "Cavaliere", l'ex capo di governo Silvio Berlusconi che fu cacciato come un domestico indelicato lo scorso novembre e che probabilmente sta maturando la sua vendetta, come vuole una consolidata tradizione plurimillenaria sulle sponde del Tevere.

Proprio oggi, Angelino Alfano, una delle persone a lui più vicine, ha tratto profitto dalle dichiarazioni di Mario Monti per rendere noto alla stampa dell'esistenza di un movimento in crescita nell'opinione pubblica a sostegno del ritorno di Berlusconi. E il delfino del Cavaliere ha pensato bene di annunciare anche che : "Credo che in definitiva, deciderà di presentarsi [alle elezioni del maggio prossimo]."

Decisamente, Angela Merkel, José Barroso, tutti i piani di rigore, tutte le "riforme indispensabili", e tutti i think tanks europeisti finanziati da Goldman Sachs non potranno cambiare il dato di fatto che l'Italia è sempre l'Italia...

Cosa che per altro è una grande fortuna perchè è l'indice più chiaro che l'euro non potrà ancora a lungo pretendere di cambiare i popoli contro la loro volontà. "

Su quella che potrebbe essere la strategia berlusconiana ne ho scritto qui: "Berlusconi, l'autunno dell'euro, le elezioni". Ma dubito possa avere una qualche possibilità di vincere nel 2013.
Vincerà o il centro sinistra, o nessuno in particolare. Se vincerà il centro sinistra prevedo una sua implosione veloce, in quanto non potrà conciliare spesa pubblica con Fiscal Compact e pareggio di bilancio. Se non vince nessuno (molto probabile ora), tornerà il Mago o qualche suo attuale ministro. La III Repubblica è salva.

Il movimento di Grillo, se non si allea, avrà pochissime possibilità di essere determinante. Se si allea (per esempio con l'Idv, ex rifondaroli - Che offrono da votare al prossimo giro? Quattro “assi” che non fanno un tetto) potrebbe avere qualche chance in più. Ma la sua vittoria sarebbe un terremoto politico al pari di una rivoluzione, con onde sismiche anche verso gli altri paesi della zona euro. Sempre che l'euro esista ancora a primavera 2013, in tal caso l'avvento di Grillo sarebbe da interpretare come un cambio di regime, come dopo una guerra.


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