domenica 29 luglio 2012

Euro: si avvera la profezia Soros



Draghi e la Merkel ci salvano, ma ci intrappolano. Ci intrappolano in un meccanismo che difficilmente potrà dare all'Italia l'agognata crescita. Una ferrea gabbia da cui non potremo uscire se non ribellandoci a questi tecnici e a questi partiti.

Così la pensava il magnate Soros a giugno:

"...è probabile che l'euro sopravviverà, perché una rottura sarebbe devastante non solo per la periferia, ma anche per la Germania.
...
Così la Germania è probabile che farà ciò che è necessario per preservare l'euro - ma niente di più. Ciò si tradurrebbe in una zona euro dominato dalla Germania, in cui la divergenza tra i paesi creditori e debitori continuerà ad aumentare e le periferie si trasformerebbero definitivamente in aree depresse che necessitano di costante trasferimento di quote. Ciò trasformare l'Unione europea in qualcosa di molto diverso da quello che era quando era un "oggetto fantastico" che ha attivato l'immaginazione dei popoli."


E questo sta avvenendo, anche se sembra che finalmente si mettano in atto politiche monetarie espansive. La Germania non vuole il crollo dell'euro, ma farà il minimo indispensabile per evitarlo, probabilmente facendo ballare lo spread spagnolo e italiano in una zona tra 350 e 400 punti.

Una zona non pericolosissima, ma comunque comportante recessione continua per questi due paesi. Perchè la politica simil espansiva che metterà in campo Draghi, servirà a far sbollire lo spread, a permettere all'Italia e alla Spagna di continuare ad indebitarsi, ma dovranno entrambe continuare a reperire il denaro mancante unicamente attraverso tasse e tagli. E a fare i sacrifici e le "riforme" dell'austerità.

Ora Monti afferma che non sono più necessarie nuove manovre, ma è ovvio che non sarà così. Il debito cresce ancora, si va verso un rapporto debito/Pil del 123%, contro il precedente 120% pre crisi. E con il sistema che ci siamo creati, basato sul pareggio di bilancio, il Fiscal Compact e l'impossibilità di stampare denaro, la strada è obbligata: Quando l'equilibrio si infrange, o si tassa o si taglia. Ma l'equilibrio si è già infranto, ricordo che il Fiscal Compact ci impone di reperire 50 miliardi di euro all'anno per 20 anni.

Si va costruendo un'Italia sempre più ingiusta, dove i "poteri forti" taglieranno i fondi alle categorie più deboli, pur di garantire la sopravvivenza delle loro oligarchie:

"“Con i vincoli imposti dalla spending review non siamo nelle condizioni di assicurare l’apertura dell'anno scolastico”. Questo l’allarme lanciato il 23 luglio scorso dal presidente della Provincia di Torino, e vicepresidente dell’Unione delle Province d’Italia, Antonio Saitta. Peccato, però, che parte dei fondi interministeriali destinati anche alla ristrutturazione e alla manutenzione dell’edilizia scolastica siano stati destinati, a partire dal novembre 2010, ai lavori per il Tav.
...
I fatti sono questi: un decreto legge approvato nel gennaio 2009, recante “misure urgenti per il sostegno a famiglie, lavoro, occupazione e impresa e per ridisegnare in funzione anticrisi il Quadro Strategico Nazionale”, demandava al Cipe (Comitato Interministeriale per la Programmazione Economica) la responsabilità “di assegnare una quota delle risorse nazionali disponibili nel Fondo aree sottoutilizzate al […] Fondo infrastrutture, anche per la messa in sicurezza delle scuole, per le opere di risanamento ambientale, per l’edilizia carceraria, per le infrastrutture museali ed archeologiche, per l’innovazione tecnologica”. In sostanza, la legge prevede un travaso: parte dei soldi inizialmente stanziati per le aree più depresse del Paese viene dirottato nel Fondo Infrastrutture.

Ma i fondi gestiti dal Cipe, essendo dei fondi “interministeriali” – cioè utilizzati, appunto, da vari dicasteri – molto spesso sono una sorta di gioco delle tre carte: se vengono destinati a finanziare un progetto, non ci sono più per finanziarne un altro. "


Diventa esattamente così: un gioco delle tre carte. Un continuo spostare risorse limitate da un capitolo ad un altro. Alla fine, se lo Stato italiano vorrà sopravvivere (lo stesso vale per la Spagna) con questo sistema perverso, si dovranno licenziare metà dei dipendenti pubblici. Si dovranno eliminare molti servizi pubblici, perchè dovete sempre ricordare, che non avete vissuto in una moderna nazione dove sono garantiti diritti e doveri,  benessere, democrazia, ma avete vissuto al di sopra delle vostre possibilità. 
Eravate degli straccioni momentaneamente ospitati nella hall di un albergo, adesso fuori, tornate in strada dove si trova il vostro ambiente più idoneo.

E una nazione così, abitata da straccioni senza un soldo, senza un lavoro, con lavori precari e mal pagati, difficilmente potrà tornare a crescere. Probabilmente sarà anche una nazione a rischio di convivenza civile, a rischio di rivolte e sommosse. Capisco che molti auspichino la rivoluzione, ma in realtà si potrebbe vivere bene anche senza violenza, semplicemente o ripristinando la sovranità monetaria nazionale, o creando una vera Europa democratica e non ostile ai suoi popoli.

Come scrive Barnard:

NON POSSO USARE ALTRE PAROLE, MI SI PERDONI: MA SIAMO NELLA MERDA DAVVERO.
(www.comedonchisciotte.org)

Ma come, vi chiederete, ma proprio ora che Draghi ci salva? ma Barnard non è mai contento! che carateraccio... In effetti ha ragione, per i motivi che ho scritto sopra. Siamo in trappola:

"I mercati non si sarebbero mai placati oggi se non sapessero che la BCE è l’emissore sovrano dell’euro, e quindi può in effetti comprare titoli quasi all’infinito. Con questa garanzia, e solo con questa, i mercati si sono calmati, e si calmeranno.

... il MES potrebbe essere trasformato in banca. E cosa significa? In breve: che se diventa banca avrà il sostegno illimitato dei finanziamenti della BCE, che è l’emissore illimitato degli euro, e quindi il MES potrà comprare enormi quantità di titoli di Stato dei Paesi come il nostro di fatto garantendo ai mercati che, di nuovo, esiste un pagatore dei loro crediti (i titoli nostri e spagnoli) senza limiti. Il trucco è fatto. I mercati si calmano.

Ma cosa significa se si calmano? Significa, e lo dico con un livello di serietà totale, una catastrofe democratica, economica e civica qui da noi senza precedenti nella Storia d’Italia. Significa che Italia e Spagna e Grecia staranno dentro l’Eurozona, perché con i mercati calmi, e coi tassi sui titoli che scendono dal 7% al 4%, il default è scongiurato. Bella notizia eh? Come dire: il fiume sarebbe straripato e avrebbe allagato la galera permettendo ai prigionieri politici asserragliati sul tetto e stremati di fame e sete di nuotare verso la libertà. Ma no. Hanno arginato il fiume apposta.

Significa che ci terranno dentro la macchina dell’economicidio della nostra terra, bloccati in un limbo infame dove da una parte non cresceremo mai perché sempre privi di moneta sovrana, sempre schiavi di tecnocrati non eletti, sempre comunque ricattati dal fatto che ogni centesimo per l’Italia va preso in prestito dalle banche speculative, e dall’altra proprio questa perenne e cementata precarietà e impoverimento saranno la scusa per imporci le Austerità a stipendi, pensioni e servizi che ammazzano le imprese, le privatizzazioni selvagge di ogni bene e servizi pubblico residuo, e per impedirci di respirare nella crescita, e dunque di agire la democrazia."


E non basta, perchè in un post successivo aggiunge, che il salvataggio non sarà "a gratis" come ci ha fatto credere Monti:

"...il ministro delle Finanza tedesco Wolfgang Schäuble oggi a introdurre il discorso delle “precondizioni” all’intervento del SMP/BCE. Dice “la precondizione è che i politici facciano i necessari passi per le riforme”, e sappiamo noi pensionati, scuole, pompieri, ammalati, dipendenti e aziende cosa sono le “riforme”. Infatti è un anonimo alto ufficiale della Commissione oggi a parlare al Financial Times di un “memorandum” che il Paese in crisi dovrà firmare per ottenere i soldi del Fondo Salva Stati prima, e successivamente quelli del SMP/BCE. Ma guarda, e chi è stato il giornalista che pochi giorni fa scrisse qui che Monti aveva mentito al ritorno da Bruxelles nel dire che l’Italia aveva strappato la concessione di non doverli firmare quei tragici memorandum di schiavitù.

Ma certo. Ci terranno in galera, ma non senza prima averci mozzato una caviglia così da esser veramente certi che urleremo, ma stavolta arrampicati sul tetto della prigione nella speranza che la piena ci consenta di fuggire non ci arriveremo di sicuro."

(www.comedonchisciotte.org)

Anche su Rischio Calcolato, si fa un'analisi sulla strategia tedesca che mette in evidenza ben altro nelle intenzioni di quella nazione, che non è di sicuro una nuova politica di espansione monetaria in stile Fed:

"Vi do una chiave di lettura:

La Germania si opporrà con tutta la forza possibilie ad ogni intervento che non sia condizionale, ovvero che non preveda in cambio misure di controllo molto strette su COME verrebbero usati aiuti europei qualunque ne sia la natura (cioè i commissari a Roma). Francamente vorrei vedere fosse il contrario, gli aiuti a babbo morto sono una esclusiva italica valida per il solo mercato interno (i riferimenti alla regione Sicilia non sono affatto casuali).

Allo stesso tempo, vi posso assicurare per esperienza diretta che esiste un forte dibattito in Germania sui danni che potrebbe creare (ai tedeschi) un eventuale implosione dall’euro o un uscita della stessa Germania (eh si… ne parlano e fanno analisi molto precise).
...
Dunque è fondamentale comprare tempo per arrivare a Settembre-Ottobre, anche per permettere alla corte suprema tedesca di esprimersi sul fondo ESM.

Si vuole usare l’EFSF per implementare una qualche forma di condizionalità estiva a fronte di un mini-scudo anti spread temporaneo.

In sostanza io credo che la Germania si sia convinta della necessità di fare passare Agosto con tassi di interesse alti ma accettabili (diciamo 350 pti di spread?) a Spagna e Italia per arrivare al momento della verità in autunno, sia per la questione ESM che per la questione mille volte più importante del redemption fund." 
www.rischiocalcolato.it )

Quindi, siamo messi male come sempre. Il salvataggio di Draghi sarà finto. Servirà solo ad impedire di continuare a scrivere quella maledetta parola "spread" sul Sole24ore e sul Corriere, che tanti danni fa all'immagine dal caro Mago Monti. Così potrà candidarsi alle prossime elezioni e prendere tanti bei voti, per continuare a torturare l'economia italiana a vantaggio dei suoi mandanti tedeschi.


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