venerdì 1 febbraio 2013

Il costo di una banca



Le banche costano. Lo sanno bene in Mps che decisero di comprarsi l'Antonveneta in contanti per 10 miliardi circa. Ma costa soprattutto al Partito Democratico che si trova invischiato nel relativo scandalo.

Che succede al Pd? ha avuto una crescita esponenziale fra la fine di ottobre 2012 e la fine del 2012. Poi sembra aver raggiunto una certa stabilità (linea orizzontale), ora precipita vertiginosamente nei sondaggi.
Il grafico sopra di www.scenaripolitici.com (ottenuto da una molteplicità di sondaggi) non è sufficientemente graduato sull'asse delle date, ma è possibile comunque fare delle ipotesi plausibili.

La crescita nei sondaggi è cominciata con le primarie per la scelta del candidato premier tra Bersani, Renzi e Vendola. Vendola pur facendo parte di Sel ha contribuito ad un dibattito nazionale che ha avvantaggiato più che altro il Pd. A volerla dire tutta, l'ascesa del Pd tra la fine di ottobre e l'inizio di dicembre (3 dicembre discorso di investitura di Bersani), è merito quasi tutto di Renzi. La vera novità del Pd che ha saputo portare nuovo interesse verso un partito non proprio novello, e non proprio entusiasmante.

Alla fine di dicembre ci sono state le primarie dei candidati, o come le ha definite Grillo, le "parlamentarie". A quanto pare queste seconde primarie, che hanno portato al voto circa un milione di elettori (un quarto delle prime) sono servite a mantenere vivo l'interesse, ma non hanno incrementato le preferenze verso questo partito. Anzi sono state accompagnate da varie polemiche per il meccanismo che premiava gli impresentabili e i signori delle tessere. Anche se poi hanno riservato la sorpresa di diversi outsider. Ma il grafico mostra comunque che il partito non è più cresciuto nei sondaggi, la curva si è appiattita.

Dopo le vere primarie, il partito, ma soprattutto i suoi vertici sono stati oscurati da nuovi protagonisti. Le elezioni siciliane avevano già portato alla ribalta il M5s, che però non disturbava il Pd. L'M5s pescava fra gli elettori di centro destra.
Il 6 dicembre Berlusconi ha deciso di scendere in campo per la sesta volta, fra lo scherno generale. Da quello che traspare dal grafico, neanche questo fatto ha in pratica prodotto crescita o discesa nelle preferenze al Pd.

La vera ascesa del centro destra, dalle posizioni scomode in cui lo relegavano i sondaggi, è cominciata quest'anno il 10 gennaio con la partecipazione zelighiana del Cavaliere alla trasmissione di Santoro su La7.
Il ritorno in video e su tutti i media di Berlusconi, ha in effetti eclissato il Pd per un bel po'. Pareva che Bersani dopo aver vinto le primarie, si sentisse già in tasca la lettera di incarico di Napolitano, e si fosse presa una vacanza. Per molti giorni si è parlato di Berlusconi, Monti, Ingroia e Grillo e pochissimo di Bersani e del Pd. Anche Monti ha rubato la scena del Pd diventando quasi più presenzialista del Cavaliere.

Poi proprio quando la dirigenza del Pd ha cominciato a scorgere il pericolo di rimanere fuori dai circuiti mediatici, è arrivata la bomba Mps. Troppa grazia Sant'Ansano (patrono di Siena)!
A metà gennaio Il Fatto Quotidiano inizia una campagna su Mps che da subito coinvolge i vertici del Pd. Il grafico evidenzia come immediatamente, il colpo sul partito si fa sentire. Il grafico assume una forma ad uncino, che non fa preludere niente di buono per le elezioni.

Solo ieri, il Pd che si era mostrato piuttosto superbo con Rivoluzione Civile che gli faceva la corte fin dall'inizio, ha chiesto disperatamente aiuto ad Ingroia per non perdere il Senato in Lombardia. Probabilmente arriva tardi, i giochi elettorali sono già fatti. Oppure se Ingroia accetta, chiederà una contropartita pesante. L'alleanza con Monti si allontana sempre più se il Pd cerca aiuto verso la sinistra estrema.

Ora sembra che il Pd avverta il pericolo ed abbia deciso di serrare i ranghi. Infatti scrive Caldarola:

"Nel post di ieri segnalavo l’assenza di Renzi e Veltroni dalla campagna elettorale. Il sindaco di Firenze, ci fa sapere Federico Geremicca sulla “Stampa”, ha in cantiere un cospicuo numero di uscite a sostegno di Bersani, alcune da fare assieme. Veltroni ha avuto seri problemi di salute da cui sta uscendo e gli faccio i miei auguri più affettuosi. Ci sarà anche lui. Sono due buone notizie per il Pd"
www.linkiesta.it)

Anche Renzi che si era messo (o lo avevano messo) da parte per non fare ombra al vincitore Bersani, viene richiamato con le sue truppe per una battaglia difensiva. Il problema però è che l'inchiesta su Mps è solo all'inizio, e non mi pare che giornalisti (anche di sinistra) ed inquirenti, accettino di tacere per non creare problemi al Pd in campagna elettorale. Ogni giorno vengono svelati nuovi inciuci e nuove ruberie. Anche se il nome del Pd non viene citato spesso, è normale associare il partito alla banca senese. Sarà complicato per il Pd tirarsi fuori da questa situazione.

Non è nemmeno chiaro comprendere ora a chi giova. Se fosse successo un incidente del genere a Berlusconi, avrebbe trovato la causa nel complotto dei giudici comunisti. Ma questa situazione kafkiana è del tutto anomala: la notizia è uscita su un giornale come il Fatto Quotidiano che non è proprio avversario del Pd. Il Cavaliere che avrebbe potuto avvantaggiarsi non lo ha fatto, in quanto si è scoperto che Mps è praticamente la sua banca di famiglia. Quindi il mandante non è nel centro destra. Anche Monti non credo possa essere additato come mandante del complotto, in quanto avendo emesso i provvedimenti e i bond per salvare Mps, si trova danneggiato anch'esso dalla vicenda.

I casi sono due: o un caso di mala sorte (pura e vera sfiga), o dietro ci sono i "poteri forti" della finanza globale. Stai a vedere che è tutta una macchinazione della Merkel...

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