domenica 31 marzo 2013

L'Europa morde alle caviglie...



E' una brutta bestia quest'Europa impersonata da Unione, Bce, Trojka e commissioni varie. Quando si attacca all'osso non lo molla più. Come quei cani ostinati e rabbiosi. Malgrado l'Italia abbia dimostrato con il voto di non sopportare più la presa dell'austerità, l'Europa non demorde.

E nel vuoto di potere che si è creato, si è gettata a pesce imponendo la propria strategia:

"Un flusso ininterrotto di sollecitazioni a «non mollare» che rendeva chiaro a Napolitano quanto fosse concreto il primo dei rischi insiti nelle sue dimissioni
...
Una simile preoccupazione, naturalmente, era presente fin dall’inizio nelle riflessioni del Capo dello Stato: ma una telefonata giunta al Quirinale ieri mattina l’ha enormemente rafforzata...

Dall’altro capo del telefono, Mario Draghi: che non ha nascosto a Napolitano la fondatezza dei suoi timori. In Europa si sarebbe molto ricamato - ha confermato il capo della Bce - sull’«Italia nello stallo, fino al punto da costringere il Presidente alle dimissioni». E poi: come avrebbero reagito i mercati alla riapertura di martedì?

Quanto sarebbe salito lo spread? E col Capo dello Stato dimissionario - e sempre senza governo - su cosa si sarebbe potuto puntare per rassicurare i mercati? Draghi non era il primo a manifestare simili timori: timori che si aggiungevano a un altro paio di elementi di riflessione che riguardavano i tempi di soluzione della crisi e l’«eredità» da lasciare al futuro presidente della Repubblica."

(www.lastampa.it)

Ed infatti il Capo dello Stato sotto la nuova minaccia dello spread (e poi non ditemi che non fosse manipolato anche quello di Berlusconi) ha messo su un bel paio di commissioni di "saggi" che sembrano scelte direttamente dall'establishment bancario europeo, più che da Napolitano e i partiti. Dubito che il Pd abbia scelto come proprio rappresentante Violante.

Ma la colpa di quello che sta accadendo è anche della cocciutaggine di Bersani e dei suoi. Io capisco che l'inciucio non è bello, soprattutto se poi devi tornare ad elezioni. Ma c'è inciucio ed inciucio. Le "pastette" non sono tutte uguali. Per esempio prima delle elezioni era stata aperta una porticina di emergenza, che avrebbe potuto essere una strada percorribile, anche se non l'ottimale. C'era un minimo denominatore comune fra Fassina e Brunetta, come ha riferito quest'ultimo di recente, sui temi economici le tesi di entrambi erano convergenti (vedi" Il Monti bis non è obbligatorio").

E' un peccato che il Pd, nel suo cieco inseguimento a Grillo, non abbia preparato un piano "B". Tra Brunetta e Fassina esisteva, evidente nelle interviste simultanee di qualche mese fa, una convergenza sull'errore dell'austerità, e probabilmente anche su quello che l'Italia avrebbe dovuto chiedere, opporre e pretendere dall'Unione europea. Insomma, un inciucio che sarebbe stato almeno utile a ricercare un po' di crescita.

Invece così ci troviamo con un inciucio all'europea, che propugna la cancellazione della sovranità economica e politica dell'Italia e il proseguimento dell'austerità. Difficile dire se tale progetto avrà successo. L'attuale Parlamento presenta troppe variabili. Con un Senato a tre può succedere di tutto: che Pd e M5s approvino provvedimenti molto di sinistra, o che M5s e Pdl blocchino provvedimenti molto indigesti opponendo il rispettivo antieuropeismo.

Intanto ora il M5s è soddisfatto, perché sgravato da ogni responsabilità. Infatti Crimi afferma: "«Avrei difficoltà a sedermi ad un tavolo con queste persone immaginandole come saggi facilitatori»" (www.corriere.it). Meglio starne fuori e usare l'arma del Parlamento bloccato. Grillo approva:

"...è urgente l'istituzione delle Commissioni per l'esame delle proposte di legge ... Il Paese non ha bisogno di fantomatici negoziatori o facilitatori del calibro di Violante, il gran maestro dell'inciucio, tanto per citarne uno, che operano come gruppi di saggi, non ha bisogno di "badanti della democrazia", ma di far funzionare meglio il Parlamento e alla svelta." 
(www.beppegrillo.it)

Persino la tesi della prorogatio del governo in carica è stata di fatto abbracciata da Napolitano.
Il Prof. Becchi (non-costituzionalista in quota M5s) gongola:

"Mieli in tv mi guardava come fossi ubriaco. Adesso è pieno di tweet che dicono: oh Mieli, chi era l’ubriaco? Lo so come vanno le cose: è che sui giornaloni scrivono costituzionalisti ben pagati. Scrivono sotto dettatura»
...
«E’ così, è così. Credetemi. È che tutti hanno paura delle riforme. Dicevo: intanto che siamo incartati, che aspettiamo Godot, facciamo qualcosa. Un parlamento c’è, un governo in carica c’è. Certo che se la linea del paese continua a essere la linea Bindi...». "

Ecco appunto, la Bindi, presidente del parlamentino Pd. Un'altra dell'entourage di Bersani che esce sconfitta su tutta la linea. Ma Il Pd ne avesse azzeccata una di strategia vincente. Anche l'elezione di Grasso e Boldrini, alla fine non è servita ad altro che mettere in second'ordine i dirigenti del Pd. Un partito tutto da rifare. E quando lo prenderà in mano Renzi, non avrà più nulla di sinistra. Diventerà una Dc del XXI secolo. Una via di mezzo tra il Pd di Veltroni e Forza Italia del 1994.

Il pianeta rosso è blu (2)



Questa volta ci sono le prove. La Nasa deve aver letto il mio post precedente, ("il pianeta rosso è blu") e ha pensato bene di far spaccare un sasso al rover Curiosity. Tanto per verificare le mie supposizioni. Sono stati proprio gentili quelli della Nasa:

"Colore bluastro in roccia rotta in 'Yellowknife Bay'

La Camera Mast (Mastcam) sul rover Curiosity della NASA ha mostrato ai ricercatori un colore interessante all'interno di questa roccia chiamata "Sutton_Inlier," che è stato spaccata dal passaggio del rover su di essa. Il Mastcam ha preso questa immagine durante il giorno 
marziano 174, o sol, di lavoro del rover su Marte (31 gennaio 2013). La roccia è di circa 5 pollici (12 centimetri) di larghezza, al punto più vicino alla fotocamera. 

Questo punto di vista è calibrato al presunto colore "naturale", pari a circa alla tonalità dei colori che potrebbero apparire come se dovessimo vedere la scena noi stessi su Marte. L'interno della roccia, che si trova nella zona "Yellowknife Bay" del cratere Gale, è molto meno rossa della tipica di polvere marziana e superfici rocciose, con un colore tendente al grigiastro a bluastro."
(www.nasa.gov)

Ok, non volete ammettere che è azzurrina. Ma sicuramente di rosso non ha nulla.

Poi i ragazzi della Nasa devono essersi risentiti quando ho scritto:
"...oggi, la tecnologia è più affidabile, e certamente su sonde che costano milioni se non miliardi di dollari la Nasa non monta l'ultima telecamera in offerta al supermercato."

Invece pare proprio che sia passati da Walmart prima del lancio di Curiosity:



"Filtri scientifici per immagini a colori

Le telecamere a colori sul rover Curiosity della NASA, tra cui la coppia che compone le Mast Camera del rover (Mastcam), utilizzano lo stesso tipo di pattern Bayer con filtro RGB che si trova in una normale telecamera a colori in commercio. Filtraggio Bayer significa che il dispositivo di accoppiamento di carica (CCD) che rileva ogni pixel dell'immagine è coperto con una griglia di filtri verde, rosso e blu in modo che la telecamera ottiene le tre componenti di colore dell'intera scena in una singola esposizione. 


L'elettronica all'interno della fotocamera può quindi unire i gruppi separati di pixel a colori in un'unica immagine a colori. Oltre all'apposito filtro rosso-verde-blu, le telecamere Mastcam hanno anche una ruota ciascuna con otto posizione con filtri specializzati scientifici tra l'ottica della macchina fotografica e il CCD. La ruota può essere posizionata per scegliere uno di questi filtri in banda stretta, nell'area della luce visibile o infrarossa dello spettro, oppure nessun filtro. 

Ogni fotocamera contiene sei filtri scientifici che, abbinando le due fotocamere, possono produrre le immagini in nove lunghezze d'onda, dal profondo blu (445 nanometri) a onde corte nel vicino infrarosso (1012 nanometri). Un filtro scientifico aggiuntivo in ogni ruota è appositamente progettato per consentire la visione diretta del sole."

Le immagini non filtrate scattate dalle telecamere di Curiosity consentono di ottenere delle sensazioni diverse della superficie marziana, a seconda di come vengono processate:


"Viste 'pre-processata', 'naturale' e 'bilanciata sul bianco' del terreno su Marte

Queste tre versioni della stessa immagine ripresa dalla telecamera Mast (Mastcam) sul rover Curiosity della NASA illustrano diverse scelte che gli scienziati possono fare nel presentare i colori registrate dalla telecamera. L'immagine a sinistra è pre-processata, il colore non è trasformato, così come viene ricevuto direttamente da Marte (e come disponibile sul sito web Raw MSL: http://mars.jpl.nasa.gov/msl/multimedia/raw/ ). 

Il rendering al centro è stato prodotto dopo la calibrazione dell'immagine per ottenere una stima del colore "naturale", pari a circa la tonalità dei colori che potrebbero apparire come se dovessimo vedere la scena noi stessi su Marte. L'immagine a destra mostra il risultato successivo all'applicazione di un metodo di elaborazione chiamato bilanciamento del bianco, che mostra una tonalità dei colori del terreno, come se fosse illuminato in un luogo simile sulla Terra, piuttosto che su Marte. 

L'immagine è stata presa dal Mastcam al Sol 19 della missione di Curiosity su Marte (23 agosto 2012), utilizzando solo la fotocamera con i filtri Bayer rosso-verde-blu. Mostra il paesaggio in direzione sud-sud-ovest dal luogo di atterraggio del rover verso il monte Sharp."

Resta il fatto, che anche osservando l'immagine pre-processata, alcuni sassi appaiono bluastri. Sicuramente se ne vedono molti di più nell'immagine che ha subito il bilanciamento del bianco. Ma comunque la prova regina è il sasso frantumato da Curiosity. 

Grazie ragazzi della Nasa.

sabato 30 marzo 2013

Il Presidente spacca il Pd


Non lo vedo scritto chiaramente sui media sussidiati (e forse nemmeno nella repubblica dei blogger) e quindi lo scrivo qui io. Nella classifica degli irresponsabili i partiti politici non sono tutti uguali. Il primo fra gli irresponsabili è il Pd.

Può essere che il M5s sia irresponsabile perché non accetta di appoggiare la nascita di un governo? si certo, può essere in parte responsabile. Ma va evidenziato che il M5s è nato appena ieri. Non lo si può caricare di responsabilità eccessive come tenta di fare il Pd.

Fra tutti, come avviene anche nelle famiglie, il più responsabile dovrebbe essere il fratello maggiore. E in questa situazione il fratello maggiore che sta dimostrando di non sapersi prendere le sue responsabilità è proprio il Pd. Dall'alto della lunga esperienza politica dei suoi leader, primo fra tutti Bersani, avrebbe dovuto capire da almeno un mese, che non c'è scampo ad un governissimo costruito in qualche modo con il Pdl.

Se fossi stato in Bersani, dopo il 26 febbraio mi sarei dimesso, essendo evidente a tutti il disastro elettorale in cui s'è cacciato il partito, invece di festeggiare inutilmente una mezza vittoria alquanto inutile. Perché il progetto del Pd prima delle elezioni era chiaramente un governo con i centristi di Monti. Il progetto è fallito miseramente e l'inseguimento di chi aveva definito Bersani&Co. degli zombie è stato patetico.

E non si dia la colpa alla legge elettorale. Una legge stramba, ma del resto per vincere non sono così importanti i logaritmi che assegnano i voti al Senato, ma i voti che si prendono. Berlusconi con la stessa legge nelle elezioni precedenti aveva stravinto.

Ora Napolitano con la mossa del confronto fra due gruppi di "saggi" (guarda caso due e non tre, mancano quelli grillini), intende proprio mettere di fronte alla sua irresponsabilità prima di tutto il Pd. Ed inoltre non si dimette in anticipo come avrebbero voluto nel centro sinistra.
Perché è inutile negarlo, malgrado alcune sfumature di parole fra governissimo e tecnico, il Pdl è pronto ad appoggiare qualsiasi governo, il Pd no. E' ovvio che a Berlusconi conviene mantenere la sua influenza sulle scelte di governo. Ma è altrettanto ovvio che il Pd deve fare buon viso a cattiva sorte, perché come ci insegnano alla scuola elementare la matematica non è un'opinione. Non può governare con un Parlamento ridotto così.

"... tutto quel che si può fare, è provare a mettere attorno al tavolo «alcune selezionate personalità» di Pd e Pdl per un lavoro “programmatico” da lasciare al proprio successore. Provare a vedere se quelle due forze politiche riescono a combinare qualcosa insieme almeno in qualcosa che più che a un governo sembra somigliare a un centro studi, insomma. "
(www.lastampa.it)

La tenacia del Pd è ammirevole. Ma rischia di diventare una cocciutaggine pericolosa. Anzi, c'è anche il rischio, che parte della classe dirigente del Pd abbandoni la linea intransigente del segretario, provocando pericolose fratture nel partito. Il Pd avrebbe dovuto cercare una soluzione alternativa a quella della ricerca dei voti dal M5s. Per esempio quella di un governo appoggiato esternamente da Pd e Pdl in attesa di nuove elezioni. O in attesa di trovare un accordo più profondo con il Pdl. Perché il precipitare della crisi potrebbe rendere necessarie scelte condivise (magari anche dal M5s, con propri "osservatori" nel governo).

Aggiornamento ore 21:00

La scelta dei "saggi" del Presidente per preparare il nuovo governo, dovrebbe far rosicare amaro i fedelissimi di Bersani. Si tratta infatti di una squadra smaccatamente inciucista. Basta vedere su quali nomi è caduta la scelta dei rappresentanti Pd e Pdl.

L. Violante, uno degli esponenti Pd più pronti al compromesso con i berluscones, e G. Quagliarella sempre pronto a stendere leggi ad Berlusconem.

"A partire da Luciano Violante, con tutto il suo passato partitocratico alle spalle, simbolo della storia più antica (e non sempre limpida) del Nazareno (ma nel suo caso si potrebbe parlare meglio di Botteghe Oscure). E poi Mario Mauro, uomo di Monti (e di Cl vicinissmo a Roberto Formigoni) che qualcuno voleva a presidente del Senato al posto di Pietro Grasso, di cui non si ricordano negli anni particolari exploit legislativi nel segno del cambiamento.

Ma soprattutto Gaetano Quagliariello, ex vicecapogruppo del Pdl al Senato, uomo delle leggi ad personam di Silvio sulla giustizia, dunque personaggio di stretta osservanza berlusconiana, primo tra i soldati di prima fila del Cavaliere e (anche lui) personalità su cui l’intero centrodestra si sarebbe speso per fargli avere una carica istituzionale. Dopo quello che ha fatto per loro. E per il suo Capo.
...
Ma anche l’altra commissione, quella chiamata a studiare le emergenze economiche e sociali del Paese, non è meno inquietante. Si parte da Enrico Giovannini, presidente dell’Istat, istituto che continua a fotografare lo stato del Paese senza aver mai suggerito una misura utile al suo sviluppo neppure per sbaglio e di Giovanni Pitruzzella, presidente del’autorità garante della concorrenza e del mercato, istituto abbastanza inutile se si considera che in Italia, com’è noto, non c’è una legge sul conflitto d’interessi degna di questo nome, per cui l’operato del Garante è stato fino a oggi abbastanza oscuro. Ma si resta ancora senza parole quando lo sguardo arriva ai nomi di due degli altri membri della commissione; uomini strettamente legati uno a Monti e l’altro alla storia del Pci, ovvero ministro Moavero Milanesi e il senatore Filippo Bubbico. E che anche il terzo, Salvatore Rossi, membro del Direttorio della Banca D’Italia, è "cresciuto" dopo l’entrata in scena del governo Monti. Insomma, il "sistema" al potere che viene chiamato a rinnovare se stesso. Un paradosso"
(www.wallstreetitalia.com)

Quindi il Presidente, ha dato più di un dispiacere al suo ex partito. Mentre Pdl e montiani possono dirsi soddisfatti e tutelati.

Ma c'è anche un contentino al Movimento 5 Stelle. Infatti questa diventa sempre più una "legislatura Becchi", cioè una legislatura in cui il Parlamento assume una certa autonomia rispetto al governo. Governo che sarà retto a lungo da Monti, esattamente come proposto dal "non-costituzionalista" Becchi vicino al M5s. Non penso che i "saggi" riescano in poco tempo a dirimere la matassa. Potrebbero addirittura presentare la squadra del governo di larghe intese al nuovo Presidente a metà aprile.

Ma ora un governo c'è. Un governo, che malgrado le rassicurazioni di Napolitano, sarà abbastanza impotente. I prossimi provvedimenti del governo verranno scritti sotto forma di decreto legge e riguarderanno misure economiche anticicliche (quindi anti austerità) come il pagamento dei crediti alle imprese o l'allentamento del patto di stabilità degli enti locali. Quindi è probabile che interventi di questo tipo vengano approvati un po' da tutti, compresi i "cittadini" dei Cinquestelle.

Ma se l'Europa dovesse chiedere invece provvedimenti restrittivi, manovre o addirittura memorandum, difficilmente riuscirebbero a passare indenni nel Parlamento. Non solo il M5s, ma anche Pd e Pdl memori dei milioni di voti persi a febbraio, si rifiuterebbero di approvare norme come quelle che hanno approvato senza fiatare durante il 2012.

Viva la legislatura Becchi.

Basta giochi?


Il Sole sbanda sempre più. Da fedele sostenitore della svolta montiana a fine 2011, a insinuatore di cattiva coscienza  delle menti austeriche tedesche. A fine 2011, il Sole24ore titolava "Fate presto", oggi di nuovo invita a ridurre i tempi del "teatrino politico" titolando a caratteri giganti "Basta giochi".

Al Sole e ai suoi azionisti preme avere un governo. Ma poi non si capisce per fare cosa. A inizio 2012 era tutto un tifare per l'austerità, oggi non si comprende bene cosa si voglia dalla politica.

"Quasi un giovane su due è senza lavoro, ogni giorno chiudono decine di aziende manifatturiere, l'insieme di prelievi fiscali e contributivi che grava sulle imprese (total tax rate) è arrivato alla cifra-record del 68,3%, il costo delle inefficienze della macchina burocratica su imprese e famiglie è stimata in 73 miliardi l'anno.
...
Il rapporto tra debito pubblico e prodotto interno lordo italiano viaggia verso il 130%. Una massiccia ondata di incagli rischia di trasformarsi in una nuova ondata di sofferenze sotto i colpi del pesante deterioramento della domanda interna e di un eccesso di rigidità imposto alle banche sane negli accantonamenti. Usciamo da anni di arretramento ma continuiamo a peggiorare in termini di produttività e le previsioni per il 2013 del prodotto interno lordo (pil) sono ancora significativamente negative rispetto a un 2012 addirittura terribile. 

Si attende lo sblocco dei debiti della Pubblica Amministrazione nei confronti delle imprese ...
Sono in gioco decine di miliardi di lavori eseguiti e mai pagati dallo Stato (non incentivi) che potevano immettere nel sistema quel minimo di liquidità necessario per ricostituire almeno un po' di fiducia. La stessa, identica, incapacità di ascoltare ha generato il "mostro" della nuova tassa sui rifiuti, Tares, ..."

Tutto giusto ciò che scrive il direttore Napoletano. Ma come risolvere questi nodi all'interno di un'Europa germanico centrica così arcigna e crudele? con che governo risolvere tutti questi problemi?

"Basta giochi, per piacere. 
...
Serve un governo che attui la discontinuità necessaria rispetto a una linea di politica economica che va da Tremonti a Monti e si è sempre ben guardata dall'intervenire nel corpo vivo della inefficiente macchina pubblica per liberare correttamente le risorse necessarie ad avviare una riduzione dei prelievi fiscali e contributivi e, allo stesso tempo, alimentare un flusso costante di investimenti in conto/capitale, a partire dalla spesa per le infrastrutture."

Ma che significa "intervenire nel corpo vivo dell'inefficienza"? significa, se ben capisco, ancora tagli? Ancora tagli al welfare e alla spesa pubblica? Possibile che non si è ancora capito che anche i tagli indiscriminati portano recessione? I finanziamenti dello Stato, sotto qualsiasi forma portano ad un aumento del Pil. Ad essere cinici, anche le cene di Fiorito offerte con i denari pubblici dei partiti, contribuiscono al Pil...

Questo mito che il taglio della spesa pubblica farebbe bene all'economia privata, è una stupidaggine. I denari pubblici vanno spesi proprio perché sostengono soprattutto l'economia privata. 
Semmai all'economia privata servirebbe una pesantissima deregulation, un abbattimento del 70% della burocrazia. Il costo della burocrazia per il cittadino e per l'imprese andrebbe sempre quantificato quando si approva un provvedimento legislativo, andrebbe posta una barriere al crescere della burocrazia ponendo un limite invalicabile dei costi in rapporto ai redditi degli italiani.
 
"All'Italia serve un governo che faccia qualcosa sul piano dell'economia nazionale, lo faccia subito e bene, mettendo a fuoco non interessi di parte ma l'interesse generale che coincide con l'avvio a soluzione della doppia emergenza del lavoro giovanile e della questione industriale italiana.
Un segnale forte che spezzi (davvero) la spirale perversa delle paure contagiose in Italia e sappia farsi valere sul piano politico in Europa.

Perché qui (non altrove) si gioca la partita della ripresa e sempre qui si possono vincere le debolezze e le distorsioni di un disegno europeo pericolosamente incompiuto utilizzando, con intelligenza, le armi della politica. Non sono più tollerabili passi falsi come quelli ciprioti.
L'Europa a senso unico (austerità, austerità, austerità) fa il male di tutti e va combattuta uscendo dal piccolo cabotaggio delle politiche nazionali e dei loro interessi (più o meno forti) a partire da quello tedesco."

(www.ilsole24ore.com)

Ecco qui la confusione che regna presso e élite nostrane. Il governo dovrebbe fare "qualcosa". E questi sono quelli che scrivono e dicono spesso che il programma di Grillo è aleatorio. Invece un governo che faccia "qualcosa" ma subito e bene, dovrebbe dare un indirizzo politico certo a Napolitano ed ai partiti. Un invito a seguire una strada imprecisata, però farlo subito.

E poi, dopo aver difeso la presentabilità di Monti, anche il Sole è giunto alla stessa conclusione del Pdl e del M5s, cioè che in Europa si deve andare sbattendo i pugni sul tavolo. Perché di austerità non se ne può più e ci porterà alla rovina... bella scoperta: bastava leggere i chilometri di post scritti da vari blogger per tutto il 2012 per capirlo con larghissimo anticipo. Non era necessario essere economisti con Nobel per capire che questa è una crisi monetaria autoindotta dalla stessa Europa.

Draghi ha fatto quello che poteva avendo le mani legate. Ma la realtà è che la Banca Centrale Europea non ha fatto il suo dovere. Cioè quello di risolvere i problemi di aumento dei tassi d'interessi dei titoli di stato di alcuni paesi, della soluzione della crisi di liquidità di banche e Stati ecc. Ogni volta che la Bce è intervenuta, ha dovuto farlo facendo pagare un prezzo altissimo ai beneficiari. Un prezzo che di fatto ha sempre annullato i benefici del soccorso e prodotto una crisi di austerità che si auto alimenta.

Così no va. E anche l'invito a terminare i giochi politici, è abbastanza inutile. Perché quel "qualcosa" che dovrebbe fare un governo semplicemente non esiste. Che si dovrebbe fare? ancora tasse? ancora tagli? mettiamo in galera gli evasori e i corrotti? e poi finiti i soldi degli evasori siamo di nuovo da capo. Facciamo un assalto ai conti correnti in stile cipriota? facciamo una patrimoniale? e quando avremo portato anche l'argenteria al Monte dei Pegni, non ci resterà che vendere il culo...

Perché la catena di eventi sarà questa. Perché questa è una crisi monetaria. E' la crisi dell'euro e un governo italiano non può fare molto di più. I casi sono due: o si fa una rapina alla Bce (obbligandola a fare quello che dovrebbe fare normalmente), o l'altra soluzione e dare la mano agli amici europei e separarci in amicizia andando verso uno splendido isolamento (come il Regno Unito), riappropriandoci della sovranità monetaria.

Ci ritroveremo con una nuova liretta mezza morta e svalutata, ma almeno non avremmo nessun problema a pagare le imprese creditrici, a finanziare opere pubbliche, a dare incentivi all'industria, a riattivare il credito delle banche, a sostenere welfare e servizi pubblici sempre più sforbiciati. Meditate gente, meditate gente.

venerdì 29 marzo 2013

Scandalo: la rivoluzione continua


Tutti scandalizzati i giornalisti di regime. Grillo non scherzava, non fa come gli altri finti rivoluzionari da salotto bene e salotto di B. Vespa. Mantiene ciò che ha detto in campagna elettorale: mai con Pdl o con Pd, e si punta al 100% dei voti, cioè a cancellare il vecchio sistema partitico.

I coccolatissimi giornalisti di Tv e di giornali sussidiati, soprattutto quelli di sinistra, non si capacitano che i Grillini non vogliano assumere responsabilità e non vogliano condividere la bella vita da parlamentare ciarliero e inconcludente. Eppure anche rivoluzionari incalliti come Bertinotti, o giustizialisti duri e puri come Di Pietro, o ruvidi guerrieri celtici come Bossi, hanno ceduto alle lusinghe della dolce vita romana.

Questi grillini, nella testa di questi ben pensanti, sono alieni pericolosi e difficili da maneggiare. Hanno persino osato dire di no a Bersani. Come si sa in Italia, se dici di no a Berlusconi sei come minimo un eroe, e se il Cavaliere insiste un martire. Se dici di no ad un esponente di sinistra, sei uno sfascista, un cretino, uno che vuole rovinare l'Italia.

Eppure Grillo e tutto il M5s sono sempre stati chiari. Pdl e Pd pari sono. Si sono spartiti il potere e hanno fatto finta di litigare per non deludere gli elettori. Grillo ha vinto. Per quanto Bersani cerchi di negarlo, il governo del presidente dovrà essere innanzi tutto un governo Pd-Pdl.
La tattica del movimento è evidentissima: tenersi ben separato dai vecchi partiti, obbligandoli a unirsi e sostenersi per non diventare marginali.

E' stata la stessa tattica di Berlusconi negli anni '90, anche se con alcune differenze. Infatti costrinse il Pci e la sinistra Dc a unirsi in coalizione. Berlusconi però riassorbì i voti della vecchia maggioranza Dc e Psi. Mentre Grillo ha preso voti a tutti. E con quello che sta arrivando sull'economia, continuerà a prenderne ancora di più.

Io non credo a quelli che ora dicono che Grillo sta deludendo i suoi elettori e perderà voti. La Germania sta entrando in campagna elettorale e il risultato sarà un comportamento sempre più antipatico verso il sud Europa. E questo si rifletterà sul comportamento dell'Unione Europea. Già si è visto con quanto è accaduto con Cipro. Se qualcosa di simile dovesse abbattersi sull'Italia, il nostra nazionalismo andrebbe a rafforzare quei partiti più antieuropei, e sicuramente più di tutti il M5s.

Quindi, non credo che la rivoluzione grillina sia finita con la spaccatura sull'elezione di Grasso, o con il no a Bersani. Le manfrine della politica locale italiana sono ininfluenti ormai sulle dinamiche della zona euro. Agli italiani in questo momento non interessano tanto bei nomi nel governo, o il matrimonio omosessuale e nemmeno una nuova legge elettorale. Oggi gli italiani attendono una soluzione per fermare il declino economico. E l'Europa è vista come un elemento come minimo frenante, ma ai più come nemica e agente causante della crisi. "Ce lo chiede l'Europa" ha per conseguenza meno lavoro, meno welfare, più ingiustizia, più austerità. Gli italiani hanno conosciuto l'Europa con Monti ed hanno manifestato un enorme fastidio attraverso le urne elettorali.

Grillo è proprio antipatico, perché è intransigente e nemico della stabilità politica. Non vuole fare il governo con i "buoni" di sinistra (per diritto divino). Ma se Robespierre&Co. fossero stati accondiscendenti con il regime, ci sarebbe ancora la Bastiglia al centro di Parigi e il re a Versailles. Ma stiamo scherzando? Le rivoluzioni non avvengono senza un qualche sconquasso. Altrimenti sono finte rivoluzioni. E ringraziamo ancora il comico Genovese che con il suo movimento ha indirizzato rabbia e violenza latente in un percorso tutto sommato costruttivo.

Per il resto, i piddini si mettano il cuore in pace (o si prenotino un analista), e ammettano di far parte del regime partitico rendendosi finalmente conto di non essere tanto dissimili dai loro finti avversari. Del resto, se si va a vedere quel che è successo dentro Mps (vedi "Siena: vero centro politico-economico italiano?")
in questi anni, non solo è evidente che i due schieramenti di sinistra e destra non sono molto diversi, ma sono addirittura complici.

giovedì 28 marzo 2013

Bzzzz Tump (2)



Segue da: Bzzzz Tump bzzzzz Tump bzzzzz Tump

Il moscone Bersani alla fine non ce l'ha fatta a trovare l'uscita dalla damigiana in cui si è cacciato. Si vede che il succo dolce dentro il contenitore era particolarmente invitante. Lo ha stordito fino alla fine traumatica. Come a volte capita, i bocconi buoni possono nascondere delle trappole. Ma non temete. Il moscone ronzerà ancora per poco. Fra qualche ora lo ritroveremo sul fondo del fiascone rinsecchito e con le zampette in alto.

Povero Pd. Pensava di avere a che fare con una costola della sinistra. Invece il Movimento 5 Stelle è una macchina per distruggere vecchi partiti troppo maturi. Fa male probabilmente, al militante di sinistra, avere a che fare con un partito ancora più intransigente del partito discendente dal vecchio e duro Partito Comunista.
Ma del resto, che differenza c'è fra l'intransigenza del M5s verso il Pd e l'intransigenza del Pd verso il Pdl? Si tratta dello stesso atteggiamento, ma il militante piddino forse non se ne rende conto.

Ma ora il Pd si piegherà all'inevitabile governo di scopo e di inciucio con il Cavaliere? Probabilmente lo farà con molta riluttanza, perché al contrario di quanto molti pensano, Bersani non è così solo ma ha un seguito di importanti dirigenti e anche di esponenti più giovani come Fassina che condividono le sue scelte. Probabilmente i contestatori Renziani e qualche ex margherito, sono in netta minoranza all'interno del Pd. Una minoranza insufficiente per gettare ponti verso il Pdl, e soprattutto sempre vista con sospetto all'interno del Pd, ma anche dai militanti del partito.

Il problema è che i vecchi partiti hanno un destino segnato. Perché arrivano da un'epoca lontana, diversa e anche perché non riescono a riorganizzarsi e rinnovarsi nelle rispettive guide politiche. Sia il Pd, che il Pdl che gli altri piccoli partiti di centro, sono dei dinosauri rispetto al M5s. Lo streaming non è un fattore determinante, ma sicuramente anche l'abbraccio tecnologico fa la differenza. Il M5s forse è il primo partito italiano (e forse anche europeo) ad aver ottenuto un grande risultato anche grazie all'appoggio della rete.

Ma non solo. Nello stesso tempo è stato l'unico movimento politico che nelle elezioni ha utilizzato a fondo il metodo di campagna elettorale più classico: i comizi. Ha sostituito i manifesti con il blog, ma ha conservato la tradizione dei comizi. Gli altri grandi partiti sono apparsi o stanchi, o distanti dagli elettori.

La stanchezza si è vista soprattutto dalle parti del Pd, che ha quasi rinunciato a fare campagna elettorale. La distanza e la ritualità si è vista nel movimento di Monti e nel Pdl che hanno demandato tutta la campagna elettorale alle improvvisate televisive dei loro leader. Delle vere star del piccolo schermo, quasi finti, più che leader politici vicini alla propria gente. Se si confrontano con Grillo che interloquiva con la piazza, gli altri leader sono apparsi lontanissimi. Se avessero registrato le loro performance televisive a Hollywood, sarebbe stato lo stesso.

Comunque, tornando in tema, gli svolazzi del moscone Bersani sono stati un bel diversivo, un periodo di tregua con l'Europa e con i mercati. Ma quest'ultimi si stanno risvegliando e le minacce delle agenzie di rating permangono. Inoltre la Germania si avvia a campagna elettorale fra gli ormai consueti errori di politica europea, come quello recente cipriota. E' probabile che il nostro paese sia quasi giunto all'epilogo della sua storia nell'euro. Se cominciano ad avere dei sospetti politici lontanissimi da certi temi antieuropei, vuol dire che ormai siamo vicini al momento cruciale:

"Eurozona, Amato: "se si continua così salta tutto. Non si arriva al 2020"
Il grande errore che è stato commesso nel concepire l'euro è stato creare una unione monetaria senza l'unione economica; se non si porrà rimedio a questa grande lacuna, così se non si ritornerà al senso comunitario della governance - ovvero a una Commissione europea che si riappropria della sua centralità nel sistema dei poteri decisionali, attraverso l'elezione del suo presidente da parte dell'Europarlamento -l'Eurozona rischia di non arrivare al 2020."

Ancora troppo ottimista dott. Sottile.

mercoledì 27 marzo 2013

Il fascismo ha fatto cose buone...


"Le dirò, le conquiste sociali fatte sotto il fascismo oggi ce le sogniamo, il che è tutto dire. Non si trattava solo dei treni in orario. Assegni familiari per i figli a carico, borse di studio per dare opportunità anche ai meno abbienti, bonifiche dei territori, edilizia sociale. Questo perché solo dieci anni prima Mussolini era in realtà un Socialista marxista e massimalista che si portò con sé il senso del sociale, del popolo. Le dirò, in un certo senso il fascismo modernizzò il paese. Nei confronti del Nazismo fu dittatura all'acqua di rose: se Mussolini non avesse firmato le infamanti leggi razziali, sarebbe morto di morte naturale come Franco. Resta una dittatura, ma anche espressione d'italianità. Bisognerebbe fare un'analisi meno ideologica su questo".

Non si tratta delle parole di Er Pecora o di qualche esaltato di Casa Pound, ma di un'icona della sinistra. Dell'astrofisica atea M. Hack.
E' ormai un continuo rosario di dichiarazioni pro mussoliniane (penultima la capogruppo pentastellata), e a forza di dire che Benito era buono fino al '38 perché ha bonificato l'agro pontino, finiremo per ritrovarci nella situazione di quegli anni. In fondo l'Europa e la Germania ce la stanno proprio mettendo tutta per far resuscitare un nuovo Mussolini. Sarà forse un dittatore farsesco (Grillo?) perché come si dice, la storia che si propone come tragedia si ripete in farsa?

Oppure ci siamo già in una dittatura, e non ce ne rendiamo del tutto conto.

"L'Europa è una dittatura, bisogna uscirne il prima possibile. Senza chiedersi cosa sarà della bolletta della luce o della rata del mutuo, perché non ci lasceranno né luce né casa. Siamo in mano a dei pazzi furiosi.
Trovo questo bel post sul blog di Alberto Bagnai, ad opera di Alex, che così riflette:

L'unica cosa amaramente buona di questa crisi è che ho capito come nascono le dittature, che SI, è proprio vero, più che da una violenza dei padroni derivano dalla tentazione dei servi, dall'ignoranza dalla mediocrità e dall'ignavia della gente (...); e a cosa dovrebbe servire la cultura umanistica: ad insegnarti con chi hai a che fare affinché tu possa fare/ripetere meno errori possibili. Infatti è per questo che l'hanno piano piano distrutta.
...

Nessuno riesce ad accorgersene.

Forse perché si tratta di una declinazione di dittatura finora inedita. Nell'immaginario, il dittatore ha una faccia cattiva, impone le sue idee al popolo con gli eserciti, e sbatte i dissidenti in gabbia o alle torture. Ora sembra che non ce ne sia più alcun bisogno: il dittatore non ha un nome e cognome, anzi si nasconde in una massa amorfa di oscuri burocrati. L'esercito di cui si serve? Stampa, media e politici compiacenti o corrotti. L'arma principale? La shock economy, eventi che terrorizzano i cittadini e li rendono consenzienti a qualsiasi nefasto provvedimento passi per indispensabile. I dissidenti? Nessun problema: li si lascia a sbraitare nel recinto di Internet, che danno vuoi che facciano. Una dittatura il cui scopo è l'impoverimento generalizzato e il controllo da esso derivante, non ha bisogno di sparare un colpo:stiamo consegnando tutto senza fiatare."


Direi che è più probabile l'ipotesi di una dittatura strisciante e non ben compresa, almeno fino alle prossime leggi liberticide (ancora peggiori di quelle imposte a Cipro).
Del resto se tornasse il Fascismo con le sue camicie nere, l'olio di ricino, i balilla e il patriottismo di carta pesta sarebbe troppo facile smascherarlo. Se ne accorgerebbero tutti, e in un attimo avremmo milioni di partigiani in montagna per fermarlo.

Invece contro questo schifo di Europa senza ne capo ne coda, nessuno imbraccia il fucile e si carica lo zaino in spalla. Oggi la dittatura è molto più sofisticata. E' del tipo tecnologico, la dittatura 2.0. 
Per come lo vedo io, il Fascismo, in tutte le sue nefandezze, è stata la malattia di una nazione troppo giovane che ha trovato in esso un modo per sfogare le proprie energie adolescenziali. Non a caso il fascismo sotto forma di nazismo ha attecchito nell'altra nazione europea di recente unificazione, cioè la Germania.

In Italia il Fascismo è stato in un certo senso una prosecuzione distorta del Risorgimento. Gli ideali patriottici dell'unificazione italiana sono stati portati alle estreme conseguenze. A fine '800 l'Italia sognava l'unificazione territoriale. Ottenuta questa il sogno doveva fare un salto di qualità: per questo si è passati al sogno delle antiche glorie romane. Mussolini innalzando la spada di cartone già riteneva venuto il tempo per l'Italia di ritornare al centro del suo impero impropriamente sottratto dalle orde degli antenati delle plutocrazie europee.

Naturalmente era un sogno sballato, fuori tempo massimo, slegato dalla storia del '900, e per questo fece la fine che fece. Accade spesso alle nazioni troppo giovani di montarsi la testa e sopravvalutarsi. Ad alcune va bene, molte altre prendono cantonate pazzesche. Un esempio di nazione a cui andò bene (erano altri tempi) fu la Spagna del '500. Appena unificata, riusci ad incanalare le sue giovani energie nella formazione di un enorme impero. Ma all'epoca l'80% della Terra era ancora sconosciuta agli europei. Le americhe erano appena state scoperte, e gli eserciti dei conquistadores poterono scorrazzare in lungo e in largo alla ricerca di gloria, senza quasi resistenza. Per l'Italia neounificata (le ultime lande trentine furono acquisite nella prima guerra mondiale) questa fortuna storica non si è presentata.

L'Italia era una nazione circondata da nazioni mature e ben strutturate. La divisa pagliaccesca del fascismo, ha dato agli italiani l'illusione di aver di colpo fatto passi enormi e aver raggiunto le capacità, l'efficienza, il senso della nazione di popoli come quelli tedesco o inglese, o americano. Il fascismo è stato una dittatura da operetta.

Quella che si prospetta ora, è una dittatura dai contorni molto più indefiniti e dalle armi molto più sofisticate del manganello e dell'olio di ricino. Sono sempre purghe, ma molto più pericolose, che uccidono lentamente e in modo pulito. Niente sangue, niente merda, ma una letale asfissia economica che a poco a poco ci trasforma in schiavi apatici.

L'arma brandita dal nuovo sfuggente dittatore, un dittatore dai mille volti e con la divisa da banchiere, si chiama euro. Si chiama moneta unica. E' un'arma di ricatto e paura. Se stai dentro, fai quel che vogliono le banche e muori di fame in un'economia di sussistenza, se esci fuori c'è l'ignoto e il terrore: dovrai comprare il pane con una carriola di banconote, non avrai più benzina e nemmeno troverai più una macchinetta del caffè che accetti i tuoi nichelini senza valore. 

E questo sistema funziona. La Grecia avrebbe potuto uscire dall'euro e non lo ha fatto. L'altro ieri avrebbe potuto fare questa scelta anche Cipro, ma la paura è stata più forte. Più forte persino dei benefici e delle promesse di ricchezza di un consolidato centro offshore.

martedì 26 marzo 2013

Bombardate a tappeto le banche ciprote


E' una strage di conti correnti. Nella notte fra domenica e lunedì gli stormi dei bombardieri della Trojka hanno raso al suolo una banca e mezza distrutta un'altra. Vittime del bombardamento soprattutto russi. Tornando a Bruxelles hanno sorvolato Siena e lanciato un occhio sul prossimo obiettivo...

"CIPRO : TROVATO UN ACCORDO ALLUCINANTE! PER SALVARE L'ISOLA DAL DEFAULT ..DECIDONO DI FAR FALLIRE LA SECONDA BANCA DELL'ISOLA E I CLIENTI PERDONO TUTTI I LORO DEPOSITI...ORA PUO' ACCADERE ANCHE IN ITALIA...VERO MONTEPASCHI?

NIKKEI 225 (^N225) -Osaka
12.546,46 207,93(1,69%)

FUTURES DI BORSA USA IN FORTE RIALZO
EUROPA PRONTA ALLO SCATTO

ASIA IN SALITA
DOLLARO DEBOLE (1,304)

MA IO NON MI FIDEREI TROPPO*....INFATTI QUELLO CHE HANNO FATTO A CIPRO E' UNA VERA BESTEMMIA CONTRO LA LIBERTA' DEL'UOMO..UN ATTO DI PURA DITTATURA CHE VERRA' PRIMA O DOPO PAGATO
(* nda: infatti le borse si sono girate in rosso nel pomeriggio)

L'ACCORDO PREVEDE:
i) Laiki LA SECONDA BANCA DEL PAESE CHIUDE PER FALLIMENTO E LICENZIA TUTTI I DIPENDENTI. i correntisti con piu' di 100.000 euro perderanno tutti i risparmi
ii) Bank of Cyprus LA PRIMA BANCA DEL PAESE RIMANE APERTA, MA I CONTI SOPRA I 100.000 EURO VENGONO TEMPORANEAMENTE CONGELATI
iii) I SOLDI DEI CONTI CORRENTI SOTTO I 100.000 EURO VERRANNO SPOSTATI DALLA SECONDA BANCA DEL PAESE ALLA PRIMA

iv) nessun prelievo di nessun tipo per tutti i correntisti delle banche minori (che pero' sono una minoranza rispetto ai due colossi - che rappresentano l'80% del sistema bancario cipriota)

v) questa soluzione non deve essere approvata dal parlamento in quanto non è una tassa, ma un fallimento di una banca

vi) il governo ha preso delle misure atte a bloccare qualsiasi trasferimento di capitali all'estero da parte di tutti i cittadini ciprioti. inoltre il prelievo dai bancomat è razionato fino a nuovo avviso.

IN PRATICA I CORRENTISTI CITTADINI DI CIPRO, BENESTANTI PERDERANNO TUTTI I RISPARMI SUPERIORI AI 100.000 EURO DEPOSITATI PRESSO LA LAIKI BANK
ALLUCINANTE...DA LEGGERE CON ATTENZIONE

...
DIETRO IL FALLIMENTO DELLA BANCA VI ERANO PROBLEMI DI BILANCIO DELLA BANCA STESSA.
IN QUESTO CASO INVECE IL FALLIMENTO DELLA SECONDA BANCA DEL PAESE, CHE HA PORTATO ALLA PERDITA DEI CORRENTISTI CIPRIOTI DEI LORO RISPARMI E IL CONGELAMENTO DI TUTTI GLI ASSETS DEI CLIENTI DELLA PRIMA BANCA DEL PAESE NON E' DOVUTO AL CATTIVO ANDAMENTO DEI CONTI DELLA BANCA...MA E' STATO DECISO PER SALVARE IL PAESE CIPRO DALLA BANCAROTTA.
IN PRATICA E' COME SE L'AMERICA STESSE PER AFFONDARE NEI DEBITI E LA FED E IL GOVERNO DEGLI STATI UNITI DECIDESSERO DI CHIUDERE LA GOLDMAN SACHS , LA BANK OF AMERICA, LA CITIGROUP E DI PRELEVARE I SOLDI DEI ORO CLIENTI (sparsi in tutto il mondo ma prevalentemente americani) PER RIDURRE IL DEBITO DI UNA NAZIONE...MENTRE LE GRANDI MULTINAZIONALI POSSONO INDISTURBATE CONTINUARE A GUADAGNARE MILIARDI IN GIRO PER IL MONDO...E I CORRENTISTI DI JPMORGAN E MORGAN STANLEY RIMANGONO INTOCCATI E FELICI...UNA TREMENDA INGIUSTIZIA E' STATA SANCITA QUSTA NOTTE DALLA COMUNITA' EUROPEA...."


La Merkel e il suo ministro Schauble ora sono sicuramente soddisfatti. Hanno distrutto per sempre un maledetto e sporco paradiso fiscale che tanto disturbava la Germania. Disturbava perché eticamente inconcepibile avere ancora in Europa paesi poco trasparenti con i conti correnti intestati a loschi personaggi (russi). Altri loschi personaggi (tedeschi) invece possono dormire sonni tranquilli tra due guanciali imbottiti:

"Mi chiedo però: Why Frau Merkel NON vuole MORALIZZARE anche il modello di Business che so io...del Lussemburgo??...Che ha il settore bancario 21 volte il PIL...molto peggio di Cipro?..............
.........
anche se il "sottostante" di tutto 'sto popo' Lussemburghese non è in maggioranza spazzatura ellenica come per Cipro...
ma chissà quanta altra spazzatura c'è...magari spagnola od italiana...o qualchecosetta a mo' di subprime...;-)

Ed il Lussemburgo è solo uno dei tanti esempi di "MODELLI DI BUSINESS" che nessuno si sogna di andare a MORALIZZARE ed EMENDARE...
Si vede che Cipro ed i Russi sono più brutti e cattivi di altri...;-)
Si vede che in Lussemburgo sono gli "oligarchi" Tedeschi a riciclare i loro soldini e non quelli Russi...Opppsss....mi è scappata....SCHERZAVO NATURALMENTE...:-)"


Ora finalmente i ciprioti sono stati moralizzati. Potranno vivere finalmente di attività sane lontane dalla finanza allegra e criminale: turismo, pesca, caccia e rapina, un po' di emigrazione, e quelli che hanno vissuto al di sopra delle loro possibilità (tipo gli impiegati della Laiki Bank) a zappare che è tutta salute. E dai prossimi trimestri vedremo il fantastico balzo del Pil cipriota (verso il basso).

Ai russi tutto sommato un po' gli sta bene. Alcuni correntisti rischiano perdite dal 40% al 100%. Andrebbero in realtà chiamate con il loro nome, cioè "espropri". Ma del resto il governo di Cipro ha dato la possibilità a Putin di intervenire nel salvataggio. La Russia non ha avuto i riflessi sufficientemente pronti, o forse gli oligarchi russi hanno già avuto la possibilità di trasferire i loro conti in altri paradisi offshore. Fatto sta che la Russia ne è rimasta fuori, e l'Ue avendo campo libero non ha mostrato alcuna pietà.

La Ue agisce praticamente come un governo dittatoriale che non rispetta i diritti dei cittadini, ma è pronta a rapinarli senza remore. Agendo sulle finanze degli Stati e sulle banche, di fatto agisce sulla politica dei paesi Ue determinandone le scelte. E togliendo di fatto non solo la sovranità economica, ma anche quella politica.

Per questo, per quanto si dimeni il Pd di Bersani, il M5s è destinato a crescere ancora. Hai voglia a mettere nelle istituzioni persone di comprovata moralità e competenza (tipo Grasso e Boldrini), se poi arriva la Trojka e ti rapina il c/c o ti chiude l'ospedale più vicino. E' questo probabilmente che il Pd non ha capito: è vero che la gente chiede cambiamento. Ma questo non si traduce per forza in antiberlusconismo o in governi dei sogni, la gente in questo momento chiede protezione dalle politiche dell'Unione Europea a trazione tedesca.

E' solo per questo che il tandem Monti-Bersani non ha vinto le elezioni. Non come afferma pateticamente F. Colombo secondo cui 2/3 degli elettori hanno votato contro Berlusconi (Pd-Monti e M5s), semmai 2/3 degli elettori hanno votato contro l'Ue (Pdl e M5s).

lunedì 25 marzo 2013

Turi una falla e se ne apre un'altra


Si è appena risolto (si fa per dire) il caso Cipro, che ora si riapre la ferita Italia. Il fatto è che secondo me la felicità di questa mattina della borsa per la risoluzione del caso cipriota, era un poco fasulla. E' chiaro che il "metodo Cipro" ora potrà essere applicato ovunque in Europa. E potranno essere espropriati i correntisti di Spagna, Portogallo, Grecia e ... Italia. Un'ulteriore shock depressivo in arrivo sulle economie del sud.

Inoltre in Italia il risultato elettorale ha sconfortato chi fra gli investitori aveva puntato sulla continuità montiana con l'appoggio del Pd. Ma è andata in modo diverso e ora le agenzie di rating ci degraderanno fino a livello spazzatura. E' un gioco perverso fra investitori che fuggono dal club Med, e agenzie di rating americane, che pur descrivendo una situazione del tutto veritiera, giocano anche per distruggere la zona euro ed avvantaggiare il dollaro.

Perché quello che succederà è proprio questo. Quando non potremo più sostenere i "costi" dell'euro, saremo costretti, anche perché diventerà più vantaggioso, ad uscire dalla moneta unica. A meno che la Bce e la Germania si sveglino improvvisamene dal torpore della loro ideologia mercantilistica, liberista e fobico-inlazionistica e decidano di comprare i titoli di Stato dei paesi in difficoltà, senza se e senza ma. Stampando euro naturalmente.

Dubito molto che ciò potrà avvenire. Di sicuro fra pochi giorni finiranno i baloccamenti di Bersani e del Pd persi nei propri errori di strategia. Bersani correndo dietro a Grillo forse pensava di rimediare a vent'anni di errori, di passi falsi, di mancanza di coraggio. Ora se è vero quello che ci sta per piovere addosso, il governo d'emergenza con il Pdl si farà ed anche in fretta. Altro che governo dei sogni. Qua ci vuole un gabinetto di guerra, per governare una cloaca economico-sociale.

Vediamo come chiuderà Wall Street. Al momento gli indici sono passati al negativo. La borsa Usa è sempre da tenere sotto osservazione. Ha corso molto dalla crisi del 2008, ed ora si trova di nuovo ai massimi. Tutti si aspettano qualcosa. E sarà qualcosa di molto pesante che coinvolgerà tutto il mondo come è ovvio.

Schäffler l’ingenuo.


Chi è Schaffler? Ammetto di conoscerlo solo ora tramite “Voci dalla Germania”. Si tratta di un deputato euroscettico del Partito Liberal Democratico (centro destra) che nel blog suddetto si dice si stia avvicinando ad “Alternativa per la Germania”. Il partito grillino delle elite tedesche, che vorrebbe l’uscita della Germania dall’euro.

Schäffler è un tedesco e forse per questo motivo mi risulta un po’ ingenuo. Me lo immagino come un Giannino tedesco, ma un tantino più sprovveduto del nostro esperto di economia. E dire che Schäffler è un parlamentare e quindi dovrebbe sapere come va il mondo.

Il suo incipit è di grande presa emotiva. Del resto non è un politico per caso:

“Tutti minacciano tutti. Recentemente ho scritto che l'Irlanda si è trovata nelle condizioni di ricattare la Germania e l'intera zona Euro.

Ora la Troika ricatta Cipro con un'offerta da 10 miliardi di Euro: prendere o lasciare.

Cipro allora ha tentato di migliorare la sua posizione negoziale mettendo sotto scacco la Troika con l'aiuto dei russi.

La BCE ha offerto immediatamente supporto minacciando l'interruzione dei prestiti ELA, con cui per oltre 2 anni nel totale silenzio ha rifinanziato le banche cipriote.

Le politiche di salvataggio hanno trasformato l'Eurozona in un club fondato sul mercanteggiamento e il ricatto.

Dalla costruzione europea esce fumo. Se la politica europea non cambia, presto vedremo uscire anche le fiamme e i salvatori europei resteranno fermi a fissare le rovine fumanti, che un tempo erano il progetto di integrazione europea.”


Fin qui tutto bene. Un allarme condivisibile. I ricatti e i ricattini nei summit europei sono evidenti a tutti. Ma questi ricatti sono finalizzati a una qualche filosofia economica, seppur di tipo completamente sbagliato? Si sta difendendo una teoria economica, o cosa?

Prosegue Schäffler spiegando qual è la sua teoria economica e statale. Una teoria liberista che non condivido completamente, ma in cui riconosco ci sia un principio sano ed onesto. Ed è sulla parola “onesto” che andrebbe posto maggiormente l’accento.

“Abbiamo bisogno - in termini generali - di un ritorno all'economia di mercato e allo stato di diritto. Vale a dire: lo stato puo' tollerare che le imprese vadano in bancarotta. Quello che va bene per Schlecker e Opel, deve essere valido anche per le banche. Se il fallimento di Schlecker è stato gestito senza il denaro del contribuente, lo stesso deve accadere anche per il fallimento di ogni banca.

La politica deve concentrarsi sul quadro generale, lo stato deve mettere a disposizione i giudici fallimentari. Le insolvenze sono basate su procedimenti stabiliti dalle leggi. Se ne occupano i curatori fallimentari e i giudici preposti, non una Troika o un governo. L'economia di mercato significa: chi prende rischi ha la possibilità di avere un guadagno. L'economia di mercato significa anche: i rischi possono concretizzarsi. Questo vale sia per gli investitori che per gli obbligazionisti bancari. Lo stesso vale per chi investe in titoli di stato.”


Può piacere o non piacere la teoria liberista. Io penso che non funzioni praticamente, che senza una guida forte dello Stato (quando serve), da sola l’economia di mercato non ce la fa. Ma ammettendo che in un mondo ottimale l’economia di mercato funzioni ottimamente, il ragionamento di Schäffler non fa una grinza. Se falliscono le grandi industrie (ma poi non è del tutto vero), possono fallire anche le banche. Forse anche gli Stati troppo indebitati.

L’importante che esista un sistema che guidi il fallimento in modo ordinato e consenta magari anche una ripartenza (di una nuova azienda, della nazione fallita ecc.).

Insiste Schäffler:

“Non è il settore bancario ad avere bisogno di denaro, piuttosto alcune banche. In un'economia di mercato non esiste un settore collettivo. Al contrario, ogni impresa agisce in maniera individuale ed è responsabile per se stessa. E questo è vero soprattutto in considerazione della sua struttura di finanziamento.

Se una banca è in difficoltà finanziarie, devono essere coinvolti prima di tutto i diversi gruppi di creditori e azionisti.

A volte è necessario aggiungere denaro buono dopo averne perso un po' con un investimento cattivo. In questo caso i creditori e gli azionisti stringono i denti e incassano la perdita. E' l'economia di mercato, e nelle banche cipriote dovrebbe funzionare allo stesso modo.

Se la politica lasciasse funzionare l'economia di mercato, allora il destino delle banche non graverebbe sul bilancio dello stato cipriota.”


Eccetera, eccetera, segue l’articolo in cui spiega quanto sarebbe più semplice per l’economia seguire le direttive normali del diritto fallimentare, invece di sciupare tanto denaro pubblico, cioè dei contribuenti.

Caro Schäffler, ma lei ci fa o ci è (così ingenuo)? Possibile che non veda cosa accade nella sua Germania e cosa è già accaduto in Italia, o in Belgio un po’ di tempo fa?

Alla politica non importa nulla di salvare ne l’Economia, ne l’Europa. E’ tutta intenta a salvare se stessa, e per farlo deve difendere fino all’ultimo uomo il sistema bancario anche se marcio.

E in questo siamo tutti uguali noi europei, Germania inclusa. Solo perché li l’economia non è ancora crollata (è solo questione di mesi), non significa che le banche siano tutte sane. Prima di tutto, molte banche tedesche sono corresponsabili delle bolle finanziarie e immobiliari in giro per il resto d’Europa. Solo per questo dovrebbero pagare con ristrutturazioni e fallimenti, quello che invece stanno facendo pagare ai vari Piigs (vedi: “Aveva ragione Tremonti”).

Seconda questione, la Germania ha fortemente avversato i controlli Bce sulle banche, tanto che ora sono possibili solo su banche con una capitalizzazione superiore a 30 mld (il 2% di quelle europee). E su queste banche è stato fatto un makeup per renderle presentabili, nascondendo i derivati e altre porcate sotto un tappeto.

La Bce non metterà il naso nelle casse popolari locali tedesche, dove sguazzano come anatre in festa politici e partiti. Chissà come mai?

In Belgio la super fallita banca Dexia è stata salvata perché era ed è la cassaforte della politica e dei partiti di quel paese.

In Italia la super fallita banca Mps è stata salvata perché era ed è la cassaforte della politica e dei partiti di quel paese.

Opsh! Scusate ho usato la stessa frase per Dexia ed Mps, rendendo monotono il post. Ma ho paura che la monotonia di questi fatti pervada tutta l’Europa: che dire per esempio dei salvataggi delle banche iberiche del 2012 anch’esse super decotte e imbottite dei fallimenti immobiliari?

La verità che salterà fuori in un futuro purtroppo lontano è questa. Tutti i sacrifici imposti da Ue, Germania, Troike varie ecc. sono serviti principalmente a salvare le banche che a loro volta salvano e tengono in piedi il sistema politico. Esiste uno stretto connubio. Che poi sia il sistema finanziario a muovere le leve, o il sistema politico, poco importa. Si tratta di due stratificazioni economico-sociali che interagiscono fortemente fra loro (vedi “Siena: vero centro politico-economico”). Fingono di litigare alla luce del sole, ma si spartiscono i bottini di notte.

domenica 24 marzo 2013

Monete innovative scacciano moneta fallita


(moneta di Wörgl)

Cosa succede quando una moneta unica come l’euro rischia di crollare? Secondo la logica si dovrebbero preparare dei piani nazionali per tornare alle vecchie monete precedenti. Ma gli Stati sono entità che spesso, e soprattutto quello italiano, si muovono molto più lentamente di quelle che sono le esigenze dell’economia. Soprattutto in Europa, dove la moneta unica si è intrisa di valori europeistici che non c’entrano nulla con l’economia, ma che dovrebbero semmai essere questioni che risolve la politica.

A causa di questo immobilismo, gli attori economici cercano di proteggersi dal pericolo dell’estinzione della moneta, soprattutto nei paesi deboli come i Pigs, convertendo la valuta in preziosi (corsa all’oro), in valute straniere (ma il dollaro e la sterlina non sembrano più così brillanti dopo tanti quantitative easing che l’hanno svalutati), oppure in valute innovative. Queste esistono e sono sempre esistite.

Pare che a causa della crisi monetaria dell’euro, e del peso in Argentina, la moneta virtuale Bitcoin stia attraversando una nuova primavera.

“In Europa sta accadendo qualcosa di eccezionale. BloombergBusinessweek riferisce che da domenica scorsa ci sono tre applicazioni di Bitcoin (1) che sono salite alle stelle nelle classifiche dei download spagnoli, in coincidenza con la notizia che per la mancanza di liquidi a Cipro, avevano intenzione di razziare i conti correnti per pagare un gettone di salvataggio da 13 miliardi di dollari.

"Questo è un risultato del tutto prevedibile e razionale per quello che sta succedendo a Cipro", dice Nick Colas di ConvergEx . "Se si vuole capire il sentimento di stress dei risparmiatori europei, basta guardare i prezzi di Bitcoin."

Il valore della moneta virtuale è salito di quasi il 30% negli ultimi due giorni. "Il 100% di questo aumento è stato causato da Cipro", dice Colas. "Significa che gli europei si sentono coinvolti." Come aveva avvertito anche l’economista tedesco Peter Bofinger in un'intervista a SpiegelOnline: "I cittadini europei ora devono temere per i loro soldi."

Gli stessi dati sul download delle applicazioni, tuttavia, dimostrano che gli italiani non sono pronti ad abbandonare le tradizionali banche commerciali, perché molti italiani ricordano ancora quelbrutto giorno del 1992 quando si svegliarono e si accorsero di un prelievo suiloro risparmi per puntellare le traballanti finanze della nazione.

Il prezzo di un Bitcoin è balzato negli ultimi due giorni da 37 euro a oltre 50 Euro, perché la realtà delle cose colpisce ... e guardiamo il volume ...”

(www.comedonchisciotte.org)


Un tema che avevo già trattato in un post precedente, confrontando il bitcoin con le monete locali:
Bitcoin e/o monete locali

Il bitcoin è una moneta in realtà fortemente permeata del concetto di valore (il suo incremento segue un algoritmo che simula la quantità di oro estratto dalle miniere) e non tanto del concetto di scambio e quello utilitaristico. Nel post "MMT fai da te e bitcoin" avevo messo in evidenza proprio la difficoltà nel mettere in pratica politiche espansive, e di creazione del lavoro secondo i precetti della Modern Money Theory utilizzando il bitcoin. Occorrerebbe una nuova moneta internazionale come il bitcoin ma di tipo diverso.

Esperienze di nuove monete nascono continuamente. Per esempio in Italia si sta studiando una nuova moneta locale per agevolare e assecondare la ricostruzione dell’Aquila dopo il terremoto:
Il nido dell'Aquila
Un’esperienza che si somma ad altre già avvenute nella nostra penisola.

Zibordi, alias Cobraf.com ci informa invece di un’esperienza del passato che ebbe un grande successo, proprio nei termini delle idee che sono alla base della MMT. Cioè una moneta locale nata proprio con l’intento di creare lavoro e una dinamica di spesa pubblica positiva che mette in movimento l’economia reale. Oggi ne avremmo un gran bisogno, in quanto i vari Qe e Ltro sparati da Fed e Bce, sono serviti solo ad alimentare il mostro finanziario. Non hanno creato quasi nessun nuovo posto di lavoro, con il rischio poi di inflazionare la moneta e di rendere i titoli di Stato (anche degli Usa) solo carta straccia.

“Quanto segue è lastoria del "miracolo della moneta di Wörgl”, come è raccontata da Bernard Lietaer nel suo libro "The Future of Money" (pp. 153-155). Questa non è una favola, ma un fatto accaduto e a suo tempo fu preso sul serio da molta gente da Irving Fisher il più importante economista americano e Daladier il primo ministro francese. VI PREGO GENTILMENTE DI FARLA CIRCOLARE PIU' CHE POTETE, di inviarla a associazioni di categoria, blog e siti, politici che conoscete specie a livello locale, perchè è una storia vera facilmente comprensibile che fa capire l'imbroglio della moneta.

Ne ha parlato, dopo 80 anni di oblio non un blogger anonimo della ciociaria, maBernard Lietaer, uno deipersonaggi più importanti nel mondo delle banche centrali e della moneta oggi in giro, che è stato alla Banca Centrale del Belgio, ha fondato e gestito GaiaCorp uno dei top fondi che operano in valute (l'unico i cui profitti sono andati a finanziare iniziative ecologiche...), ha insegnato in diverse università (ora a Berkeley), è membro del Club di Roma, World Academy of Arts and Sciences, World Business Academy, European Academy of Sciences and Arts....

--oOo--

....Uno degli esempi più noti di applicazione pratica del principio della moneta "che non si tesaurizza" detta anche "Moneta Libera" di Silvio Gesell è stato a Wörgl in Austria in 1932 e 1933. La moneta di cui si parla richiede per essere valida un francobollo o marca da bollo dell'1% del suo valore ogni mese, in altre parole ogni mese perde automaticamente un 1%. Per cui conviene spenderla e non tesaurizzarla....

Nel mezzo della Grande Depressione venne eletto sindaco Michael Unterguggenberger a Wörgl, un paese dove un terzo della popolazione era disoccupata e almeno 200 famiglie senza praticamente soldi. Il "sindaco con il nome lungo" come lo chiamava il famoso economista americano Irving Fisher che seguì la vicenda, aveva letto Silvio Gesell e decise di fare l'esperimento di introdurre questa moneta. Al momento erano rimaste nelle casse del municipio solo 40mila scellini, mentre ci sarebbe stata una lunga lista di lavoro pubblici che sarebbero stati utili e per lavorare ai quali centinaia di persone erano disponibili. Il sindaco mise i 40mila scellini come deposito presso una banca locale come garanzia ed emise come Comune 40mila scellini di valore della nuova moneta, che richiedeva però la marca da bollo dell'1% mensile. E utilizzò i 40mila nella nuova moneta per pagare il primo dei lavori pubblici.

Dato che la moneta con cui venivano pagati perdevà un 1% ogni mese tutti quelli che ricevettero i soldi si diedero da fare a spenderli il più in fretta possibile e in questo modo finirono per creare lavoro per qualcun altro. I 40mila scellini circolarono molto in fretta di continuo e quando della gente si trovò senza idee su come spenderli alcuni decisero persino di pagare in anticipo le loro tasse !

Wörgl fu la prima città in Austria ad annullare la disoccupazione, rifecero tutte le strade, l'acquedotto e ogni altro lavoro pubblico che desideravano da anni, costruirono case, una pista da sci, un ponte su cui misero una placca commemorativa che diceva "costruito con la nostra Moneta Libera". Altri sei paesi la imitarono, costruendo di tutto, case, strade, piscine.. Il primo ministro francese Édouard Dalladier visitò Worgl per capire come funzionava il sistema.

La maggioranza dei posti di lavoro creati in questo modo non dipesero dai lavori pubblici, ma dalla circolazione ulteriore della "Moneta Libera" (che non si teasurizza) perchè questa monetà finì per circolare da 12 a 14 volte di più degli scellini regolari. Dopo circa un anno e mezzo il fenomeno cominciò ad allargarsi anche ad una prima cittadina Kirchbichl più grande e 200 paesi e cittadine austriache dichiararono di voler emettere questa moneta.

A quel punto la Banca Centrale Austriaca dichiarò illegale la nuova moneta, i paesi portarono il caso davanti alla Corte Suprema austriaca e persero. E venne dichiarato un reato emettere monete di emergenza come questa. Dal 1934 in poi tutti gli esperimenti di "moneta libera" cessarono... (dalsito di Bernard Lietaer


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1) Per chi obietti subito che non è rilevante perchè l'esperimento fu interrotto quando era ancora a livello locale.

A partire dalla fine del 1933 in Germania venne adottato uno schema diverso, perchè la moneta non aveva una marca da bollo mensile dell'1%, ma in buona parte simile, perchè era una moneta parallela ed "elastica": i Mefo Bonds. Sotto Hitler il suo ministro delle finanze, il geniale Hjalmar Schacht, si mise a finanziare enormi lavori pubblici pagando emettendo obbligazioni o cambiali se vogliamo, i "MEFO bills", di una società creata ad hoc la MEFO. Queste cambiali venivano attribuite ai fornitori a saldo delle loro spettanze e lo Stato tedesco si impegnava tuttavia ad accettare questi MEFO bills per pagamenti nei suoi confronti (ad esempio a saldo delle imposte). Il governo a sua volta restituiva i MEFO bills alla MEFO ricevendo in cambio lavori e prodotti di ogni genere. Nel giro di pochi anni,con la Grande Depressione ancora in pieno svolgimento nel restodel mondo, l’economia tedesca era tornata alla piena occupazione. Un esempio da manuale di come una politica di sostegno alla domanda finanziata da espansione monetaria fa uscire l’economia dalla trappola della liquidità e dalla depressione.

2) La differenza è che i Mefo Bonds erano una moneta parallela, ma temporanea, utilizzata per tornare alla piena occupazione, ma che poi veniva ritirata quasi tutta quando l'economia funzionava a pieno regime.
La "moneta che non si tesaurizza" di Silvio Gesell applicata in questi paesi austriaci nel 1933 invece, era una moneta alternativa permamente come concetto. La sua caratteristica è che finiva sempre per essere spesa perchè se la tenevi automaticamente perdeva un l% al mese. Secondo Gesell la moneta dovrebbe essere uno strumento di scambio e non di accumulazione di ricchezza. Secondo Litaer puoi avere due tipo di moneta in parallelo, una che mantiene il suo valore perchè ha un contenuto legato all'oro e altre materie prime e che puoi tesaurizzare. E un altra invece che si "estingue" da sola perchè ogni mese perde un 1% ad esempio che utilizzi per mantenere l'economia alla piena occupazione. Se ci pensi è un idea semplice ma geniale...”



sabato 23 marzo 2013

L'Europa persa in un labirinto


Si sono sbagliati gli inventori della metafora dell'uscita dal tunnel. Non è un tunnel, è un labirinto senza uscite. Basta vedere a quel che accade a Cipro e in Italia.

A Cipro ministri che rimbalzano tra Nicosia e Mosca senza concludere nulla. Parlamento in seduta quasi permanente che boccia e poi riabilita il piano europeo. Banche chiuse ma con bancomat funzionanti presi d'assalto per paura del fallimento delle medesime.

Mosca non ne ha approfittato. Il Mediterraneo non è più strategico per la Russia, o probabilmente preferisce non rovinare i propri rapporti con la Ue e la Germania per salvare una nazione della consistenza della Regione Umbria.

E così dopo il viaggio del ministro cipriota Sarris in Russia, Cipro ritorna sul progetto di "haicut" dei conti correnti.

"Riferendosi ai suoi contatti a Mosca, Sarris ha detto che ha lavorato intensamente, con gruppi di lavoro che cercano di individuare i modi in cui gli interessi russi - imprese pubbliche o imprese private - avrebbero potuto partecipare ad attività economiche a Cipro compresa l'area del gas naturale, "abbiamo preso in considerazione anche il settore bancario", ha detto, aggiungendo che il tempo non era sufficiente per coloro che erano alla ricerca di possibili intese. 

"C'è stato interesse, c'erano molte domande, il ministro del commercio, dell'energia e del turismo erano lì per fare una presentazione e rispondere alle domande, tutta la squadra è stata messa a disposizione", ha aggiunto. Sarris ha osservato che i russi erano molto interessati ad offrire aiuto in nell'ambito di un accordo con la troika. Ha aggiunto che il risultato più tangibile dei suoi contatti a Mosca è che non c'è la volontà di modificare i termini del prestito russo a Cipro per un importo di 2,5 miliardi di euro. 

"Ecco perché nelle prossime ore tutti noi, persone, parlamento, il governo, le persone direttamente interessate, devono essere all'altezza della situazione e fare tutto il necessario per trovare le risorse necessarie per concludere un accordo ", ha sottolineato. Ha aggiunto che lo stato non dimenticare i sacrifici delle sue popolazioni. Alla domanda se ci sarà un haircut su depositi bancari ciprioti, ha detto: "Penso che è chiaramente sul tavolo, che è qualcosa che deve essere discusso per renderlo il più accettabile possibile""

Per cui alla fine Cipro cade nella rete europea, sotto il ricatto della Bce di ritirare le garanzie sulle sue banche in difficoltà. Così nasce nella notte questo mostro di legge finanziaria:

"NICOSIA - Cipro è in attesa delle decisioni da Bruxelles sulla proposta di imporre un haircut su depositi oltre 100.000 € delle più grandi banche dell'isola come parte degli sforzi per garantire l'approvazione di un pacchetto di salvataggio che eviterebbe la bancarotta. La Camera dei Rappresentanti è in attesa di prendere in considerazione un progetto di legge per imporre un 22% - 25% di taglio dei c/ci sui depositi bancari non assicurati (oltre 100.000€).
...
Il Presidente Anastasiades ha riportato alla radio di stato di essere in attesa della Troika per chiarire se la proposta è accettabile. Se essa assicura il via libera, il disegno di legge passerà alla Camera per un voto e, se approvata, il presidente e la leadership politica si recheranno a Bruxelles per finalizzare il pacchetto, ha aggiunto alla emittente CyBC. 

L'Eurogruppo dovrebbe tenere una riunione straordinaria per discutere il piano di salvataggio di Cipro per domani. Un vertice UE-Giappone è stato differito e alti funzionari dell'UE rimangono a Bruxelles per affrontare la crisi di Cipro.
Resta inteso che l'haircut proposto dovrà passare da un introito di € 3 mld a € 5.8 mld, quanto richiesto dalla Troika a Cipro, prima di poter approvare un euro salvataggio di 10 mld per salvare l'economia. 

Questo Venerdì in tarda sera la Camera dei Rappresentanti ha approvato un pacchetto di carte, tra cui la ristrutturazione del settore bancario, che permetterà alle autorità di creare una banca sana e una "badbank" presso la Banca Popolare di Cipro."

(www.incyprus.com.cy)

Il labirinto italiano si chiama nuovo governo. Un governo che in ogni caso sarà debole. Un governo qualunque, che deve nascere in un Parlamento indecifrabile. Il Capo dello Stato ha affidato l'incarico a Bersani un po' pilatescamente: la politica è cambiata troppo, il vecchio presidente non la comprende più.

E' come se avesse detto a Bersani: vedi tu cose riesci a combinare. Ed infatti il segretario Pd non è uscito dal colloquio disteso e felice dell'incarico, ma dubbioso e preoccupato. Tutto si gioca al Senato, e un governo non può prescindere dall'odiato Pdl di Berlusconi.

Ora sui giornali si parla di alchimie di gruppi parlamentari al Senato creati apposta per l'inciucio, come quello dell'Mpa di Lombardo, di transfughi più o meno spinti a tradire. quattro o cinque ex responsabili che Berlusconi rispingerebbe verso il Pd. Quattro o cinque pentastellati ribelli che si sentono traditi da Grillo. Il gruppo della Lega che andrebbe a dare la prima fiducia al governo Bersani con il beneplacito del Cavaliere. Tutte soluzioni pasticciate e posticce.

Perché come avevo già scritto, il problema della falena Bersani che gira affannosamente attorno al lampione del miraggio del governo, non è tanto non ottenere i voti per formarlo, ma riuscirci ottenendo i voti avvelenati del Pdl. E allora la falena andrebbe a scottarsi imprudentemente sul lampione del governo.

Sarebbe un governo del tutto inutile, messo li tanto per riempire quattro poltrone così come prevede la Costituzione. Ma un governo in balia degli umori grillini e dei veti del Pdl non produrrebbe quasi nulla. Berlusconi lo sa, ed è per questo che sarebbe disponibile ad offrire un appoggio ad un governo Pd. Un governo che non avendo la capacità di affrontare i problemi, sarebbe immediatamente al centro di tutti gli strali e tutte le invettive popolari. Mentre il Cavaliere di lato potrebbe preparare la riscossa per una nuova vittoria del centro destra.

Un labirinto, quello italiano che potrebbe impedirci di uscire dall'immobilismo per un bel pezzo. Dubito che si rivoti a giugno. Si potrebbe rivotare in autunno in concomitanza con le elezioni tedesche. Così avremo la prima campagna elettorale paneuropea, con scambi di battute ed accuse tra partiti italiani e tedeschi. Potrebbe essere tragicamente divertente. Oppure in mancanza di certezze di vittoria, i partiti politici potrebbero tenere in vita un governo claudicante e improduttivo anche per un anno. Quindi abbiamo di fronte a noi da sei mesi a un anno di navigazione a tentoni nella nebbia della crisi economica. Magari capita che ci sbattono fuori dall'euro che nemmeno ce ne rendiamo conto.

venerdì 22 marzo 2013

Post leggermente razzista antitedesco


Mentre Bersani e il Pd si svegliano dal mondo dei sogni, simili a tante Alice nel paese delle meraviglie, come avevo paventato, la situazione cipriota si aggrava (banche chiuse ancora fino a lunedì) e prima o poi si rifletterà sulla situazione politica italiana.

Dicono che svegliare un sonnambulo è pericoloso, si rischia di destabilizzarlo mentalmente. Per favore, qualcuno tenga amorevolmente la mano del centro sinistra (politica e giornalisti schierati) perché nei prossimi giorni potrebbe svegliarsi nella realtà. Nella realtà in cui è stato piombato da B. Grillo dopo le elezioni di febbraio: cioè Pd e Pdl sono quasi la stessa cosa e sono condannati a coabitare al governo. Addio presunzione di superiorità morale e delle idee...

Mentre tutto questo avviene, l'Europa vive la ennesima crisi mistico-economica. Questa volta si tratta di un'Europa un pò di confine, un'Europa quasi mediorientale, un'Europa che ricorda epoche lontane di colonialismo religioso al seguito delle crociate per liberare la terra santa.

Ma proprio il variopinto assemblaggio di popoli europei che va dai biondi vichinghi a moreschi siciliani che mi fa pensare che qualcosa nei vari Dna presenti in Europa non funzioni. E questa volta, le vicende sconclusionate di questo continente puzzle, mi provocano un moto di razzismo, che è opposto a quello delle albe dorate e delle forze nuove. Non sono i codici genetici dei poveri immigrati che arrivano sui barconi che ci possono contaminare, ma sono quelli dei popoli germanici che non funzionano bene.

Ogni volta che i popoli germanici hanno acquisito una consapevolezza della loro forza, il continente è andato a schifio. Tutta la nostra storia è costellata da un continuo costruire cose innovative al sud, presso il Mediterraneo, poi distrutte dal nord germanico.

Se non ci fossero stati i popoli germanici, l'impero romano si sarebbe spinto fino al mar Baltico, forse fino al mar Glaciale Artico. Portando la pax romana su tutto il continente. Se non ci fossero stati i popoli germanici non ci sarebbero state le invasioni barbariche che hanno decretato la fine della civiltà mediterranea, e la fine della civiltà e basta.

Gli ignoranti popoli germanici ci sono costati quasi mille anni di medioevo. Quasi mille anni per insegnare a queste crape dure le buone maniere. Non appena nasceva qualcosa che tentava di ritornare alla civiltà, queste orde di ignoranti tiravano indietro le lancette della storia, con inaudita e cocciuta violenza.

Quando in italia riescono finalmente a nascere le prime istituzioni semi democratiche, i Comuni, scendono dalle foreste del nord i tedeschi per distruggere tutto. Per fermare il progresso.
Non appena di nuovo l'Italia si tira su e si da un certo contegno nel mondo, cercando di riportarvi la civiltà perduta attraverso il Rinascimento, arrivano nuovamente i tedeschi dell'epoca, i "Lanzichenecchi" a sprofondare nuovamente la bella penisola in una disperazione secolare.

Per fortuna per un po' la Germania fu smembrata in piccoli Stati e non poté fare troppi danni. Agli altri, perché ne fece parecchi a se stessa. Una cosuccia come una guerra civil-religiosa di soli trent'anni che ne provocò la frantumazione politica.

E veniamo ai giorni nostri. Non appena la Germania è tornata unita, è nuovamente divenuta un problema per il continente europeo.
A fine ottocento la Germania si riunifica e subito attacca briga con la Francia. Poi però chi semina vento raccoglie tempesta, e nella prima guerra mondiale la Germania venne sconfitta dalla Francia che si riprese i territori di confine. Nella prima guerra la Germania riunificata, come al tempo delle orde barbariche o del Sacro Romano Impero, torna a far scorrere sangue e violenza in tutta l'Europa.

Con la seconda guerra mondiale è l'apoteosi del delirio di supremazia e onnipotenza germanica. Sappiamo tutti come finì e quanto costò al nostro continente la stupidità violenta di questi popoli nordici.
Per fortuna Russi e Americani li divisero in due. Per cinquant'anni l'Europa ha ritrovato la pace.

Maledetto il giorno che gli altri europei pietosamente diedero il loro assenso alla riunificazione delle due germanie. Oggi il popolo tedesco ha ritrovato nuovamente la consapevolezza della propria forza (cieca), è sta nuovamente portando il continente europeo verso una strada di patimenti e distruzione. Per fortuna nostra, almeno non lo fanno con i cannoni e i panzer, ma ci ritroviamo ugualmente nella situazione economica tipica di un periodo bellico.

C'è qualcosa che non va nel Dna di questi popoli del nord. Hanno scritto nel loro codice genetico un frammento distruttivo e pericoloso, che li porta inesorabilmente a sfasciare le cose innovative e funzionanti. Perché l'Europa unita questo era: una speranza innovativa e fino all'introduzione della moneta unica, qualcosa di funzionante, un'ideale quasi olimpico. Un'entità capace di correggere le storture normative dei singoli stati e renderli migliori.

Da quando la Germania si è rafforzata ed i tedeschi autoconvinti della loro superiorità ariana, l'Europa è diventata cosa loro. E' diventata un'arma di distruzione di massa, la stanno svuotando dei suoi valori ideali e la stanno usando come una stupidissima clava contro gli altri europei.
Ancora una volta i tedeschi sfasceranno tutto, faranno tornare indietro le lancette dell'orologio della storia. Spaccheranno la vecchia Comunità Europea, e si dovrà ri-iniziare da capo.

Ma come al solito si perderanno un sacco di risorse, un sacco di tempo, e molta pazienza degli altri europei. Ma questi barbari, quanto tempo ancora dobbiamo attendere prima che raggiungano un grado adeguato di civiltà? duemila anni non bastano?

P.S.: per i tedeschi e i filo tedeschi che si sentissero urtati, prendano questo post come una provocazione con un fondo di verità. Del resto pare che anche i popoli latini siano di discendenza germanica. Sarà per questo che le truppe romane tenevano comportamenti non dissimili dalla Wehrmacht del Terzo Reich?

giovedì 21 marzo 2013

Democrazia e banche


Le borse festeggiano (compresa la tedesca) la sconfitta della Trojka e della Merkel. Festeggiano il "no" del parlamento di Cipro. Le borse però in questo periodo sono strane. Non si capisce se festeggiano lo scampato pericolo dell'haircut dei conti correnti di Cipro, che allungava un'ombra lunga su tutti i Pigs o se intravvedono  in questa sconfitta dell'Ue, una nuova politica di quantitative easing  e fine dell'austerità.

Le borse vanno pazze per i QE, soprattutto negli Usa (vedi "Burrone fiscale e scoppio della bolla borsistica").
Ma la cosa interessante della vicenda cipriota non è tanto l'interpretazione di cosa ne pensino i mercati, ma il cortocircuito tra democrazia e decisioni tecnocratiche.

Le decisioni tecnocratiche, che discendono direttamente dai potentati finanziari, cioè dalle banche, sono decisioni di indirizzo aziendalistico. Decisioni verticistiche, dove il funzionario più alto in grado, pur con la partecipazione di consiglieri e altri funzionari minori, decide come un sovrano per una moltitudine di persone. Nella situazione europea attuale, questi funzionari decidono per interi popoli.

Ma questo meccanismo, che gestisce, o vorrebbe indirizzare il futuro di un continente intero, si scontra con gli scampoli di democrazia non ancora aboliti. E i tentativi di abolirla e addomesticarla ci sono stati:

"Il ricatto si è concretizzato in maniera chiara l’11 gennaio scorso quando la Merkel, assieme a tutto lo stato maggiore del Ppe e ai leader olandese e finlandese, è volata a Limassol per discutere del budget europeo, ma soprattutto per tirare la volata alla destra cipriota.

Le enormi pressioni fatte su Papandreu perché non facesse il referendum in Grecia, l’imposizione di Monti in Italia, le promesse non mantenute in Spagna e Portogallo (oltre ai soldi distribuiti in giro) evidenziano un problema di democrazia negata di cui l’Europa è divenuta a sorpresa il nefando motore. E Cipro è uno snodo importante dentro questa dittatura non dichiarata perché lo sforzo senza precedenti messo in atto per evitare una vittoria della sinistra non è stato dovuto solo a una ovvia preferenza ideologica, ma anche alla circostanza che il leader della sinistra Christofias, era andato a parlare con gli uomini dell’ Fmi per chiedere un’assistenza separata che fosse meno onerosa sul piano sociale ed economico di quella offerta da Bruxelles ai Paesi in crisi."
(ilsimplicissimus2.wordpress.com)

Però il presidente merkeliano Anastasiades, malgrado tutto non ce l'ha fatta ad imporre una decisione assurda al suo Parlamento. Una decisione che significava uccidere la prima industria cipriota: il sistema bancario offshore che rende il paese una specie di paradiso fiscale intra-europeo. Purtroppo la minaccia europea ha comunque dato un duro colpo alla principale attività economica cipriota (vedi "Il Vero Vincitore della Batosta di Cipro")

Si sta assistendo in Europa ad uno scontro tra "assolutismo" tecno-finanziario e democrazie, seppur ridotte piuttosto male. I primi a ribellarsi, seppur in modo quasi inconsapevole, siamo stati noi italiani. Le votazioni appena svolte ci hanno consegnato un Parlamento frazionato in modo strano. Un Parlamento che non sembra in grado di fornire una maggioranza. Alla fine poi un governo arriverà, ma sarà molto debole e molto probabilmente non sarà in grado di ratificare le decisioni tecno-finanziarie imposte dall'Europa come fece il governo Monti.

Il governo Monti fu figlio della paura. I partiti si ritrovarono spiazzati, bloccati, incapaci di reagire. Oggi un governo Pd-Pdl (l'unico possibile) non avrebbe il coraggio di certe decisioni e certe "riforme non riforme" montiane (per fortuna). Nessuno dei due partiti vorrebbe rigiocarsi il proprio elettorato per inseguire la Merkel e le lettere della Bce.

Oggi la Germania si trova in difficoltà. Politici e attori economici tedeschi continuano a insistere sull'austerità e sulla necessità di non abbandonare il relativo programma. Ma è ormai un dimenarsi a vuoto. Ora tocca a Cipro. E anche qui si insiste sulla necessità di continuare con il programma imposto dalla Trojka. Si chiede a Cipro di mettere a punto un piano B sostitutivo dell'haircut ai conti correnti. Come farà il Parlamento cipriota a produrre un tale piano dopo essere stato disarticolato dall'imposizione dell'Ue, è un mistero, o forse un pio desiderio degli eurocrati.

La verità è che Cipro non farà nulla di ciò. La sua crisi si trascinerà a lungo, e i ciprioti preferiranno andare a cercare aiuto altrove, creando un prima pericolosa spaccatura nella zona euro.

"Riportando una notizia di Ekathimerini, quotidiano di Atene, sono il corso proficui colloqui a Mosca fra il ministro delle finanze cipriota, Michalis Sarris, ed il suo parigrado russo, Anton Suluanov, per trovare una soluzione alla crisi finanziaria dell’isola. I colloqui riguardano non solo una rinegoziazione del debito scadente nel 2016 per 2,5 miliardi di euro con un tasso del 4,5 %, ma anche un intervento russo nel salvataggio di uno dei maggiori istituti di credito in crisi, la Banca Popolare di Cipro (Laiki), intervento che ridurrebbe l’esposizione finanziaria dell’isola per ben 4 miliardi di euro.

L’intervento naturalmente non sarebbe gratuito nè economicamente nè politicamente. Infatti la trattativa prevederebbe:

a) La cessione a Gazprom dei diritti sui depositi di gas naturale Offshore nei mari circostanti l’Isola

b) la concessione di un porto dell’isola alla Marina Militare delle Federazione Russa.

Vediamo il punto B): approfittando della stupidità europea la Russia riuscirebbe a raggiungere quello che è un suo obiettivo secolare: avere un porto ed una base militare nel Mediterraneo."

Si sta concretizzando una strana legge del contrappasso. La democrazia si prende una rivincita sulle decisioni tecnocratiche. E' anche probabile che la Germania arrivi proprio alle elezioni nella situazione che la cancelliera Merkel ha cercato in tutti i modi di evitare, rinviando e ancora rinviando ogni soluzione dei problemi europei. 

Le elezioni tedesche a settembre potrebbero vedere in Europa un crescendo di rivolte all'austerità, di governi paralizzati e inattivi come quello italiano, con crisi crescenti di debiti sovrani e recessione.  La Germania stessa ha registrato nell'ultimo trimestre del 2012 una recessione leggera. Potrebbe essere un'avvisaglia di una parabola discendente, ma anche solo un innocuo rallentamento. Ma di questi tempi le notizie poco positive spesso si trasformano in decisamente negative.

Se la democrazia vincerà, è difficile affermarlo. Ma sicuramente il cortocircuito tra tecnocrazia e democrazia porterà ad una paralisi del continente europeo. Una conferma in più che il sistema europeo, questo strano esperimento amministrativo e politico, così com'è non funziona. O si trasforma in un vero Stato possibilmente federale, o è meglio terminare l'esperimento e che ogni nazione ritrovi la propria sovranità. E amici come prima.