giovedì 28 febbraio 2013

Audacia e realismo



Grillo non può deludere i suoi sostenitori. Per esempio non può deludere il movimento No Tav, che ha in pratica consegnato il suo futuro nelle mani del comico genovese. In Val Susa fino alle porte di Torino, il M5s ha ottenuto percentuali che non avevano nemmeno i vecchi partiti Dc e Pci.

"Il M5S ha avuto la maggioranza in tutti i Comuni della valle, con percentuali arrivate anche al 60%. Sono 11 gli eletti in Piemonte che rappresenteranno il M5S in Parlamento, 8 alla Camera e 3 al Senato. “I NoTav verranno con noi a Roma” spiega Laura Castelli, capolista alla Camera..."
(tv.ilfattoquotidiano.it)

Nello stesso tempo si deve riconoscere che Bersani si è mosso con una certa audacia inaspettata cercando l'alleanza dei grillini.
A meno che non fosse tutta tattica politica per liquidare Grillo ben sapendo che non avrà il coraggio di co-governare invece di fare solo facile opposizione propagandistica. Ma credo ci fosse veramente l'intenzione di verificare il modello Crocetta della Sicilia esteso a livello nazionale.

Ovviamente il Pd dovrebbe aspettarsi dal Movimento 5 Stelle coerenza di comportamento, come è avvenuto in Sicilia dove sono state anche bloccate le pericolose antenne della base Nato.
E' quindi logico aspettarsi a livello nazionale un comportamento analogo su Tav, F35, ponte sullo Stretto, inceneritori ecc.

Per fare un esempio, se il Pd accettasse il blocco dei lavori del Tav in Val Susa, a livello piemontese il partito potrebbe frantumarsi. E' già successo in un comune della cintura di Torino, Avigliana, dove piddini NoTav si sono scontrati con piddini SiTav. Hanno vinto le comunali i NoTav, e poi sono stati espulsi dal partito (un'intera giunta, altro che Favia e Salsi...). E' pronto il Pd a prendersi questi rischi?

Per questo reputo il comportamento di Bersani molto audace. Anche nei confronti dell'Europa, che forse preferirebbe persino un governo con il sostegno di Berlusconi. Monti è dato ormai perso ed irrilevante. Per il Pd si apre da ora una partita mortale per evitare l'estinzione o l'irrilevanza. Il Pd rischia di diventare una specie di Lega dell'Appennino tosco-emiliano.

Ma non è così facile reinventarsi politicamente nuovi e coraggiosi, dall'oggi al domani:

"Negli ultimi venti anni il Pd ha governato per ben 10 anni e nell'ultimo anno e mezzo ha fatto addirittura il governissimo con il pdl votando qualunque porcata di Rigor Montis. Strette di mano e abbracci quotidiani tra Alfano e Bersani alla Camera, do you remember?
Il M5S non darà alcun voto di fiducia al Pd (nè ad altri). Voterà in aula le leggi che rispecchiano il suo programma chiunque sia a proporle. Se Bersani vorrà proporre l'abolizione dei contributi pubblici ai partiti sin dalle ultime elezioni lo voteremo di slancio (il M5S ha rinunciato ai 100 milioni di euro che gli spettano), se metterà in calendario il reddito di cittadinanza lo voteremo con passione."

(www.beppegrillo.it)

Vincerà il realismo, cioè Pd+Pdl. Partiti che hanno come unica differenza la "L".

Inoltre all'estero non capirebbero:

"Il candidato cancelliere SPD Peer Steinbrück ha detto che le elezioni avrebbero "contribuito ad aumentare i problemi nella zona euro."

Un verdetto impertinente sul risultato, non poteva farne a meno. "In un certo senso, io sono inorridito dal fatto che due clown hanno vinto", ha detto Steinbrueck Martedì sera a Potsdam in un evento della campagna elettorale. Si riferiva ai risultati delle votazioni con l'ex-primo ministro Silvio Berlusconi e il comico Beppe Grillo. "La mia impressione è che i due populisti hanno vinto", ha detto l'uomo SPD."

(www.spiegel.de)

Molti tedeschi pensano questo di noi. Non comprendono le ragioni di ribellione al fondo di questo strano e imprevedibile voto italiano. E pensano che siamo degli ingrati dopo che la Bce si è imbottita di Btp italiani. Eppure la banca centrale ha fatto a mala pena il suo mestiere. Che cosa dovrebbe fare se non sostenere il debito pubblico quando si è in difficoltà? Non hanno forse fatto lo stesso in Usa, Uk e Giappone con i loro titoli? Purtroppo per loro, i tedeschi si rendono conto di essere sempre più in gabbia, ed è troppo tardi anche per la Germania. Ma era ovvio che con un sistema europeo dalle partite correnti così sbilanciate a loro favore (la Germania esporta più di tutti e a svantaggio di tutti), era necessario un sistema di trasferimenti.

Quello dei trasferimenti europei, è un sistema non istituzionalizzato e normato, ma alla fine la Bce ha dovuto crearlo in sordina, per evitare di fare saltare la zona euro. L'alternativa è questa, far saltare l'euro. Non esistono Stati senza trasferimenti di risorse interne, fra aree forti e deboli.

A ben vedere la Merkel e Maroni non sono così diversi nella difesa delle rispettive risorse territoriali. La Merkel è leghista su scala più grande.
Questi eurocrati seguaci dell'austerità si riempiono la bocca di "più Europa", non rendersi conto che questo slogan è in antitesi con le loro politiche di austerità che chiedono alle nazioni più deboli sacrifici immani per pagare i debiti. Non solo si chiede loro l'impossibile, ma negando trasferimenti e stampa di moneta (acquisto di bond) si va nella direzione opposta del "più Europa". Si va verso "ognuno si arrangi come può".
Che ci si sta a fare in Europa se non c'è alcun vantaggio, anzi si danneggiano le economie nazionali di tutti meno che della Germania?

E poi:
"... la Germania ... impegnata in una distruttiva guerra di conquista in Europa. ... può darsi tutto, ma se un paese si mette a “pianificare” a tavolino una guerra di conquista che preveda la distruzione sistematica delle economie dei paesi in cui dovrebbe vendere i propri beni, sorge il legittimo sospetto che i tedeschi siano irrimediabilmente stupidi. O no?"
(phastidio.net)

mercoledì 27 febbraio 2013

Lettera alla Bce



Carissimo e Pregiatissimo Presidente M. Draghi.

Riponiamo il futuro dell'Italia nelle sue mani e la ringraziamo fin da ora. Faccia lei, come meglio crede... ma sappia che non potremmo garantirle assolutamente nulla. Per esempio il memorandum... sa non vorremmo essere troppo espliciti... ma credo che lo possa arrotolare e mettere...

"Presto, molto presto partirà una lettera dall’Italia alla Bce e per conoscenza al Fmi e alla Ue…Scriveremo, ci sarà scritto che…Anzi, abbiamo già cominciato a scriverla, l’abbiamo già scritta in buona parte votando. I destinatari, Banca Centrale Europea, Fondo Monetario Internazionale, Unione Europea stanno già leggendone i primi capoversi. E dietro, a sbirciare il testo, ci sono i governi di tutta Europa, Obama da oltre oceano, i Fondi di investimento, i Fondi pensionistici, gli speculatori e i risparmiatori di tre quarti del pianeta. E’ una lettera che sta avendo, avrà grande successo di pubblico. E sarà la risposta, la contro lettera a quella che la Bce inviò all’Italia nel 2011. Per un annetto e mezzo l’Italia ha provato con molta fatica a stare a “quelle” righe. Ora, dopo ampia reazione di rigetto, replica con le sue di righe.

A riga numero uno della lettera dall’Italia alla Bce e indirizzario aggiunto c’è scritto, si legge che il 60 e passa per cento degli elettori italiani ha votato un “Via l’Europa dall’Italia” anche se non ancora un “Via l’Italia dall’Europa”. Il 30% della coalizioneBerlusconi, il 25% dei voti a Grillo, il 2 per cento dei voti a Ingroia, il 3 per cento dei voti a Vendola. Sotto questo aspetto voti che si sommano, eccome se si sommano. Come si sommano e non si elidono la richiesta di ritorno alla lira, di ritorno alla sovranità monetaria, di la Bce stampi moneta, di referendum sull’euro. Bce avvisata, la volontà popolare in Italia segnala cattivo umore e anche peggio e di più verso l’Europa.

Secondo capoverso della lettera, si legge e c’è scritto che il prossimo governo italiano, se e quando si fa, dura un anno massimo due. Anzi due anni non ci crede nessuno, facciamo uno. E si legge e c’è scritto anche che, bene che va, nei prossimi due mesi in Italia non governa nessuno. Proprio quello che rassicura e conforta tutti i destinatari della lettera, quindi, non c’è scritto ma si legge, che speculatori e risparmiatori si organizzino. Anche loro sono avvisati.

Al paragrafo numero tre c’è scritto e si legge che chiunque governi in Italia, anche per poco, quel poco lo potrà governare solo se abbassa l’Imu, fa pagare allo Stato i debiti che le Pubbliche Amministrazioni hanno con le aziende, istituisce e paga il reddito di cittadinanza, trova i soldi per ancora tanta e più cassa Integrazione, rifinanzia la spesa degli Enti locali, ammorbidisce il blocco sulle pensioni, blocca di fatto Equitalia e la riscossione fiscale coatta e smette o fa smettere di costruire nel paese cantieri Tav e affini. Un programmino minimo di governo immediato da 40 miliardi di maggior spesa o debito pubblico a tenersi bassi. Altrimenti non c’è governo, è questo il minimo che si aspetta la gente dopo aver votato a gran maggioranza la fine della crisi.

Al quarto paragrafo c’è scritto che ci rendiamo conto o forse no, ma insomma se capita che così facendo nessuno si compra più i nostri titoli di Stato se non ad interessi da mandarci in malora, allora che intervenga la Bce a comprarli. Che compri e che ci mettano la loro garanzia sui nostri debiti anche i contribuenti tedeschi o francesi o spagnoli. C’è lo scudo salva spread, altrimenti che ci sta a fare? Però si legge e c’è scritto nella lettera che: cari Bce, Fmi e Ue non sognatevi di venirci a dire che per usare lo scudo a vantaggio dell’Italia voi volete prima un governo che firmi un memorandun di impegni da parte nostra. Prima, prima di darci i soldi volete gli impegni? Ma qui è già cara e grazia se c’è un governo, ne volete anche uno che firma impegni? E chi li firma gli impegni europei, gli impegni sui soldi? Berlusconi? Grillo? Su, anche a voi viene da ridere. Finitela con questa storia degli impegni che non andiamo da nessun parte, siate seri: noi italiani non vogliamo, possiamo e dobbiamo impegnare proprio a nulla.

Quinto e ultimo paragrafo, si legge e c’è scritto che se così non vi piace, lasciamo perdere, lasciamo stare…Fate come vi pare tanto se falliamo noi, se facciamo bancarotta noi, la fate pure voi. Quindi che vi piaccia o no pagherete per noi…Cordiali saluti, ossequio all’euro e al fiscal compact…firmato Italia, Roma li… 2013.

Mentre la stiamo consegnando al postino la lettera tra di noi ci diciamo: vedrai che abbozzano! Uno o due cretini di minoranza domandano: e se non abbozzano? Se ci tagliano fuori dai mercati finanziari? Non sarà pericolosa e perdente questa lettera in cui facciamo sapere che forse paghiamo ma di certo non garantiamo che pagheremo? Cretini di minoranza, l’Italia sta per scrivergliele e cantarle chiare alla Bce, Fmi e Ue. “E se non va, poi vengo a mangiare a casa tua?” si allontana così bofonchiando il cretino di minoranza. Se non va, dove vado a mangiare? Diventerà una domanda sempre più di massa e sempre meno di minoranza. Appena avranno finito di leggerla tutta intera la lettera dall’Italia alla Bce."

(www.blitzquotidiano.it)

Questa ipotetica lettera è l'essenza di quanto è avvenuto tra Italia, Europa e soprattutto Germania, che oggi ha grandemente dimostrato di non gradire la volontà popolare degli elettori italiani. Perché i tedeschi hanno capito come andrà a finire: quando qualcuno comincia a dire che non intende pagare per gli altri, in cuor suo ha già compreso di essersi preso la fregatura.

Un po' di


Da ieri e per i giorni a seguire, inevitabilmente si sentirà solo parlare di politica e alleanze di partiti.
Il tutto sotto i fendenti dello spread, dei crolli di borsa e delle minacce delle società di rating.

Trovare la formula politica giusta non sarà facile. Questa volta il pallino è in mano al centro sinistra. Sarà Bersani a trovarsi nell'occhio del ciclone dei mercati internazionali. Berlusconi può ora porgere generosamente la mano, ma è un aiuto che può risultare salutare come la cicuta, per il Pd.

La coalizione di sinistra poi non è solo Pd. C'è anche Sel, la quale già in campagna elettorale non gradiva la vicinanza di Monti, figurarsi quella del Cavaliere.
Quindi un'eventuale grande coalizione potrebbe essere Pdl, Pd e centro Montiano (senza Casini?).

Sia la coalizione di centro sinistra, che quella di centro destra (Lega ed altri) si sfascerebbero per garantire la governabilità. Ma sicuramente potrebbe essere messo in pratica il programma di Bersani: un po' di questo e un po' di quello. Infatti non potrà fare ciò che vuole.

Non potrà aumentare le tasse con patrimoniali, perché il Pdl lo impedirebbe. Non si potranno nemmeno fare tagli, in quanto la parte sindacale del Pd non lo lascerebbe fare. Non potrà ottemperare alle promesse di austerità fatte in Germania, in quanto il Pdl è in buona parte ostile alla Merkel e alle sue politiche.

L'unica politica perseguibile potrebbe essere quella della spesa pubblica, ma sotto l'occhio della finanza internazionale e degli acquirenti esteri di Btp, la cosa non è praticabile.
Al limite si potrà fare un po' di tutto. Ma molto poco.

Per evitare questa trappola il Pd potrebbe decidere di fare un governo di minoranza e chiedere il voto sui singoli provvedimenti in Parlamento. Un Vietnam tra Pdl e grillini senza poter usare il voto di fiducia in Senato (o almeno usarlo sperando nell'astensione di molti)
Un governo del genere non raggiungerebbe nessun obiettivo.

Potrebbe in alternativa tentare di allearsi o di avere un appoggio esterno dal M5s.
Può funzionare su un programma minimo condiviso. Ma l'M5s potrebbe mettere il Pd di fronte a scelte o richieste impossibili o quasi da evadere: come per esempio l'annullamento del contratto degli F35, o la rinuncia al progetto Tav Torino Lione.

Potrà il Pd sottostare a certe richieste che andrebbero ad incidere profondamente nei suoi interessi e in quelli di alleanze internazionali? Il movimento di Grillo potrebbe anche chiedere un referendum sull'euro. Una cosa che farebbe tremare i polsi agli eurocrati e agli attori economici della zona euro.

Sicuramente, ritrovarsi nei panni di Bersani è più difficile che stare in quelli del Berlusconi del novembre 2012. Li una via d'uscita c'era. Ora invece il Pd deve fare i conti con un Parlamento diviso e con il proprio orgoglio. Come si può rinunciare a governate dopo aver vinto? Eppure nel Pd si dovrebbe prendere atto, che pur vincendo, la legge elettorale e gli eventi rendono questa vittoria inconsistente. E non si può nemmeno recriminare sul Porcellum, come ho sentito fare a molti commentatori, in quanto la legge elettorale in discussione l'anno scorso era peggio. Ci saremmo trovati con Monti, Casini e Fini a gestire le alleanze dal centro. A piacimento loro, una volta con il Pd e un'altra con il Pdl. La cosa migliore sarebbe avere lo stesso sistema di voti per Camera e Senato.

In ogni caso il programma del prossimo governo sarà "un po' di..." in attesa di nuove elezioni fra un anno. Elezioni a cui il Pd potrebbe giungere paralizzato dai suoi limiti e dalle sue paure. Il giaguaro da smacchiare è sempre in agguato. Ma ora non c'è solo più lui, c'è anche il Camerlengo di Genova, che punta a realizzare la nuova sinistra e rottamare non solo i vecchi politici, ma tutto il Pd.

Come è stato scritto su "Il fatto quotidiano", ci vorrebbe un esercito di psichiatri per comprendere le strategie politiche del Pd. Fa di tutto per perdere le elezioni. Sostenere Monti per un anno invece di votare subito, o rinunciare alla forza e freschezza di Renzi sono solo due degli errori più macroscopici. E la situazione attuale non si presta a migliorare le cose. Senza contare che l'inchiesta su Mps va avanti, e potrebbe, assieme all'ingovernabilità travolgere definitivamente gli ex comunisti.

Ancora un po' di tempo... ma potrebbe essere ormai troppo tardi.

martedì 26 febbraio 2013

Un altro mirabolante risultato del governo Monti-Merkel

In azzurro le regioni fondamentali che consentono a Berlusconi di conquistare il Senato

Ecco le macerie. Ecco il parlamento 1/3, 1/3, 1/3 praticamente ingovernabile. E tutto questo grazie alla insensibilità di un premier avulso dal suo popolo. Monti in un solo anno ha prodotto un disastro, ha ridato smalto a un Cavaliere stracotto, che si è potuto presentare alle elezioni con numeri migliori dei suoi. L'economia ai tempi di Monti è in crollo totale. Impensabilmente peggiore di quella ereditata da Tremonti e Berlusconi.

Ma soprattutto il governo Monti è stato il miglior incubatoio del fenomeno Grillo. Molti italiani che giustamente, non avrebbero sopportato di rivotare Berlusconi, si sono riversati sul M5s per difendersi dal duo Bersani-Monti. Perché di difesa vera e propria si è trattato, contro l'austerità e la promessa di nuova austerità.

Vincitori

Berlusconi. Qualcuno potrà anche smettere di leggere a questo punto, ma nessuno mi toglie dalla testa che sia il più grande politico italiano della storia repubblicana e forse anche di quella sabauda. Più longevo, politicamente, di lui forse non c'è stato nessun altro. Mussolini ha governato per vent'anni ininterrotti, ma va detto che vinse le elezioni una sola volta, poi abrogò la democrazia. Così è facile. Berlusconi è in scena da vent'anni, in un sistema democratico, e presentandosi come protagonista ben sei volte alle elezioni. Io non so veramente come facciano molti italiani a dargli ancora fiducia, ma è impressionante il successo che riscuote ogni volta. Anche questa volta ha dettato la campagna elettorale: quando ha promesso che avrebbe tolto e restituito l'Imu è stato sbeffeggiato. Poi sia Bersani che Monti (persino Grillo) gli sono andati dietro...
Non ha sbagliato niente, o quasi, nella campagna elettorale. Con Grillo è stato protagonista quasi sempre.

Grillo e M5s. L'Italia è in rivolta. Contro la sua classe dirigente, classe politica e anche contro l'Europa. Il M5s, formazione per la prima volta alle elezioni politiche nazionali, se non è il primo, di sicuro è il secondo partito. Una cosa mai vista in Italia. Non sarà Rivoluzione Civile, ma sicuramente è una rivoluzione morbida. Tutti i politici della vecchia guardia, sono terrorizzati dall'ingresso di più di un centinaio di semplici cittadini dentro il palazzo del potere: faranno mancare il numero legale? faranno sfracelli nelle commissioni? cacceranno i lobbisti come i mercanti dal tempio? scopriranno le carte sugli accordi segreti tra i finti avversari? Qualcuno, e non dalle parti del Cavaliere, sta pensando di comprarsi qualche grillino più disponibile. Non credo avrà grande successo.
Chissà se il nostro Presidente in quel di Berlino, sentirà il boom, o continuerà a dimostrasi sordo a tutto, meno che agli ordini della Merkel e delle troike?
Il M5s può solo crescere. E sperare che il centro destra e il centro sinistra governino di nuovo assieme, per dimostrare che sono la stessa cosa. Grillo non deve fare altro che aspettare. Accadrà come alla fine della prima repubblica: Democrazia Cristiana e Partito Comunista si allearono e poi si unirono per contrastare la novità Forza Italia e Lega. Accadrà lo stesso con il M5s.

Con Grillo vince la democrazia 2.0 e il nuovo media della rete, contro tv e giornali cartacei. Il futuro è del Movimento 5 stelle. Gli altri sono ormai vecchi, ottocenteschi.

Vincitori ma vinti.

Bersani ed il Pd. Hanno vinto alla camera di stretta misura (0,50%), ma è andata peggio che con Prodi nel 2006. Anche perché Prodi imbarcò tutti compresa Rifondazione, mentre Bersani non ha voluto ne Di Pietro, ne Ingroia. Come al solito elezioni già vinte, sono state pareggiate.
Solo Sel di Vendola non è bastata. Anche perché nella sua Puglia ha vinto inaspettatamente il centro destra. Non essendo pugliese la cosa mi ha particolarmente stupito, perché avevo la convinzione che Vendola nella sua regione avesse ben governato.
La coalizione di centro sinistra vince ma non convince. Una vittoria di Pirro quanto mai inutile. Si pensava che il M5s rubasse voti solo a Berlusconi sui temi del populismo, ma ha rubato tantissimi voti anche al centrosinistra.

Il Piemonte del 2008 avrebbe dovuto insegnare. Un caso scuola: diviso fra provincia torinese più popolosa di centro sinistra, e le altre province di centro destra ha sempre avuto un equilibrio con una leggera predominanza della sinistra. E' stato il progetto Tav, una battaglia ecologista e contro gli sprechi, abbandonata dal centro sinistra per interessi poco trasparenti, a produrre la lievitazione del M5s. Nel 2008 il centro sinistra perse a favore di un decotto centro destra. Quei voti al M5s erano in predominanza voti di sinistra traditi dalle promesse alle coop rosse del settore costruzioni. Oggi in zona NoTav il M5s ha preso quasi il 45%.

Se il centro sinistra non segue programmi di sinistra, ma va dietro alla fascio-finanza bancaria di Monti e Merkel, difficilmente potrà scaldare i cuori degli elettori. E soprattutto rischia anche di perdere i suoi elettori storici.

Bersani ha fatto poi una campagna poco incisiva, scialba: ho sentito un pezzo di un suo comizio in cui diceva "noi non siamo quelli che dividono come la lega, noi non siamo quelli che fanno promesse impossibili ecc." Non si è capito però alla fine chi fossero i piddini, solo cosa non fossero. Credo che vedremo in questi giorni Renzi in tv con la faccia mesta, lo sguardo pensoso, l'atteggiamento contrito. Sarà tutta una commedia. Sicuramente appena fuori dall'occhio dell'obiettivo delle telecamere farà saltelli e capriole. Perché sa che sconfitto Bersani, ora tacca a lui. Sarà una piccola e dolce vendetta. E quando avrà messo le mani sul partito lo rivolterà come un calzino.

Perdenti

Monti e il centro. Il centro è una chimera inseguita da qualche vecchio democristiano nostalgico. Il centro da solo non esiste. Se ne sono finalmente accorti Casini e anche Fini. Non so se questi due antichi frequentatori delle istituzioni ritorneranno in Parlamento, ma sicuramente ci ritornano con una forza ridottissima.
Se dobbiamo ringraziare Monti per qualcosa, è proprio l'estinzione dell'Udc e di Futuro e libertà. Non c'è riuscito Berlusconi, ce l'ha fatta Monti.

Monti e il partito dei "Fate presto" sulla stampa main stream, sono irrilevanti presso gli elettori italiani. A mala pena la sua coalizione supera gli sbarramenti elettorali. L'Europa non capisce l'Italia, non capisce la presa di Berlusconi sul suo elettorato, non capisce perché la socialdemocrazia in Italia non sfonda. Non capisce perché agli italiani Monti non piace. Infatti, nella circoscrizione estero dell'Europa, il vincitore è Monti (Senato). Questo è sintomatico della distanza che c'è fra i sentimenti degli europei e degli italiani.

Monti paga soprattutto il disastro creato dal suo governo, anche se negato e taciuto tenacemente da tutta la stampa italiana. Ma gli italiani non sono stupidi, non solo non credono troppo alle promesse di Berlusconi (anche se ci sperano), ma vedono con i loro occhi qual'è la situazione reale dell'economia. Lo vedono tutti i giorni in strada, al supermercato, in fabbrica e negli uffici. Non gli si può raccontare che si vede la "luce in fondo al tunnel".

Ingroia e Rivoluzione Civile. Con la disfatta di Ingroia, viene travolto anche Di Pietro e altri politici che furono protagonisti con il centro sinistra. Come Sinistra Arcobaleno, anche Rivoluzione Civile è stato un movimento sovrastimato dai sondaggi. Era sempre dato in bilico sul 4%. In realtà ha preso la metà. Forse è stato cannibalizzato dal M5s, che come movimento antagonista dava più garanzia. In realtà molti politici della vecchia guache italiana, volevano utilizzare Rivoluzione Civile come trampolino per tornare in Parlamento. Gli è andata male. Ingroia inoltre, un po' come Monti, non si è dimostrato a suo agio nei panni di politico.

Tutti gli altri non ottengono risultati utili. A cominciare dal movimento di Giannino che comunque era ben lontano dalle percentuali, non generose, dei sondaggi.

Chi si loda s'imbroda.

Il detto è riferito all'autore del post. Però voglio ugualmente far notare, che l'11 febbraio ero già in grado di capire come sarebbe andata a finire, analizzando i trend delle medie di tutti i sondaggi pubblicati fino all'8 febbraio:


Come si vede dal grafico era evidente che centro destra e centro sinistra si sarebbero incontrati intorno al 30%. E si vedeva bene la crescita del M5s che valutavo tra 20 e 25%. Ma avvertivo che la salita non sembrava rettilinea, ma una curva parabolica. E così è stato. Non ho sbagliato troppo nemmeno con il centro montiano. L'errore è stato rilevante con Ingroia, ma del resto i sondaggi hanno un errore insito del 3-4%. Difficile stimare partiti di queste dimensioni.

Ora non si potrà far altro che un governo Fassina-Brunetta (vedi "Il Monti bis non è obbligatorio"). Il che potrebbe anche non essere una cosa così sbagliata.

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Another amazing result of the government Monti-Merkel


In blue the key regions that allow Berlusconi to win the Senate

Here the rubble. Here's parliament 1/3, 1/3, 1/3 practically ungovernable. And all this thanks to the insensitivity of a prime minister away from his people. Mr. Monti in a single year has produced a disaster, has revived a tired Cavalier Berlusconi, which has been submitted to the election with the best numbers of his own. The economy at the time of Monti is in total collapse. Unthinkably worse than the one inherited from Tremonti (former Minister of Finance) and Berlusconi.

But above all, the Government Monti was the best incubator of the Grillo phenomenon (Five Stars Movement). Many Italians who rightly, would not bear to vote again Berlusconi, voted M5S on to defend the duo Bersani-Monti. Defense because it was real, against austerity and the promise of new austerity.

Winners

Berlusconi. Some may even stop reading at this point, but no one takes away from the head which is the largest of the Italian political history of the republic and perhaps even the pre republic. Longest-serving, politically, than he perhaps there was no one else. Mussolini ruled for twenty years without interruption, but it must be said that he won the elections once, then repealed democracy. So it's easy. Berlusconi is on stage for twenty years, in a democratic system, and presenting himself as the protagonist six times in the elections. I really do not know how to do many Italians to give him more confidence, but it is impressive success collecting every time. This time also dictated the election campaign, when he promised that he removed and returned the IMU (house taxation) was jeered. Then both Bersani (Democrat Party) and Monti (even Grillo – Five stars movement) went behind the ...
Not wrong at all, or nearly so, in the election campaign. With Grillo was the protagonist almost always.

Mr. Grillo and 5 Stars Movement. Italy is in revolt. Against its ruling class, the political class and also against Europe. The M5S, training for the first time in national elections, if not the first, surely it is the second largest party. Something never seen in Italy. Will not be Civil Revolution (small Labour Party), but it certainly is a soft revolution. All politicians of the old guard, they are terrified by the entry of more than one hundred ordinary citizens into the palace of power: will make a quorum? make havoc in commissions? they shall cast out lobbyists as the merchants from the temple? discover the secret agreements paper between on the fake opponents? Someone, and not by the parties of the Cavalier Berlusconi, he's thinking of buying some deputies of Mr. Grillo longer available. I do not think it will have great success.
Does anyone know if our President on a trip to Berlin, hear the "boom", or continue to be deaf to everything except the orders of Merkel and trioka?
The M5S can only grow. And hope that the Conservatives and Labor govern together again, to prove they are the same thing. Grillo does not have to do anything that wait. Happen as the end of the "First Republic": the Christian Democrats and the Communist Party formed an alliance and then joined together to fight the new Forza Italia (first Berlusconi's party) and the Lega Nord (regional party in northern Italy). It will be the same with the M5S.

With Mr. Grillo wins democracy 2.0 and the new media network, against the TV and newspapers. The future is of the 5 Stars Movement. The others are old, nineteenth century.

Winners but losers.

Bersani and the Democratic Party. They won the Chamber of Deputies by a narrow margin (0.50%), but it went worse than Prodi in 2006. Prodi also because all embarked including the Communist, while Bersani did not want it Di Pietro (legalistic party), it Ingroia (Civil Revolution). As usual election already won, are matched.
Just "Left Ecology and Freedom party" of Vendola was not enough. Also because in his Puglia unexpectedly won the Conservatives. I do not live in Puglia and the thing I was particularly surprised, because I had the conviction that Vendola in his region had well governed.
The progressive coalition wins, but not convincing. A Pyrrhic victory as ever in vain. It was thought that M5S steal votes only to Berlusconi on the themes of populism, but it stole many votes to the Labour Party.

Piedmont region in 2008 was supposed to teach. Typical case: divided between the most populous Turin's province on behalf of the labor party, and the other provinces on behalf of the conservative party, has always had a balance with a slight predominance of the labor. It was the project TAV (high-speed train), a battle ecologist and against waste, abandoned by the labor for interest opaque, to produce the leavening of M5S. In 2008 the labor lost for a weak conservative party. Those votes M5S were predominantly the votes of the labor betrayed by promises to red cooperative (of the old Communist Party) in the construction sector. Today in the area “No Tav” M5S took nearly 45% of voters.

If the labour party does not follow programs of left, but goes after the fascism-finance banking of Mr. Monti and Mrs. Merkel, is unlikely to warm the hearts of voters. And above all also risks losing his constituents historians.

Bersani has made a campaign then not very effective, tasteless: I heard a piece of his speech in which he said "we are not those who divide like the Lega Nord, we're not the ones that make impossible promises etc.." in the end, I did not understand who are the liberals, just what they were not. I think we will see these days Mr. Renzi (Bersani's primary antagonist) on TV with the sad face, the thoughtful look, the attitude contrite. It will be a whole comedy. Surely just out of the eye lens cameras will jumps and somersaults. Because he knows that defeated Bersani, now he will be the new leader. It will be a small and sweet revenge. And when he put his hands on the party revolt as a sock.

Losers

Monti and politic center. The political center is a chimera chased by some old Christian Democrat nostalgic. The political center alone does not exist. They've finally realized Mr. Casini And also Mr. Fini. I do not know if these two ancient institutions goers will return to Parliament, but surely we are back with a very small force.
If we have to thank for Monti anything, it is the extinction of the UDC (Union of Center party) and the Future and Freedom Party. Did not succeed Mr. Berlusconi, Mr. Monti has done it.

Mr. Monti and the party of "Hurry up" on the main stream press, are irrelevant in Italian voters. Barely his coalition over the barriers election. Europe does not understand Italy, does not understand the power of Berlusconi on his electorate, does not understand why the Social Democrats in Italy does not penetrate. The Europe does not understand why Italians do not like the party of Monti. In fact, in the foreign jurisdiction Europe, the winner is Monti (Senate). This is symptomatic of the distance that exists between the feelings of Europeans and Italians.

Mr. Monti pay above the mess created by his government, although persistently denied and concealed by the Italian press. But Italians are not stupid, not only do not believe the promises of Berlusconi too (although we hope), but they see with their own eyes what is the real situation of the economy. They see it every day in the street, at the supermarket, factory and offices. It can not tell you see the "light at the end of the tunnel."

Ingroia and Civil Revolution. With the defeat of Ingroia, is overwhelmed even Di Pietro (legalistic party) and other politicians who were protagonist with the progressives. As the "Sinistra Arcobaleno" (Left-rainbow Party), also Civil Revolution was a movement overestimated in polls. He was always given in the balance at 4%. Actually took half. Maybe it was cannibalized by M5S that as antagonistic movement gave more warranty. In fact, many politicians of the old Italian labour, wanted to use the Civil Revolution as a springboard to return to Parliament. He has gone bad. Ingroia also a bit as Monti, has not been shown at ease in the role of political.

All the others do not get useful results. Beginning with the movement of Giannino (to halt the decline party), which, however was far from the rates, by not generous polls.

Who praises himself dirty broth.
(a saying that means that those who praises himself is inelegant)

That is referred to the author of the post. But I want to also point out that on February 11, I was able to figure out how it would end, analyzing the trend of the averages of all polls published until 8 February:


As you can see from the graph it was clear that conservatives and Labour would meet around 30%. And you could see the growth of M5S considered that between 20 and 25%. But I felt that the climb did not look straight, but a parabolic curve. And so it was. I'm not too wrong even with the politic center of Monti. The error was significant with Ingroia (Civil Revolution), but the rest of the surveys have inherent error of 3-4%. Difficult to estimate parties of this size.

Now you can not do anything that a government Fassina-Brunetta (the left party's economist and the Berlusconi's economist). Which may not even be something so wrong.

lunedì 25 febbraio 2013

L'ascensore spaziale e altri sogni



Lo spazio può diventare la prossima frontiera dell'umanità, la prossima occasione di crescita economica e sociale. Non però alle condizioni attuali e sopratutto ai costi attuali. Mandare su Marte un robot che sferraglia nella polvere fotografando primi piani di rocce, può essere una grande conquista scientifica, ma al costo di milioni e milioni di dollari, lo possono fare solo la Nasa e l'Esa incidendo sui debiti pubblici di Usa ed Europa.

In attesa che si arrivi a maneggiare forze nuove come quella gravitazionale, che permetteranno di modificare la struttura dello spazio-tempo, o della "grana" quanto-meccanica dell'universo, permettendoci di arrivare alle stelle più vicine e oltre, si devono trovare modalità per raggiungere lo spazio, che siano più economiche di quelle fornite dai razzi a propellente chimico. Si tratta di passare dai "velieri" ai "jumbo-jet" per fare un paragone con i viaggi trans-oceanici. Ma nell'attesa di arrivarci, stendere una lunga fune fra le due sponde dell'oceano può essere un modo per ridurre i costi.

In questa prospettiva si pone l'antica idea dell'ascensore spaziale. Un'idea ripresa l'anno scorso da Sergey Brin di Google, l'ideatore degli occhiali interattivi che saranno fra poco in commercio (Project Glass).
I creativi di Google, attraverso il "X Lab", stanno riproponendo questo vecchio sogno fantascientifico. Un ascensore per raggiungere lo spazio e mettere in orbita più facilmente oggetti e persone.

Sempre più le aziende nate in internet, diventano grandi sponsor per imprese innovative nel mondo reale. Per esempio il creatore di PayPal, Elon Musk è diventato anche imprenditore spaziale, realizzando i nuovi razzi della SpaceX per la Nasa.

Altre notizie pervenute in questi mesi, ci informano dell'interesse di due aziende americane, non si sa fino a che punto realistico, per sfruttare gli asteroidi a fini estrattivi. Secondo alcuni osservatori, ai costi attuali, non sarebbe conveniente né estrarre oro, né platino, né altre terre rare. Un ascensore spaziale potrebbe rendere economicamente convenienti operazioni di questo genere. Infatti non faciliterebbe solo lo spostamento di satelliti e astronauti nello spazio, ma anche la discesa di materie prime estratte da altri pianeti e asteroidi. Oggi queste considerazioni paiono fantascienza, ma è ovvio che con il continuo esaurimento delle ricchezze naturali della Terra, prima o poi ci si dovrà rivolgere all'esterno.

"I prodromi di quello che può essere considerato un ascensore spaziale risalgono al 1894: in tale data, il fisico e scienziato russo Konstantin Ciolkovskij, insegnante a San Pietroburgo, nel suo saggio dal sapore fantascientifico Sogni sulla Terra e sul cielo si ispirò alla Torre Eiffel per ipotizzare un'analoga struttura a base molto larga capace di raggiungere il limite dell'orbita geostazionaria;
...
Lo stesso Cjolkovskij, tuttavia, che aveva calcolato diverse variabili gravitazionali ... riconobbe come fisicamente irrealizzabile una torre come quella che aveva teorizzato nella sua opera: in effetti un qualsiasi manufatto capace di raggiungere l'altezza di circa 36 000 km dovrebbe anche prevedere un diametro di base dell'ordine delle decine, se non delle centinaia, di km; ... è altamente probabile, non esistendo allo stato attuale alcun materiale con una resistenza alla compressione atto a sostenere una struttura del genere, che essa collasserebbe sotto il suo stesso peso.

Nel 1957 uno scienziato sovietico, Yuri Artsutanov, concepì un metodo più realistico per costruire una torre spaziale. Artsutanov suggerì di utilizzare un satellite geosincrono come base dalla quale costruire la torre. Utilizzando un contrappeso, un cavo sarebbe stato abbassato dall'orbita geostazionaria fino alla superficie della Terra mentre il contrappeso veniva esteso dal satellite allontanandolo dalla Terra, mantenendo il centro di massa del cavo immobile rispetto alla Terra. Artsutanov pubblicò la sua idea nel supplemento domenicale della Komsomolskaja Pravda nel 1960.

Produrre un cavo lungo oltre 35.000 km è tuttavia un'impresa non facile. Nel 1966 quattro ingegneri statunitensi proposero uno studio sul tipo di materiale adatto per costruire un cavo portante, presumendo che la sua sezione fosse uniforme su tutto il percorso. Essi trovarono che il carico di rottura necessario avrebbe dovuto essere il doppio di quello di qualunque materiale esistente, inclusi grafite, quarzo e diamante."

(it.wikipedia.org)

Le difficoltà non mancano anche se probabilmente oggi potrebbero essere superate con nuovi materiali compositi:

"Lo scienziato americano Bradley Edwards ha suggerito la creazione di un nastro sottile come la carta e lungo 100.000 km, che avrebbe una possibilità maggiore di resistere all'impatto con delle meteoriti. Il lavoro di Edwards si è espanso fino a prevedere lo scenario della costruzione, il progetto del climber (l'unità che si arrampica lungo il cavo), il sistema di trasmissione dell'energia, il metodo per evitare i detriti orbitali, il sistema di ancoraggio a terra, la resistenza all'ossigeno atomico, come evitare i lampi e gli uragani posizionando la piattaforma di ancoraggio nel Pacifico Equatoriale occidentale, i costi di costruzione, la tabella di costruzione e i pericoli per l'ambiente. Sono stati fatti piani per completare la progettazione ingegneristica, per lo sviluppo dei materiali e per iniziare la costruzione del primo ascensore.
...
Il più grande impedimento tecnologico al progetto proposto da Edwards è il limite imposto dal materiale di cui sarebbe formato il cavo. I suoi calcoli richiederebbero una fibra composta da nanotubi di carbonio legati da una resina epossidica, con un carico di rottura minimo pari a 130 GPa (ndr GigaPascal = 1 miliardo di Newton al metro quadrato = circa 100 milioni di chili al metro quadrato); comunque, test condotti nel 2000 su nanotubi di carbonio a parete singola (SWCNT) - che dovrebbero essere notevolmente più resistenti della corda legata con la resina epossidica - indicano che la massima resistenza realmente misurata in laboratorio è pari a 63 GPa, equivalente circa alla trazione di 6300 kg (in peso) per millimetro quadrato di sezione."
(it.wikipedia.org)



Per il momento quindi i materiali a disposizione, o perlomeno sperimentali, non sono ancora all'altezza di una tale opera. Ma questi potrebbero già essere utilizzati per facilitare la discesa e la salita da corpi celesti con gravità inferiore:

"Un cavo Marziano potrebbe essere molto più corto rispetto a quello terrestre. La gravità di Marte è il 40 % della gravità terrestre, mentre la sua rotazione intorno al suo asse avviene all'incirca nello stesso periodo di tempo. A causa di ciò, l'orbita geostazionaria marziana è molto più vicina alla superficie, e quindi l'ascensore sarebbe molto più corto.


Un ascensore lunare non sarebbe così fortunato. Dato che la rotazione della Luna mantiene sempre la stessa faccia verso la Terra, il centro di gravità del cavo dovrebbe essere ai punti di Lagrange L1 o L2, che sono punti di stabilità speciali, che esistono tra ogni coppia di corpi in un'orbita, dove le forze gravitazionali e rotatorie si bilanciano. Il cavo punterebbe o in direzione della Terra (per il punto L1), oppure nella direzione opposta alla Terra (per il punto L2). Comunque, a causa della bassa gravità lunare, la massa totale del cavo sarebbe notevolmente inferiore a quella dell'ascensore terrestre, dato che sarebbe necessario meno materiale per fornire la resistenza necessaria a supportare il cavo stesso contro la gravità lunare. Senza un contrappeso il cavo "L1" dovrebbe essere lungo 291.901 km .... Considerando che la distanza tra la Terra e la Luna è di 351.000 km, questo è un cavo molto lungo. Cavi molto più corti, forse non più del doppio della lunghezza della distanza di circa 60.000 km per i punti L1 o L2 del sistema Terra Luna sarebbero sufficienti se un grosso contrappeso, ... fosse piazzato all'estremità del cavo."
(it.wikipedia.org)

Ma risolti i problemi tecnici, che non si limitano solo al cavo, ma anche alla tipologia di navette arrampicatrici (i climber) lungo il cavo, al modo di fornire energia a queste "cabine", alle deformazioni dinamiche prodotte dalle navette che salgono e scendono lungo il cavo ecc. i risultati in termini economici dovrebbero essere notevoli:

"Con ascensori spaziali come questo, i materiali potrebbero essere inviati in orbita ad una frazione del costo attuale. Il costo per raggiungere l'orbita geostazionaria è tra i 10.000 $/kg e i 40.000$/kg attualmente. 
...
Per un ascensore spaziale, ... Utilizzando le specifiche del progetto elaborate dal Dr. Bradley Edwards, "il primo ascensore spaziale ridurrebbe i costi di lancio immediatamente a 100 $/lb" (220 $/kg). I costi di sviluppo potrebbero essere più o meno equivalenti, in dollari attuali, ai costi necessari per sviluppare il sistema Shuttle. I costi marginali di un viaggio consisterebbero solamente nell'elettricità richiesta per sollevare il carico dell'ascensore, la manutenzione e, in un progetto solo per carichi ascendenti (come quello di Edwards), il costo dell'ascensore. Il costo dell'elettricità, dati gli attuali costi della rete elettrica e l'attuale efficienza di laser e pannelli solari (1 %) è di 32 $/kg. In aggiunta, potrebbe essere possibile recuperare una parte del costo dell'energia utilizzando degli ascensori che permettano la discesa dei climbers, che genererebbero energia frenando la discesa ..."

Per non appesantire il cavo con strutture che trasportano energia elettrica, la Nasa pensa di fornire energia alla navetta climber attraverso un laser a terra, le cui onde elettromagnetiche verrebbero assorbite da un pannello fotovoltaico speciale a bordo del climber.

Che il progetto cominci a transitare dalla letteratura di genere (Le fontane del paradiso, 1979, A. C. Clarke) ai laboratori e studi di ingegneria è palesato dal fatto che anche altri se ne stanno interessando:



"La società di costruzione nipponica Obayashi è intenzionata a costruire un ascensore spaziale in Giappone entro il 2050? Questo fantascientifico mezzo di trasporto dovrebbe permettere di trasportare le persone dalla terra fino a una stazione spaziale posta a un decimo della distanza dalla luna. L'ascensore utilizzerà nanotubi di carbonio super-resistenti per le cablature e secondo Obayashi sarà già pronto nel 2050. Il tutto sarà lungo quasi 100.000 chilometri, circa un quarto della distanza dalla luna, e sarà attaccato alla Terra in uno spazioporto ancorato sul fondale oceanico. All'altro capo invece sarà posto un contrappeso, nel bel mezzo dello spazio. L'ascensore viaggerà a una velocità di circa 200 km/h, con buone probabilità alimentato da motori magnetici lineari.
Ciononostante impiegherà circa una settimana per raggiungere la stazione e potrà ospitare un massimo di 30 persone.

In cima, la stazione spaziale avrà a disposizione strutture necessarie all'abitazione e diversi tipi di laboratorio. L'energia elettrica sarà invece generata da pannelli fotovoltaici che produrranno corrente a sufficienza da lasciarne un quantitativo utilizzabile anche sulla Terra.
Già la NASA aveva fatti degli studi sugli ascensori spaziali, assegnando nel 2009 circa 900.000$ a LaserMotive, affinché sviluppasse un ascensore robotizzato alimentato da laser. Ma, nonostante un ascensore spaziale ridurrebbe significativamente i costi relativi a tutte le missioni spaziali, comparandoli a quelli del lancio in orbita di un razzo; l'infrastruttura, a giudicare dagli enormi ostacoli tecnologici che tira in gioco, andrebbe probabilmente a costare diverse miliardi di dollari per essere costruita.

Riportando le parole di un responsabile della Obayashi: "al momento non possiamo stimare il costo del progetto, tuttavia cercheremo di fare costantemente dei progressi, in modo che il progetto non finisca semplicemente tra i sogni nel cassetto."

www.brucialanotizia.it
www.obayashi.co.jp (in giapponese, attivare traduzione in google)



Altri stanno facendo studi su ascensori spaziali meno pretenziosi, come questo di un ascensore lunare: liftport.com

"Il Deep Space Tether Pathfinder (DSTP) è un cavo rotante di 5000 km, del peso di due tonnellate, da inviare nello spazio profondo per testare la progettazione di un LSE o MSE. Come prova della capacità degli ascensori spaziali per riportare campioni dalla superficie, la rotazione del DSTP verrebbe utilizzato per abbinare la velocità relativa tra un vertice e la Luna durante un passaggio ravvicinato, consentendo la raccolta di un campione di superficie in un "touch-and-go" affascinante di un obiettivo adatto alla ricerca scientifica, come il fondo del cratere Shackleton nella regione lunare Sud Polare. Il campione raccolto potrebbe poi essere riportati sulla Terra dal rilascio di una capsula di ritorno più tardi, dopo circa una mezza rotazione, quando il vertice dell'ascensore è diretto verso la Terra per una traiettoria ritorno diretto. 

Il Lunar Space Elevator Infrastructure (LSEI), un seguito al DSTP, è un cavo molto più lungo che si estende dalla superficie lunare, al punto punto di Lagrange (EML 1) verso la Terra. Il prototipo LSEI, che richiede un lancio di un veicolo per carichi pesanti, sarebbe in grado di sollevare circa 1 tonnellata di campioni lunari all'anno, e distribuire una quantità simile di materiale sulla superficie lunare. Il LSEI migliorerebbe significativamente la capacità di abitare lo spazio profondo con DSH (Deep Space Habitat) al punto EML1, per una piccola frazione del costo totale di un DSH permetterebbe in loco la ricerca di laboratorio dei campioni lunari, nonché il supporto robotico per esplorazione della superficie."

Il progetto dell'ascensore spaziale non è l'unico alternativo ai razzi tradizionali. E' quello che però permette un  miglior riutilizzo del materiale spaziale, e quindi in termini economici, consente di ammortare in modo più rapido e più a lungo nel tempo l'investimento iniziale.

Un'altro sistema alternativo potrebbe essere quello delle slitte elettromagnetiche.


"L’agenzia spaziale statunitense sta studiando un nuovo veicolo in grado di essere lanciato orizzontalmente con una catapulta magnetica per posizionare in orbita, a costi più contenuti degli attuali lanciatori, piccoli carichi paganti. L’aereo, di forma cuneiforme, verrebbe lanciato in volo lungo un binario elettrico accelerato da un motore lineare (o spinto a bordo di una slitta a gas, o secondo il principio della levitazione magnetica, gli studi si sviluppano a tutto campo), dopodichè, sostenuto dai motori scramjet a Mach 10, raggiungerebbe gli strati superiori dell’atmosfera per lanciare in orbita con una capsula autopropulsa, simile al secondo stadio di un missile, il carico utile. L’aereo, terminata questa fase, rientrerebbe alla base atterrando sulla pista del sito di lancio.

Il progetto prevede una rotaia lunga circa 3 chilometri, che si svilupperebbe parallela lungo la zona d’accesso alla piattaforma di lancio 39A, e capace di accelerare l’aereo almeno fino a 1.000 km/h."

(www.difesanews.it)

Si tratta di sistemi a metà strada tra il cannone di Jules Verne, che sparava gli astronauti sulla luna dentro un proiettile, e il classico razzo. Alcuni in realtà pensano a strutture molto più lunghe di tre chilometri, che sviluppandosi su alte montagne, potrebbero catapultare una navetta direttamente nello spazio.


"I razzi utilizzati per mandare in orbita veicoli spaziali, è il metodo meno adatto e più costoso, perché al decollo, la maggior parte del peso è costituito dal propellente. Il costo attuale per mandare un chilogrammo in orbita terrestre è di circa 10 mila dollari, mentre per un lancio con equipaggio il prezzo sale a 100 mila dollari per chilogrammo di passeggero.

Stiamo usando i razzi perché non si dispone ancora di un ascensore spaziale! La soluzione alternativa? Il Progetto di lancio Startram proposto da Gorge Maise e James Powell, inventore con Gordon Danby, del treno a levitazione magnetica Maglev, utilizzati in Cina e in Giappone, si basa appunto su questa tecnologia esistente del superconduttore Maglev. Insomma, una catapulta elettromagnetica.

Il progetto di prima generazione prevede un tubo sottovuoto costruito sul fianco di una montagna, per effettuare il lancio. Fa pensare al cannone gigante di Georges Méliès nel suo film Viaggio nella Luna del 1902. Ma l’accelerazione sarebbe troppo forte per un essere umano. Entra allora in ballo il progetto di seconda generazione (foto), un tubo sempre sottovuoto elevato ad un’altitudine di 20 km, grazie ad un supporto a levitazione magnetica, e mantenuti al suolo da cavi metallici. Costo previsto: 60 miliardi di dollari, inferiore comunque ai 170 miliardi spesi per il programma Space Shuttle. Perché allora investire in un progetto così enorme? Il costo per mandare 1 Kg in orbita scenderebbe così a 40 dollari (250 volte inferiore al costo attuale). “Il treno spaziale magnetico Startram dovrebbe inaugurare una 'nuova era' per l'umanità, inviando 4 milioni di persone all'anno in orbita entro il 2032” sostengono i progettisti. Per gli scienziati della NASA, il progetto è fattibile."

(www.futurix.it)

Né l'ascensore spaziale, né la catapulta elettromagnetica alta 20 Km sono uno scherzo: prevedono investimenti decisamente importanti. Sarebbe comunque un investimento rivolto al futuro, non più solo all'esplorazione scientifica (comunque importante), e consentirebbe di iniziare lo sfruttamento commerciale dello spazio.
Sempre meglio che costruire l'inutile "Morte nera" di Guerra Stellari ("L'opera più costosa della Galassia").

domenica 24 febbraio 2013

Googledaggi (2)

(clicca sul grafico per ingrandire)

Come già fatto per il precedente post "Googledaggi", ho misurato la popolarità in google di alcune parole chiave della campagna elettorale, per vedere se a distanza di una decina di giorni fosse cambiato qualcosa fra gli utenti di google. La pagina che permette queste ricerche è la seguente:

adwords.google.com

Nel grafico in testa, il confronto fra le ricerche riferite tra il 15 gennaio-15 febbraio e le ricerche effettutae tra il 24 gennaio-24 febbraio, dei cognomi dei principali protagonisti della campagna elettorale. Come nel caso precedente è stata fatta la verifica sia su "Monti" che su "Mario Monti" in quanto la parola monti è di uso comune e interessa molte altre ricerche in campo turistico-geografico. Lo stesso problema sussiste per "Grillo", ma direi che qui è trascurabile: ci sono molti più turisti e hotel mira-monti, che entomologi...

Come si vede dal grafico "Bersani" rimane stabile, ma meno ricercato comunque di "Berlusconi" che subisce un calo. Cala anche "Monti", ma in compenso subisce un enorme balzo la ricerca "Mario Monti" (l'unica). Anche le parole "Grillo", "Ingroia" e "Giannino" sono meno ricercate rispetto dieci giorni addietro. Vince sempre "Grillo" e a meno di un improvviso interesse per l'insetto canterino, direi che si tratta di ricerche inerenti il noto comico.

Per quanto riguarda le sigle e nomi di partito non eseguirò un raffronto con le ricerche di 10 giorni fa, in quanto temo che i precedenti dati forniti da "adword" siano palesemente errati per alcuni partiti. In particolare per Sel, Udc e Fli (e probabilmente anche Pd) in quanto i dati della ricerca globale (mondiale) sono identici ai dati della ricerca locale (Italia), il che non può essere realistico.

Quindi qui di seguito il grafico con le parole e sigle che compongono i nome dei partiti e la loro popolarità presso gli utenti di google, tra 24 gennaio e 24 febbraio:

(clicca sul grafico per ingrandire)

Come dimostra il grafico, in rete si contendono la maggiore popolarità "Pd" e "M5s". Gli altri compaiono nelle ricerche degli italiani molto più raramente. Ho scelto di verificare sia "Scelta civica" che "lista Monti" a causa dei numeri veramente esigui: ma a quanto pare la formazione di centro non è quasi mai fatta oggetto di ricerche in google. Sono maggiormente ricercati i termini "Udc" e "Fli", malgrado nei sondaggi il rapporto è completamente inverso. Anche nel campo del centro destra, è curioso notare che è molto più ricercata la combinazione "Lega nord" che la sigla "Pdl".

Mappatura del cervello


Questa volta l'Europa ha battuto sul tempo gli Usa con il suo progetto ambizioso HBP (human brain project - vedi qui il relativo post). Ma anche gli Usa hanno annunciato al mondo il loro progetto sul cervello umano, e che sia un progetto importante e strategico è evidente nell'annuncio dato non da uno sconosciuto funzionario, ma dallo stesso presidente Obama.

"L'EQUIVALENTE dello storico progetto Genoma, ma per il cervello. E' l'ultima sfida di Barack Obama, pronto a lanciare un progetto decennale per mappare la mente e scoprirne a fondo il funzionamento, analogamente a quanto è stato fatto dai genetisti anni fa con il 'Human Genome Project'
...
il piano, denominato "Brain Activity Map Project" verrà concretamente presentato a marzo e prevede la collaborazione pubblico-privato. Molte agenzie federali, assieme a fondazioni private, aiuteranno un team di neurologi e nanoscienziati nei loro sforzi di portare avanti la conoscenza dei miliardi di neuroni presenti nel nostro cervello, per capire meglio come funziona la nostra percezione sensoriale e in ultima analisi il nostro stato di coscienza. Con questo progetto si spera anche di acquisire nuovi sviluppi scientifici e tecnologici per trovare nuove terapie per malattie gravi come l'Alzheimer e il morbo di Parkinson. Ma si spera di fare passi avanti anche nella cura all'autismo e alla schizofrenia. Inoltre, ci si augura di porre le basi per nuovi studi più avanzati nel campo dell'intelligenza artificiale.
"
(www.repubblica.it)

In pratica sono gli stessi obiettivi medicali ed informatici presenti nel progetto europeo HBP. Tanto che viene da chiedersi per quale motivo Europa e Usa non uniscono i loro sforzi finanziari per giungere al medesimo traguardo. C'è evidentemente una componente di concorrenza fra le due sponde dell'Atlantico, una componente di sfruttamento in anteprima, anche per scopi non proprio nobili, di scoperte scientifiche che potrebbero dare un vantaggio strategico, economico e militare.

Ma al di la di queste considerazioni di lotte commerciali e forse anche spionistiche, c'è in entrambe le ricerche sul cervello umano un'ambizione che va molto oltre le cure mediche (seppure importanti) e l'informatica. E' la ricerca da parte dell'Occidente di una nuova superiorità.

La superiorità dell'Occidente era palese fino a venti-trenta anni fa. Le produzioni a più alto contenuto tecnologico erano appannaggio dei paesi più evoluti dell'occidente. Al limite nei paesi del secondo e terzo mondo erano collocate produzioni industriali estrattive, o a basso contenuto tecnologico.

Oggi non è più così. Anche grazie alle politiche di dislocazione delle produzioni delle multinazionali in paesi a basso costo di manodopera, molte conoscenze, come quelle informatiche sono migrate nei paesi dell'estremo oriente. Se negli anni '70 c'era solo il Giappone, fedele alleato atlantico, ad avere accesso a certe conoscenze, ma solo in funzione di "copiatore e miglioratore", oggi il Giappone stesso risente della concorrenza di Corea, Cina, India e fra poco anche Vietnam e altri dell'Asia indocinese.

E non si è solo più in una fase di pura emulazione. Anche cinesi e indiani ormai fanno ricerca in questi campi e possono raggiungere anche risultati migliori di quelli conseguiti in occidente. Dal punto di vista del benessere dell'umanità è un fatto positivo avere questo fermento tecnologico dove prima regnava la bicicletta e l'aratro trainato da buoi. Dal punto di vista dell'Occidente invece, egoisticamente parlando, è un pericolo mortale. E la messa in dubbio di una supremazia culturale storica, secolare.

Ecco perché per l'Occidente è necessario cercare nuove frontiere. Se non puoi avere più risorse del tuo avversario, devi almeno cercare di essere più scaltro. Nel post precedente sul "Cervello artificiale europeo" ho esageratamente supposto che queste ricerche servissero in realtà per creare macchine intelligenti con il compito di controllarci, come nella migliore tradizione della fantascienza da Matrix a Terminator.

Un lettore non ha gradito questa esagerazione, ma la realtà non è molto lontana da questa visione. Quello che vuole ottenere l'Occidente è abbastanza evidente: riuscire a potenziare le facoltà intellettive umane per averne un vantaggio sul resto del mondo. Che poi venga fatto attraverso la realizzazione di macchine che imitano il funzionamento del cervello umano, o attraverso uno studio e potenziamento delle facoltà dei nostri cervelli biologici, questo probabilmente è ancora da stabilire. Le ricerche sono agli inizi, vedremo quali scoperte porteranno e che tipo di vantaggi ci daranno.

Ma che siano ricerche strategicamente importanti e rivolte al mantenimento di una supremazia tecnologico-culturale dell'Occidente è evidente dalle somme che sono in gioco: gli europei, in periodo di crisi dell'eurozona, hanno stabilito di spendere almeno 100 milioni di euro per dieci anni. Ma è probabile che poi la spesa lieviterà visto l'impegno nel progetto di tantissimi organismi ed enti pubblici e privati (www.humanbrainproject.eu).

Gli Usa, anche loro in una non floridissima situazione economica, probabilmente spenderanno di più:

"I dettagli della spesa a carico delle casse dello Stato non sono ancora chiari, tenuto conto del difficile stato della finanza pubblica americana. Dalle prime stime il costo dovrebbe aggirarsi sui 300 milioni l'anno, cioè almeno 3 miliardi per la durata del progetto. Tuttavia, Obama è determinato ad andare avanti. Nel suo ultimo discorso sullo Stato dell'Unione ha dedicato a questa materia appena poche frasi, ma molto indicative, citando la ricerca sulla mente umana un esempio di come il governo "dovrebbe investire nelle idee migliori". 

"Ogni dollaro investito nella mappatura del genoma umano - ha ricordato Obama - ha fruttato 140 dollari all'economia americana. Oggi i nostri scienziati stanno mappando la mente umana per dare risposte a malattie come l'Alzheimer. Stanno scoprendo medicine in grado di rigenerare tessuti e organi, stanno elaborando nuovi materiali per produrre batterie 10 volte più potenti. Ora è il momento di andare a fondo in questi investimenti in scienza e innovazione che creano tanti posti di lavoro".

Il precedente che Obama ha in mente è appunto il progetto Genoma. Costato 3,8 miliardi di dollari, la ricerca iniziò nel 1990 e raggiunse il suo obiettivo, cioè la mappatura genetica umana completa di tutto il Dna, nell'aprile del 2003. E secondo le stime del governo federale, già nel 2010 quella scoperta rese allo stato 800 miliardi di dollari."

Genetica e studio del cervello. Due ricerche che procedendo in parallelo potrebbero portarci molto lontano. Anche in territori eticamente complicati, o addirittura molto pericolosi. Ma ogni sfida umana alla natura porta con se dei pericoli. Inoltre il potenziamento delle facoltà cognitive umane, un domani potrebbe essere fondamentale per la sopravvivenza della nostra specie in un mondo sempre più sovraffollato e sempre più impoverito delle sue risorse naturali e biologiche.

sabato 23 febbraio 2013

Italia minacciata da instabilità politica

Come ci vedono i francesi.
da Le Monde

"Sempre favorito nei sondaggi, nonostante l'ascesa di Silvio Berlusconi e la svolta di Beppe Grillo , Pierluigi Bersani, il leader della coalizione di sinistra tende la mano. Le sue ultime riunioni, le sue ultime apparizioni televisive prima della interruzione della campagna Venerdì 22 febbraio a mezzanotte, sono stati destinati a perfezionare la sua immagine di unificatore: "Non abbiamo bisogno di nemici, non si divide il paese. Vogliamo governare e lo faremo senza fermarci solo al noi", ha detto agli elettori delusi dalla direzione del Popolo della Libertà, il partito fondato dal Cavaliere. Per i "Grillini", i sostenitori del comico blogger genovese, dice di essere d'accordo con loro: "Non abbiamo nulla contro coloro che lo ascolteranno. Comprendiamo la loro rabbia e disaffezione verso la classe politica, ma questo è uno stato mentale... prima di essere un atteggiamento politico."
Perché tante precauzioni e passo lento? A 24 ore dal voto delle elezioni generali (legislative e senatoriali) il 24 e 25 febbraio, il signor Bersani ha l'atteggiamento di tutti gli osservatori. Non è più sicuro di niente. Se dovesse avanzare la garanzia della sua vittoria alla Camera dei Deputati e la garanzia di ottenere il 55% dei seggi a causa del premio dato per la coalizione di maggioranza arrivata in testa, non altrettanto corrisponde al vero al Senato, dove il premio è concesso su base regionale. Nel caso in cui il centro sinistra non vince le due regioni chiave della Lombardia e della Sicilia, le più popolate d'Italia , dovrebbe cercare un'alleanza con gli eletti della coalizione centrista guidata da Mario Monti. Questa legge elettorale, approvata nel 2005, è stata chiamata "porcata" proprio dal suo autore, Roberto Calderoli eletto nella Lega di Nord.

Ma questa situazione ideale, sostenuta dalla comunità imprenditoriale, dalla Chiesa e dalle élite europee che si sentono rassicurati da un accordo tra il socialdemocratico poco conosciuto al di fuori dei confini d'Italia e una personalità più apprezzata all'estero che nel suo paese, può svapoare. Il motivo? Il crollo del voto a favore del sig Monti. Interdetti dalla pubblicazione due settimane prima delle elezioni, i sondaggi circolano sotto il mantello. Uno di loro ha dato, Venerdì, 9% o il 10% dei voti al presidente uscente. Se non riuscirà a varcare questa soglia, il numero di eletti potrebbe quindi non essere sufficiente per garantire la stabilità politica in Italia. Già, alcuni suggeriscono l'ipotesi di un ritorno alle urne o la formazione di una rischiosa - e difficile da mettere in atto - "grande coalizione" tra la sinistra, centro e destra.

PREVISTA PERDITA DI DINAMICITA'

Da una settimana, questo scenario apocalittico corre nei corridoi dei partiti politici a Roma, a Piazza Affari, vale a dire la Borsa di Milano, e nelle sedi degli istituti bancari. Delle note allarmanti circolano sul rischio di ingovernabilità della Penisola, terza economia della zona euro, entrata in recessione nel 2011 dopo la pesante austerità successiva (per un totale di  € 300 miliardi fino al 2014) e ancora gravata dall'enormità del suo debito (pari al 127,4% del PIL). E lo "spread", che misura il differenziale tra titoli di Stato italiani e i bond tedeschi. Gli interessi del debito italiano a dieci anni è pari al 4,50%, contro il 4,16% ai primi di gennaio. "Crediamo che l'attuale corrente pro-Europa, pro-austerità ha guadagnato la vittoria, ma la capacità di riforma del nuovo governo saranno vanificati dalla crescita della resistenza popolare ", scrivono gli esperti di Citigroup. Martedì 19 febbraio l'agenzia di rating Standard & Poor ha pubblicato un rapporto per rispondere alle domande dei principali investitori. In caso di maggioranza introvabile, S & P prevede una perdita di slancio nell'attuazione delle riforme per incrociare la crescita.

Sconnessa, la campagna non ha rivelato le linee di forza. L'avanzata della coalizione di sinistra, rigenerata dalle primarie nel dicembre 2012 che hanno portato Bersani in testa, ha fuso il suo effetto con l'entrata in campagna a sorpresa di Berlusconi (per la sesta volta dal 1994 ) e la "carneficina" del signor Grillo, il solo ad aver preferito gli incontri all'aperto nella neve o la pioggia, ai dibattiti sonnolenti televisivi. "L'uomo normale" d'Italia si accontentava delle promesse del possibile, fino a quando i signori Grillo e Berlusconi hanno giocato la loro carta. La seconda carta è la promessa di pagare "in contanti o assegno" una parte delle tasse pagate dagli italiani, la prima carta è la "settimana di 20 ore" e "un reddito minimo di 1000 euro" . Nel frattempo, il signor Monti non ha potuto trovare il suo posto in questa campagna tutta giocata sul tema della tassazione e di cui è diventato il capro espiatorio.

CONDIVISA L'AREA MEDIATICA

La campagna in Italia ha altresì manovrato intorno a degli ostacoli: gli scandali politico-finanziari che hanno colpito la banca Monte dei Paschi di Siena, vicino al Partito Democratico, o l'impresa della difesa Finmeccanica controllata dallo Stato, i cui leader si ritiene abbiano "innaffiato" varie parti, tra cui la Lega Nord, un alleato di Berlusconi. Ha anche condiviso spazio multimediale con la rinuncia di Papa Benedetto XVI e il Festival della Canzone a San Remo molto popolare... In queste condizioni, si cerca invano l'espressione di un "grande disegno" per l'Italia nelle proposte dei vari candidati. O l'inizio di un dibattito pubblico. Il peso della Chiesa e la sua influenza su tutte le parti (con l'eccezione del Movimento 5 stelle, la formazione del signor Grillo) ha soffocato il dibattito sui diritti civili, come è avvenuto in Spagna e in Francia .

Infine, la campagna ha evidenziato e aggravato il divario tra due mondi che oggi sembrano inconciliabili: da un lato, quello della casta "politica", di destra e di sinistra, impegnati a difendere i propri interessi e gli altri milioni di italiani stanchi dei benefici che questi hanno e che pesano come piombo sulla società. Bersani è consapevole: "Per lottare contro queste fratture devono esserci leggi chiare e trasparenti, regole semplici e comprensibili da tutti ", ha detto Giovedì a Le Monde. Sempre che possa governare."


Tutte le voci...


... su corse agli ippodromi, pettegolezzi dal conclave e notizie sulle corse clandestine di formula uno:

Ippodromi:
Per quanto riguarda gli ippodromi, le ultime corse del GP de la chambre e de senat sono riassunte qui.

La situazione sembra piuttosto statica, tranne per le notevoli prestazioni della scuderia cinque stellata di Igor Brick.

Conclave:
Le ultime dal conclave le potete leggere qui.

Le voci dal conclave segnalano l'improvvisa ascesa del Camerlengo di Genova che potrebbe superare e sorpassare in popolarità il Cardinale di Monza e Brianza.

Formula uno:
Le notizie più fresche dal mondo di motori le trovate qui.

Qui è sempre la Ferrari del pilota Piacentino a dominare. La Red Bull sempre seconda malgrado il pilota sia affetto da congiuntivite. Ma la Force India inanella giri su giri e si appresta ad arrivare terza senza problemi, grazie al pilota genovese.

Meno uno


In Italia bisogna inventarsi movimenti di cittadini, con ferree regole di disciplina e con ovvie regole di etica ed onestà pubblica per tornare ad un minimo di ragionevole decenza amministrativa. Da noi succede questo (vedi immagini di piazza S. Giovanni riempita dal M5s) e soprattutto succede che in caso di scandali quasi sempre il politico coinvolto non solo non si dimette dalla carica pubblica, non solo nega l'evidenza, ma rilancia con sfide al sistema giudiziario o difese corporative.

Duemila anni di storia non ci hanno insegnato nulla:

"... ebbi a leggere, su uno degli annali del Liceo (LOGOI N°8), una parte del celebre discorso di Pericle agli Ateniesi (461 a.C.): “Qui il nostro governo favorisce i molti invece dei pochi e per questo viene chiamato democrazia. Qui noi ad Atene facciamo così. Le leggi qui assicurano una giustizia uguale per tutti […]; non ignoriamo mai i meriti dell’eccellenza […] e la povertà non costituisce un impedimento. Qui noi ad Atene facciamo così. […]; Un cittadino Ateniese non trascura i pubblici affari […]; ma soprattutto non si occupa dei pubblici affari per risolvere le sue questioni private. Qui ad Atene noi facciamo così. Ci è stato insegnato anche di rispettare i magistrati, e ci è stato insegnato anche di rispettare le leggi […]. Un uomo che non si interessa allo Stato noi non lo consideriamo innocuo ma inutile […]; e noi non cacciamo mai uno straniero. Qui ad Atene noi facciamo così…”

Per un attimo, mentre attendevo che gli studenti prendessero posto dentro l’aula magna, ho immaginato chi dei nostri governanti passati o futuri potesse scrivere un discorso del genere sugli Italiani… e mi sono chiesto: non lo si può scrivere perché non abbiamo un pensatore così sopraffino o perché oggi l’oggetto del discorso non offre questi spunti?"


La disonestà pubblica non è solo un atteggiamento criminale da punire nei tribunali, ma è anche un pericolo per la democrazia. Mettere il potere nelle mani di disonesti, crea delle camarille e delle organizzazioni criminali che sopravvivono come cancri nel corpo dello Stato, uccidendolo a poco a poco. E' quello che sta accadendo all'Italia.

Anche oggi, in altre nazioni c'è un più alto senso etico e un maggior rispetto per i cittadini. Non che non si commettano errori. Ma sicuramente quando si viene pizzicati in flagrante, scoperti con le mani nella marmellata, o anche solo scoperta qualche bugia di troppo (vedi tesi di laurea copiate dai ministri tedeschi), si traggono le dovute conseguenze e si lascia la "cadrega".

Esemplare è il caso di seguito riportato avvenuto negli Usa, evento che per noi è pura fantascienza:

"COSE DELL’ALTRO MONDO…
…di quello di là dell’Atlantico, intendo.

di Piero Cammerinesi (corrispondente dagli USA di Coscienzeinrete Magazine e Altrainformazione)

Mi rendo perfettamente conto che la febbre da elezioni in Italia non dia molto spazio all’osservazione di quanto comunque continua ad accadere intorno al Belpaese, tanto presi come siamo a vituperare, avversare, osannare e sperare. Vi sono tuttavia degli avvenimenti che potrebbero essere di stimolo a capire meglio come si muovono le cose in altri Paesi e magari – perché no? - anche a confrontarci con gli altri, nel bene e nel male, s’intende. Ebbene, notizia di oggi, Jesse L. Jackson Jr. parlamentare ex-rappresentante dei Democratici nell’Illinois è comparso davanti ad un tribunale per rispondere dell’uso improprio di 750.000 dollari, provenienti dai fondi elettorali. Mr.Jackson era stato eletto al Congresso nel 1995, a soli 30 anni, a Chicago, dove era cresciuto, ed è stato uno dei giovani politici afro-americani di riferimento del Paese, attivo in particolare sulle questioni relative all'assistenza sanitaria ed all’educazione delle classi meno abbienti.

Fin qui nulla di strano, anche noi abbiamo avuto i nostri spensierati scialacquatori di fondi elettorali, ed anche in misure ben più cospicue, o sbaglio? Quello che diversifica questa vicenda da quelle ‘nostrane’ è che – prima di tutto - Mr.Jackson Jr. tre mesi fa, non appena ricevuto le imputazioni di cui deve rispondere, si era immediatamente dimesso dalla sua carica pubblica.

Ma il meglio deve ancora venire.

Proprio oggi, nel corso della prima udienza del procedimento penale, dopo il classico giuramento sulla Bibbia, richiesto dal giudice di dichiararsi colpevole o innocente – li avete visti i film americani no? – ha dichiarato letteralmente: "Colpevole vostro onore. Ho ingannato il popolo americano”. E ha aggiunto: “Ho speso del denaro che avrebbe dovuto essere usato per la campagna elettorale”. Lo accompagnava in tribunale il padre, quel Reverendo Jesse L. Jackson, icona dei diritti civili, che ha avuto una parte straordinaria nei movimenti democratici USA dell’ultimo terzo del secolo scorso.

A chi gli ha chiesto perché si era dichiarato colpevole ha risposto: “Non ho interesse a sprecare tempo o denaro dei contribuenti”.

Voi direte: ma ci sarà l’immunità parlamentare…dovranno chiedere al Congresso il permesso di arrestarlo. Niente affatto – a prescindere dal fatto che si è dimesso immediatamente e quindi non è più un deputato - a differenza di quanto avviene nel Belpaese il nostro spendaccione va incontro a una condanna di almeno 4 anni di carcere ed una multa da 10.000 a 100.000 dollari, dato che negli USA non c’è comunque immunità parlamentare per crimini di questo genere. Inoltre tutte la parti politiche si sono espresse chiaramente, escludendo nel suo caso la libertà provvisoria dopo la sentenza, la quale è prevista non tra due o tre anni, ma il 28 giugno e potrete rimetterci l’orologio.

Sapete cosa ha detto uscendo dal tribunale ai reporter? “Fate sapere a tutti che mi dispiace di averli traditi, Ok?

Come ha detto? Tempo e denaro dei contribuenti? Mi dispiace di avervi tradito? Ma vi rendete conto? Da noi, dopo la commozione di rito di fronte a parole del genere, cui i nostri parlamentari non ci hanno certo abituato, gli intitoleremmo almeno una piazza e gli assegneremmo una pensione a vita… O no?"