mercoledì 6 marzo 2013

Arriva l'inverno: compratevi un buon cappotto

Il cappotto - Renato Rascel

Sempre buone notizie di questi tempi. E' in arrivo un inverno glaciale, e forse spaventoso. Non so se basterà un cappotto caldo, forse saranno necessarie anche mutande di ferro.

Prendo spunto da un articolo dai toni religioso-millenaristici, nel senso di incubi millenaristi, di cupio dissolvi, apparso su Rischio Calcolato. Ma contenente anche un'analisi di cicli economici, un miscuglio strano e inquietante allo stesso tempo.

"§1. Cicli di lungo termine di Kondratieff.

É sotto gli occhi di tutti come il mercato americano continui a mantenersi alto, a ridosso dei livelli massimi di sempre, mentre le materie prime scendano, con bassi tassi di interesse ed un mercato immobiliare in risalita come anticipato dal lumber.

Situazione questa che presenta singolari analogie con i fatti nel marzo 2009 e che sembrerebbero essere inquadrabili nell’ambito dei cicli di Kondratieff.


Fase Kondratiev Miglior investimento Peggior investimento Caratteritiche
Primavera
(espansione)
Crescita inflazionistica
Azioni, immobiliare, materie prime,
basso rischio
Titoli di Stato e bonds (gli interessi rimangono bassi e stabili) Bassa inflazione, sistema bancario sano, crescita economica, crescita dei profitti delle aziende, innovazione tecnologica.
Estate
(Stagflazione)
Recessione inflazionaria
Materie prime, oro e immobiliare Azioni, Titoli di Stato e bonds (in salita gli interessi) Inflazioni, crescita debiti (aziende), crescita e profitti stagnanti, guerre emozionali.
Autunno
(Stasi)
Crescita deflazionaria
Azioni, titoli (interessi in caduta) ed immobiliare Materie prime ed oro Il livello dei debiti vola (consumatori), disparità di ricchezza, euforia in borsa, bassa inflazione.
Inverno
(Depressione)
Recessione deflazionaria
Oro, contante e materie prime a fine ciclo Azioni, immobiliare, titoli (interessi precipitati ma aumentano con la crisi del credito) Deflazione, collasso del debito, conflitti commerciali, sconvolgimenti sociali, guerre economiche.

Secondo i teoremi di Kondratieff ci troveremmo nella fase dell’inverno, caratterizzata da una incredibile somiglianza degli investimenti che dovrebbero essere fatti e che dovrebbero essere evitati. Di qui serissimi problemi sia concettuali sia operazionali. 


Come si constata dal grafico, l’inverno non sarebbe ancora passato e ci aspetterebbero altri lunghi anni di sofferenze, con inevitabile fasi di fine rialzo per alcuni elementi e fasi finali di ribasso per altri elementi. I grafici sembrerebbero eloquenti, ma potrebbero esser utilmente complementati da un’ulteriore analisi dei mercati finanziari per cercare di capire meglio in che contesto ci si trovi."
(www.rischiocalcolato.it)

L'"inverno economico" precedente non è stato una passeggiata. Sia dal punto di vista economico che politico, il periodo 1930-1950, non ci fa ben sperare per il futuro. E' bene tenerne conto. Se tutto si risolvesse con un periodo di confusione legato al movimentismo alla Grillo, potremmo già considerarci fortunati.

Sempre da Rischio Calcolato, era già stato pubblicato un grafico eloquente sull'indebitamento pericoloso della società americana:


"... come mostra il grafico, l’euforia del credito facile che provocò la Grande Depressione, la guerra e le miserie mondiali, è una collinetta, in confronto al’Everest di debiti che il paese ha accumulato fino al 2008, ossia alla furia indebitatrice del sistema bancario: e la discesa è solo cominciata. Guardate come fu ripida la discesa 1930-40, ossia quanto tragica l’improvvisa restrizione del credito; e provate a immaginare quanto sarà lunga, ripida e dolorosa la deflazione del debito che seguirà: se quella inghiottì una generazione, questa ne inghiottirà due o tre."
Anche l'andamento borsistico di Wall Street non prelude a niente di buono:


"L’esame dell’indice americano SP500 e del grafico settimanale continuerebbero a mostrare crepe nella struttura di base. Oltre a divergenze di prezzo e cedimenti nella forza rialzista, la volatilità non avrebbe ancora invertito, senza però poter escludere a priori una possibile ripresa di movimento della stessa, con conseguente caduta dei listini. I 1,300$ sembrerebbero essere il threshold tra bull market e bear market.

Nel complesso i segnali non sarebbero per nulla benevoli per il futuro degli indici americani. Anche se attualmente non si scorgono indicatori di crisi in arrivo la prudenza dovrebbe essere sempre raccomandata, perché il mercato orso potrebbe essere in agguato."


In realtà i segnali negati divengono palesi ormai anche in Italia, grazie al diffondersi dell'analisi tecnica:



"In questo grafico ... , che riassumente l'andamento della borsa americana dal settembre 2011, possiamo osservare la dinamica delle 5 onde impulsive del ciclo rialzista di Elliott.
...
nella fase della prima onda la massa degli investitori si avvicina con incertezza ai titoli; nella seconda, si assiste a qualche piccola presa di profitto; nella terza, gli scambi aumentano e i prezzi salgono potentemente, con notevoli guadagni; nella quarta, la tendenza segna il passo, perché i grossi investitori iniziano a chiudere le posizioni; nella quinta, il mercato sale artificialmente alle stelle, sospinto dall’atteggiamento persistentemente euforico della massa
...
l’onda “C”, impietosa, crea il panic-selling, fa terra bruciata dei facili entusiasmi e manda in fumo una generazione di risparmi."
...
Ci sono comunque ormai molti motivi per far scoppiare questa bolla borsistica. Il "Sequester", la mancanza di fiducia nei provvidenziali interventi della Fed, ma non ultimo anche l'esito delle elezioni italiane, che porteranno il piano europeo di uscita dalla crisi in una fase di stallo."



"Riprendendo un grafico riportato dalla società The Chartstore se noi calcolassimo il minimo probabile a 171 mesi dal massimo, ci troveremmo a marzo 2014, circa. Se dovessimo aggiungere altri sessanta mesi per avere un minimo simile a quello della grande depressione ci ritroveremmo nel marzo 2019, valore quasi coincidente con quello di Kondratieff.

Riassumendo, il presente decennio potrebbe essere caratterizzato da tutti gli elementi costitutivi dell’inverno di Kondratieff. E questo warning sembrerebbe corroborato dai fatti attuali. Quindi, se la prudenza è sempre non solo benvenuta ma anche obbligatoria, a maggior ragione dovrebbe essere esercitata in questo periodo. Il 2015 sembrerebbe essere l’anno del minimo definitivo, mentre il 2020 sembrerebbe essere quello di conferma dell’inizio di un nuovo periodo rialzista di lungo respiro."


Coprirsi bene, la stagione in arrivo sarà pesante. Guai a dimenticarsi della maglietta della salute.

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