lunedì 25 marzo 2013

Turi una falla e se ne apre un'altra


Si è appena risolto (si fa per dire) il caso Cipro, che ora si riapre la ferita Italia. Il fatto è che secondo me la felicità di questa mattina della borsa per la risoluzione del caso cipriota, era un poco fasulla. E' chiaro che il "metodo Cipro" ora potrà essere applicato ovunque in Europa. E potranno essere espropriati i correntisti di Spagna, Portogallo, Grecia e ... Italia. Un'ulteriore shock depressivo in arrivo sulle economie del sud.

Inoltre in Italia il risultato elettorale ha sconfortato chi fra gli investitori aveva puntato sulla continuità montiana con l'appoggio del Pd. Ma è andata in modo diverso e ora le agenzie di rating ci degraderanno fino a livello spazzatura. E' un gioco perverso fra investitori che fuggono dal club Med, e agenzie di rating americane, che pur descrivendo una situazione del tutto veritiera, giocano anche per distruggere la zona euro ed avvantaggiare il dollaro.

Perché quello che succederà è proprio questo. Quando non potremo più sostenere i "costi" dell'euro, saremo costretti, anche perché diventerà più vantaggioso, ad uscire dalla moneta unica. A meno che la Bce e la Germania si sveglino improvvisamene dal torpore della loro ideologia mercantilistica, liberista e fobico-inlazionistica e decidano di comprare i titoli di Stato dei paesi in difficoltà, senza se e senza ma. Stampando euro naturalmente.

Dubito molto che ciò potrà avvenire. Di sicuro fra pochi giorni finiranno i baloccamenti di Bersani e del Pd persi nei propri errori di strategia. Bersani correndo dietro a Grillo forse pensava di rimediare a vent'anni di errori, di passi falsi, di mancanza di coraggio. Ora se è vero quello che ci sta per piovere addosso, il governo d'emergenza con il Pdl si farà ed anche in fretta. Altro che governo dei sogni. Qua ci vuole un gabinetto di guerra, per governare una cloaca economico-sociale.

Vediamo come chiuderà Wall Street. Al momento gli indici sono passati al negativo. La borsa Usa è sempre da tenere sotto osservazione. Ha corso molto dalla crisi del 2008, ed ora si trova di nuovo ai massimi. Tutti si aspettano qualcosa. E sarà qualcosa di molto pesante che coinvolgerà tutto il mondo come è ovvio.

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