sabato 16 marzo 2013

Il grillismo estingue il berlusconismo?


Ci sono forse dei segni premonitori nell'aria. Si sente un cambio culturale nel modo di sentire degli italiani. Con Berlusconi gli italiani hanno creduto a un grande sogno di benessere, di ricchezza kitsch in stile soap opera anni '80. Un sogno che ha cozzato duramente con la realtà, un sogno che si focalizzava sullo splendore a 32 pollici del capo, sul mito individualista dell'uomo fatto da se, modello da esportare per tutti gli italiani in cerca di successo.

Un sogno che è servito anche a nascondere quella zona grigia (o marrone?) dove i nuovi protagonisti della politica hanno fatto finta di abbandonare i maneggi pre-mani pulite. E gli italiani hanno fatto finta di non vedere, hanno perdonato, nella speranza che questo fosse un prezzo da pagare per avere, o anche solo difendere un benessere diffuso.

In realtà il benessere diffuso è andato sempre più scemando, mentre nel contempo il malaffare politico ha continuato ad incrementarsi. Si è rotto un patto non scritto fra elettori ed eletti: facciamo finta di non vedere che rubate se in cambio ci date lavoro, pensioni, accesso ai finanziamenti, ospedali, scuole ecc.

Il sogno degli italiani sta cambiando, per opera di Grillo e della rassegnazione in cui li ha precipitati la crisi economica. Il sogno di facile arricchimento  berlusconiano ormai è percepito irrealistico da sempre più italiani. La crisi ha aperto gli occhi e svuotato le tasche. Ha prodotto rabbia e sconforto, ma anche voglia di cambiare, voglia di tornare con i piedi a terra. Inutile tenere la testa fra le nuvole e l'etere televisivo.

Tornare con i piedi a terra significa in un certo senso tornare a maggior semplicità. Il che implica anche ad una certa foga savonarolesca. Si rischia un "falò delle vanità" di tutti gli orpelli della democrazia, forse andando anche un po' oltre. Ma in Italia siamo così: o sprechi milionari per il mantenimento della politica e dei suoi vizi, o cancellazione totale del finanziamento pubblico, che rischia di far diventare la politica un affare per signori molto facoltosi.

Ma sono i rischi di questi periodi di reflusso calvinista. Credo che questa nuova visione della politica trasparente, pulita, senza compromessi, se i grillini riusciranno a mantenerla viva, attecchirà e diventerà una nuova cultura politica apprezzata dagli italiani. Anche gli altri partiti dovranno adeguarvisi, come furono costretti a farlo la Dc e il Pci nei confronti della nuova visione politica del berlusconismo negli anni '90.

Berlusconi ha fatto la sua epoca. I suoi acciacchi di salute sono sintomatici di un tramonto politico e culturale della sua egemonia sull'Italia. Non so se nelle prossime annunciate elezioni conseguirà un grande risultato, ma ormai sono gli ultimi fuochi, con il sostegno di un quarto o meno di italiani che ancora si aggrappano disperatamente al sogno del vecchio satiro, che oggi non pare più in grado di mantenere la promessa di felicità edonistica in stile anni '80.

Il nuovo sogno degli italiani è fatto di rigore, semplicità, informazione diffusa, rimozione di privilegi, abbattimento delle varie caste, che non potendo più mantenere le promesse, sono inutili ed anacronistiche.
E' un sogno che è augurabile contagi sempre più italiani, e sperabile contagi anche il resto d'Europa.

Stranamente, questa nuova atmosfera cultural-politica, sembra assecondata anche dall'empireo. Il nuovo Papa pare abbracciare, in modo autonomo, lo stesso modo di intendere il potere. Un Papa, che al di la del passato un po' ingombrante, sembra andare verso una maggior semplicità, frugalità, rigore e trasparenza. Un Papa che rifugge ori ed orpelli simboli di ricchezza, che utilizzava mezzi di trasporto pubblico ed oggi rifiuta automezzi lussuosi e personalizzati, il cui scrupolo di pagare il conto dell'albergo personalmente è simbolico della propria correttezza etica anche nelle piccole cose. Il Conclave sarà stato influenzato dal grillismo? sicuramente, come gli italiani nei confronti del tangentificio politico, la Chiesa è stata influenzata dai suoi scandali a ripetizione di questi ultimi anni. C'è un'esigenza di pulizia anche nella grande organizzazione religiosa del cattolicesimo.

Sta cambiando il vento, e sembra un vento benefico. La crisi dell'euro, malgrado ci abbia portato miseria, ci sta anche trasportando verso un'era di maggior etica nella vita pubblica. Qualcosa di strano, diverso dal solito e dal prevedibile sta avvenendo in Italia. Poteva nascere anche qui un'Alba Dorata, è emerso invece un movimento che ha le proprie fondamenta nella moralità. Un movimento che vuole fare pulizia, senza militarismi, nazismi, fascisti, roghi di libri, o caccia di minoranze etniche o di stranieri. E' una grande rivoluzione, che se avrà successo anche solo in piccola parte, ci renderà di nuovo orgogliosi di fronte al mondo.

E dopo vent'anni di berlusconismo non è poco.

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