sabato 7 marzo 2015

Le coste libiche sono sempre più vicine



Antefatto:

"Notevole risalita dei consumi di gas in Italia a Febbraio 2015, + 15.9 %

I primi due mesi dell'anno nuovo registrano un incremento nei consumi di gas secondo quanto viene diffuso dalla Snam nel proprio sito web. I dati sono quelli provvisori della Snam
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A Gennaio abbiamo consumato (mandato in fumo, particolato, vari residui volatili e CO2), 8069,6 milioni di metri cubi di gas contro i 6930,7 milioni di metri cubi dello stesso mese del 2014 con un aumento percentuale di ben il 15,9%.

La produzione nazionale di gas a Gennaio passa da 535,4 milioni di metri cubi dello scorso anno a 502,1 milioni di metri cubi, con una contrazione significativa di quasi il 6.2 % rispetto allo stesso mese dell'anno passato."

(mondoelettrico.blogspot.it)

Copiando un divertente titolo di Phastidio.net, mi viene da affermare che è "arrivata la ripresa e non ho niente da mettermi". Un'impennata dei consumi di gas può significare che c'è stato un inverno particolarmente freddo, e non mi pare il caso. O che sono effettivamente aumentati i consumi degli italiani. La famosa ripresina dello 0,1% forse c'è veramente... Ma anche qui non risulta nulla di ciò. Quelli sul gas sono dati falsi?

Colpo di scena.

"Verso la Bancarotta: Contrordine… I Consumi di Gas in Italia Crollano anche a Febbraio in cui si faceva notare che:

O non avevamo visto che i consumi erano cresciuti del 15,9% rispetto allo stesso mese del 2014? Dai grafici vediamo che invece il consumo di gas è diminuito sia nel settore termoelettrico (1.107 milioni di mc contro 1.150,7 milioni di mc ) che industriale (1.684 milioni di mc contro 1.417,6 milioni di mc ) . Cosa non torna? Il consumo c’è stato, ed è contabilizzato nei dati Snam. 8.069,6 milioni di metri cubi del febbraio del 2015 contro 6.930,7 milioni di metri cubi del 2014. Parapà parapà parapà. Ecco qua, trovato cosa è cresciuto!

E’ aumentata la quantità di gas stoccata, passando da 1.796,3 Mmc del 2014 a 2.970,5 Mmc del 2015.

1.174,2 Mmc in più!

La speranza di crescitina è dunque mortina?
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per quale motivo l’Italia ha deciso di fare una mega scorta di GAS sul finire dell’Inverno senza aspettare il consueto lento riempimento estivo quando NORMALMENTE, l’offerta è alta e la domanda e i prezzi sono più bassi? (siccome la maggior parte del PIL mondiale si fa nell’emisfero nord)

Perché in un singolo mese l’Italia ha pompato gas nelle sue riserve strategiche come non ci fosse un domani, per l’astronomica quantità di 1174 Mmc (in un mese)?

Se vogliamo azzardare una ipotesi semplice la risposta è:

Perchè i servizi di intelligence italiani stimano che presto potrebbero esserci interruzioni nelle forniture da parte dei nostri partner per l’approvvigionamento del gas."

(www.rischiocalcolato.it)

Ma perché i nostri partner dovrebbero interrompere le forniture di gas? La Russia non sembra averne intenzione, anche se una recrudescenza della guerra civile in Ucraina potrebbe cambiare la situazione.

La Libia? La situazione in questo paese è effetivamente difficile. Qui potremmo essere proprio noi ad interrompere le nostre stesse forniture.
Proviamo ad unire i puntini.

"Zitti zitti, siamo partiti… Nel fine settimana appena concluso tre navi della nostra Marina, la Duilio, la Bergamini e la San Giorgio, sono salpate alla volta della Libia. Ufficialmente per una serie di esercitazioni, in pratica per essere pronti a qualsiasi evenienza e per ‘mostrare i muscoli’ alle milizie che si combattono nel paese che fu di Gheddafi.
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nonostante nessun via libera sia arrivato da Onu, Europa o Nato, l’opzione militare non può essere però scartata e, cosa più importante, non si può rischiare di farsi trovare impreparati.
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“Se non è un piano di intervento militare gli assomiglia molto – racconta Ilario Lombardo su La Stampa -. Le manovre navali nel Mediterraneo svelate ieri vengono confermate dai vertici dell’esercito. Le navi sono tre, potrebbero arrivare a quattro.
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Le navi italiane si fermeranno infatti a ridosso dalle acque internazionali, facendo così mostra della ‘forza’ italiana, ma anche a distanza d’intervento se la situazione a terra dovesse degenerare e rendere necessario un intervento per mettere in salvo tecnici e strutture economicamente interessanti per il nostro Paese, a partire dalla piattaforma offshore di Sabratha, a 80 chilometri dalle spiagge libiche. E’ questa infatti la struttura da difendere a ogni costo, con priorità altissima: se venisse colpita staccherebbe il rifornimento al terminal di Mellitah, che triangola con il gasdotto dell’Eni Greenstream, collegato alla Sicilia. A bordo della navi, come ancora Lombardo ha raccontato, i militari del reggimento San Marco e gli incursori del Comsubin, corpi che rappresentano l’elite dell’esercito italiano. Reparti pronti ed adatti proprio ad intervenire in operazioni di terra più che in esercitazioni in mare.

La piccola, ma non tanto piccola, flotta italiana (cui dovrebbe aggiungersi una quarta nave) tra equipaggi e reparti imbarcati arriva a contare circa tremila uomini."

(www.blitzquotidiano.it)

Ed anche il comportamento del premier in Russia è da valutare attentamente. Per quale motivo è andato di corsa ad incontrare Putin?

"Missione lampo, ma di grande significato politico per Matteo Renzi a Mosca, dopo la visita ieri a Kiev.
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ha discusso delle prospettive per una soluzione «politica e diplomatica» al conflitto ucraino, ma anche del ruolo di Mosca in Siria, nella lotta all'Isis e nella guerra in Libia, ormai diventato «una vera e propria emergenza».
In particolare, nell’affrontare la crisi libica il premier ha detto: «Siamo comunità diverse ma unite nella lotta contro il terrorismo: credo sia fondamentale che la Russia giochi un ruolo decisivo».
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Sulla Libia «abbiamo condiviso con Putin che occorre una risposta internazionale incisiva e il ruolo della Russia per storia e ruolo nell'Onu può essere decisivo». Così il presidente del Consiglio, Matteo Renzi, al termine dell'incontro con il presidente russo, Vladimir Putin. Renzi ha aggiunto che la priorità dell’Italia è «la battaglia contro chi vuole distruggere i valori su cui sono fondate le nostre comunità». E ha spiegato che « la minaccia del terrorismo e del fanatismo religioso è una minaccia particolarmente grave». In un’intervista all’agenzia russa Tass a vevadetto di contare molto «sull'aiuto che il presidente russo Putin e la federazione russa possono dare nel Consiglio di sicurezza perché il ruolo della Russia nella questione libica, anche alla luce dei legami storici tra Russia ed Egitto, può essere molto importante». E ha ribadito che il dossier libico è «prioritario»."
(www.ilsole24ore.com)

 Quindi in conclusione:

- l'Italia sta facendo enormi scorte di gas;
- la marina militare sta pattugliando le coste libiche:
- Il premier si è recato a Mosca per chiedere a Putin un avallo Onu all'intervento militare in Libia.

Per me la situazione è molto chiara. Meno chiari al momento sono gli effetti che provocherà un intervento militare italiano in Libia sulla nostra società. All'inizio ci saranno immancabilmente cittadini galvanizzati per la prova muscolare dell'Italia. Ma le cose cominceranno a mettersi male quando ci si troverà ad affronatare i primi fallimenti, quando cominceranno ad arrivare le prime bare tricolore in patria. Come avviene per tutte le guerre. 
A farne le spese sarà chi è al governo. Mi pare strano che Renzi rischi in questo modo la sua leadership. Ma non me ne stupisco, la sottovalutazione delle proprie decisioni, e la sopravvalutazione delle proprie capacità, sono nel suo dna.



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