mercoledì 22 febbraio 2012

Grecia di nuovo



Appena in salvo (?), la Grecia viene di nuovo punita da un'ondata di sfiducia. Chissà se l'agenzia Fitch agisce in virtù di una vera valutazione economica, o per conto di qualche famigerata società segreta bindelberghiana che vuole distruggere l'euro. Fatto sta che non crede al salvataggio greco:

"Incuranti delle maratone notturne a Bruxelles per salvare Grecia ed euro, le agenzie di rating seguono la loro tabella di marcia basata sull'analisi dei conti. Così l'agenzia Fitch taglia il già moribondo rating della Grecia di due gradini, da CCC a C. Per l'agenzia, lo swap di titoli di stato, con taglio del 53% del valore dei titoli greci nel portafoglio della banche, rappresenta un tipico caso di "distressed debt exchange", dove si mischiano azioni volontarie e azioni coercitive. L'azione coercitiva riguarda i detentori di bond che non hanno partecipato all'accordo ma che vedranno comunque ristrutturato il proprio credito in conseguenza dell'intenzione di Atene di introdurre una clausola di azione collettiva che si applicherà ai bond regolati dalla legislazione ellenica."
Così il rating è stato tagliato a C indicando che l'insolvenza è un evento altamemente probabile nel breve termine. Quando lo swap su titoli sarà completato, Fitch considererà i bond greci oggetto dello swap e quelli ristrutturati con l'adozione della clausola collettiva come un "credit event" e dunque come un'insolvenza."

(L'agenzia Fitch taglia il rating della Grecia da CCC a C: bancarotta «probabile a breve termine» 

E quindi oggi le borse ne hanno risentito, e di conseguenza anche lo spread degli altri Piigs, fra cui l'Italia. Il grafico all'inizio mostra la difficoltà dell'indice dello spread btp-bund decennali a varcare la soglia dei 350 punti. Vanificando tutto il lavoro di S. Draghi da LTRO.
In effetti, malgrado le baldanzose dichiarazioni di politici europei ed Usa, l'intervento di salvataggio greco è ancora un'incognita. Difficile dire se funzionerà. L'austerità imposta dai tedeschi sta generando una recessione che non aiuta, anzi, impedisce di superare la crisi.

"Intanto dopo aver incassato i 130 miliardi di aiuti da Ue e Fmi, il governo greco rivede al rialzo la stima sul rapporto deficit/pil 2012 che passa dal 5,4% al 6,7%, secondo la bozza previsionale preparata dall'esecutivo. «La recessione più profonda del previsto ha determinato una divergenza tra le stime sul deficit per il 2011, conseguentemente vanno ridefiniti gli obiettivi di finanza pubblica per il 2012» si legge nella bozza."

E se la Grecia non ce la farà, ci sono già in attesa altri Stati europei pronti a seguirla ("L'Europa può scoppiare?" - "L'Europa può scoppiare"). Anche per l'Italia, potrebbero arrivare a breve molte cattive notizie, inerenti la fine della cassa integrazione, quindi il licenziamento di molti lavoratori. E anche notizie di fallimenti di molte aziende, se il trend del Pil italiano dovesse continuare con questo andazzo ("Recessione tecnica" - "Recessione tecnica").

Prevedo vita dura per il governo Monti, a causa anche degli scontri che sta cercando con le forze sociali. Ma sinceramente non riesco a immaginarmi in questo momento un esecutivo che possa sostituirlo. Potrebbe essere solo un governo d'emergenza, non gestito da tecnici europeisti, ma da tecnici incaricati di riportare la lira in Italia e tutta la baracca fuori dall'UE.

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