lunedì 20 febbraio 2012

Sole gelido



L'attività solare langue come avevo già scritto in post precedenti (Che tempo fa? - Clima e crisi) e questa diminuzione di energia solare incidente sulla Terra potrebbe provocare una piccola era glaciale simile al minimo di Mauder. Un periodo freddo a metà del XVIII secolo. Gli inverni con forti ondate di freddo (due anni fa in Usa e Canada, quest'anno in molte aree europee) potrebbero essere il preludio di un'avvio di stagioni più rigide su tutto il pianeta.

Ma si cominciano già a fare previsioni sul prossimo ciclo solare (il n. 25), sulla base delle proiezioni passate. Il prossimo ciclo solare potrebbe essere ancora più tenue del presente.
"In questo documento: www.probeinternational.org , Livingston e Penn hanno fornito la prima valutazione riguardo l’entità del ciclo solare 25, basato su un modello fisico. La stima in questione riporta un picco massimo dell’SSN pari a 7, il che renderebbe il 25 il più debole ciclo solare da oltre 300 anni a questa parte!

Livingston e Penn hanno monitorato il declino nel campo magnetico delle macchie solari, prevedendo che le macchie solari scompariranno quando la forza del campo magnetico umbral scenderà al di sotto di 1.500 gauss, come riportato in questo loro grafico aggiornato al 2010:"

La scomparsa delle macchie solari, qui prevista nel 2020 circa, significa l'ingresso nel minimo climatico, in un'era climatica molto più fredda.
"Un ciclo solare che ha il suo picco massimo con un SSN pari a 7 ci farebbe davvero ritornare indietro di almeno 300 anni in quanto si tratterebbe di un valore assoluto perfettamente paragonabile a quelli che si verificavano (almeno così risulta in base ai dati disponibili e alle ricostruzioni) durante il Minimo di Maunder."




Quindi ci sono forti possibilità che invece di un innalzamento delle temperature globali, si vada incontro all'opposto. Ci stiamo preparando alla desertificazione del pianeta, invece dovremmo prepararci al suo congelamento. E' uscito proprio in questi giorni il saggio dal titolo "2050 - il futuro del nuovo nord" di L. Smith in cui si paventa un surriscaldamento tale del pianeta per cui tutti vorranno andare ad abitare al circolo polare artico. Potrebbe essere un gigantesco errore di valutazione, nel 2050 ci potremmo trovare nel pieno di una piccola era glaciale.

Ma c'è di più. Come suggerisce un utente del blog http://daltonsminima.altervista.org non solo si andrebbe incontro a una piccola era glaciale, ma potrebbe accadere qualcosa di molto peggio, da far tremare i polsi. Altro che stabilirsi nelle zone artiche!
Sul sito del NOAA (National Oceanic and Atmospheric Administration) è apparso questo inquietante raffronto:

"ABSTRACT:
Osservazioni dirette del numero delle macchie solari sono disponibili per gli ultimi quattro secoli, ma serie di più epoche sono necessarie, ad esempio, per l'identificazione di una possibile influenza solare sul clima e per testare i modelli della dinamo solare. Qui riportiamo la ricostruzione del numero di macchie solari che copre gli ultimi 11.400 anni, in base alla concentrazione dendrocronologica datata al radiocarbonio. Si uniscono modelli basati sulla fisica per ciascuno dei processi collegando la concentrazione di radiocarbonio con il numero delle macchie solari. Secondo la nostra ricostruzione, il livello di attività solare nel corso degli ultimi 70 anni è eccezionale, e il periodo precedente di attività altrettanto elevato si è verificato più di 8.000 anni fa. Troviamo che nel corso degli ultimi 11.400 anni, il Sole ha avuto un'attività magnetica a un livello analogo all'odierno solo nel 10% del periodo e quasi tutti i precedenti periodi di alta attività sono stati più breve dell'episodio attuale. Nonostante la rarità della situazione attuale di alto numero medio di macchie solari che potrebbe indicare che il Sole ha contribuito al cambiamento climatico insolito durante il ventesimo secolo, si segnala che la variabilità solare è improbabile che sia stata la causa dominante del riscaldamento forte durante i passati tre decenni."


Nonostante l'ultima frase sembra messa li per non smentire la fede nel Global Warming, c'è di cui rimanere piuttosto preoccupati. Ricordo che nel periodo seguente l'11500 a.C. si sono estinti gli ultimi animali preistorici: mammut, mastodonti (elefanti più grandi degli attuali), elefanti americani, bradipi americani (uno pesante quanto un elefante), tigri dai denti a sciabola, bisonti e ungulati giganti, armadilli giganti, toxodonti (ippopotami preistorici) ecc.. 
Solo per fornire un ulteriore dato "agghiacciante", benchè conosciuto da tutti, si deve ricordare che molti mammut morirono all'improvviso, mentre stavano tranquillamente brucando la steppa. Alcuni sono stati trovati con il cibo nello stomaco: si sono congelati quasi all'improvviso.

Nessun commento:

Posta un commento