domenica 9 settembre 2012

Il pianeta rosso è blu

Prime immagini del suolo marziano fine anni '70 - sonda Viking 1 

sonda Viking 2

Probabilmente è un post banale, ma è un dubbio che mi porto dietro dagli anni '70 e forse oggi l'ho risolto: comincio a pensare che il così detto "pianeta rosso", lo sia solo per pochi centimetri. E' come quei dolci spolverati di cacao che sembrano scuri, ma al di sotto presentano un colore completamente diverso.

Già negli anni '70 osservavo le immagini qui sopra sulle riviste dell'epoca, e mi infasidivano certe velature azzurrognole sulle foto del pianeta rosso, mi pareva che ci fosse qualcosa di un po' falso in queste colorazioni. Ma all'epoca si diceva, i colori non erano riprodotti fedelmente, le telecamere a colori dell'epoca erano ancora poco evolute.

Ricordo i primi televisori a colori, sopratutto quelli a basso costo, che presentavano colorazioni assurde. O troppo blu, o troppo verdi o troppo rossastri. Erano quasi impossibili da regolare su un colore naturale. Quindi, se Marte è il "pianeta rosso" per definizione, mi dicevo, non bisogna farsi ingannare dalle immagini delle sonde Viking. Sicuramente i loro occhi elettronici non funzionavano correttamente. La stessa Nasa era scettica sulla colorazione delle immagini provenienti da Marte.

Ma oggi, la tecnologia è più affidabile, e certamente su sonde che costano milioni se non miliardi di dollari la Nasa non monta l'ultima telecamera in offerta al supermercato. Le trasmissioni a colori sono migliorate e sono migliorati gli schermi video dei moderni media. Difficilmente ci sorgono dei dubbi sui colori e sulle tonalità iridescenti dei nostri monitor e delle tv di ultima generazione.

Quindi oggi, analizzando le ultime immagini a colori di Curiosity,  riabilito le vecchie foto (di quasi 40 anni fa!) scattate delle sonde Viking e posso affermare che i colori azzurrini di certi sassi, non erano difetti di trasmissione o assemblaggio delle immagini. Erano proprio così. Lo dimostrano le recenti immagini scattate dalle moderne camere fotografiche della sonda Curiosity.

Dove la polvere rossastra è stata spazzata via, Marte mostra spesso dei sassi di un intenso colore blu/ azzurro.
Tanto per cominciare, la nuova sonda è stata catapultata in un luogo insolito di Marte. All'interno di un cratere (Gale), che se su Marte ci fosse il mare, sarebbe una specie di laguna:


E questo cratere, presenta al suo centro un monte, con attorno una depressione scura, che vista dall'alto appare come una specie di grossa pozzanghera fangosa ancora umida:


Questa "pozza" a mezza luna ha una colorazione piuttosto grigia, sicuramente non rossa come il resto del pianeta. Ma vista da vicino, cioè con gli occhi di Curiosity, appaiono di nuovo delle sfumature bluastre:


Ma in altre immagini, oltre allo sfondo grigio-blu dello strano "lago di fango" che lago non è, si vedono benissimo in primo piano una miriade di sassi che nella parte non impolverata sono proprio blu:



Anche il primo sasso analizzato da Curiosity è azzurrino, sotto la polvere rossastra:


E poi ci sono anche le stupefacenti immagini riprese dal Mars Reconnaissance Orbiter, la sonda di supporto in orbita, che in realtà sono riprodotte in colori falsati (accentuati, non sostituiti). Le parti blu e azzurre dovrebbero essere più grige e scure. Ma comunque evidenziano il fatto che il suolo di Marte, sotto lo strato di polvere rugginosa, tende al blu:


Da notare che anche i dintorni di Curiosity, spazzati dai razzi di atterraggio, sono meno rossastri e un po' tendenti al blu. Inoltre anche il suolo colpito violentemente da uno dei pezzi della sonda in fase d'atterraggio, la "gru del cielo", mostra evidenti segni bluastri:


(Immagini Curiosity: www.nasa.gov)

Sulla Terra sono di colore blu delle rocce basaltiche (rocce magmatiche) dette scisti blu, che contengono un minerale chiamato "glaucofene".

 "Il nome deriva dal greco ... = "di colore azzurro-bluastro"" (it.wikipedia.org)

"Il glaucofane è un minerale appartenente al gruppo dei silicati, sottogruppo degli inosilicati anfiboli.La sua formula è Na2 (Mg,Fe)3 Al2 Si8O22(OH)2." (it.wikipedia.org)

La colorazione blu, comunque non è una novità nel sistema solare. Anche le fotografie più recenti di Mercurio (sonda Messenger) hanno evidenziato strisce di materiale proiettato dai crateri di colore bluastro:


La conclusione è che Marte sia prevalentemente rosso-ocra solo per un sottile strato superficiale. Il suolo profondo e le rocce hanno un colore prevalentemente più grigio con sfumature azzurre.

Gli occhi delle sonde Viking ci vedevano bene, non erano daltonici...

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