venerdì 21 settembre 2012

Polvere di partiti



Le elezioni si avvicinano e i partiti si fanno trovare sempre più impreparati.
Non si fa in tempo ad analizzare le divisioni nel Pd sotto stress primarie, che arriva come un fulmine a ciel sereno un nuovo macigno sul Pdl. Pare che i due stanchi partiti campioni del bipolarismo non reggano più.
Non solo,  si copiano i programmi, come dice Grillo, ma si copiano anche i problemi.

Il Pd si divide tra bersaniani, renziani, vendoliani ed ex margheriti, in una confusione totale. In cui non c'è nulla di certo, nemmeno le primarie stesse.
Il Pdl è diviso in maniera più sotterranea e nascosta, ma è comunque diviso. Soprattutto perché nel prossimo Parlamento, i posti disponibili per gli onorevoli del Pdl saranno la metà o anche meno. E allora gli ex An, si chiedono se non sia il caso di tentare la fortuna da soli senza Berlusconi. Potrebbero avere qualche chance in più.

E in tutto il casino preesistente, arriva poi la vergognosa figuraccia laziale.
Tutto il lavoro fatto da Berlusconi in questi giorni per tentare di rilanciare il Pdl è stato vanificato dalla giunta regionale Polverini. Per il Cavaliere una crociera mediatica da buttare. Hai voglia a promettere di abolire l'Imu se poi i tuoi amministratori sprecano le già ridotte risorse pubbliche in maniera così demente.

Come può il potenziale elettore del centro destra, anche quello disposto a perdonare la mancata riforma liberale, l'appoggio al governo Monti ecc. a tornare a fidarsi di questa accozzaglia di personaggi arraffoni e incapaci? Non può.

E' vero che ognuno ha gli amministratori che si merita, ma a tutto c'è un limite. Ci dovrebbe essere per lo meno un senso del limite nelle coscienze di chi ha la responsabilità di dare l'esempio pubblico. E va bene il pranzo e la cena di rappresentanza, e va bene la festa celebrativa, e va bene il servizio fotografico, e va bene le consulenze... ma tutte queste cose andrebbero fatte con un minimo di decenza. Un pensiero alla lobby e al clan, ma anche un pensiero sempre rivolto all'elettore che soprattutto oggi, soffre per la crisi economica.

Ma a quanto pare l'arroganza di certo potere è tale da pensare che queste azioni rimarranno nascoste e impunite per sempre.
Nella sciagura poi è un peccato, anzi è un errore per la dirigenza del Pdl l'aver impedito alla Presidente Polverini di dimettersi. Berlusconi avrebbe fatto una miglior figura assecondando le dimissioni e approfittando della situazione per fare pulizia nel partito.
Altro che pericolo di effetto domino!

Ma forse è impossibile, perchè il Pdl è spesso guidato a livello locale da personaggi non troppo trasparenti. E perdere questo genere di capetti significa perdere un sacco di voti. 
Comunque, se il Pdl non sarà in grado di rigenerarsi, poco male, ci penseranno gli elettori votando altri partiti e movimenti.

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