domenica 23 settembre 2012

La missione di "Rigor Montis"



Beppe Grillo nel suo comizio gridato dal palco di Parma, ha detto che Monti, "Rigor mortis", un esorcista al contrario, sta facendo gli interessi di Francia e Germania. Le quali pensavano di investire e prendersi a pezzetti l'Italia. Invece hanno sbagliato l'investimento e ora rivogliono i soldi indietro. Il nucleare non è partito, l'acqua è rimasta quasi pubblica. 
Quindi il loro sistema bancario si vuole liberare dei nostri titoli di Stato, a prezzo pieno (non quello svalutato di oggi). In pratica Monti è una specie di curatore fallimentare incaricato di saldare i creditori. Messo al governo italiano da loro stessi. Ed infatti sta avvenendo un fenomeno di spostamento di ingenti fondi dalle banche italiane a quelle del nord Europa. La pressione fiscale asfittica serve proprio a questo scopo.  Nel post "Le patacche del Sole" spiegavo proprio questo piano in relazione all'aumento e diminuzione dello spread:

"o i mega esperti di economia e finanza nostrani sono gravemente incapaci d'analisi e deficitari in matematica;
o c'era un piano politico predisposto, non tanto per cacciare Berlusconi, che in fondo è solo un innocuo populista catodico, ma per insediare un governo delle banche e dei banchieri guidato da Monti.

Un piano redatto in qualche consiglio di amministrazione di banca straniera, per fare in modo di utilizzare il popolo italiano come portafoglio, come salvadanaio da spremere per risanare i conti della finanza allegra europea (cioé tedesca).

Le nostre tasse sono servite per pagare gli interessi sul debito o per risanare, attraverso i fondi salvastati, banche tedesche impelagate in investimenti ellenici e spagnoli sballati? Perchè l'Italia partecipa al "salvataggio" di Grecia, Spagna, Irlanda e Portogallo a beneficio di banche varie europee, e non a beneficio dei cittadini europei?"
(spensierata-mente2.blogspot.it)

Ma non c'erano solo gli investimenti ellenici e spagnoli, ad essere sballati. Erano avventati anche quelli prospettati in italia, programmati senza prevedere la volontà popolare italiana.
Ma ci sono delle prove di questo piano di riacquisto di titoli italiani e spoliazione delle ricchezze del popolo italiano? Certo che ci sono, le ho riportate nel post "Come ti frego la Bundesbank":

original Alcune Considerazioni Elettorali e Bancarie sulla Faccenda dellItalianizzazione del Debito Pubblico 

"il ritmo di sostituzione nel possesso di titoli di stato fra residenti e non residenti è di circa 30 miliardi di euro al mese.
...
ai ritmi attuali verranno spostate in mani italiane altri 330 mld di euro portando il totale in mano straniera a soli 267 miliardi di euro ovvero il 14% circa di un debito pubblico stimato intorno a 2 trilioni a quella data [delle elezioni ndr].
...
Lazzardo che il governo italiano sta tentando è evidente: far nazionalizzare dalle banche italiane il più in fretta possibile il debito pubblico italiano...
...
Un piano di nipponizzazione dell'Italia: in Giappone il 90% del debito pubblico è in mano nazionale e i rendimenti sono al minimo indispensabile per annullare l'inflazione. ...

La Bcenon può acquistare i titoli di Stato dei paesi europei, ma in compenso le banche europee non hanno problemi di accesso ai fondi della Banca Centrale. Lo dimostrano l'ultimo intervento Ltro (Long Term Refinancing Operation da 1.000 miliardi) rivolto alle banche europee, che non ha incontrato eccessivo contrasto presso gli ultraliberisti tedeschi di stretta osservanza. Lo dimostra anche la funzione di regolatore del mercato interbancario adottata dalla Bce, in mancanza di fiducia tra istituti di credito europei, che non si prestano più denaro.

L'obiettivo di Draghi e Monti potrebbe quindi essere quello di realizzare un Ltro permanente, senza naturalmente denunciarlo."

E anche questo si sta avverando con il piano di acquisto di titoli cha sarà indefinito, senza l'indicazione di un limite (salva Stati Mes). In questo modo potrà essere trasferita, con l'aiuto della Bce, l'ultima trance di titoli detenuti all'estero, verso le banche italiche. E le nostre banche potranno anche lucrare la differenza tra il rendimento dei titoli e il prestito Bce all'1%.

Gli unici a non guadagnarci sono i cittadini italiani, che oltre ad alcune "riforme" e manovre con cui hanno versato allo Stato (franco-tedesco) un centinaio di miliardi, perderanno con la caduta del Pil circa 50 miliardi. E pagheranno alle proprie banche circa 10 miliardi di interessi e un paio alla Bce. Quindi al popolo italiano il piano franco-tedesco costerà circa 160 miliardi in un anno. Più l'acquisto dei titoli italiani che prima erano all'estero, che il popolo italiano acquisterà attraverso banche, fondi d'investimento, assicurazioni, fondi previdenziali ecc.

E questo piano è ormai operativo e quasi completato. Il Ltro è stato fatto e le nostre banche ne hanno preso una fetta di 250 miliardi. Le manovre sono state fatte e l'Imu prelevata già per un terzo circa. Il Pil è irrimediabilmente crollato.
Anche se Grillo vincesse con il 90% dei voti, ormai il piano ha avuto successo. Anche se uscissimo dall'euro,  anche se l'Italia fallisse, queste ricchezze sarebbero irrimediabilmente perse. Ma almeno con la ritrovata sovranità monetaria, e il debito pubblico tutto nazionalizzato potremmo ripartire e forse ritrovare la crescita.

Non mi stupirei se fra qualche mese i dogmatici dell'euro irreversibile, a piano franco-tedesco concluso con successo, si trasformassero improvvisamente in grillini e sostenitori della nuova lira... 

3 commenti:

  1. hai talento. E'un peccato che tu non abbia commentatori .

    appena ho tempo leggo indietro

    ciao

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  2. Grazie. Devo molto anche all'inventore del copia&incolla ;-)

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  3. certo, ma il copia e incolla non è automatico :-)

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