lunedì 1 aprile 2013

Cipro e Serpico promuovono Bitcoin


Come difendere i propri risparmi? Ormai fra i cittadini c'è la percezione che sia molto difficile. Riassume così la cosa Lo Monaco:

"Dunque ragioniamo. Da una parte l'utilizzo del contante non solo è scoraggiato, ma sta diventando praticamente fuorilegge (già lo è, in parte, ad esempio per transazioni per importi superiori a 1000 euro). Dall'altro lato, l'unico modo per fare delle transazioni senza utilizzare del contante è quello di servirsi delle Banche. Queste, una volta che vi si versa denaro, ne dispongono come meglio credono, senza praticamente riconoscere alcun interesse al correntista. Non solo: al momento del bisogno, ora dovrebbe essere chiaro, utilizzano il denaro del correntista per tappare dei buchi di bilancio."
(www.comedonchisciotte.org)

Non parliamo di difendersi acquistando immobili. Si rischia di pagarli cari e vederseli svalutare sotto il naso a causa del credit crunch, cioè dell'impossibilità per le banche già troppo esposte di rilasciare altro credito. E poi un immobile non lo si può nascondere. Il fisco ormai individua con le foto satellitari anche gli immobili abusivi. Un immobile può sempre essere soggetto a tassazioni o patrimoniali (Imu) in caso di emergenza, come i c/c a Cipro.

Lo Monaco giunge ad una conclusione drastica, che nemmeno Latouche (quello della decrescita felice) abbraccerebbe in pieno:

"Il punto di arrivo è chiaro: non si deve avere denaro. Meno chiaro, anzi in larga parte oscuro, è come si possa vivere la quotidianità senza averne.
...
Una tra le soluzioni, proprio dal punto di vista pratico, è quella di fare una analisi il più possibile veritiera di quanto realmente ci occorre per vivere mese per mese. Eliminando tutto il possibile tra ciò che siamo abituati ad acquistare e di cui invece magari possiamo fare a meno o produrre da soli, e al più tenere in banca una somma veramente minima per degli imprevisti. Tanto minima che potrebbe addirittura essere opportuno pensare di nasconderla fisicamente altrove. Per il resto, a questo punto, il messaggio dell'Unione Europea e della finanza internazionale che dobbiamo assolutamente cogliere è - o dovrebbe essere - piuttosto chiaro: chi ha denaro, se ne disfi il prima possibile."


Non si può vivere nella società moderna senza denaro. Il denaro è si "lo sterco del diavolo" ma è anche un efficientissima invenzione che ci consente di scambiare "lavoro" con "beni" o "beni" con "beni". Forse la questione non riguarda solo il denaro in generale, ma anche il tipo di denaro.
In effetti sta iniziando una rivoluzione silenziosa a livello mondiale per la sostituzione del denaro ormai iper controllato dai governi, con una forma di denaro libero svincolato da Stati e Banche Centrali.

"...in pochi anni, il valore di un BTC è salito da circa 1 dollaro a più di 70, e questa tecnologia è passata dall'essere usata da un manipolo di geek appassionati di crittografia, informatica ed economia, ad avere una diffusione ben più ampia con una visibilità addirittura mainstream, dall'Economist(2) a Bloomberg(3).
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Per chi non se ne intende, Bitcoin è una cryptomoneta digitale al di fuori del controllo di qualunque governo. Il software che gestisce tale moneta, che opera in una rete decentralizzata di tipo peer2peer, è progettata per garantire la sicurezza (i Bitcoin non possono venire falsificati), e per permettere l'anonimato. Quello che è cominciato nel 2010 come un esperimento, utilizzato principalmente per attività al limite della legalità, da allora è cresciuto fino a diventare un mercato globale dal valore di 700 milioni di dollari in cui è possibile comprare qualunque cosa
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Adam Draper, un imprenditore di Silicon Valley, che sta impiegando una parte delle sue risorse(5) su nuove aziende che hanno a che fare con questa nuova moneta.
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Ieri, il noto investitore Howard Lindzon ha fatto la domanda "Bitcoin... sta vincendo?" in un post sul suo blog (6). Sulla stessa linea una settimana fa Alex Liu ha chiesto sul blog di Vice Motherboard "E' ora di prendere sul serio Bitcoin?"(7). A giudicare dalla quantità di discussioni che si sono sviluppate in merito e dalla credibilità di diverse istituzioni che per prime si sono mosse in favore, si direbbe che la risposta alle domande di Lindzon e Liu possa essere "si".
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A Novembre WordPress ha cominciato ad accettare Bitcoin come sistema di pagamento per i beni digitail(8), usando i servizi di gestione delle transazioni offerte da BitPay(9)
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Qualche settimana fa Namecheap è diventato il primo servizio che permette di registrare domini Internet accettando pagamenti in Bitcoin(10). Altri provider di servizi online come Reddit(11), il servizio di file sharing "Mega" di Kim Dotcom(12) ed il sistema di vendita online FoxyCart(13) hanno seguito una strada analoga. Poco tempo prima Internet Archive ha annunciato che avrebbe cominciato a pagare alcuni impiegati in Bitcoin, come da loro richiesto.(14). In quanto ente no-profit accetteranno anche donazioni in questa nuova valuta digitale. E più recentemente un negozio finlandese ha annunciato(15) che avrebbe seguito l'esempio e pagato i propri dipendenti usando Bitcoin.

Un ulteriore consolidamento è avvenuto nel momento in cui Mt.Gox, la borsa Bitcoin più grande del mondo, ha stretto una partnership con CoinLab per quanto riguarda le transazioni in dollari(16), azione che ha avuto come conseguenza diversi accordi commerciali con banche di Silicon Valley per rendere più pratico il trasferimento tra dollari e Bitcoin. Nello stesso periodo anche Bitcoin-Central ha ricevuto l'autorizzazione(17) da parte delle autorità francesi per operare come una banca (in partnership con Aqoba e Credit Mutuel).

Fuori dal mondo dei bit e dei bytes, anche nel territorio USA alcune aziende più intraprendenti hanno cominciato ad accettare la nuova valuta virtuale. Tra queste diversi negozianti di Las Vegas (Downtown Vegas)(18). Altrove un servizio online chiamato "Pizza for Coins"(19) permette agli utenti di ordinare e pagare le pizze usando Bitcoin. E c'è anche il progetto di realizzare un "bancomat Bitcoin"(20), oltre che una conferenza dedicata a Bitcoin che si terrà sempre a Silicon Valley.(21)
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Le organizzazioni chiave che mancano per la completa ubiquità della moneta digitale sono fondamentalmente Amazon e PayPal, a cui possiamo aggiungere Google, Apple e Facebook ed eventualmente anche Square, Stripe, Braintree, Authorize.net etc. Anche se cominciano a nascere attività(24) che fanno da intermediari(25) se si vuole usare Bitcoin per i servizi offerti da quelle aziende, se un giorno una di queste decidesse di accettare direttamente la nuova moneta digitale allora sarebbe un precedente dalle conseguenze estremamente rilevanti."


Nell'articolo su citato, per onestà intellettuale, vengono riportate anche molte problematiche legate all'uso della nuova moneta digitale. E' indubbio che esistano problemi. Per esempio (oltre a quelle di funzionamento citate da Carney) pare che le transazioni non possano avvenire istantaneamente, ma ci vogliano alcuni minuti per ottenere il riconoscimento e via libera. Altre problematiche, come la simulazione della crescita della massa monetaria sviluppata allo stesso modo della crescita della quantità di oro circolante, le avevo analizzate in post precedenti ("MMT fai da te e bitcoin", "Bitcoin e/o monete locali").

Però al di la di tutti i difetti, sembra evidente che questa moneta di alto valore nominale stia diventando oltre che un sistema di pagamento svincolato dal controllo statale, anche un metodo per difendere i propri risparmi, al pari dell'oro. Ma con alcuni vantaggi rispetto all'oro che è difficile da custodire e anche da smerciare.

Il Bitcoin si appresta a diventare quindi, oltre che una moneta utilizzabile per traffici illeciti, anche la moneta degli evasori fiscali. Se usassimo di colpo i Bitcoin invece degli euro, il cervellone del fisco Serpico, non saprebbe dove e come cercare:

"All’inizio di questa settimana abbiamo scritto di un’agenzia di noleggio auto argentina, che aveva iniziato ad accettare “bitcoins” per scavalcare i controlli fiscali locali.
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Iniziamo dando un’occhiata al nostro attuale sistema monetario.

Nella maggior parte dei paesi, un’esigua elite bancaria esercita il controllo sulla massa monetaria del paese.

E noi, dovremmo semplicemente credere in buona fede che quelli siano dei bravi ragazzi.
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Solo una piccola percentuale del denaro circolante oggi nel mondo esiste come banconota o assegno. Il resto solo meri conti bancari inseriti nei database delle banche. Gran parte delle transazioni finanziarie, sono rimpasti di tali dati bancari. Il denaro fisico, raramente cambia proprietario.

Il Bitcoin è simile in questo aspetto… niente esiste fisicamente. Ma ci sono dei vantaggi importanti.

Numero uno, il Bitcoin non è controllato da nessun governo o banca centrale. E numero due, è privato.

Nel mondo finanziario convenzionale, lo Stato può vedere ogni qualvolta usi la tua carta di credito, prelievi soldi da uno sportello automatico, o effettui un bonifico bancario.

Mentre con Bitcoin, lo Stato non ha tale abilità. E questo è uno dei motivi chiave per cui il Bitcoin diventato così popolare, specialmente in posti come l’Argentina, dove la gente è soffocata dal Governo.
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L’affitto di un auto modello base per un giorno, era di 380 pesos argentini. Al cambio ufficiale di valuta dovrebbero essere 74 dollari statunitensi. In Bitcoins, la stessa auto è in affitto per 1.13 BTC (Bitcoins)… che sono approssimativamente 54 dollari USA, ossia il 30% più conveniente!

Il beneficio, per l’agenzia di noleggio è la privacy. Possono evitare tutte le imposte statali, la burocrazia, e i debilitanti controlli finanziari associati ad una normale transazione. In più, possono stivare Bitcoins invece dei pesos argentini, così rapidi nella svalutazione.

Se pensate che questa sorta di tattiche –insensibile burocrazia finanziaria, tasse e confische, e controlli finanziari- non possano succedere dove vivete, ripensateci."
(www.comedonchisciotte.org)

E' logico pensare che se questa forma di transazione e di accumulo del credito prendesse piede, le amministrazioni statali e quelle finanziarie non rimarrebbero a guardare. Potrebbero rendere illegale questa nuova moneta internazionale. Anche se, come è avvenuto per i diritti d'autore violati da mille siti come il defunto Megaupload, diventerà sempre più di difficile per gli Stati frenare questo nuovo fenomeno della rete.

Internet si sta rilevando un mondo sempre più a parte ed autonomo rispetto ai tradizionali canali di controllo delle nazioni. Sulla rete si scambiano informazioni che altrimenti non si avrebbero, sulla rete sono ormai consolidate importanti piattaforme commerciali, ora attraverso la rete si stanno sviluppando impetuosi movimenti d'opinione (dai Pirati al M5s). Non mi stupirei se entro breve tempo si sviluppasse anche il più importante sistema monetario internazionale, soppiantando senza guerre e senza crolli economici lo stesso dollaro. Non mi stupirei nemmeno, se dopo il Bitcoin nascessero nuove monete di quel tipo in grado di fargli concorrenza, come è accaduto per le principali piattaforme internet che alla fine hanno visto la vittoria di Google (per ora). Tutto è in divenire, e tutto si svolge molto più rapidamente di quanto fossimo abituati nel '900.

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