mercoledì 12 febbraio 2014

Renzi montizzato?


Sta succedendo qualcosa di grosso a livello politico. Le vecchie certezze decadono. Gli schieramenti si mischiano, si invertono, si riallineano. Non saprei cosa succede ma il movimento è evidente. Il corrierone da sempre ostile a Berlusconi e al berlusconismo sta tirando su una specie di monumento al complottismo pro Berlusconi sposando le tesi di Friedman ("Già nell’estate del 2011 Napolitano sondò Monti come premier"); Nello stesso tempo Renzi corre velocemente al colle più alto di Roma per sostituire Letta? Non è chiaro, ma se accadesse è evidente che Renzi diventerebbe niente più e niente meno che il Monti ter (dopo Letta che è stato il Monti bis).

Renzi non so se si presterà al gioco, ma se lo farà non andrà a suo vantaggio:

"Farsi Nominare Premier al posto di Letta, il che significa che avremo l’ennesimo non candidato premier e non eletto a palazzo Chigi, e poi sarebbe davvero divertente vedere Renzi che ci ha stracciato l’apparato riproduttivo con il bipolarismo, sedersi al tavolo con Alfano. Oh certo lo farebbe per l’interesse superiore della patria, come tutti, come sempre e con la benedizione di Napolitano (inizierei a grattarmi da adesso fossi in Renzi), cioè come Monti e come Letta. Per me questa è la perfetta ipotesi di suicidio politico per il Sindaco di Firenze,..."
(www.rischiocalcolato.it)

Anche i renziani nei vai talk show televisivi in queste ore non stanno facendo una gran figura. Sembrano parlare la lingua politica incomprensibile della prima repubblica. Non vogliamo azzoppare il governo, il governo ha lavorato bene ma poteva fare di più, se Letta si scansa di sua iniziativa sarebbe meglio. Ma per carità, non vogliamo forzargli la mano, del resto se cambia atteggiamento (ed ubbidisce a Renzi come un cane ammaestrato) può anche continuare (per alcuni mesi ovviamente).

Perché il Corriere all'improvviso si schiera contro il disegno europeo merkeliano e contro Napolitano? Si sta montando una campagna mediatica contro il Presidente, forse perché l'alta borghesia italiana, gli imprenditori e i residui di poteri forti stanno fiutando il pericolo. Dopo aver sacrificato la classe media, le piccole imprese immolate sull'altare dell'euro, i prossimi sono loro. Non so se è così ma è molto probabile che finalmente i grandi potentati si siano resi conto che ormai anche dal loro punto di osservazione privilegiato non sono più al sicuro.

La mia impressione è che anche Napolitano non sappia esattamente che fare. Che stia cercando di difendere il suo progetto di protettorato politico come può, visto che ogni giorno il governo o è attaccato dai suoi sostenitori, o perde qualche ministro.

"Sul Governo, e soprattutto su chi dovrà guidarlo, «la parola è al Pd». L’efficace sintesi di quanto sta accadendo nella maggioranza viene da Giorgio Napolitano che in meno di 24 ore ha consultato sia Renzi che Letta.
...
sono loro che devono chiarirsi. Il Quirinale guarda infatti alla stabilità del Paese e, avendo ricevuto assicurazioni dal segretario del Pd che non si andrà - almeno per ora - a elezioni anticipate, assiste da spettatore alle dinamiche in area Dem in attesa della segreteria di giovedì prossimo e delle scelte del premier Enrico Letta che sta provando a rilanciare il patto di Governo. "

(www.corriere.it)

Probabilmente Napolitano ha tentato di dirimere il litigio interno tra Renzi e Letta, senza ricavarne un gran che. Renzi non ha voglia di assumere il governo, Letta non ci sta a farsi da parte e passare per perdente. Se fossi in Renzi alla mal parata tenterei di sostituire Letta con un uomo di fiducia che porti avanti il governo fino alle prossime elezioni. A Renzi interessa votare e interessa farlo con la nuova legge elettorale. Sicuramente non brama governare con Alfano.

Alfano e il suo Ncd è la vittima designata. Tornare dal Cavaliere dopo un bilancio fallimentare di governo con la sinistra, sarà molto doloroso. Il Cavaliere concederà loro pochi spazi. E con la nuova legge elettorale si accaparrerà i loro pochi voti senza concedere un solo seggio ad Alfano. Ncd già non esiste più. E' stato quello di Alfano un azzardo inutile, come lo fu a suo tempo quello di Fini. La cui storia non ha evidentemente insegnato nulla. Finché ci sarà il Cavaliere a capo del centro destra (e poi forse un suo figlio), agli altri resteranno solo le briciole.

Il Cavaliere mi pare un altro attore che non sa bene che fare. Avrebbe potuto pugnalare alle spalle Napolitano con l'impeachment ma non l'ha fatto. Ha avuto una campagna gratis dal Corriere, eppure non ne sta approfittando fino in fondo. Probabilmente lo scontro che è in atto fra i grandi poteri italiani non lo riguarda direttamente. Sta osservando dalla sponda del fiume per vedere quale cadavere fra i suoi nemici vedrà passare nell'acqua torbida.

In ogni caso non deve fare nulla. Lavorano tutti alacremente per lui. Renzi lavora per lui con la nuova proposta di legge elettorale, ora anche i media lavorano per lui (anche se molti commentatori si trovano in evidente imbarazzo...). Se Renzi prenderà il posto di Letta, anche Napolitano lavorerà per il Cavaliere. La crisi, l'invadenza dell'Europa, le politiche di austerità imposte dall'estero, la politica dei "presentabili" che appare paralizzata e incapace di riportare crescita, sono tutte cose che stanno facendo sembrare gli anni scialbi del berlusconismo, quasi un'età dell'oro. Forza italia potrebbe tornare a fare il pieno di voti e tornare a governare l'Italia. E forse, una Forza Italia senza il Cavaliere al governo (impossibilitato dai suoi guai giudiziari) non dispiace nemmeno ai poteri ex forti dietro il corriere. Potrebbe essere il modo scelto da questi per liberarsi delle politiche asfissianti impostaci dall'Europa, che evidentemente stanno stancando anche chi sta nelle ovattate stanze dei bottoni.

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