sabato 15 febbraio 2014

Sofferenze



Sarà probabilmente il primo grande grattacapo di Renzi al governo. Per ora tutti rivolgono le loro attenzioni sul nuovo premier, sui tempi delle consultazioni, sull'elenco dei ministri ecc., ma intanto i "provvedimenti" calendarizzati fuori dall'Italia, nelle stanze segrete di banche centrali e grandi istituti finanziari ripieni di ogni schifezza, seguono il loro iter. E prima o poi una letterina, o una telefonata arriverà al nuovo premier.

"Sofferenze Bancarie in crescita Apocalittica a Dicembre: ormai pesano il 10% del PIL
Banca d’Italia comunica una crescita delle Sofferenze per il sistema bancario senza precedenti.
A dicembre il tasso di crescita sui dodici mesi è risultato pari al 24,6% (22,7% a novembre).
In un solo mese la crescita e’ di oltre 6 miliardi (contro i 2 mld di crescita mensili, nei mesi scorsi), e’ il totale delle sofferenze si porta a quasi 156 miliardi, il 10% del PIL, valore estremamente preoccupante."

(scenarieconomici.it)

Inizierà fra poco, anzi è già iniziata, una enorme campagna stampa sulla situazione nera in cui si trovano le banche italiane. Il che è anche probabilmente vero. Ma lo stanno facendo per uno scopo preciso: farci digerire la prossima decisione che le élite europee e finanziarie hanno già preso per noi. La via cipriota al risanamento bancario.

"La banca centrale tedesca non vuole più che a pagare per gli errori commessi da altri siano i propri cittadini.
Per questo motivo, citando la controversa ipotesi esposta dal Fondo Monetario Internazionale per un prelievo forzoso una tantum sui conti correnti dei più benestanti, scrive che per salvarsi, i Paesi che rischiano il fallimento..."

(www.wallstreetitalia.com)
Questo riferiva a gennaio un esponente della Bundesbank, ma è dal 2013 che si parla di prelievi forzosi sui conti correnti. Aveva cominciato l'Fmi, parlando di prelievo del 10% in caso di crisi grave a ottobre 2013.

Quindi era un avvertimento, e malgrado la comprovata fallacia di questi provvedimenti, vorranno riprovarci.
Ma sarà l'ultimo atto dell'epoca dell'euro, o dell'euro così com'è oggi. Perché malgrado l'applicazione di questa patrimoniale tanto richiesta da certa sinistra europeista, la situazione non migliorerà e continuerà ad aggravarsi. Se qualcuno spera di superare crisi bancarie e fiscal compact con una patrimoniale una tantum si sbaglia. Un prelievo sui c/c, oltre a far imbestialire l'elettorato, produrrà ulteriore contrazione economica. Non è togliendo denaro ai cittadini che si creerà crescita, semmai adottando esattamente la procedura contraria. E per attuarla si devono fare politiche espansive, non austerità, tagli e patrimoniali. E purtroppo Renzi che vuole tagliare la spesa pubblica, va nella direzione opposta alla crescita.

Il piano delle banche per salvarsi, e per salvare la casta politica a libro paga, è evidente. Da un lato si cercherà di superare le sofferenze andando a pescare nei conti correnti, o nelle tasche di obligazzionisti ed azionisti. Dall'altra si cercherà di separare attività sane dal marcio con la creazione di una bad bank, vera pattumiera delle banche a spese nostre:

"... apertura del governatore della Banca d’Italia alla creazione di una bad bank nazionale, cioè un veicolo in cui far confluire tutti i crediti bancari di difficile riscossione, scatena le prime reazioni. ”Le dichiarazioni del governatore Visco, sulla Banca d’Italia – affermano per esempio Adusbef e Federconsumatori - che guarda in modo positivo alle iniziative in corso da parte delle banche, le cosiddette bad bank, per liberarsi del fardello dei crediti in sofferenza che frenano la concessione del credito e non esclude una iniziativa di sistema, confermano i legittimi sospetti, circolati nei giorni scorsi perfino in bozza, con il governo pronto a presentare proposte per addossare ai contribuenti e risparmiatori, tramite la Cassa Depositi e Prestiti, il fardello di 135 miliardi di sofferenze, per i restyling di bilancio”.

Le due associazione si dicono quindi “preoccupate per l’azione di un governo sempre pronto e disponibile ad assecondare tutte le richieste di banche, banchieri e Bankitalia"

(www.ilfattoquotidiano.it)

Ultimamente gli impiegati agli sportelli postali sembrano diventati venditori di folletto. Ti invitano continuamente al risparmio postale e ad aderire a qualche "interessate" investimento. Chissà come mai?
Ma del resto è sufficiente osservare quello che accade fuori dai nostri confini. Non si inventa nulla di nuovo, a pagare le malefatte della casta politico-burocratica-bancaria è sempre il contribuente

"Un problema non da poco che la Spagna ha cercato di risolvere nel 2012 nell’ambito di un più ampio programma di aiuti comunitari che è passato anche attraverso la creazione appunto di una bad bank che, con la partecipazione dello Stato al 45%, sta smaltendo i prodotti problematici. Sistema analogo quello scelto dall’Irlanda qualche anno prima che aveva affidato lo smantellamento dei “rifiuti tossici” a una holding al 49% pubblica. "
(www.ilfattoquotidiano.it)

Le sofferenze di pochi incauti approfittatori diventano le sofferenze di tutti. E' una regola internazionale, applicata anche dai più diligenti popoli anglosassoni. Vedi quanto accaduto negli Stati Uniti dopo le crisi bancarie del 2008. Solo che li perlomeno hanno avuto la possibilità di stampare dollari a go-go, senza incappare in una disastrosa svalutazione. Poteri da superpotenza che noi non avremo mai.

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