venerdì 1 maggio 2015

Buon non lavoro a te...



Certo che questa festa del lavoro è proprio anacronistica. Perché festeggiare il lavoro quando ormai è così raro e mal pagato. Proprio osservando ciò che accade all'Expo che si capisce quanto sia poco importante il lavoro. La sua apertura è arrivata in ritardo, non per causa dei lavoratori dei cantieri, che anzi stano facendo gli straordinari e lavorando anche di notte, ma per motivi burocratico-giudiziari che non c'entrano nulla con il lavoro. Il lavoro è l'ultimo dei problemi, una questione marginale. Infatti l'Expo ha tentato di assumere persone da tutta Italia anche per stipendi da fame di 500 euro al mese. Naturalmente buona parte degli interpellati ha detto di no. Avrebbero lavorato per rimetterci. Per non parlare dei volontari che lavoreranno gratis in cambio di un giubbino...

Ma per fortuna abbiamo Poletti e Renzi che ci hanno regalato il Job Act.

"L’ombra lunga di un arrogante fallimento

Ed eccoci, come ogni mese dall’avvento dell’Era Propagandistica Renziana, a commentare i dati del mercato italiano del lavoro. Che a marzo non sono stati per nulla buoni. Eviteremo di applicare il metodo Renzi e sbertucciare i nostri eroi su un singolo dato negativo. Ma alcune considerazioni s’impongono.

A marzo, come detto, la disoccupazione italiana sale dal 12,7 al 13%, contro attese per una lieve flessione al 12,6%. La disoccupazione tra i giovani di meno di 25 anni aumenta dal 42,8 al 43,1%. Si ricorda che abbiamo iniziato l’anno a 41,4%. Invariata al 36% l’incidenza degli inattivi ma flette il tasso di occupazione, da 55,7 a 55,5%.

Dal versante dell’occupazione i dati sono anche peggiori: il totale degli occupati a marzo è di 22,195 milioni, con una flessione di 59.000 unità che segue quella di 50.000 di febbraio. Da dicembre a marzo, si sono persi oltre 100.000 occupati, pari allo 0,5% del totale. Da marzo 2014 a marzo 2015 l’occupazione è diminuita di 70.000 unità. Il numero dei disoccupati a marzo aumenta a 3,302 milioni di persone, un incremento di 52.000 unità che vuol dire dell’1,6%. Se invece smorziamo la volatilità del dato mensile con la media mobile trimestrale, eccovi serviti:

(…) nel periodo gennaio-marzo 2015 risultano in calo sia il tasso di occupazione (-0,1 punti percentuali) sia il tasso di disoccupazione (-0,2 punti), a fronte di una crescita del tasso di inattività (+0,2 punti)

Che dire? Quanto tempo vi servirà, per capire che il Jobs Act non crea occupazione ma al limite ne muta la tipologia (il che va bene comunque, se si riducono fenomeni di precariato patologico)? E quanto tempo vi servirà per capire che, a oltre un anno dalla sua presa del potere, il signor Renzi non ha cavato un ragno dal buco, al netto delle sue rodomontate e della sua arrogante e vacua assertività? Attendete altri elementi di verifica empirica o siete ancora sdraiati sugli atti di fede e sulla derisione di chi rappresenta la realtà su basi razionali?
...
E ricordate, quando vi svegliate ogni mattina: siamo immersi in stimoli espansivi come mai nella storia italiana recente, tutti rigorosamente esterni."

(phastidio.net)

"Non solo la popolazione fallitaGliana è sempre più vecchia = entro 30-40 anni gli over 65 saranno circa il 60% della popolazione
ma oltre il 30% dei giovani trai 20 ed i 24 anni rimasti in FallitaGlia non fa un CAZZO di niente: non studia, non lavora, non fa apprendistato etc
E stiamo parlando della "decisiva" fascia 20-24 anni nella quale normalmente ti giochi il tuo futuro... l'età nella quale ALTROVE si formano&decollano i Bill Gates, gli Steve Jobs, gli Zuckerberg, i top-neuro-chirurghi, i top-scienziati, manager etc etc
od anche solo le persone normali che vogliano avere qualche speranza di REALIZZARSI&VALORIZZARSI normalmente...
Dunque
se già oggi fatichiamo a tenere in piedi il Debito Pubblico, i Servizi, la Sanità, l'INPS etc
con un 30% di over 65...
pensate allora a cosa accadrà con un 60% di over 65 ...
mentre il restante 40% dovrà tenere in piedi tutto l'ambaradan dello Stato Italiano....
e di questo 40% già oggi il 32-33% trai 20 ed i 24 anni non fa UN CAXXO = invece di fare da sostegno è una palla al piede..."

(www.ilgrandebluff.info)

E non solo non esiste nessun tesoretto per politiche sociali, ma la Consulta ci ha pure caricato di un ulteriore fardello di 5 miliardi di euro. Questo è un regalo postumo di Monti&Fornero, non di Renzi. Comunque non mi pare che la politica economica di Renzi e Padoan sia cambiata molto rispetto a quella montiana.

"Per il tandem Renzi-Padoan è in arrivo una stangata da circa 5 miliardi. Colpa di Elsa Fornero. O, a seconda dei punti di vista, della Corte Costituzionale. Che ha stabilito che la norma con cui per il 2012 e il 2013 era stato bloccato l’adeguamento al costo della vita delle pensioni di importo superiore a tre volte il minimo Inps è incostituzionale. La legge, contenuta nel Salva Italia varata dal governo Monti a poche settimane del suo insediamento era stata promulgata “in considerazione della contingente situazione finanziaria”. Una condizione evidentemente non sufficiente.

“L’interesse dei pensionati, in particolar modo i titolari di trattamenti previdenziali modesti, è teso alla conservazione del potere di acquisto delle somme percepite, da cui deriva in modo consequenziale il diritto a una prestazione previdenziale adeguata. Tale diritto, costituzionalmente fondato, risulta irragionevolmente sacrificato nel nome di esigenze finanziarie non illustrate in dettaglio”, afferma infatti la Corte nella sentenza numero 70 depositata giovedì 30 aprile, di cui è relatore il giudice Silvana Sciarra.

“Stiamo verificando l’impatto che la sentenza della Consulta può avere sui conti pubblici, non sarà una prova facile ma non siamo molto preoccupati” fanno sapere fonti di Palazzo Chigi che sottolineando come “siamo al governo per risolvere questioni complesse, quindi calma e gesso: studieremo la sentenza e troveremo la soluzione“."

(www.ilfattoquotidiano.it)

Quindi non solo non si potranno fare politiche espansive a favore dei lavoratori, come aumentare la platea degli 80 euro, ma i nuovi costi graveranno sulla esigua percentuale di occupati. Quelli che lo sono.
Poi ci sono quelli che devono ringraziare il mitizzato afflusso di capitali esteri. Quelli che vengono in Italia a prendersi le aziende e licenziare i dipendenti.

"Il premier, di ritorno dagli Usa, e gli operai che rischiano il licenziamento. Matteo Renzi ha incontrato negli uffici della Soprintendenza di Pompei (Napoli) una delegazione di lavoratori dello stabilimento di Carinaro (Caserta) della Whirpool-Indesit. Solo due giorni fa il gruppo statunitense aveva annunciato la chiusura di tre fabbriche e 1350 esuberi, violando di fatto il patto di non licenziare almeno fino al 2018 dopo l’acquisizione dell’impresa italiana. Nel luglio del 2014 la famiglia Merloni aveva venduto il 60% agli americani e si era parlato di un “futuro solido e sostenibile”. Lo stesso presidente del Consiglio aveva definito l’operazione “fantastica”."
(www.ilfattoquotidiano.it)

 E se cominciano a licenziare nei supermercati, come avvine ad Auchan, vuol dire che non esiste proprio nessuna ripresa. I consumi sono imballati, fermi se va bene. Ma forse sono in contrazione.

"Pssst psssstttt ....detto sotto voce ma teniamocelo tra noi...
a me puzza che anche quest'anno il PIL sarà negativo....ma ssssstttttt.....
Se questo dovesse accadere con condizioni esogene eccezionalmente favorevoli = il mega-QE di Draghi, il petrolio a saldo, i tassi a zero, l'economia globale ancora in ripresa da ormai 6 anni di fila...
beh.... traetene voi le conclusioni...ma ssstttttt.... ;-)"

(www.ilgrandebluff.info)

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