giovedì 14 maggio 2015

Crescita debole, non potrà consolidarsi



La ripresina è troppo debole per resistere alle sfide che arriveranno all'economia italiana. E' un piccolo raggio di sole in un cielo che sta diventando tempestoso.
In Italia c'è il problema delle pensioni che azzoppa l'azione governativa. Per ora Renzi e Padoan glissano e non dicono esattamente come risolveranno la situazione. Molto probabilmente è una questione elettorale, meglio non dare cattive notizie ora che il Pd sembra essere in affanno nelle regioni chiave. Ma lo scherzo della Corte Costituzionale ha un peso rilevante sui conti dello Stato.

I conti non tornano. Anzi continuano a non tornare come sempre. Non c'entra molto con la crescita, ma il debito è sempre fuori controllo.

"Facciamo finta che il Pil Nominale Italiano alla fine del 2015 sia di ben 1646 mld di euro, inclusi circa 56 miliardi (anche di più, probabilmente per sparare queste cifre) fra puttane, droga e altre amenità.
...
Ovvero: 2.184 miliardi di euro.

Facciamo la matematica e otteniamo il nuovo record dei tempi moderni nel rapporto debito Pil : 132,68%

Ehhh già.

Il numerello sembrerebbe il “solito” 130 e fischia, non fosse che il Pil è drogato di almeno 56 miliardi di Euro dalle nuove metodologie di calcolo che includono Droga, Puttane e altre amenità. Togliendo i 56 suddetti avremmo un simpatico 137,3….. (sempre 130 e fischia ma non così Cool)

E ho usato le fantasiose previsioni governative."

(www.rischiocalcolato.it)

Il debito pubblico non c'entra con la crescita (se non considerando che il suo costo la rellenta), però il nuovo metodo di calcolo invece si. Perché bisogna riflettere sul fatto che malgrado "Droga, Puttane e altre amenità" si cresca solo del 0,3% nel primo trimestre. Gli italiani non riescono più nemmeno a sostenere i consumi illegali?

"Disgraziatamente per quanto cerchi dentro i meandri dell’informazione non trovo traccia di conti che calcolino il pil al netto dei cambiamenti introdotti a partire dal settembre dello scorso anno. Di tali cambiamenti abbiamo sentito parlare a lungo non fosse altro che per la stranezza di incorporare nel prodotto interno lordo stime sulla prostituzione, la droga e la criminalità oltre a tutta un’altra serie di fattori che riguardano mille cose dal settore militare a quello assicurativo. I nuovi criteri avrebbero dovuto portare – secondo gli esperti che ora tacciono e fanno i mendaci – a un aumento puramente numerico dell’1% fino all’1,2% del Pil a parità di ciclo economico. Ed erano stati introdotti in Europa proprio allo scopo di favorire un’uscita puramente tecnica dalla recessione e salvare le facce di bronzo di Bruxelles..

Quest’anno tenendo conto che i nuovi criteri sono stati applicati già dall’ultimo quadrimestre del 2014, si dovrebbe avere un aumento di default di circa lo 0, 7% su base annua, una cifra miracolosamente uguale all’aumento previsto e strombazzato come un cambiamento rivoluzionario dal governo: ogni cifra inferiore a questa significherebbe una diminuzione reale del Pil e dunque in effetti le ottimistiche previsioni della banda del bullo, indicano nel mondo reale una crescita zero. Quanto poi al più 0,3% nel primo trimestre di quest’anno rispetto a quello del 2014 è presto detto: se un anno fa il pil di gennaio, febbraio, marzo fosse stato calcolato con i nuovi criteri sarebbe stato superiore del 0,25 – 0,30 per cento. Vale a dire che non ci siamo schiodati di un millimetro."

(ilsimplicissimus2.wordpress.com)

Quindi crescita debolissima se non inesistente. Ed in questa situazione non molto rosea ci toccherà affrontare un mondo che probabilmente ricadrà in una recessione molto pesante. Se l'Italia troverà la crescita in queste condizioni, dovremmo veramente parlare di "miracolo italiano".

"Che l’America sia in recessione è cosa nota ormai, parlano i dato macro. Ora però rischia di trasformarsi in qualcosa di peggio. Ieri la Fed di Atlanta ha reso noto l’aggiornamento del suo tracciatore in tempo reale del Pil Usa per il secondo trimestre (dopo che nel primo aveva pronosticato un +0,1% contro il +0,2% finale dei dati ufficiali), il GDPNow e sono bastati un paio di giorni di pubblicazione di ulteriori letture macro per fare in modo che la previsione scendesse da +0,8% del 5 maggio al +0,7% attuale, mentre il tracciatore per il primo trimestre a ieri era già sceso a -1,0%
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la lettura per la prima metà di quest’anno della crescita Usa sarà negativa o al massimo a 0%, di fatto una recessione tecnica ma soprattutto che il dato annualizzato di Pil, fissato al 2,5% nelle previsioni ufficiali, potrà essere raggiunto unicamente se l’economia crescerà del 5% o più sia nel terzo che nel quarto trimestre. Quest’altro grafico, invece, ci mostra come una crescita simile appare impossibile, a meno di cambiamenti epocali nelle dinamiche economico-finanziarie globali.

...
 

La ratio tra scorte di magazzino e vendite all’ingrosso, infatti, non è mai stata così alta in un periodo che non fosse di piena recessione e oggi siamo a un livello mai toccato dal picco Lehman Brothers. Di più, l’ultima volta che gli ordinativi di beni durevoli erano scesi al livello attuale fu subito prima che la Fed lanciasse il QE3 nel 2009. Non sarà che la Fed deciderà di alzare davvero i tassi a settembre per il semplice motivo che, a fronte di un mezzo terremoto, avrà però munizioni che non siano unicamente politiche di tassi a zero o negativi quando la prossima recessione entrerà nella fase più acuta?"
(www.rischiocalcolato.it)

"Alcune tra le più importanti società al mondo che gestiscono gli ETF si stanno preparando a far fronte a una forte crisi di liquidità, assicurandosi maggiori linee di credito bancarie, a cui attingeranno nel momento in cui le turbolenze temute di verificheranno.
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Gli ultimi documenti societari mostrano chiaramente che le società finanziarie stanno preparando nuove garanzie da presentare alle banche a fronte della richiesta di finanziamenti, aumentando al contempo quelle già esistenti.

Le manovre che i colossi finanziari stanno adottando, evidentemente per prepararsi a qualcosa di grosso, alimentano diversi dubbi sulle reali condizioni di salute dei mercati e della liquidità.

Vanguard Group, Guggenheim Investments e First Trust sanno qualcosa che il resto degli investitori non immagina neanche? D'altronde, anche in occasione del crac di Lehman Brothers, tutti parlarono di shock improvviso. Ma poi si scoprì che era da parecchio tempo che i problemi della banca d'affari americana andavano avanti.

Fanno riflettere le dichiarazioni di Martin Armstrong, autore di diverse analisi sui mercati, citato da riviste americane del calibro di Time Magazine, che ha scritto: "L'ammontare di cash che si sta ammassando nella parte breve della curva dei rendimenti è impressionante. I tassi stanno crollando in territorio negativo, ed è esattamente quanto iniziò a verificarsi nell'apice della crisi del 2009. I grandi player di mercato stanno smobilizzando soprattutto titoli a 10 anni o a scadenza maggiore e tutti si stanno accalcando ad acquistare titoli di breve termine, tanto che non c'è abbastanza offerta da soddisfare le richieste. Non c'è il desiderio di detenere (bond) a lungo termine e anche titoli di stato a scadenza decennale come quelli della Germania. Tutto ciò mostra che la crisi si sta manifestando e che si sta verificando un collasso di liquidità"."

(www.wallstreetitalia.com)

Credo che fra poco Wall Street risolverà tutti i problemi di Padoan e Renzi. Ci sarà un tale crollo che sarà impossibile persino per la Germania rispettare qualsiasi parametro di Maastricht.

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