martedì 5 agosto 2014

Bail-in e ri-ri-ri-salvataggio del Portogallo



"Lo Stato portoghese inietterà 4,4 miliardi di euro in Banco Espirito Santo (Bes), al centro di una tempesta finanziaria da diversi mesi. Lo ha annunciato ieri sera il governatore del Banco de Portugal, la banca centrale portoghese.

Salvando la banca, messa in difficoltà dai problemi finanziari della famiglia Espirito Santo, il governo cerca di evitare che la crisi contamini l'intero settore finanziario del Portogallo, nonché d'Europa. 
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Gli azionisti ed i creditori non privilegiati di Banco Espirito Santo (Bes) saranno chiamati ad «assumere le perdite» derivanti «da un'attività bancaria che non hanno controllato sufficientemente» 
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Gli attuali azionisti dovranno gestire le attività tossiche della banca, inclusi i titoli di debito ad alto rischio del gruppo familiare Espirito Santo, che saranno allocati in una struttura di dismissione (bad bank). 
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Le attività sane, invece, saranno raggruppate in una nuova banca chiamata Novo Banco, controllato dal Fondo per la risoluzione delle banche portoghesi, creato nel 2012 su richiesta della troika Ue-Fmi-Bce"
(www.ilsole24ore.com)

Poteva andare peggio. Poteva essere una Cipro al quadrato, invece questa volta Bruxelles (Berlino?) non se l'è sentita di piantare un nuovo casino totale, e di dare inizio ad una crisi bancaria portoghese che avrebbe riportato l'Europa in emergenza. Le borse semi-festeggiano, ma non sembrano convinte. Forse perché in effetti ancora non si fidano. Le magagne del Banco Espirito Santo sono finite tutte li?

Come al solito però la versione del Sole24ore è molto edulcorata e criptica.

"Alla fine Banco Espirito Santo (BES) è stato nazionalizzato, le azioni non valgono più nulla mentre è certo che ci saranno ingenti perdite per gli obbligazionisti subornati e forse per gli obbligazionisti senior.
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L’idea è quella di recuperare il danaro rivendendo le quote di capitale iniettate.

Quindi si opta per un sistema misto, che prevede sia il coinvolgimento degli investitori privati che di quelli pubblici. Ed è una buona notizia.

Ovviamente non si menziona il coinvolgimento dei correntisti anche se “per ora” si sa che BES ha bisogno di 4,9 miliardi ma non è affatto detto che alla fine non vengano alla luce altre magagne miliardarie.
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Il punto sarà vedere invece che fine faranno i soldi pubblici iniettati in BES e se sia il Portogallo che il Fondo Europeo di Salvataggio delle Banche ritorneranno indietro. Se il salvataggio di BES al solo costo di azzerare il valore delle azioni e delle obbligazioni (anche quelle senior si spera) avrà successo allora la vicenda rafforzerà il sistema bancario europeo senza intaccare la forza dell’Euro e della BCE.

Un secondo punto importante e forse più cruciale è: Quante Banco Espirito Santo esistoni in Europa? Perchè vedete, come ha fatto notare il Grande Bluff, fino a l’altro ieri le azioni di Banco Espirito Santo erano BUY per Citygroup, a dimostrazione che le banche e i regolatori se la suonano e se la cantano fra di loro fino all’ultimo."
(www.rischiocalcolato.it)
 Tutto bene quel che finisce bene (per il momento). Anche se andando a scavare si ripete la solita storia, dove solo in apparenza lo Stato (questa volta portoghese) e la Troika salvano le banche:

"...finalmente il contribuente italiano può essere orgoglioso di aver contribuito a salvare oltre che alla maggior parte delle banche tedesche e francesi anche una banca portoghese e i soldini di Ronaldo, addirittura l’Espirito Santo
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Che figata ragazzi, ve le contano come meglio credono, da quali fondi pensate che il Portogallo tiri fuori i soldini per tenere in piedi El novo Banco?

Ma dalle Vostre tasche si, se date un’occhiata al supplemento al Bollettino Statistico – Banca d’Italia uscito fresco fresco il 13 di giugno (vedi sopra, nda), Bankitalia ci tiene a ricordare che buona parte del debito pubblico è esploso perchè noi buoni sammaritani abbiamo regalato 60 miliardi di euro sino ad ora alle voragini con le banche intorno europee…"
(icebergfinanza.finanza.com)

Mi viene quasi da pensare che potremmo chiudere la Bce senza grandi conseguenze. Forse l'unica banca centrale che non fa nulla, e che non serve a niente. Non interviene a salvare gli Stati con decisione e nemmeno il sistema bancario. Fa le sue mossette monetarie che sono ormai quasi ignorate dai mercati. A questo punto chiudiamo la Bce, tanto c'è il Bail-in per le banche e l'austerità-spremitura per le nazioni.

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