mercoledì 6 agosto 2014

In attesa dell'Istat


La borsa non sta serena, in attesa del dato Pil della crescita o della stagnazione sancito dall'Istat.

"Piazza Affari perde l'1,62% e indossa la maglia nera del Vecchio Continente, paga i forti ribassi di Telecom Italia (-4,6%) e di Fiat (-3,1%), oltre che di buona parte del comparto bancario.
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il listino di Milano ha accelerato al ribasso dopo l'apertura negativa di Wall Street e non e' riuscita a invertire rotta nonostante i buoni dati provenienti da Oltreoceano
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Nelle sale operative i trader parlano di un sell-off su tutto il mercato a causa di una rinnovata avversione al rischio sull'Italia per i timori di un rallentamento economico. "La situazione si fa pesante. Vendite così diffuse preoccupano; la sensazione è che ci sia un alleggerimento sull'Italia.
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Un altro trader cita vendite di un fondo Usa che ha in portafoglio grosse posizioni sull'azionario italiano.
"Si teme un rallentamento dell'economia italiana, chi aveva preso grosse posizioni vende", aggiunge. Domani sono in agenda i dati sul Pil del secondo trimestre.

Dopo un avvio in calo, lo spread Btp-bund risale a 159 punti base dai 156 della chiusura di ieri. "

(www.wallstreetitalia.com)

Aih, aih... i bravi investitori stranieri fanno le valigie per le ferie.

In attesa dell'Istat il cielo sopra Renzi è sempre più grigio. Ed infatti il premier cerca di spandere ottimismo più che può, risultando a volte anche stucchevole:

C'è il paragone meteorologico: "La situazione del Paese, la ripresa, non è quella che ci aspettavamo. Possiamo dire che è come l'estate: non è quella attesa, arriva in ritardo, ma arriva".(www.lapresse.it)

C'è l'ammiccante venditore di materassi: "L’Italia è già ripartita, dobbiamo incoraggiarla. Gli italiani vadano in ferie tranquillamente". ... A settembre - ha concluso - ci sarà una grande ripartenza col botto". (www.liberoquotidiano.it)

Ormai la faccenda degli 80 euro è stata archiviata come un fallimento, non solo da Scalfari, ma anche da molti commentatori economici, e dalle associazioni di categoria:

"I consumi a giugno registrano una crescita su base annua dello 0,4%. Un aumento che la Confcommercio definisce "troppo poco rispetto alle attese". Tanto da ritenere "invisibile l'effetto sui consumi del Bonus Irpef di 80 Euro" per i redditi inferiori ai 25mila Euro annui. La replica del premier Matteo Renzi è ferma: "Undici milioni di italiani dicono che gli 80 Euro sono serviti, ma faremo di più". 
(www.rainews.it)

Ed inizia il tira e molla con la ragioneria: salta una parte del decreto sulla Pubblica Amministrazione a cui molti nel Pd tenevano parecchio (Vedi Boccia) ma su cui non c'erano le coperture:

"Quanto al decreto-Madia sulla pubblica amministrazione, era stato pensato con lo scopo di svecchiare i dipendenti pubblici attraverso un maxi-pensionamento anticipato degli statali di 62 anni che si sarebbe tradotto in un aumento delle spese per le casse dello Stato. La norma avrebbe salvato 4.000 insegnati, rimasti "incagliati" nel 2012, ai quali sarebbe stata data la possibilità di andare da quest'anno in pensione con le vecchie regole pre-Fornero di "quota 96". Una operazione che costa 396 milioni da quest'anno al 2018."
(www.repubblica.it)

Probabilmente di qui in avanti mancheranno molte coperture:

"La fregatura data a 4 mila insegnanti esodati, coccolati prima delle elezioni europee e poi abbandonati con un marameo perché non ci sono i fondi, non è che un assaggio ferragostano di ciò che sta per accadere. Perché si è costruito un facile consenso basandosi su una previsione di crescita dello 0,8% del tutto artefatta, messa a punto a tavolino, che è poi servita a vendere e a rendere plausibili un sacco di promesse, aspettative, allettamenti utili per le europee e indispensabili a cementare il patto del Nazareno.
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Ma la crescita non ci sarà, nemmeno quella puramente tecnica dello 0,8% realizzata anche attraverso la messa in Pil delle attività criminose o di prostituzione e, vista la situazione globale, è assai più plausibile che nei prossimi anni si vada incontro a nuove crisi, a nuove esplosioni di bolle piuttosto che a magici recuperi.
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In un certo senso la fregatura data agli esodati della scuola, presumibilmente vicini in grande maggioranza a quello che fu il centrosinistra, viene a fagiolo, perché mostra che nell’ingranaggio verranno stritolati non solo gli indifferenti, ma anche quelli che si illudono di poter strappare qualche briciola al regime in via di affermazione. A chi pensa di aver prenotato la scialuppa di salvataggio. A chi ritiene che il proprio interesse sia nel defilarsi e di non spiacere ai nuovi potenti, perdonando persino ai vecchi contro cui si era battuto, in nome della nuova marcia alleanza."

(ilsimplicissimus2.wordpress.com)

Pur immersi nella crisi, alcuni nel Pd si illudevano di riuscire a coltivare il loro orticello elettorale. Non hanno capito nulla di quanto sta accadendo, come Scalfari su Repubblica che invoca la troika affermando che ora è diversa da quella che ha agito in Grecia, ora è una specie di opera pia. Fantasie di una sinistra che non sa più come uscire dal bunker degli eurofanatici, mentre fuori piovono bombe ovunque (non solo metaforiche), sogna riscosse con divisioni corazzate immaginarie...

Non hanno capito cosa facevano e cosa stanno facendo poveretti, e poveri noi:

"“Chi si è nascosto dietro al rigore con un certo tasso di ipocrisia, sarà smascherato dai fatti. Su ‘quota 96′ escono in 4mila ed entrano 4mila giovani. E’ una piccola cosa, ma c’è. Oggi non è più tempo di ‘tassa e spendi’, ma di ‘taglia e redistribuisci’. Che un ufficio della burocrazia dica al Parlamento dove devono andare le risorse, è per me un fallimento della politica.”
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E cosa è accaduto sino ad ora signor Boccia, un’Europa tecnocratica che quotidianamente da indicazioni alla nostra politica cos’è, una conquista o un fallimento della politica?

Dai verbali del Parlamento risulta:

BOCCIA: voto favorevole a Fiscal Compact, MES e pareggio di bilancio

Ma lei quando ha votato il fiscal compact cosa pensava di votare ?"

(icebergfinanza.finanza.com)

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