venerdì 22 agosto 2014

Draghi e le solite ricette fallimentari


Draghi ha parlato, l'attesa è finita. Ma era inutile aspettare tanto per sentire sempre i soliti discorsi che non portano l'Europa da nessuna parte. In pratica Draghi ha rilanciata l'illusione della "austerità espansiva", cioè di crescita ed austerità nello stesso tempo.

"Stimolare la crescita e creare occupazione si può. Anche con il rigore dei conti pubblici. Il messaggio che Mario Draghi, presidente della Banca centrale europea ha voluto lanciare al Simposio di Jackson Hole organizzato dalla Federal Reserve di Kansas City 
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la Bce «resta pronta a modificare ulteriormente il proprio orientamento», evidentemente in senso più espansivo. Ha voluto nuovamente sottolineare come le iniziative già prese hanno cambiato la percezione dei mercati valutari, che lasciano deprezzare l'euro. 
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Molto di più, però, la politica monetaria non può fare, ha spiegato Draghi. Nell'impossibilità di portare i tassi (a breve) sotto quota zero"
(www.ilsole24ore.com)

Pare che le grandi banche italiane abbiano già prenotato 52 miliardi di euro del nuovo Ltro (su 75 mld disponibili) destinato ai prestiti da concedere ad aziende e famiglie (esclusi mutui per paura di bolle immobiliari). Funzionerà? Forse funzionerà più il taroccamento del Pil con prostituzione, droga e altri affari della criminalità. Se manca la domanda probabilmente dare nuove facilitazioni all'offerta servirà a poco. Inutile portare il cavallo a bere se non ha sete. Anche Draghi comincia a capire che manca la:
D O M A N D A aggregata...

"Draghi ha ricordato come si possano sostenere la domanda in una fase di rigore, che resta necessaria"
(www.ilsole24ore.com)

Ma come?

"Occorre innanzitutto usare tutta la flessibilità che le attuali regole Ue consentono. Occorre poi ridurre le imposte, ma in modo da non aumentare il deficit. Come? Abbassando le tasse in quelle aree in cui l'effetto espansivo di questa manovra è maggiore, riducendo contemporaneamente le spese improduttive dove l'effetto restrittivo di questi tagli è più basso"
(www.ilsole24ore.com)

Cioè ridurre le tasse e contemporaneamente tagliare pesantemente lo stato sociale e tutto ciò che è pubblico. Cioè dare con una mano per togliere con l'altra senza fare deficit. Non servirà a nulla, le politiche espansive di riduzione fiscale verranno annullate dalle politiche recessive dei tagli. O addirittura le politiche recessive potrebbero superare quelle espansive in una società come quella italiana (e non solo) già fortemente logorata dall'austerity.

E poi il capo della Bce indica un principio che ritengo importante, ma che trovo incredibile detta solo ora. Era la prima cosa da fare, prima ancora dell'euro:

"Draghi va anche oltre e chiede un maggior coordinamento della politica fiscale al livello di Eurolandia, in modo che non sia più la mera somma dei 18 budget nazionali dei paesi aderenti all'euro ma persegua obiettivi voluti e condivisi a livello unitario."
(www.ilsole24ore.com)

E certo che è così. Ma bisognava anche dare un governo vero (possibilmente democraticamente eletto) a quest'Europa, con un vero ministro dell'economia.

"In questo senso, Draghi ha sostenuto le proposte di Jean-Claude Juncker, il prossimo presidente della Commissione Europea, che vuole disegnare un programma di investimenti pubblici e privati da 300 miliardi. Occorre, ha detto, «un ampio programma di investimenti pubblici, coerente con le proposte del prossime presidente della Commissione europea». Occorre in ogni caso fare molto e presto, sul fronte della domanda. In questa fase, ha spiegato Draghi, «il rischio di fare ‘troppo poco', supera quello di fare ‘troppo'»."
(www.ilsole24ore.com)

E anche questo è vero. E' il momento di mettere in un angolo le fobie tedesche. Il rischio di fare il quasi nulla fatto f'inora supera quello dell'iper inflazione che blocca dal terrore la Germania.

La situazione comunque continua a deteriorarsi soprattutto in Italia. Potrebbe arrivare un po' di sollievo dal nuovo metodo di calcolo del Pil, ma già si mettono le mani avanti, affermando che il ricalcolo non cambierà di tanto le cose. Quindi se recessione dovrà essere, recessione sarà... Draghi è meglio che intervenga con una certa celerità prima che tutto precipiti.

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