mercoledì 7 dicembre 2011

Lutto


Mi associo al lutto per la morte definitiva della lira del sito Comedonchisciotte:

http://www.comedonchisciotte.org/site/index.php


"Non tutti sanno che la lira era ancora in corso in Italia fino a ieri e lo sarebbe rimasta fino a fine febbraio 2012, fatto questo pericolosissimo per gli strozzini che governano l'Italia. 
Il primo atto del Governo Goldman Sachs è stato quindi quello di uccidere la lira. Il moneticidio è nascosto all'interno del decreto esalato (con correlato odore di sterco) da Monti e Napolitano. continua "


-oOo-

P.S.: fa piacere notare che la mia idea di una valuta emessa contemporaneamente e in concorrenza all'euro, è valutata possibile anche da altri. Dal blog "Voci dall'estero" una proposta di un economista e un blogger (che non conosco) tali Mosler/Pilkington che hanno redatto un piano “morbido” di uscita dall’euro:

1. Con l'annuncio che il paese sta lasciando la zona euro, il governo di quel paese dovrebbe annunciare che effettuerà i suoi pagamenti - per i dipendenti pubblici, ecc - esclusivamente nella nuova valuta. Così il governo smetterebbe di usare l'euro come mezzo di pagamento.

2. Il governo dovrebbe inoltre annunciare di accettare pagamenti delle imposte solo in questa nuova moneta. Questo assicurerebbe che la moneta avesse un certo valore e, almeno per un po’, un’offerta molto scarsa.

E questo è già tanto. Il governo spende per le sue necessità e immette quindi la nuova moneta nell’economia mentre la nuova politica fiscale assicura che la moneta sia ricercata dagli operatori economici e, quindi, abbia valore. La spesa pubblica è quindi il canale attraverso il quale il governo immette la nuova moneta nell’economia e la tassazione è il meccanismo che garantisce che i cittadini cerchino la nuova moneta.
L’idea è quella di adottare un approccio ‘passivo’. Se il governo di un paese annuncia l’uscita dalla zona euro e poi congela i conti bancari e forza la conversione, succederebbe il caos. I cittadini del paese correrebbero agli sportelli delle banche e cercherebbero disperatamente di ottenere quanti più possibile contanti in euro, per anticipare il fatto che avrebbero più valore della nuova moneta.
Nell’ambito di questo piano, tuttavia, i conti bancari dei cittadini sarebbero lasciati stare. Spetterebbe a loro di convertire i loro euro nella nuova valuta al tasso di cambio fluttuante stabilito dal mercato. Essi, naturalmente, dovrebbero cercare la moneta per pagare le tasse, e così venderebbero beni e servizi denominati nella nuova valuta. Tutto questo ‘monetizza’ l’economia nella nuova moneta e, al tempo stesso, aiuta a stabilirne il valore di mercato.

Nel proseguo dell’articolo vengono valutati i pro e i contro:


C’era qualcosa di simile nella mia proposta:

"Esperimento italiano"

P.S.2: ma solo più sui siti e giornali on line si trova il pensiero libero e diffuso fra i cittadini?


Niente crescita, quello di Monti è un governo “vecchia Dc"
Link - www.linkiesta.it



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