martedì 1 gennaio 2013

Auspici elettorali 2013


Il miglior auspicio per l'Italia, è che possa uscire dalle prossime elezioni un Parlamento con una maggioranza certa, che non sia succube delle richieste provenienti dal nord Europa, ma che faccia gli interessi degli italiani.
Realisticamente questo non è possibile, visti i sondaggi che circolano in questi giorni, come quello su esposto commissionato dal Sole24ore. E' un sondaggio che credo sia abbastanza veritiero, poiché dai paladini del "Fate presto", mi sarei aspettato un 15-20% assegnato alla lista del super sponsorizzato pupillo Monti. Invece il centro complessivamente viene accreditato, come mi pare realistico, intorno al 10%.

Stante questi sondaggi il mio auspicio è che la coalizione di centro sinistra riesca a vincere oltre che alla Camera, anche al Senato. Non sono per nulla convinto da Bersani, anzi penso stia mentendo agli italiani e al suo elettorato:

"Il 26 dicembre scorso Bersani ha rilasciato un'intervista al Financial Times (uno degli organi ufficiali dell'élite del mondo bancario-finanziario che la fa da padrona nella grande bisca del capitalismo-casinò). In essa, senza peli sulla lingua, Bersani afferma che nel caso dovesse diventare Primo ministro s'impegnerà ad osservare col massimo scrupolo i dettami europei.. quelli previsti dal Fiscal compact (che non chiederà di rinegoziare) e dal pareggio di bilancio. Quindi continuazione delle politiche di austerità, di tagli alla spesa pubblica, di macelleria sociale e di priorità alle esigenze della finanza globale. Veramente Bersani si spinge oltre, afferma che perora ulteriori cessioni di sovranità a favore di un super-potere europeo (il Commissario unico come piacerebbe alla Merkel) e accetta l'idea che questo super-potere abbia diritto di veto sui governi nazionali."

Ma non importa se Bersani in Italia dice una cosa e all'estero si trasforma nel cagnolino della Merkel. L'importante che Pd e Sel, nelle attuali condizioni date, vincano senza la necessità di ricorrere alla stampella dei montiani.

Primo perché in questo modo, non vi sarà alcun bisogno di un apporto di ministri e sottosegretari del centro. Secondo perché in questo modo il peso di Sel e della corrente di Fassina, potrebbero aumentare, e tentare di evitarci il proseguimenti di politiche economiche suicide, come il fiscal compact. Anche se devo dire che il silenzio di Vendola in questo periodo, lo trovo molto preoccupante: che abbia stretto un patto con Bersani in cui evita di occuparsi di economia in cambio del riconoscimento dei diritti degli omosessuali? spero di no.

Il secondo auspicio, in mancanza della scelta di governabilità, è lo stesso dell'articolo già citato su Sollevazione.it:

"... la posta in gioco delle prossime elezioni è una e una sola: battere l'asse dell'euro-dittatura Monti-Pd. Si fa subito a fare i conti. Per il popolo lavoratore saranno dolori se questo asse superasse il 50% dei consensi. Per azzoppare questo asse bisognerebbe che la lista montiana (data oggi a circa il 20%) non riuscisse a diventare davvero il secondo partito, e che il Pd, pur dato per vincente, non superi la soglia immaginaria del 30%.* Se questo accadesse ci sarà da cantare vittoria perché Lorisignori potrebbero sì formare un governo, ma esso avrà numeri risicatissimi e il governo andrebbe presto gambe all'aria.
...
Detto fuori dai denti non solo ci auguriamo un successo della lista M5S e che la lista degli arancioni riesca a superare lo sbarramento. Ci auguriamo che i berluscones e i leghisti non vengano travolti.

Chi si scandalizza fa male a scandalizzarsi. La posta in palio di queste elezioni è difendere o cedere gli ultimi brandelli di sovranità popolare, accettare o respingere il nodo scorsoio del Fiscal compact, accettare o respingere l'orizzonte di austerità penitenziale che l'euro-dittatura esige. Non c'è, per capirlo, nemmeno il bisogno di scomodare la massima che "il nemico del mio nemico è un mio amico". C'è solo bisogno di guardare in faccia la realtà di capire quanto è grande la minaccia che incombe. C'è, per capirlo, solo bisogno di un sano senso di realtà.
--
* Tengo fuori dal conto l'eventuale risultato, quale che sia, di Sel. Va bene che Vendoliani hanno sottoscritto un programma comune col Pd, ma la pattuglia parlamentare di Sel non riteniamo possa spingersi troppo oltre nelle politiche antipopolari montiane, e quindi Sel rappresenta sì per il Pd una risorsa elettorale, ma un impiccio in futuro. Non sarà facile per Bersani, imbarcare i vendoliani in un governo con i montiani, non fosse perché questi ultimi dichiarano di non accettarlo. In verità Bersani spera in un flop di Sel. Anche da qui potrebbero arrivargli delle brutte sorprese."
(sollevazione.blogspot.it)
-oOo-

Se invece la vittoria del centro sinistra, non fosse abbastanza netta, o addirittura mancasse la maggioranza al Senato, allora avremmo un governo pesantemente condizionato dall'agenda Monti. Con il pericolo che addirittura si trasformi in un governo quasi tutto di centro, con l'espulsione di Sel dalla maggioranza. Sarebbe un ennesimo tradimento della volontà popolare, ma a questo punto non me ne stupirei più di tanto.
Si proseguirebbe nella politica dell'uscente governo Monti, anche se guidato da Bersani.
Quello che accadrà nel 2013 con un governo condizionato e/o sostenuto da Monti potrebbe essere questo:

"Previsioni Facili (a basso tasso di figuraccia)

a) La stampa monetaria e l’emissione di nuovo debito pubblico continueranno a ritmi crescenti.
b) Continuerà l’escalation del conflitto valutario in atto. Alcune nazioni cercheranno di svalutare con ogni mezzo, gli USA difenderanno il dollar standard anche con la forza militare.
c) La coalizione di Centro Sinistra vincerà le elezioni di Febbraio 2013, avrà un chiara maggioranza a Camera e Senato. In futuro ove ci fossero problemi di governabilità causati dalla sinistra Vendoliana, ci penserà la stampella Monti.
d) A marzo 2013 tra i primi atti del governo di centro sinistra ci sarà una stretta fiscale. L’Europa ci chiederà di tappare l’enorme buco di bilancio che si è creato (e che è in formazione mentre scrivo) causato dal collasso dell’economia produttiva italiana. Verrà introdotta una patrimoniale e alzate le accise e le tasse sui consumi meno comprimibili (banzina, gas, elettricità). Bersani andrà bello fiero alle riunioni con la Merkel.
e) L’economia Italiana produttiva continuerà a collassare a ritmi crescenti. Alla fine il governo di centro sinistra sarà costretto a tagliare lo Stato. Semplicemente saranno finiti i soldi perché nessuno produce più abbastanza. (sarà in questi frangenti che si sfilerà Sel? ndr)
f) Da Sud arriveranno poderose spinte indipendentiste, il patto clientelare fra Stato e cittadini del Sud Italia non potrà più essere onorato (dallo Stato)
e) L’opinione degli Italiani su Europa ed Euro continuerà a deteriorasi. Verrà data gran parte della colpa a Bruxelles o ai Tedeschi. Non ci sono speranze per una sincera autocritica nazionale.
f) L’M5S con i suoi 100 parlamentari farà effettivamente opposizione e controllerà l’operato degli altri partiti (non solo del governo) nelle commissioni parlamentari e nei vari altri centri di potere."

E' facile prevedere che se il centro sinistra, giocherà con il consenso dei suoi elettori, per stampellare l'agenda Monti/Merkel (e non il contrario), sarà una legislatura che durerà poco, a causa delle contraddizioni in seno al centro sinistra stesso. Come quella dell'ultimo Prodi. I movimenti alla Grillo, o del tipo "arancioni", diventeranno sempre più forti. La rabbia popolare non avrà più un vero colore politico, sarà sempre più trasversale.

L'unico modo che si eviti una situazione del genere, è che il centro sinistra sia baciato dalla fortuna, e arrivi uno spiraglio di ripresa economica dall'estero, che compensi i nuovi sacrifici richiesti da Bruxelles e Berlino. Ma in realtà ci credo poco. Anzi, il fiscal clift Usa risolto in modo pasticciato non promette nulla di buono.

Nessun commento:

Posta un commento