domenica 6 gennaio 2013

Berlusconi ha ragione

Sondaggio Tecnè - Uno dei più favorevoli al Pdl

In parte, e qui l'ho anche scritto, ha ragione sui temi della sua campagna elettorale. Gli stessi che fanno dire a Monti che il Pdl è settario ed estremista. In realtà Berlusconi non fa altro che ribadire considerazioni in campo economico, che sulla rete sono molto popolari. Cose dette dai vari Krugman (vedi www.ilsole24ore.com)  Stigliz (vedi Voci dall'Estero), Mosler teorico della Mmt. Non so se si è aggiornato in rete o direttamente dagli interessati invitati in villa nell'autunno del 2012.

Non solo ha ragione il Cavaliere sui temi economici, ma in linea di massima credo ci prenda molto più Brunetta di Monti l'austerico. In fondo non ha tutti i torti quando afferma che lo spread può essere manipolato da pochi attori economici e che le politiche montiane non influenzano lo spread, ma provocano solo danni sull'economia reale.
Certo entrambi poi sono corresponsabili in questi tragici errori di politica economica. Dovevano svegliarsi prima.

Ma non è solo su questi temi che Berlusconi ha ragione. C'è un'altra questione che vorrei portare in evidenza.

Sostanzialmente ha ragione quando afferma che è ancora determinante la sua presenza nel centro destra. Tutti a dargli del matto, tutti ad invitarlo a ritirarsi, tutti ad invitarlo a farsi da parte e lasciare spazio alle primarie. Anche qui l'ho scritto spesso, sostenendo che avrebbe fatto meglio a ritirarsi definitivamente, e lasciare spazio ai giovani.

Eppure comincio a sospettare che i numeri siano dalla sua parte. Sta pianificando una campagna elettorale martellante, che non lasci nessun media scoperto.
In queste settimane senza par condicio è stato un po' in tutte le televisioni. Riuscendo addirittura a farsi passare come vittima mediatica delle primarie Pd e di Monti. In questi giorni di esposizione, effettivamente qualcosa ha fatto guadagnare al suo partito in termini di preferenze.

Il Pd con le seconde primarie non ha avuto molta esposizione mediatica. Anche il suo leader si è visto poco. Renzi, da competitore corretto alle primarie, si è auto silenziato, per cui è cessato il suo effetto trascinamento.
Addirittura è stato accusato di non sostenere abbastanza il partito, quando invece dovrebbe essere considerato un esempio di correttezza.

Monti ha avuto la sua occasione, ma appena ha tentato di imitare il Caimano, è stato ammonito da destra e da sinistra. Mussolini diceva "molti nemici, molto onore", poi si è visto come è finito. La Germania nazista ha aperto fronti di guerra a ovest, a est, a sud e a nord, poi si è visto come è finita. Anche Monti rischia di aprire troppi fronti a destra e sinistra, e di rimanerne stritolato al centro . Berlusconi l'ha capito, infatti attacca più il centro che la sinistra. Ogni tanto si ricorda dei suoi vecchi competitori, e avverte i suoi elettori che i veri avversari sono nel centro sinistra. Sarà vero?

Monti poi non ha un supporto sufficiente della sua coalizione. Casini e Fini sono già impegnati a difendere le loro misere quote, non possono soccorrere Monti nelle sue scorribande televisive.
Inoltre qualcuno afferma che il "D'Alemoni", il patto segreto Berlusconi-D'Alema, non è mai morto. Secondo queste voci il patto sarebbe ben solido e prevederebbe l'accerchiamento del centro, la riduzione dello stesso all'irrilevanza e Baffino al Quirinale.
Una parte del patto sarebbe già stata rispettata: la conservazione del Porcellum per impedire un ritorno al proporzionale che avrebbe favorito i centristi e Monti. Poi si vedrà.

Date le condizioni di partenza, al momento Berlusconi si sta muovendo bene. Il suo ritorno in campo, benché indeciso fino all'ultimo, ha fatto guadagnare qualcosa al Pdl. Da circa il 15% a circa il 20%. Difficile quantificare con precisione, ma il trend è in crescita. Certo non sufficiente per vincere, ma quel che conta è la tenuta della coalizione ed il voto al Senato.

Sulla coalizione sta lavorando: sta alleando i vari partitini del centro destra, da quelli nuovi (Meloni-Crosetto) a quelli vecchi (Storace-Grande Sud), e penso che alla fine arriverà anche il pezzo più grande, la Lega Nord.In effetti sono frattaglie, ma potrebbero consentire al centro destra di sfiorare il 30% di consensi. Non potrà vincere le elezioni, ma è un bel progresso rispetto all'iniziale 15%.
E se accadrà, la rinascita della coalizione sarà in gran parte merito di Berlusconi, malgrado tutti lo abbiano sconsigliato.

Con un quasi 30% al centro destra, un 40% al centro sinistra, e un buon risultato del M5s, agli altri rimarrà ben poco. La politica italiana tornerà a polarizzarsi su due blocchi contrapposti, e un terzo fuori dai giochi. Addio agenda Monti condannata all'irrilevanza.

Ma c'è di più, al Senato si potrebbero prospettare brutte sorprese per Bersani e Monti:

“Quelle con la Lega e Grande Sud, insomma, sono due partite parallele che potrebbero essere cruciali per i destini del Senato dove, peraltro, potrebbe candidarsi Berlusconi. In caso di risultato in bilico, infatti, Palazzo Madama rischia di essere il centro della politica, un po' come accadde nel 2006 con la risicatissima vittoria di Romano Prodi. Senza considerare che nel caso di eventuali sorprese giudiziarie e conseguenti voti della giunta per le autorizzazioni i numeri potrebbero essere decisamente più favorevoli al Pdl proprio al Senato.”

E poi non finisce qui. Con la par condicio a regime, il Cavaliere progetta una campagna di terra, anzi di piazza, massiccia. Una serie di comizi in giro per l'Italia, nella tradizione del centro destra. E inoltre ha già preannunciato un'invasione della rete in stile grillesco.

 “Anche oggi andrà avanti la maratona radio-televisiva con cui Berlusconi vuole arrivare fino alla par condicio. Poi, si dedicherà alle piazze ma anche molto a internet visto che non c'è alcuna limitazione alla presenza sulla rete. Nei prossimi giorni ha già in programma un'intervista con KlausCondicio, la web tv di Klaus Davi. Ma la campagna online - di cui si sta occupando da tempo Antonio Palmieri - sarà massiccia e dovrebbe avere il suo culmine proprio dopo che sarà entrata in vigore la par condicio per tv e radio.”

Secondo l'ultimo sondaggio Tecnè, i giovani sarebbero più disposti a votare il Pdl, rispetto a quanto risposto dagli intervistati di tutte le età. Stranamente per il Pd avviene il contrario.
La cosa devo dire mi lascia molto perplesso, ma se fosse vera, il Cavaliere potrebbe fare una pesca di voti migliore in internet che nelle piazze. I più giovani trascorrono più tempo su internet. Ci sarebbero quindi ancora margini per migliorare il risultato del centro destra.


Comunque, anche se perderà molti voti, il centro destra con Berlusconi, potrebbe fare il miracolo di risorgere. Il polo dato per spacciato, e già assegnato ai centristi, potrebbe sopravvivere. Rendendo effimere le mire del professore bocconiano. 
Se il berlusconismo dovesse risorgere dalle sue ceneri, si avrebbe anche una sconfitta dei poteri forti stranieri: da Bruxelles a Berlino, da Londra a Washington. Insomma tutti quei capi di Stato che avrebbero voluto sostituire Berlusconi con Monti. E intanto dall'opposizione il centro destra rimarrebbe ad aspettare che riesplodano le contraddizioni tra centro sinistra e centro montiano, pronto a riprendersi l'Italia nel caso di nuove elezioni anticipate.

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