venerdì 11 gennaio 2013

L'euro e lo spread biondo



Interessante la ricerca su Rischio Calcolato sulle divergenze monetarie ed economiche fra due paesi scandinavi da sempre molto interconnessi: Svezia e Danimarca. Avendo visitato entrambe le nazioni, ad una prima osservazione turistica, la Danimarca appare più "europea", mentre la Svezia è più "scandinava". Naturalmente sono entrambe scandinave, ma con intensità diversa. I danesi sono un po' i "terroni" di norvegesi e svedesi.

La Danimarca in effetti sembra uno stravagante pezzo di Germania, una provincia un po' particolare come lo è la Bretagna per la Francia. Fra l'altro sono entrambe delle penisole sull'oceano.
La Svezia, a parte Stoccolma (una piccola Parigi), è una distesa di foreste interrotte ogni cento chilometri da quattro casette di legno dipinte di rosso. Che vita facciano questi svedesi dispersi fra gli abeti (soprattutto d'inverno), mi è ignoto. Però storicamente la Svezia è sempre stata un po' più povera della dinamica Danimarca, e gli svedesi, soprattutto delle zone sud (Malmo, Goteborg) emigravano stagionalmente in Danimarca per cercare lavoro.

Ora la situazione sembra si sia invertita. Grazie all'euro, in Svezia c'è più lavoro, in Danimarca meno. Chi ha adottato l'euro? la Svezia? risposta sbagliata, la Danimarca.

"Queste 2 nazioni hanno in comune una serie di fattori:

a) Sono nazioni ad elevata spesa pubblica, con stati sociali efficienti, con elevati livelli di investimenti in ricerca e sviluppo e con solide strutture industriali manifatturiere

b) Sono nazioni che hanno un mercato del lavoro con elementi di flessibilita’ del tutto comparabile

c) Sono nazioni ambedue inserite nella stessa area geografica di riferimento

d) Sono ambedue nazioni con conti pubblici in ordine, welfare funzionanti, bassa corruzione e bassa inflazione

Noterete dal grafico (vedi sopra ndr), che nel 1999 la Danimarca aveva un tasso occupazionale pari all’1,5% maggiore di quello Svedese. Fino al 2008 i tassi d’occupazione si muovono abbastanza di concerto, anche se nel 2008 la situazione si inverte e la Svezia ha un leggero vantaggio. Tra il 2009 ed il 2010 la svolta durante la grande Crisi mondiale, dove la Danimarca collassa ed invece la Svezia riesce a contenere le perdite. Il risultato finale e’ che nel 2012 la Svezia ha un occupazione al 80,5%, ben il 5% sopra al 75,5% della Danimarca.

In sintesi, in 13 anni, la Danimarca ha perso il 6,5% di occupazione nel confronto con la Svezia, ed il grosso del differenziale s’e’ creato tra il 2009 ed il 2010.
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la Svezia ha mantenuto una propria moneta, una propria Banca Centrale ed un sistema flessibile di tassi e di politiche, la Danimarca NO.

Nel complesso dei 13 anni, se notate bene, la Svezia non ha svalutato la Corona, ma durante la grande crisi mondiale del 2009-2010 lo fece e pure con un certo vigore, rivalutando successivamente, quando il PIL Europeo e’ tornato positivo. Ovviamente la Danimarca non ha svalutato e non ha mosso alcuna leva, semplicemente perche’ ha adotatto quelle europee. Guarda caso il grosso del GAP occupazionale s’e’ creato nel 2009-2010 in coincidenza della Svalutazione della Corona Svedese: in sintesi la Svezia ha operato una svalutazione del tutto temporanea che ha consentito al proprio sistema economico di superare il momento di crisi brillantemente, e la rivalutazione successiva non ha comunque compromesso tali risultati, in quanto effettuata in periodo non recessivo.
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Non c’e’ comunque il minimo dubbio che l’adozione dell’EURO e la rinuncia ad una banca centrale autonoma, sia stata per la Danimarca, un motivo di svantaggio consistente rispetto alla Svezia, ed a farne le spese sono stati i cittadini e lavoratori Danesi. Semplicemente la Danimarca s’e’ inserita in un sistema privo di qualsiasi flessibilita’, privandosi degli strumenti relativi, in cui il piu’ grosso e cattivo (svalutando il lavoro e tenendo bassa l’inflazione), del tutto slealmente, ha fatto i fattacci suoi, creando diversi milioni di disoccupati nel resto d’Europa. Pare che se ne stia accorgendo pure il sole 24 ore dopo un sonno secolare, come potete leggere QUI.

Si badi bene, che quanto visto per la Danimarca puo’ essere esteso a quasi tutta l’Europa non Tedesca.
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Tra il 1999 ed il 2012, la Svezia ha perso il 5% di produzione industriale sulla Germania, la Danimarca il 25%. La differenza e’ semplicemente abissale, e la Danimarca e’ notoriamente in affollata compagnia nelle tristi dinamiche tra i paesi europei, sia di nazioni coi cittadini brutti, mori e sporchi (i mediterranei dei PIIGS), ma anche di nazioni con cittadini dai biondi capelli (tanto per dirne una la Francia).

Ovviamente continueremo a sentire le tesi piu’ disparate per smentire l’evidenza dell’EURO-Fallimento e della GERMANIA buona contrapposta ai cattivi e spendaccioni meridionali, ma direi che con questo esempio possiamo dare un’altro duro colpo analitico a queste tesi.

L’EURO semplicemente non funziona, e non potra’ funzionare come ogni Unione Monetaria raffazzonata, e cio’ vale anche per economie non troppo divergenti. La causa e’ banale: l’EURO crea una rigidita’ nel sistema enorme. Un sistema a moneta unica puo’ funzionare unicamente in caso vi sia una forte mobilita’ del Lavoro al suo interno, ed una politica centrale fiscale armonizzata e redistributiva, con burocrazia e regolamenti similari tra tutte le nazioni componenti l’Unione. In assenza di cio’, il piu’ forte o il piu’ furbo fara’ danni incommensurabili agli altri, ed in definitiva pura a se’ stesso, facendo crollare tutto. Non e’ solo malafede della Germania o di altri, e non e’ perche’ alcune nazioni sperperano, e’ che semplicemente in assenza di quanto sopra un Unione Monetaria e’ destinata a certo fallimento. Badate bene, che se anche vi fosse la buona volonta’ da parte di tutti i 17 paesi che compongono l’EURO (cosa semplicemente e notoriamente impossibile), riuscire a creare gli elementi di flessibilita’ sopra descritti in qualche anno, e’ utopico ed impossibile."


Ancora non vedo un grande dibattito nella nostra campagna elettorale su questo tema. Ci prova ogni tanto Berlusconi ("l'austerità ci porterà al fallimento") ma l'uomo del centro destra è così screditato che tali affermazioni sono prese come una delle sue tante barzellette. E' un peccato che non si apra un dibattito forte su questi temi. E nemmeno i movimenti/partiti antisistema ci provano.

Il M5s, continua ad accanirsi sul debito e gli sprechi dei politici. Come scrive Bagnai:

"... nessuno obbliga a mentire ripetendo che la crisi è stata causata dal debito pubblico. Non chiedo a nessuno di schierarsi esplicitamente a favore di un progetto che potrebbe terrorizzare gli elettori disinformati ("fuori dall'euro!"). Chiedo (umilmente) solo di non mentire attribuendo al debito pubblico la colpa della crisi attuale. Solo smettendo di mentire i politici possono dimostrare di voler porre le basi per una soluzione democratica della crisi economica e politica del nostro paese, possono cioè aiutare gli elettori a formarsi un giudizio, a "unire i puntini". Mentendo, dimostrano solo di voler uccidere la democrazia per rubare consenso. Dimostrano cioè di essere come tutti gli altri. Le facce nuove non mi interessano se fanno cose vecchie."
(frase ripetuta 42 volte nello stesso post, non so per rimarcare una distanza politica, o piuttosto per lanciare un grido d'allarme... - goofynomics.blogspot.it)

Ed anche Rivoluzione Civile, che nasceva in realtà con istanze anti euro da sinistra, ora con Ingroia sta cercando di farsi adottare dal Pd e quindi tende a sposare l'europeismo acritico e affaristico di questo partito.

Fermare il Declino mi pare contenga tutto e il contrario di tutto. Ci sono i critici dell'euro e i seguaci del montismo. Anche Giannino non ha chiarito molto bene la sua linea.

Speriamo che il dibattito possa alimentarsi con il tempo anche sui media più seguiti. Del resto la televisione sembra arrivare sempre con settimane di ritardo sulle notizie e sui temi che vengono discussi e sviscerati freneticamente in rete.


Aggiornamento 12.01.2013

"E’ apparso un mio articolo sul confronto Danimarca e Svezia stamane. L’articolo conteneva un macroscopico errore: la Danimarca non adotta l’Euro, ma ha la Corona, seppur vincolata ad un sistema a cambi fissi a banda strettissima (ERM), che di fatto la assimila all’Euro.

Di fatto il ragionamento dell’articolo resta valido dal mio punto di vista, ma cio’ non toglie che l’articolo conteneva una macroscopica imprecisione, per cui ho ritenuto ritirarlo. Normalmente uso una certa meticolosita’ nelle verifiche, ma stavolta (causa ignoranza e fretta) cosi’ non e’ stato.

Chiedo scusa al sito Rischio Calcolato ed ai lettori.
GPG Imperatrice"

In effetti la Danimarca non ha l'euro (paesi della zona euro - wikipedia) e anche io ho commesso l'errore di non controllare. Ma la situazione cambia di poco, in quanto la Danimarca fa parte dello SME2 che è esattamente la situazione in cui si trovava l'Italia tra 1979 e 1998 (SME con moneta unica ECU - wikipedia) e che ci vide cadere nel 1992 a causa dell'insostenibilità di una "moneta comune". Già allora si poteva constatare che l'euro ancora da venire era insostenibile, eppure si decise di insistere. 
Allora uscimmo momentaneamente dallo Sme e svalutammo la lira. Non successe nulla, anzi la svalutazione spinse verso una nuova ripresa economica e non ci fu un'infiammazione inflazionistica. Quindi la Danimarca oggi soffre gli stessi problemi dell'Italia di allora.

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