giovedì 3 gennaio 2013

Candidati e coalizioni



Il Sole24ore ha commissionato un sondaggio per incoraggiare il premier Monti, e per spaventare (ma stranamente anche lusingare) Berlusconi. Si tratta di un sondaggio duplice e un po' forzato, che si discosta dagli altri, ma potrebbe anche descrivere una situazione possibile.
Dal sondaggio Demetra per il Sole24ore si otterrebbero i seguenti risultati elettorali:

coalizioni probabili: Alle prossime elezioni, lei pensa che voterebbe per…

centro sinistra Pd e Sel capo coalizione Bersani .........36,2%

centro con capo coalizione Monti ..............................23,3%

centro destra con Pdl e Lega capo coal. Berlusconi....21,8%

M5s di Grillo ............................................................13,8%

altri .............................................................................4,9%

partiti attuali: Per che partito voterebbe se domani ci fossero le elezioni politiche per il Parlamento nazionale?


Pd .......................................................34,6%
Sel ........................................................5,3%
- (tot. coaliz 39,9% diff. rispetto quesito precedente 3,7% perdita consensi 9,2%)

Udc ......................................................6,4%
Montezemolo-Riccardi...........................3,0%
Fil .........................................................1,8%
- (tot. coaliz. 11.2% diff. rispetto quesito precedente 10,6%, acquisto consensi 94,6%)

Pdl ......................................................19,7%
Lega .....................................................5,6%
-(tot. coaliz. 25,3% diff. rispetto quesito precedente 3,5%, perdita consensi 13,8%)

destra ....................................................2%
Idv ........................................................1,8%
Fed. sin. ................................................1,7%

M5s ....................................................14,3%
- (diff. rispetto quesito precedente 0,5% perdita consensi 3,5%)

Il sondaggio Demetra per il Sole24ore è stato realizzato tra il 22 e il 28 dicembre.

E' interessante questo sondaggio perché è disgiunto tra coalizioni e partiti. Si può pertanto notare che i leader fanno la differenza, ma sempre in negativo, tranne che per il centro (benché mi paia un sondaggio troppo generoso con Monti). Sia Berlusconi che Bersani, rispetto alla coalizione ci rimetterebbero circa 3 punti e mezzo di percentuale.

Più grave la perdita per Berlusconi (-13,8% di consensi), ma importante anche quella dovuta a Bersani (- 9,2% di consensi). Al contrario di quanto affermato da altri sondaggisti, sembra che Monti peschi consensi maggiormente nel campo del centro destra che in quello del centro sinistra.

Se il centro fosse guidato da Monti in modo chiaro, incrementerebbe i propri voti del 100% circa. In pratica la presenza del leader varrebbe quanto Udc, Fli e lista Montezemolo messe assieme.
Dal sondaggio non è chiaro se il vantaggio è maggiore con la formula federata o quella unitaria.
Gli elettori dell'Udc che al Senato non troveranno il loro simbolo, a causa della lista unica , voteranno tutti per la lista Monti?
Di solito quando si uniscono più partiti sotto un unico simbolo prendono meno voti che separatamente.

Quello che rimarca questo sondaggio, è che Monti si pone in diretta concorrenza del centro destra berlusconiano, che con la Lega è accreditato di quasi la stessa percentuale di voti. In pratica un 40% di moderati risulterebbe scisso in due coalizioni quasi uguali.

Il gioco di Monti è praticamente scoperto, cioè quello di realizzare una maggioranza Pd - centro (escludendo Sel) portando in dote appena un 10% di voti personali. Quel tanto che basterebbe per rovinare la vittoria del centro sinistra al Senato.

E' un gioco di divisione e sommatoria di partiti molto delicato. Difficile da realizzare Senza sacrificare qualcosa. Se separare Sel dal Pd può essere un'operazione fattibile, è molto più complesso separare le correnti Pd più a sinistra come quella di Fassina.
Monti dovrebbe sacrificare in parte la sua agenda per non creare problemi interni al Pd.

Comunque, con il premio di maggioranza Sel arriverebbe al 6,5% circa alla Camera, quindi sarebbe semplicemente sostituibile dalle liste montiane con circa il 20% (ma anche con il 10%). Più complesso il calcolo al Senato, ma credo che le cose stiano più o meno nello stesso modo.
Qui Monti deve superare la soglia di lista non coalizzata (8%), quindi deve ambire al 20%, per non avere problemi e non rischiare.

Dal lato del centro destra, se questo sondaggio è realistico, il ritorno del Cavaliere non ha apportato grandi vantaggi. O meglio, quattro o cinque punti percentuali (non sono pochi) però non sufficienti. Non fanno la differenza e non sono determinanti per il progetto di Monti. Che la campagna di Berlusconi sia orientata più contro Monti che contro il centro sinistra è abbastanza evidente. Infatti è disposto a perdere voti a favore del Pd, ma non a favore del centro: è la seconda volta che invita a votare Pd in alternativa a Monti.

Il Movimento 5 stelle risulta meno influenzato dalle coalizioni avversarie. Forse risente invece della mancanza di un leader, malgrado l'onnipresente Grillo.
Visto che Grillo non intende candidarsi, l'M5s può ancora giocare la carta del capo di lista. Se verrà scelto un candidato competente, pulito e ammirato dall'opinione pubblica, il movimento potrebbe giovarsi dello stesso fattore che aiuta Monti: la novità e la promessa di fare dimenticare la casta.

Promessa che però per Monti è più difficile da mantenere: infatti Casini non è per niente contento di farsi cassare le liste elettorali dal censore Bondi. Pare siano in bilico nomi importanti come Cesa (problemi giudiziari) e Buttiglione (troppe legislature). E gli stessi problemi si avranno in Fli.

Altri sondaggi, comunque sono molto meno generosi con il centro montiano:
"... in esclusiva da Affaritaliani.it, vede ilPartito Democratico stabilmente in testa con il 33% dei voti (solo lo 0,5% in meno rispetto alla rilevazione del 17 dicembre). Sinistra Ecologia Libertà ferma al 6%. Altri di Centrosinistra al 3. Totale della coalizione guidata dal leader del Pd 42%.

Il Popolo della Libertà è stabile al 17% (era al 17,5), ma a questo dato andrebbero aggiunti i 2 punti raccolti dalla nuova formazione Fratelli d'Italia di La Russa, Meloni e Crosetto. Intesa Popolare vale il 2% mentre La Destra di Storace è in rialzo al 3%. Totale della coalizione di Berlusconi 24%. La Lega Nord, che in questo momento viene identificata come forza autonoma, si attesta al 6%.

Deludente avvio di 2013 per il presidente del Consiglio. Il raggruppamento che fa capo a Mario Monti (Udc, Fli, Montezemolo e appunto la lista del premier) non va oltre il 12%. Continua il crollo del Movimento 5 Stelle, che si attesta all'11% rispetto al 14 di due settimane fa. Infine la lista Ingroia premier (più altri e la sinistra estrema) vale attualmente il 5%."

(affaritaliani.libero.it)

Ovviamente, Affaritalani.it è un sito di orientamento di centro destra e i sondaggi tendono a sminuire il centro di Monti.
Mai come in questo periodo c'è stato un proliferare di sondaggi, e mai come ora appaiono discordanti. Per esempio il M5s è dato in una forbice che va dall'11% al 18%. Ho come l'impressione che il 24 febbraio ci saranno importanti sorprese...

Mentre i sondaggi condotti esclusivamente in rete danno un risultato a senso unico come quello nell'immagine all'inizio del post dal sito www.blitzquotidiano.it o quello meno smaccato sul sito affaritaliani.libero.it. Gli utenti della rete hanno ormai fatto la loro scelta, non sono più condizionati da tv e giornali. Non so se dipende dal tipo di informazione disponibile in rete, o piuttosto dal tipo di utenti che non ama essere informato passivamente dai media tradizionali.

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