lunedì 28 gennaio 2013

Mps: la politica c'entra



La Politica c'entra eccome. Ha ragione Monti quando dice che i partiti devono uscire dalle fondazioni bancarie, e le banche non devono avere rapporti con la politica.

Se parte dell'Imu è stata usata per tamponare le perdite di Mps, se questa ha dovuto fare operazioni spericolate coi derivati, se poi ha dovuto chiedere l'aiuto dei Monti-bond, è perché all'origine ci fu una tangente sull'acquisto della Banca Antonveneta.
Una tangente anche piuttosto pacchiana:

"Lo schema è di una semplicità disarmante: roba da piccolo impresario edile che gonfia il preventivo per poi passare la stecca al tecnico del comune, a tizio e caio...Ed è proprio la semplicità disarmante e la macroscopica sfacciataggine della mega-stecca Antonveneta che dimostra ulteriormente come si potesse contare su AMPIE COPERTURE DI ALTO LIVELLO....

Acquisizioni gonfiate, tangenti, operazioni "segrete" sui derivati che saltano fuori dai cassetti, responsabilità interconnesse con la Politica, Bankitalia, Presidenti del Consiglio etc etc
L'affaire MPS si allarga a macchia d'olio: ci mancano solo la Mafia , la 'Ndrangheta, i Servizi Segreti ed i Man in Black...ed il quadro sarà completo...;-)"

(www.ilgrandebluff.info)


"Il “peccato originale” fu l’acquisto di Antonveneta dicevano gli analisti finanziari e ora sembrano essersene sempre più convinti gli inquirenti di Siena. Ma a quel peccato, commesso ormai cinque anni fa da Monte dei Paschi per l’acquisto dell’istituto veneto già al centro di un caso giudiziario, potrebbe essere gravato anche da un altro reato: la corruzione. Ovvero il pagamento di un maxi tangente, tra uno e i due miliardi di euro perché l’”affare” tra Mps e Santander, che vendeva, andasse a buon fine.

L’esborso di Mps, ben 10,1 miliardi come da bilancio, sarebbe stato, come riportano il Sole24ore e la Repubblica, appesantito da una mazzetta. Il pagamento, stranamente, fu diviso su due conti correnti: 7 miliardi su uno, due miliardi su un altro. Soldi che potrebbero essere passati dall’Inghilterra per arrivare in Brasile. E forse rientrare, in parte in Italia, attraverso lo scudo fiscale. Tra le risposte che gli investigatori della Finanza cercano, e alcune rogatorie sarebbero state portate a termine in Spagna, Brasile e Regno Unito, anche il motivo della cessione di Interbanca (la banca d’affari braccio operativo della popolare padovana) poi riacquistata dalla banca spagnola e ceduta a GeCapital.

Se Mps non avesse pagato così tanto l’istituto veneto, forse non avrebbe dovuto giocare la rischiosissima carta dei derivati per coprire i buchi causati dagli strumenti strutturati Alexandria eSantorini. Il pasticciaccio brutto dei derivati, come rivelato dal Fatto Quotidiano, ha quindi riportato d’attualità l’inchiesta della primavera dell’anno scorso, e che aveva subito un’accelerata in autunno, sull’anomala acquisizione. Nell’inchiesta ci sono quattro indagati, tra cui tre componenti dell’ex collegio sindacale, cui viene contestato di aver esposto false informazioni alla Banca d’Italia) che chiedeva delucidazioni sulla ”compatibilità della complessiva operazione di rafforzamento patrimoniale da 1 miliardo di euro nel core capital”) e ostacolo all’organo di vigilanza. Un’altra ipotesi di reato, questa contro ignoti, riguardava la possibilità di una manipolazione del mercato sul titolo del Monte nei mesi precedenti ovvero l’aggiotaggio. A questa si potrebbe aggiungere ora la corruzione. Intanto per ora l’inchiesta sembra, come sostiene il Corriere della Sera, anche allargarsi su presunti maxi premi ai manager dell’affarre."

(www.ilfattoquotidiano.it)

A questo punto, se lo Stato italiano fosse un amministratore serio, dovrebbe o negare l'aiuto alla banca e restituire i 3,9 miliardi di euro di Imu sulla prima casa ai cittadini, oppure fornire l'aiuto e pretendere la nazionalizzazione della banca, facendo piazza pulita di tutti i dirigenti e del mondo politico gravitante attorno ad Mps.

Invece non si farà nulla. I politici si salveranno (forse perderà qualche punto percentuale il Pd alle elezioni), la banca continuerà ad essere gestita dai soliti noti sotto dettatura dei politici, lo Stato esborserà un prestito che probabilmente non verrà restituito per intero. Mi chiedo come potrà il Mps onorare un prestito di 3,9 miliardi al 9% di interessi nelle condizioni in cui si trova. Si sta agendo su questa banca nello stesso modo in cui si è agito con la Grecia: invece di risanare, si fanno interventi punitivi che aggraveranno ancora di più la posizione contabile. Queste sono situazioni in cui i privati dovrebbero farsi da parte e lo Stato intervenire senza per forza averne un guadagno. Una volta rimessa in piedi, la banca potrebbe essere di nuovo alienata a privati solidi (naturalmente senza tangenti annesse...).





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