mercoledì 12 dicembre 2012

L'Argentina è fottuta (2)


Nel primo post dedicato al paese sudamericano scrivevo che:

"Sta forse per fallire di nuovo? forse no. Non è per questo che ho titolato così drasticamente il post. Ma perché in Argentina sono stati presi provvedimenti che rinnegano l'ideologia globale neoliberista statunitense ed euro-austerica. L'Argentina si sta ponendo in contrasto con i veri poteri forti mondiali. Temo che le faranno fare una brutta fine, cercando di isolarla e di farla fallire"
(L'Argentina è fottuta)

Detto, fatto. O almeno supposto da parte mia senza prove. Ma ora ci sono:

"Forse però il caso di scoprire perché l'Argentina si trova di nuovo a rischio default. Non si tratta infatti di politiche economiche sballate, di crisi, di Paese inaffidabile, insomma della dimostrazione che le politiche keynesiane della Kirchner siano sbagliate. Niente affatto: si è trattato della molto opportuna sentenza di un tribunale di New York, che ha condannato il Paese sudamericano al pagamento di 1,33 miliardi di dollari ad alcuni fondi speculativi che avevano rifiutato la precedente ristrutturazione. Sufficiente a mandare un grande Paese in default? Ma no. Perché ciò accada, bisogna che "i mercati" reagiscano in un certo modo: se ne sono quindi incaricate le agenzie di rating, declassando all'istante di cinque gradini a "CC" l'Argentina (solo per una sentenza!), e poi la stampa, che ha subito strombazzato il rischio default.

Insomma, ecco quanto è facile mandare un Paese al fallimento. Bastano una sentenza, un'agenzia di rating e qualche titolone. Che stiano attenti, tutti i potenziali disobbedienti alla dottrina economico-finanziaria vigente: la loro sopravvivenza è appesa a un filo. Meglio adeguarsi in fretta."

(www.altrenews.com)

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