venerdì 7 dicembre 2012

La strategia del Cavaliere (2)


Nel post “La strategia del Cavaliere” scrivevo che, in merito ad un giudizio di Sorgi su La Stampa:

“Credo che M. Sorgi, autore del pezzo per La Stampa, veda più un Berlusconi arruffa popolo del secondo tipo. Allineato cioè alle tesi della Santanchè e di Brunetta.
Per questo la scelta della strategia populista, alla fine sarà obbligata per il Cavaliere. Questa scelta gli farà perdere per strada alcuni compagni di viaggio, e molti voti. Nel contempo riacquisterà i voti degli affezionati al "meno tasse per tutti", della Lega, e degli arrabbiati alla Grillo, che però non voterebbero mai un movimento come quello del comico, che vedono troppo orientato a sinistra.
Difficile capire quale sarà il risultato finale: mal che vada mantiene l'attuale 15% di consensi, se dovesse andare bene, potrebbe riprendersi una bella fetta di quell'elettorato che non intende andare a votare, che rappresenta tra il 30 e il 50% degli aventi diritto.

Quella di Berlusconi, potrebbe essere una scommessa che mette in forte imbarazzo i così detti poteri forti: sia quelli italiani (che vedono Monti come rappresentante), sia quelli esteri europei che di fatto ci hanno commissariato. Perché un partito del genere, populista ed anti austerità, non potrà che essere anche un partito anti euro ed Europa.

Pertanto, se andasse a finire così, il prossimo Parlamento potrebbe addirittura rischiare di avere una maggioranza anti-europea. O almeno che non accetta l'attuale assetto dell'Europa germanocentrica.
Va detto che sarebbe una maggioranza impossibile da mettere assieme, formata da grillini e berlusconiani. Ma una maggioranza che potrebbe condizionare fortemente le scelte filo europee, o magari ritrovarsi a condividere determinate politiche, come il referendum sull'euro.

Il Cavaliere ci regalerà ancora emozioni forti?”

Vedendo quello che è accaduto al Senato, direi che la risposta è si.

“Aria di crisi per il governo Monti. La goccia che fa traboccare il vaso sono le dichiarazioni del ministro dello Sviluppo, Corrado Passera, che critica in tv il ritorno di Silvio Berlusconi.
Risultato: al Senato il Pdl non vota il decreto Sviluppo-bis (pur non facendo mancare il numero legale: il dl passa ma Monti ottiene solo 127 sì).”

Ora tutti i giornali e le televisioni orientati dai grandi poteri finanziari, italiani ed esteri, grideranno allo scandalo. Berlusconi, dopo quello che ha fatto, vuole tornare in campo ad intorpidire la politica italiana (caso mai fosse stata mai limpida), e far sfigurare l’Italia all’estero.

Sarà tutto un coro unanime d’indignazione. E’ ovvio.
Ma io mi chiedo, a nome di chi ha Berlusconi a noia, come me, ma anche a nome di chi lo odia fino al midollo, era pensabile che dopo un anno di governo Monti disastroso il Cavaliere rimanesse cheto in cantuccio e tacesse per sempre?

Se il governo Monti avesse fatto non dico il meglio, ma almeno qualcosa di buono, i media sussidiati avrebbero ragione a lamentarsi.
Ma i risultati di questo governo, sono disastrosi, e lo hanno ripetuto in tutte le salse gli stessi media che sui numeri almeno non potevano mentire. L’unica cosa che si sono ben guardati dal fare, è il confronto fra il governo Monti e gli altri. Se lo avessero fatto, avremmo visto che persino il governo Berlusconi è stato decisamente migliore per quanto riguarda i dati economici.

Ma che gli si può rimproverare al Cavaliere? Lo hanno fatto mettere da parte, senza che avesse avuto un voto contrario del Parlamento. Il Capo dello Stato ha agito, usando un eufemismo, arditamente con le istituzioni, imponendo un primo ministro che nessuno aveva eletto.
E dopo aver combinato cose al limite del golpe, dopo aver addossato a Berlusconi chissà quali colpe per lo spread che saliva, oggi il risultato del governo che ha “salvato” l’Italia è questo disastro:



Se si fa un bilancio, anzi un conto “della serva” semplice semplice, è facile constatare che tra Monti e Berlusconi, ci sarebbe convenuto ancora Berlusconi di gran lunga:

Lo spread berlusconiano è salito a più di 500 punti base, ma mediamente si può presumere un livello intorno ai 400 punti. Visto che da quando è cominciato a salire quest’indice l’Italia emetteva circa 20 miliardi di Btp ogni mese, ciò significa che da ottobre 2011, a febbraio 2012 (c’era già Monti, ma lo addebito a B.) sono stati emessi circa 100 miliardi di titoli. Lo spread di Berlusconi ci è costato 4 miliardi. Brunetta ha avanzato la cifra di 7 miliardi. Io voglio essere più cattivo, dico 10 miliardi in più rispetto all’interesse pagato prima. Dopo febbraio, dopo varie peripezie, è intervenuto Draghi, e si che lui ci ha salvati veramente.

Monti ha preparato una serie di manovre depressive che hanno fatto scendere il Pil del 2,5 – 3%. Questo significa che abbiamo perso circa 40-50 miliardi di euro (1650 mld x 2,5%). Questo è stato l’impoverimento degli italiani nel 2012, acui si devono aggiungere tutte le nuove imposizioni fiscali. Almeno altri 50 miliardi andati in fumo dalle tasche degli italiani. Per non parlare dell’impoverimento immobiliare…
Allora mi chiedo: per non pagare 10 miliardi di interessi dello spread, ne abbiamo bruciati 100 o forse più? Ma siamo pazzi?! Ma questo è veramente un governo di criminali come dice Barnard…

Mi ripeto: a questo punto il Cavaliere doveva tacere? Forse si è persino comportato correttamente in questo anno montiano, osservando anche lui come tutti, il “baratro” a cui ci conduceva Monti. Ed ora mi dovrei indignare perché il centro destra assume una politica populista e forse antieuropea. A me pare del tutto naturale, vista la completa, e sottolineo completa, incompetenza di questi tecnici a rimorchio della Germania.

Credo a questo punto che anche Bersani abbia festeggiato la vittoria elettorale con troppo anticipo. Se Berlusconi scende di nuovo in campo, ma questa volta arrabbiato e populista più che mai, antieuropeo e vendicativo, risolleverà probabilmente le sorti del centro destra. Non credo possa vincere, ma sicuramente produrrà un riallineamento delle percentuali dei sondaggi elettorali. Creando problemi di governabilità al centro sinistra.

Berlusconi cercherà di fare concorrenza a Grillo. Il Pd e i suoi alleati saranno stritolati in mezzo tra grillini e berlusconiani arrabbiati. Certo sarà un male per le sorti dell’economia e dell’amministrazione pubblica italiana. Lo spread tornerà a salire. Ma di questo, i soloni bocconiani incompetenti, non dovrebbero accusare Berlusconi, ma solo la loro incapacità di governare, la loro capacità di massacrare l'economia e irritare gli italiani con le loro scelte scellerate. Ammantati della loro scienza e tecnica economica, alla fine non hanno fatto altro che aumentare qualsiasi tassa, dimostrando di avere le competenze di un governicchio qualsiasi della prima repubblica.

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