domenica 11 gennaio 2015

Se fossi parigino sarei rimasto a casa



Certo, c'è l'emozione di una ferita recente. Di un attacco vile di tre o quattro disperati, che poi sono il sottoprodotto tipico delle banlieue parigine, tipici scarti delle società occidentali. Ma questa manifestazione oceanica di oggi è andata soprattutto a legittimare il regime europeo attuale.
Manifestazioni così dovrebbero svolgersi in tutta Europa per protestare contro la politica economica europea dell'austerità e della perdita di democrazia. Austerità attuata contro i suoi stessi abitanti più indifesi. Proprio queste politiche di austerità ed impoverimento dei ceti più deboli producono i terroristi, che guarda caso vengono fuori da quei quartieri dove la disperazione sociale è diffusa come l'aria.

Mi dispiace, ma quei due milioni di manifestanti francesi, sono stati ingannati, sono stati strumentalizzati. In prima fila al corteo c'era tutta la rappresentanza della peggior cricca europea e dei paesi in qualche modo coivolti con il regime euro-americano, come il primo ministro di Israele e del Mali. Una manifestazione per ricordare le vittime del terrorismo di un giornale satirico che si consideravano di ultra sinistra, capeggiata da capi di governo di destra. Anche Hollande e Renzi, e gli altri premier socialisti, in realtà in Europa perseguono plitiche di destra. Per quanto possano definirsi di sinistra, per quanto possano rifarsi ad una storia di socialismo o comunismo, sono i fatti che contano. E le "riforme" che questa Europa partorisce negli ultimi anni sono restaurazioni di regimi ottocenteschi.

Con questa manifestazione, purtroppo l'Europa viene riunita spiritualmente sotto le bandiere di un regime finanziario, che inneggia fintamente ai valori della democrazia. Che quando fa comodo viene calpestata senza problemi, imponendo governi allineati con il regime centrale. Come è stato in Grecia, o in Italia con l'imposizione di Monti. Quando la democrazia rischia di essere esercitata veramente, come fra poco forse in Grecia, i sedicenti difensori della democrazia se la fanno sotto e tentano di delegittimare il competitore politico non voluto.

E forse questa riunificazione spirituale europea contro il terrorismo ha anche fini che vanno più in la della rilegittimazione di un'Europa antidemocratica e dell'euro. Gli attentati sono un modo per rinsaldare sotto le insegne della paura gli europei, che fino a  ieri non capivano le fobie americane. Forse ora sono abbastanza spaventati e anche gli europei saranno pronti a scendere in trincea contro il "cattivo" di turno.

"LifeNews, un canale di news mainstream russo, ha mandato in onda un intervento in cui un opinionista politologo, ospite fisso, ha dichiarato che dietro all’attentato a Charlie Hebdo, a Parigi, ci sarebbero le agenzie di intelligence degli Stati Uniti d’America. Alexei Martynov ha osservato che solo due giorni prima dell’attacco, Francois Hollande aveva rilasciato dichiarazioni nelle quali sosteneva l’inopportunità di continuare con le sanzioni nei confronti della Russia.
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Secondo Martynov, gli Stati Uniti sono interessati a innalzare il timore del terrorismo in Europa, per rendere i suoi leader più accondiscendenti verso le politiche antiterroristiche americane e rafforzare l’egemonia sul vecchio continente, impedendo nello stesso tempo agli stati europei di cercare nuove alleanze con la Russia."

(www.byoblu.com)

Forse sono affetto da complottismo conclamato. Ma del resto cosa pensare dei servizi segreti francesi ed occidentali, che riescono a perdere di vista dei potenziali terroristi che hanno combattuto in varie guerre regionali arabe, e non si accorgono nemmeno che questi personaggi riescono a procurarsi armi da guerra in una città come Parigi. Che sparano in centro città e riscono a scorrazzare per le periferie della stessa per due o tre giorni. Che poi vengono riconosciuti grazie ad una carta d'identità provvidenzialmente persa nella fuga... Mi pare tutto molto finto ed assurdo.

Mi pare che media e potere ci prenda per i fondelli sempre più sfrontatamente. Ormai non credo più a nulla di quello che i media mainstream abituati a mentire ci proprinano ogni giorno, e soprattutto quando avvengono fatti di cronaca come quelli di Parigi. Non sono Charlie Hebdo, non sono con questo regime tecnocratico ed elitario. Non sarei andato alla manifestazione pro Hollande&C.

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