martedì 6 marzo 2012

No Tav - tentata corruzione


Il governo tenta il dialogo con i territori contrari al Tav della Valle di Susa, con il libretto d'assegno in mano, posando un attimo il manganello.


Sgravi, posti di lavoro e hotel pieni
ecco il piano per la pace con i No-Tav

"ROMA - Tre "bonus" per addolcire l'amara pillola della Tav. Pensati dal governo e destinati ai comuni della Val di Susa. Quelli direttamente coinvolti dai lavori, un paio. Quelli viciniori, altri tre. Quelli dell'area, tra l'alta e la bassa valle, quasi a toccare quota cinquanta. Sta qui, in tre "bonus", il piano elaborato a palazzo Chigi nell'ormai nota riunione di venerdì
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È lo stesso Virano che porta con sé, tra Roma e Torino, il contenuto dei "bonus" sui quali già si scatena la polemica dei No-Tav. Siamo intorno a una cifra che oscilla tra i 27 e i 54 milioni di euro, visto che i "bonus" dovrebbe corrispondere a un importo tra l'1 e il 2% del costo dell'opera, quantificato dal cotè italiano, e cioè 2,7 miliardi di euro.

Primo bonus: poderosi sgravi fiscali per i Comuni coinvolti, in base alla vicinanza. Secondo bonus: un sistema di convenzioni tra la stazione appaltante e i Comuni per cui tutti i dipendenti dei cantieri mangerebbero e dormirebbero presso i Comuni medesimi.
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Terzo bonus: i corsi di formazione per gli abitanti della valle che, una volta riqualificati, verrebbero occupati nei cantieri. 
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Soldi dunque. Ai quali si dovrebbero aggiungere i primi 20 milioni di euro del Cipe per le compensazioni. "

Non è ancora chiara la risposta del movimento, ma mi sento di anticipare un No netto. Il problema è che Roma arriva con queste proposte in ritardo di 20 anni. Ora che si è formato un movimento No Tav ostinato e combattivo è difficile che si cambi idea per "quattro spicci". La sua ragion d'essere è il No all'opera, e fra i vari motivi c'è anche lo sperpero di denaro pubblico. Non è che aggiungendone la contrarietà possa tramutarsi in favore.

Diverso potrebbe essere l'approccio dei comuni locali, che essendo sempre alla ricerca di fondi, potrebbero cadere nella tentazione. Sulla questione della politica locale, bisogna dire che il lavoro migliore lo ha svolto il Pd, forse puntando proprio sulle compensazioni. Agli inizi del movimento No Tav gli esponenti del Pd erano spesso in prima fila davanti ai celerini. Apparivano anche nelle interviste come portavoce del disagio delle popolazioni locali.

Poi è successo qualcosa e sono pressochè spariti. Solo pochissimi sono ancora in prima fila nella lotta No Tav, ma rischiano l'espulsione dal partito. Su questo hanno già ricevuto minacce. Così ha ironizzato Travaglio sulla questione: "Il Pd piemontese ha minacciato di togliere la tessera agli iscritti che manifestano contro il Tav, manco fossero dei pregiudicati o degli inquisiti – anzi, no: se fossero degli inquisiti la tessera non gliel’avrebbero tolta: Penati ce l’ha ancora, è soltanto sospeso."

Ora qualche esponente del Pd lo si vede ogni tanto scendere in piazza ad annusare l'aria, forse per nostalgia, ma poi si defila. Il problema è che in questo modo il Pd rischia di perdere i voti nella sua area di elettorato storico, a favore di movimenti e liste civiche No Tav. In Piemonte, per esempio, la vittoria del leghista Cota per pochi voti, viene imputata al Movimento 5 Stelle, da sempre impegnato con il movimento No Tav, che ha sottratto elettorato allo schieramento del Pd.

Ma anche dove non si manifestano movimenti antagonisti, ormai il Pd non sembra più in grado di supportare i propri candidati, come dimostrano le primarie di Palermo. Segno che è un partito ormai percepito come "di governo" e quindi corresponsabile della cattiva gestione della cosa pubblica, dal livello locale a quello nazionale. Forse Berlusconi, da sveglio "animale politico", ha già capito tutto: quando scese in campo, i vecchi nemici Dc e Pci si unirono per contrastarlo. Oggi invece è Berlusconi stesso a proporre un'alleanza duratura Pdl-Pd-Udc, visto che questi partiti sono accomunati dalla stessa idea di sviluppo economico-politico: teme forse di dover contrastare la discesa in campo di qualche movimento "arrabbiato", visti i risultati degli ultimi 20 anni di seconda repubblica?

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