giovedì 15 marzo 2012

Soldi regalati all'economia virtuale


Troppa liquidità fa male. Gli interventi delle banche centrali di mezzo mondo dalla Federal Reserve alla Bce, passando per Gran Bretagna, Giappone e Cina, sono consistiti in iniezioni di liquidità notevoli per sostenere i debiti del sistema finanziario mondiale. L'ultimo grande regalo alle banche è arrivato dalla Ltro di M. Draghi, ma hanno fatto operazioni simili anche le banche centrali inglese e giapponese. Per la verità più simili a quelle americane.
Proprio in Usa la Federal Reserve sta studiando la possibilità di "stampare" nuovi dollari attraverso un "QE 3" (quantitative easing - quantitativo facilitante?). Non è chiaro se tale operazione verrà conclusa, non è facile capire al momento se il vantaggio è superiore al costo.

Perchè le banche centrali inondano di liquidità i mercati finanziari? Per migliorare gli investimenti  a vantaggio della collettività? No, semplicemente per tentare di salvare banche e operatori finanziari disonesti ed incapaci.
Questi hanno emesso quantità enormi di strumenti finanziari senza un vero sottostate, cioè senza veri investimenti nell'economia reale, che sono la causa degli ingenti indebitamenti.
Anche alcuni Stati come Islanda e Grecia sono stati coinvolti in questo ingranaggio di "indebitamento facile", un sistema che sembrava garantire a chiunque un rendimento infinito. Una catena di Sant'Antonio o multilevel molto sofisticato.

Quindi le iniezioni di liquidità delle banche centrali sono utili soprattutto a preservare banche e Stati dal prevedibile collasso, ma nello stesso tempo sono operazioni criminali, che premiano chi ci ha portati in questa immensa crisi.

La Ltro della Bce è stata una benedizione per lo spread Btp-Bund decennali e quindi per i nostri titoli di Stato. Circa 1000 miliardi di euro che sono stati immessi nel sistema finanziario per tamponare le perdite delle banche e i debiti di Stato. Ma la questione di fondo è proprio questa: con la scusa della funzione sociale delle banche, si è fatto di tutto per evitare i loro fallimenti o per evitare la loro nazionalizzazione. Ma le immissioni di "denaro facile" delle banche centrali non fa altro che spostare il problema nel tempo, in quanto gli strumenti finanziari falliti e accantonati nelle "pance" delle banche, non daranno mai una rendita, anzi sicuramente non restituiranno nemmeno il capitale. Come per esempio i derivati legati ai mutui immobiliari americani.

Attualmente questa immissione di nuovo denaro inventato non ha generato inflazione, perchè è liquidità che piovendo dall'alto non riesce a toccare terra (economia reale): è immediatamente assorbita dalla speculazione finanziaria. E' difficile capire se in futuro tutto questo denaro provocherà inflazione, potrebbe accadere se per esempio i titoli di Stato anche più sicuri (Usa e Germania) perdessero improvvisamente valore. A quel punto la "stampa" di denaro facile potrebbe raggiungere l'economia reale. Ma la crisi potrebbe indurre a mantenere i prezzi bassi e sterilizzare gli aumenti a causa della riduzione della domanda.

Il sistema finanziario sta divorando ogni risorsa disponibile, togliendole all'economia reale e anche al finanziamento del debito pubblico. Se guardiamo alla Ltro, la prima trance (400 miliardi) è stata assorbita dalle banche, solo la Ltro II ha interessato l'acquisto di Titoli di Stato. Da una parte la crescita dei debiti pubblici, dall'altra la distruzione di risorse finanziarie, potrebbero rendere sempre più difficile trovare compratori per i titoli di Stato. A quel punto i tassi cominceranno ad aumentare incidendo sulla crescita del debito, oppure gli Stati cominceranno a stampare sempre più moneta, fino a svalutarla pericolosamente. Per esempio la Cina pare voglia disinvestire in titoli americani, vuoi per recuperare risorse, vuoi per paura di ritrovasi con un dollaro troppo svalutato: gli Usa dovranno riassorbire questa massa di debito in qualche modo.

Il problema di fondo è quindi legato alla finanza internazionale ed alla sua voracità che dal 2008 sta distruggendo l'economia mondiale. Si deve porre un rimedio. Prima o poi le nazioni dovranno fare quello che avrebbero dovuto fare dall'inizio crisi: riappropriarsi del potere di controllo del sistema finanziario e sottrarlo alle banche, decretando ciò che è fallito, ciò che si può fare e ciò che non si può fare. Lo dovranno fare se vorranno evitare di essere travolti da debiti e tassi di interessi in continua crescita. Prima di tutto si dovrebbe impedire di continuare  finanziare ciò che è fallito: i responsabili della creazione del mondo virtuale dei derivati tossici andrebbero puniti, non premiati. Si deve tornare a finanziare l'economia reale, il lavoro, le necessità vere dei cittadini. E se possibile evitare di fare nuovo debito pubblico, trovando un modo alternativo di finanziare le necessità statali (MMT).

A meno che il mondo non sia finito in mano a dei pazzi criminali, allora potrebbe anche accadere questo:
Titoli di Stato "Secolari" (reloaded)

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