giovedì 17 aprile 2014

Siamo dentro la bolla


Ma ce ne accorgeremo solo quando scoppierà. Per ora tutto va bene, i capitali arrivano in Italia e negli altri paesi sfigati, spingendo addirittura alle porte. In Italia, la crescita dei titoli azionari e caduta dello spread sembrano anche accreditare il nuovo premier come vincente, come effettivo solutore dei problemi dell’Italia.

I capitali che hanno lasciato i paesi emergenti, e in parte anche le borse Usa e giapponese, ormai sopravvalutate, arrivano a frotte qui da noi “maiali” Piigs, per speculare un po’. Le borse salgono a razzo, gli spread scendono. I titoli di Stato di paesi falliti come Grecia e Portogallo vanno a ruba, come se fossimo tornati al boom degli anni ’60…





“vediamo "miracolo"
del PORTOGALLO semi-fallito
e già "tamponato" dalla Troika nel 2011 con circa 80mld di euro di "salvataggio"...
(per capirci circa la metà del PIL annuale...).

Portogallocolloca 1,25 miliardi di titoli Stato 9 e 12 mesi
Il Portogallo ha collocato in asta complessivi 1,25 miliardi in titoli di Stato a 9 e 12 mesi a tassi in calo sui minimi storici su entrambe le scadenze.
Nel dettaglio sono stati assegnati agli investitori 325 milioni di carta a nove mesi al rendimento medio di 0,487% da 1,714% dell'asta precedente insieme a 925 milioni a dodici mesi al tasso di 0,597% da 0,602%.
Particolarmente vivace la domanda sul nove mesi, con un coefficiente bid-to-cover pari a 4,08 dal precedente 1,5, mentre il rapporto di copertura sui dodici mesi cala lievemente da 1,7 a 1,57.
by Phastidio
Mentre la periferia dell’Eurozona è ormai ebbra di un travolgente successo, grazie al crollo degli spread innescato dalla liquidità internazionale alla ricerca di rendimenti, che qualcuno (che peraltro nella vita sta sui mercati, quindi dovrebbe saperlo meglio di chiunque altro) qui da noi scambia per un successo domestico, in Portogallo nei prossimi giorni si terrà un dibattito parlamentare su cosa fare con un enorme stock di debito che appare sempre meno sostenibile.
A marzo, un gruppo di 74 personalità portoghesi ha lanciato ilManifesto 74, iniziando a raccogliere firme online tra la popolazione (sinora ne sono arrivate 32.000) per ottenere un dibattito parlamentare.
Nel manifesto si parte dalla premessa che il debito non è sostenibile e che serve liberare risorse per ripartire sulla strada della crescita.”

Invece l’economia reale è uno schifo come sempre. Inutile anche starlo a spiegare. E’ sufficiente vivere una giornata da cittadino comune (non da privilegiato dell’élite politico-economica che vede riprese sempre dietro l’angolo) per osservare come vanno le cose. Non so come voteranno gli italiani, ma penso che i partiti di protesta faranno un buon risultato.

Ma quando i soldi facili arrivano così all'improvviso non è mai un buon segno. Malgrado tutti, Renzi compreso, considerino i capitali dall'estero come una benedizione, un grande affare per l’Italia. Finché affluiscono va bene, quando se ne vanno son dolori.
Abbiamo visto cosa è successo dopo la sbornia dei mutui dati sul 110% del valore dell’Immobile…

“la vera chiave di questo Rimbalzo Euforico
in mezzo alla marea di nubi all'orizzonte...
come da copione e come da 5 anni a questa parte...
E' SEMPRE l'epicentro USA...
E' sempre quello che FA LA DIFFERENZA...
nel bene e nel male...


La Yellen della Fed afferma di essere impegnata nel sostegno della ripresa;
Per la Fed:
- i tassi vicino allo zero dipenderanno dalla distanza dell'economia americana rispetto gli obiettivi di occupazione e inflazione.
- La bassa inflazione è più probabilità rispetto all’aumento dell'inflazione sopra il 2%. ....”

Venghino signori, venghino… direbbe il premier Renzi. Venghino ad acquistare questa mirabolante Italia semi distrutta.

“Poi passiamo brevemente alla sbornia mondiale
Strong Buy ItaGlia...
Vi posto solo alcuni dati
e poi fate vobis....

Debito pubblico, nuovo record: è a 2.107mld .(N.d.R.era a 1880mld a Gennnaio 2011...+227mld in soli 40mesi...e BTP dal quasi 7% diRendimento...al quasi 3%...) E l’inflazione cala: a marzo +0,4%
14 Aprile 2014
Il debito pubblico italiano ha toccato un nuovo massimo storico: in febbraio è aumentato di 17,5 miliardi, toccando quota 2.107,2.Bankitalia: "A febbraio aumento di 89 miliardi rispetto allo stesso mese del 2013....
Ed allo stesso tempo oggi....
o' Miracolo....
...insieme al FTSE MIB che, dopo la correzione di ieri, si sta sparando un potentissimo +3,44% di reazione...
con un'accelerazione mostruosa da +1% & "panic buying" nell'ultima mezz'ora!
Ve lo dissi che quando sui mercatini come il nostro entrano gli 'mericani di Blackrock&soci...finchè non cambiano idea....son faville...”

Mentre la borsa vola, il settore privato è a pezzi. L’industria italiana ha perso il 20% della sua forza in pochissimi anni. La domanda interna diventa di anno in anno più anemica. Produciamo un numero di autovetture che ci riporta agli anni ’50.

Ed anche il settore pubblico è tutt'altro che risanato. Ora si vedrà la stesura definitiva del Def renziano, ma quasi sicuramente non ci saranno tutte le coperture. Del resto Padoan ha dovuto informare mestamente l’Europa che non rispetteremo il pareggio di bilancio per quest’anno. E secondo me accadrà lo stesso con il fiscal compact. Ho letto in giro di qualcuno che afferma nuovamente che il fiscal compact non è un vero problema (vedi: “FiscalCompact: quello spauracchio misconosciuto è davvero uno spauracchio?”). Ma alla fine sono le solite argomentazioni alla Padoan: basta fare un po’ di crescita oltre il 2% (come no… semplice) ed avere un po’ di inflazione vicino al 3% (ed infatti siamo in deflazione) ed è tutto risolto. Ma queste cose non ci sono.


Quindi attenzione ai primi starnuti. Potrebbero essere anche febbricciole banali a mandare a gambe all'aria tutto quanto. Non è necessaria arrivare alla guerra civile in Ucraina. Potrebbe essere sufficiente una grande vittoria della Le Pen in Francia e del grillismo in Italia. Gli investitori potrebbero pensare che la loro speculazione è troppo pericolosa, ed uscire dall'Europa del sud a gambe levate.

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