mercoledì 17 settembre 2014

Dalla Fed il colpo di grazia?


La signora Yellen, capo della Fed, sta pensando di terminare la serie di Quantitative easing, ed anche di aumentare i tassi americani. Questo perché le statistiche economiche americane indicano che gli Usa sono in ripresa accentuata. Non credo molto a questa supposta ripresa.

"Ve la possono raccontare come vogliono. Ovvero che l’Economia USA “tira”, che il PIL sale, che la disoccupazione ufficiale scende. Ora chiedetevi:
1 - Come mai se la disoccupazione ufficiale scende, il numero di americani senza un lavoro rispetto alla popolazione è ai massimi storici
2 - Come mai se tutto va bene la popolarità di Obama è ai minimi storici
3 - Che genere di “lavoro” si trova in USA, ovvero di che roba è composto il dato mensile di nuovi posti di lavoro creati?
...
La verità è che l’economia (e la finanza) USA è ancora largamente sussidiata da aiuti di Stato e si regge unicamente sulla capacità americana di:
1 - Vendere il proprio debito a tassi molto bassi
2 - Continuare a vendere i propri dollari al mondo

E dal punto di vista del rapporto fra economia reale e aiuti di Stato (Fed compresa) l’economia americana è in una situazione ben peggiore addirittura di quella europa"

(www.rischiocalcolato.it)

Funnyking nutre dubbi sull'operato futuro della Fed, in quanto sarà difficile aumentare i tassi con un livello di debito Usa molto alto, simile a quello italiano (125% sul Pil) se si considerano i debiti di tutte le amministrazioni e non solo del governo federale.

Ma ammettendo che la baracca Usa regga un aumento dei tassi, la stessa cosa potrebbe essere pericolosa per la baracca italiana. Se i tassi aumenteranno negli Usa, lo si dovrà fare anche in Europa sui rispettivi titoli di Stato. Anche a causa della fine del Qe che ha fornito molta liquidità in cerca di investimento sicuro, ed ha contribuito alla discesa del nostro spread. Intanto l'Europa di Merkel&Draghi dorme sonni profondi fra guanciali di deflazione, e di Qe in stile Fed non se ne parla per niente. Non che siano risolutivi, ma sevono a tenere sotto controllo il debito pubblico.

"Draghi, piegandosi alle richieste della Germania (che non vuole indietro denaro inflazionato incastrato nei crediti Target-2), ha fatto capire a chiare lettere che un €uro-QE “non s’ha da fare”: del resto, l’immobilismo di U€ ed €urotower non si smentisce mai. Come mai si smentirà lo spirito “uber-alles” teutonico che più di una volta ha già mandato il pianeta nel baratro. Sia chiaro che non ho nulla contro il popolo tedesco ma contro chi li governa si. Godranno ancora per poco di quella residuale crescita che hanno costruito sulle MACERIE dell’intera Europa ma a partire dall’inverno, quando Putin farà pagare soprattutto a loro il salato conto delle politiche imbecilli e autolesionistiche condotte dalla UE (di cui sono l’azionista di maggioranza) cominceranno a sentire i contraccolpi di quella mancanza cronica di domanda che non potrà far altro che peggiorare, tanto da “questaparte” (Paesi avanzati) che da “altraparte” (emergenti e in via di sviluppo). Come ampiamente previsto c’è stato già il primo abbassamento delle stime di crescita del PIL globale e presto ne seguiranno altre."
(scenarieconomici.it)

Non so quando suonerà la sveglia nella società tedesca abbagliata dalla propria immagine di splendore apparente, ma temo che si suonerà quando è già tardi. Di solito i tedeschi hanno fatto così nella loro storia. E noi naturalmente ci stiamo andando dietro nella più classica tradizione repubblichina (sociale).
L'Italia ormai è spacciata, lo dicono anche i banchieri che prima tacevano. Basta un altro piccolo sisma finanziario-economico e crolla tutto:

"“Questa è una catastrofe per le finanze del paese. Stiamo per arrivare a una ratio del debito del 145%”, ha dichiarato Antonio Guglielmi, esperto di Mediobanca. (N.d.R. Io ve lo anticipo da almeno 18 mesi...ma se lo dice Mediobanca allora tutti "ohhhhh!")
“Chi conosce il numero massimo che il mercato tollererà?
Il numero è già preoccupante, e il tempo ci dirà se questo gioco di poker di Draghi si rileverà un successo. Ci vorrebbe una bomba nucleare monetaria per cambiare la situazione.
Se Draghi alla fine non farà nessun intervento di rilievo – e c’è molto scetticismo sui piani della Bce – l’Italia è morta”, ha dichiarato.
Sono stati giorni tremendi per l’economia italiana, scrive Ambrose Evans-Pritchard: l’Istat ha dichiarato oggi che la produzione industriale è crollata dell’1% in luglio, e l’1,8% da un anno.
Si tratta della perdita di un quinto della produzione dal 2008"

(www.ilgrandebluff.info)

Ascoltare il discorso dei 1.000 (+ o - 30) giorni di Renzi fa cadere le braccia se solo si tiene a mente la situazione disastrosa dell'Italia. Anzi non si riesce proprio a mantenere l'attenzione sul cumulo di sogni e idiozie partoriti dal governo. Un discorso vuoto, fatto di slogan e buoni propositi completamente fuori tempo e luogo. Un modo per suonarsela e ballarsela mentre il Titanic Italia affonda lentamente. Devo dire che un po' compatisco questo premier che evidentemente ottenebrato dalla sua vanagloria non vede il disastro verso cui stiamo procedendo. Non capisco più se ci prende in giro, se tenta di tenere calmo il popolo, o se non capisce ciò che accade nel mondo. Forse c'è una miscela di tutto ciò.

Comunque comincio ad essere ottimista. La situazione peggiora e sfugge sempre più di mano, questo significa che la fine dell'euro è vicina. Sarà difficile per lo Stato italiano resistere all'interno della gabbia Ue ancora per altri anni. Lo schianto è vicino. La liberazione è vicina. Anche gli organi di stampa ufficiali francesi cominciano a pensare che l'uscita dall'euro sia una liberazione, e che non comporti poi tutti questi disastri ipotizzati.

E se si uscirà dall'euro cambierà paradigma, almeno per noi europei. Verrà accantonato il neoliberismo anglosassone per un bel po', poiché gli Stati dovranno intervenire direttamente in economia, per rianimarla (industria) e salvarla (banche). Si tornerà a politiche più o meno keynesiane, più o meno socialiste. E forse la ripresa dell'Europa con i soldi pubblici, farà bene anche agli Usa ed all'Asia. Sperando che nel frattempo gli americani non impazziscano e tentino di uscire dai loro problemi dichiarando guerra a tutto il mondo.

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